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ulisse
Dio maturo
Registrato: 02/03/05 01:09
Messaggi: 1531
Residenza: Bagnone (MS)
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 Inviato: 19 Feb 2006 16:47 Oggetto: |
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| ernesto ha scritto: | La vedo diversamente | Citazione: | Il fatto che lo specchio sia davanti a noi privilegia l'inversione destra/sinistra
Ponendo lo specchio sotto i nostri piedi, la direzione invertita sarebbe quella alto/basso
Se lo specchio e' alla nostra sinistra, l'inversione e' avanti/indietro. |
Condividete ? |
Ernesto, permettimi di dissentire.
L'unica direzione che viene invertita da una riflessione è quella ortogonale al piano di riflessione.
Possiamo chiamare questa direzione sinistra-destra, sopra-sotto, avanti-dietro in funzione della nostra posizione relativa rispetto allo specchio ma, comunque sia, la direzione assoluta che subisce l'inversione è quella ortogonale allo specchio.
Se lo specchio è alla nostra sinistra (o anche alla nostra destra) l'inversione non è fronte/retro ma sinistra/destra e se lo specchio è davanti a noi (o anche dietro) l'inversione non è sinistra/destra ma fronte/retro.
In ogni caso l'equivoco nasce dal fatto che per individuare la mano (destra o sinistra) vengono usati due diversi sistemi di riferimento.
Se mi metto davanti allo specchio e alzo la mano alla mia destra, l'immagine riflessa alza la mano alla mia destra. Dunque non vedo stranezze o singolarità.
Ripropongo l'esempio postato sopra delle due persone che devono fornire indicazioni ad un automobilista.
Sarebbe stupefacente se le due persone sul marciapiedi indicassero due direzioni diverse.
Non mi pare proprio lo sia, invece, il fatto che per indicare la stessa direzione essi siano costretti ad alzare una mano diversa al pari di quanto succede davanti ad uno specchio. |
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prof. Aristide S.
Mortale devoto
Registrato: 26/01/06 20:54
Messaggi: 13
Residenza: Bologna
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| Inviato: 19 Feb 2006 21:04 Oggetto: |
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| ulisse ha scritto: | | ernesto ha scritto: | La vedo diversamente | Citazione: | | Il fatto che lo specchio sia davanti a noi privilegia ... |
Condividete ? |
Ernesto, permettimi di dissentire.
L'unica direzione che viene invertita da una riflessione è quella ortogonale al piano di riflessione.
Possiamo chiamare questa direzione sinistra-destra, sopra-sotto, avanti-dietro in funzione della nostra posizione relativa rispetto allo specchio ma, comunque sia, la direzione assoluta che subisce l'inversione è quella ortogonale allo specchio.
Se lo specchio è alla nostra sinistra (o anche alla nostra destra) l'inversione non è fronte/retro ma sinistra/destra e se lo specchio è davanti a noi (o anche dietro) l'inversione non è sinistra/destra ma fronte/retro.
In ogni caso l'equivoco nasce dal fatto che per individuare la mano (destra o sinistra) vengono usati due diversi sistemi di riferimento.
Se mi metto davanti allo specchio e alzo la mano alla mia destra, l'immagine riflessa alza la mano alla mia destra. Dunque non vedo stranezze o singolarità.
Ripropongo l'esempio postato sopra delle due persone che devono fornire indicazioni ad un automobilista.
Sarebbe stupefacente se le due persone sul marciapiedi indicassero due direzioni diverse.
Non mi pare proprio lo sia, invece, il fatto che per indicare la stessa direzione essi siano costretti ad alzare una mano diversa al pari di quanto succede davanti ad uno specchio. |
Ineccepibile - e naturalmente non inaspettato - quanto osservato da Ulisse.
Ma il problema proposto rimane perché, a mio avviso, non può essere liquidato così facilmente. Ulisse con l'apologo dell'automobilista e dei due passanti (uno reale e l'altro riflesso) in fondo dice, mi pare, che lo specchio "deve" invertire la destra con la sinistra altrimenti i due passanti, di qua e di là dalla strada, indicherebbero direzioni opposte, e ciò sarebbe assurdo.
Esatto, indicherebbero direzioni opposte, ma solo se fossero entrambi rivolti verso il centro della strada; se invece fossero rivolti verso la direzione di marcia dell'automobilista indicherebbero la stessa direzione, ma con lo stesso braccio, anziché l'uno con il braccio destro e l'altro con il braccio sinistro... e resterebbe intatta la domanda ancora priva - mi pare - di risposta: perché?
Per muovere un po' le acque riprendo con maggior incisività la citazione del dado da gioco, che avevo fatto molto di sfuggita all'inizio.
Ebbene, se mettete davanti allo specchio uno di questi dadi, molto probabilmente constaterete che in tal caso viene invertito l'alto col basso.
Ho un disegnino che sono pronto a mettere in rete.
Alla fine, ma prima di me certo lo dirà qualcun altro, verrà fuori quale "oggetto" è utile mettere davanti allo specchio per avere la migliore analisi e quindi la comprensione del problema.
Parlo sempre di opinioni, naturalmente, perché di questo gioco non mi risulta una soluzione condivisa, e quando fu proposto la prima volta da Martin Garner (a fine anni 60), egli disse che nessuna delle soluzioni proposte dagli ascoltatori (Martin Garner teneva allora una rubrica radiofonica di enigmi e giochi matematici) risultava soddisfacente.
E' possibile che colmiamo noi questa lacuna? |
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