Olimpo Informatico

[Ospite]

inoltre c'e' da dire che gli editori giustificano il prezzo esorbitante dei libri con i costi fissi di prima stampa: grafica, traduzione etc...giustificazione che puo' reggere forse per le nuove uscite ma certamente non per libri che spesso sono in vendita da anni (tutti i testi delle discipline di base, che specie nell'area scientifica non subiscono praticamente evoluzione essendo campi stabilitissimi ) (es: analisi matematica, chimica inorganica, meccanica, elettromagnetismo, algebra e algebra lineare, sistematica botanica...) e che continuano ad avere prezzi allucinanti (cinquanta euro e' una spesa normale)

[[.::MDT::.]]

aggiungerei anche le partiture, che soprattutto nelle scuole musicali sono fotocopiate in gran quantità...

[Stefano]

Ho 4 figli,uno laureato,uno universitario,una all'istituto d'arte,ed una alle elementari?
Come faccio? Come la Parmalat: continuo a spalmare i debiti sugli anni a venire,ed a coprire con nuovi prestiti le spese vive.Tutto questo nella legalità.Ma è vita questa che ci costringe a fare questo Stato?
Giudicate voi.

[Ospite]

Ma hai provato a guardare nelle biblioteche? Mi sembra strano che un testo consigliato per un esame universitario sia cosi' raro da dover cercare addirittura presso l'editore...

[{Monica}]

Visto che anche le fotocopie costano e spesso sono poco leggibili, perchè non ce le procurano direttamente le case editrici? Mi spiego meglio. Perchè non mettere in commercio delle edizioni supereconomiche, da pasticciare e sottolineare in tranquillità? Spesso per un esame i docenti richiedono anche due o tre libri sono in pochi che possono acquistarli nuovi. Il costo dei libri diventa veramente proibitivo per uno studente medio.
Se le case editrici mettessero in commercio delle copie a metà prezzo risparmiando sulla carta (anche mettendo due pagine in una facciata)e sulla rilegatura, consentirebbe agli studenti di risparmiare legalmente e nello stesso tempo potrebbero avere la sua parte di guadagno.
Vorrei tanto che questo messaggio arrivasse alle case editrici.

[noa]

spesso sono i messaggi delle case editrici che non arrivano a voi, nel senso che se qualcuno fa qualcosa di diverso, si fa in modo che non si sappia.
nel caso specifico la campagna stampa è stata ampiamente boicottata...

[Nottefonda6]

Premetto che lavoro in una casa editrice abbastanza conosciuta a livello nazionale, in campo medico-scientifico.

Volevo rispondere a Monica e a tutti coloro che non hanno ben chiara la situazione.

Per quanto ci riguarda il problema delle fotocopie ci "danneggia" ormai da + di 15 anni, il fenomeno ci è ben chiaro, e ormai assimilato economicamente parlando.

Dal punto di vista di noi casa editrice, l'impegno a mantenere un prezzo onesto di copertina è sempre massimo per il semplice motivo che altrimenti non venderemmo nulla, i volumi rimarrebbero sempre in giacenza nel magazzino e ciò andrebbe contro i nostri interessi!

Un esempio? Un classico testo scientifico universitario di 150 pagine con copertina a colori lo vendiamo sui 12 euro circa. Gli studenti poi hanno un ulteriore sconto in libreria.
Se guardate il costo di 150 pagine fotocopiate noterete, senz'altro il costo + basso, ma il rapporto di qualità prezzo che avete?
Il libro vi resta o lo rivendete, le fotocopie no...e studiare sulle fotocopie, ve lo dice uno laureato, è scomodissimo.

Detto questo passiamo al lato studente: perchè fotocopia? Per tanti motivi. Uno sicuramente è il risparmio e la scelta di spendere i suoi soldi in altre cose, come il cellulare, una serata tra amici ecc
Però abbiamo individuato anche altri motivi: la moda, la poca voglia di acquistare libri ecc
Non sempre quindi riteniamo che lo studente fotocopi libri per puro risparmio. La conferma si ha in atenei frequentati da studenti di buona famiglia, le fotocopie sono presenti.

Un piccolo cambiamento degno di nota che vediamo: ultimamente molti docenti, soprattutto giovani, cercano di venire incontro ai propri studenti, decidendo di non prendere alcun diritto d'autore sulla singola copia, al fine di mantere contenuto il costo del libro.

Una soluzione al problema?
Il singolo Ateneo, in un paese serio, dovrebbe accollarsi l'impegno di fornire al singolo studente ogni strumento necessario allo studio e all'apprendimento. Aule, strutture, strumenti ma anche testi. Il tutto chiaramente incluso nella rata annuale. (sul modello americano per dire)

Ciao a tutti

[chemicalbit]

[Nottefonda6]

Chemicalbit, credo quello che dici, però ti dico che se noi vendessimo a prezzo alto, andrebbe solamente contro i nostri interessi in quanto le copie ci rimarrebbero in magazzino.

[chemicalbit]

E allora perché gli editori vendono ad un prezzo alto?

[Rozzemilio]

forse perche' gli studenti sono praticamente obbligati a comprare quei testi, volenti o nolenti. oppure le fotocopie.

[Nottefonda6]

[noa]

[Nottefonda6]

[noa]

guarda, tutto si può riassumere con un "continuiamo a dare la colpa al <sistema> così possiamo continuare a lavarcene le mani..."

[Nottefonda6]

Scusa e di chi sarebbe la colpa se non del sistema che governa il mondo universitario?
Degli Editori? Noi possiamo fare il prezzo che ci pare fino a prova contraria, noi sottostiamo alla legge del mercato per cui siamo assolutamente in pace con noi stessi, se operiamo male è lo stesso mercato a punirci.
Dello studente? Quello a 20 anni con pochi euro in tasca cosa vuoi che faccia...sceglie giustamente in base a un proprio ordine di preferenza cosa spendere, quanto e dove invece andare ad arrangiarsi

Il sistema universitario, come ho già detto sopra, in Italia è allo sfascio totale; non si salva proprio nulla, se non qualche polo all'avanguardia. Strutture fatiscenti, programmi obsoleti, 0 esperienza sul campo, strumenti a disposizione insufficienti, prof arruolati per conoscenze e nepotismo anzichè per merito, 0 fondi da investire.
In + mettici l'orda di laureati che non sanno fare nulla che ha tirato fuori il 3+2 e abbiamo fatto tombola