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Commenti all'articolo Disabili due volte
Casse vuote degli enti pubblici, cattiva sanità e sospetto di speculazione frenano l'accesso all'internet da parte dei portatori di handicap. Il caso di Fabio, che necessita di un particolare mouse dal costo di tremila euro, conquista Internet.


Il compianto Christopher Reeve, protagonista del remake della "Finestra sul cortile": disabile nella finzione e nella realtà

[{Giulio}]

Gent.mi Sig.ri,
sono l'amministratore della società che ha venduto gli ausili al Sig. Pavone.
Vi scrivo per farvi presente che le cose non stanno esattamente come riportato nel vostro articolo.
E' vero che non viene mai citato il nostro nome, ci mancherebbe, ma è riportato chiaramente il dato che il prodotto che noi rappresentiamo in italia costa ? 3.000.
Questo è assolutamente inesatto!! il prodotto costa ? 1.900 che non è un prezzo basso ma, è il prezzo fissato dal produttore.
Tenete presente inoltre che il prezzo medio di vendita in tutti i paesi europei varia da 1.850 a 1.980.
La fattura del Sig. Pavone è della cifra da voi indicata perchè oltre al mouse il Sig. Pavone, ha acquistato altri strumenti, tutti venduti al prezzo corretto di mercato.
Contesto anche il fatto che il Signore possa avere avuto una sorpresa sui prezzi degli strumenti tanto da scrivere ".... fino a quando non arriva la fattura dove sono riportati i costi dell'intero impianto:ben 3000 ?!!!"
Ricordo che noi siamo stati la prima azienda a rendere il prezzi trasparenti sul sito internet.
Questo è avvenuto più di quattro anni fa seguiti poi dalla gran parte delle aziende del settore.
Penso anche che il Sig. Pavone abbia scelto la strumentazione su consiglio di qualche mediatore professionale e che abbia chiesto preventivi non solo alla nostra azienda prima di acquistare.
Tutto questo per dire che non ci stiamo a essere accusati di speculare sulla disabilità!
Noi facciamo il nostro lavoro onestamente rispettando le buone regole del commercio.
Molti di noi, me compreso, sono arrivati a fare questo lavoro con motivazioni un po' più alte del semplice "arricchirsi". (Leggi anche famigliari disabili gravi)
E' chiaro però che il nostro lavoro non è volontariato, uno stipendio di cui far vivere le nostre famiglie ci sarà concesso?
L'azienda produttrice andrebbe ringraziata di avere progettato un simile prodotto! Hanno avuto il coraggio di investire diverse centinaia di migliaia di euro per un prodotto molto specifico che si vende in tutto il mondo in circa 100 120 pezzi all'anno.
Senza essere un imprenditore basta saper fare due conti per arrivare a capire il perché il prezzo è stato fissato su quella soglia. Come mai un prodotto del genere non ha praticamente concorrenti sul mercato europeo? Semplicemente perché è un prodotto costoso da sviluppare e risponde ad un bisogno di un gruppo molto ristretto di persone: ecco il perché!
La stessa operazione l'abbiamo fatta noi progettando dei prodotti che sono più un servizio al mercato che un vero e proprio vantaggio commerciale.
Ricordo inoltre che primi e unici per ora in italia del nostro settore abbiamo messo in internet i nostri bilanci in modo che chiunque abbia una minima dimestichezza possa rendersi conto dell'entità della presunta speculazione.
Alcuni blog hanno pubblicato una inesattezza grave riguardante un prodotto di cui noi siamo responsabili per quanto riguarda il mercato italiano.
Capisco la necessità di protestare sul fatto che non ci sia un riconoscimento pubblico su questo tipo di spesa ma, si potrebbe anche fare senza mettere in dubbio l'onestà delle aziende del nostro settore.
Noi siamo una delle aziende più grandi del settore e siamo in tre a lavorare dopo anni di sacrifici, non siamo una multinazionale solo intenta a fare profitti, meritiamo per storia e sensibilità molto più rispetto.
Chiedetevi inoltre il perchè le grandi aziende del mondo degli ausili ortopedici o di assistenza alla guida non sono mai entrate nel nostro settore?
Forse perchè i margini ed i volumi che si possono sviluppare non giustificano gli investimenti?

Chiedete agli addetti ai lavori ed ai mediatori professionali quale è la nostra reputazione e come trattiamo i nostri clienti!
Chiedete chi in questi ultimi anni ha portato in italia certe tecnologie a vantaggio del libero mercato e della libera circolazione dei prezzi.
Intanto però la lettera che voi citate sta facendo il giro di internet e di un certo numero di blog screditando gratuitamente il nostro lavoro.

Rimango a disposizione per un dialogo costruttivo

Saluti
Giulio

[liver]

Grazie Giulio per la sua preziosa testimonianza.

Spero sia chiaro che l'articolo non vuole muovere accuse nei confronti della sua azienda, ma sollevare la questione dell'accesso a internet da parte dei disabili.

Se voi distributori e i produttori di questo mouse lavorate in maniera onesta e trasparente, noi siamo i primi a compiacercene.

Comunque sia, i problemi della scarsa assistenza pubblica, dei pochi fondi disponibili, e dello sciacallaggio in altri settori (di cui abbiamo, ahinoi, le prove), rimangono tutti.

[{MaXXXX}]

Cè da dire che i soldi in Italia ci sarebbero eccome, per la sanità, scuola, beni culturali ecc.

Ma vengono "mangiati" il costo della politica italiana è altissimo il più caro d'europa basti pensare che che come minimo è doppio alla maggior parte degli altri paesi, un politico Italiano prende 4 volte lo stipendio di uno Spagnolo....... siamo un paese del cavolo.... dovremmo mandarli a casa sti politici che fanno tutto tranne che i nostri interessi...

[{Luigi Galuzzi}]

Nessuno meglio di mè può testimoniare che è tutto vero. Sono paraplegico da 35 anni ed è uno schifo vedere le speculazioni che vengono fatte sulle nostre disperazioni.
Carrozzine che costano un patrimonio, cuscini antidecubito con il valore pari all'oro quello vero.
Addetti alle ASL della Lombardia incentivate a non dare gli ausilii. Voglio dire carrozine; cuscini antidecubito; fisioterapia, non vacanze.
Per non parlare degli strumenti per guidare sono montati a cifre da folli. E poi il nostro presidente Regionale parla della miglior sanità. Che facco di MMMMMMMM.

[GFP]

Non mi permetto di mettere in dubbio la serietà del Sig. Giulio, nè tantomeno dell'Azienda produttrice del mouse menzionato, ma una produzione di 100/120 pezzi non può definirsi tale.
La si può definire, al limite, artigianato .
Il Sig. Giulio ci informa che le Aziende concorrenti applicano un prezzo analogo.
Evidentemente un mercato ci sarebbe (purtroppo) altrimenti non si spiegherebbe la presenza di concorrenza nella vendita di un prodotto così verticale.
Mi chiedo: oltre al lassismo dei nostri Governanti (nessuno escluso..), e dalla onnipresente registrazione di brevetti vari, qual'è la voce che più fa lievitare il prezzo ?

Quanto sopra esclusivamente per mie edificazione personale

Ringraziando anticipatamente

[paolo]

Ciao,
temo che nel mondo perfetto la ragione starebbe sia dalla parte dell'azienda di Giulio che dalla parte di Luigi: un prodotto specifico per i disabili costa parecchio in termini di investimenti, quindi ha un prezzo di acquisto elevato.
Nel mondo reale, però, alcuni ausili hanno costi davvero difficili da giustificare. E non mi riferisco ai prodotti dell'azienda di Giulio, non so nè cosa siano nè quanto costino, per cui 3000 euro potrebbe persino farli definire "a buon prezzo". Ma che ad esempio un mancorrente per un bagno disabili possa costare centinaia di euro è davvero scandaloso.

Lamento che in generale la tecnologia tenga in scarso conto la disabilità: provate a vedere una persona con problemi alle dita che digita sulla tastiera di un portatile piccino, e mi direte voi.

La mia amica M. non ci vede. E' una donna colta, ama sentire lezioni e conferenze su molti argomenti. Ci va con un registratore a cassette, e al tatto comanda tutti i tasti. Così può riascoltare le lezioni, visto che non può prendere appunti.
Ora vorrebbe cambiarlo con un registratore digitale, ma.... ....hanno tutti i comandi sul display, lei non riesce ad usarli...
Come mai un prodotto come un lettore-registratore MP3 non può avere dei tastini che tutti potrebbero usare, ma ha invece una sorta di joystick che solo chi vede bene può usare...? Basterebbe un po' di attenzione in più, e anche prodotti di largo consumo sarebbero fruibili dai disabili.

Ciao, Paolo.

(a proposito, se qualcuno conosce un registratore digitale con i comandi a tasti me lo dica, la mia amica M. sarebbe contenta...)

[GFP]

@ Paolo,

Mi pare di aver visto in commercio registratori a cassette (quelle piccole..) dotati di tasti.

Se proprio la tua amica M. non trova nulla penso che quello possa esserLe di aiuto.. (meglio che niente..)

Se non lo dovesso trovare fammelo sapere

[{marialuisa}]

Mio figlio è audioleso, ha 34 anni, nonostante sia molto bravo con il computer, le sue domande di lavoro vengono puntualmente cestinate e quando telefonano a casa e io sono cosretta a dire che è sordo rispondono che sono dolenti ma...