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Farmacisti e Ratzingher: non vendete le pillole per l'aborto
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Autore Messaggio
kluster
Dio maturo
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 18:30    Oggetto: Farmacisti e Ratzingher: non vendete le pillole per l'aborto Rispondi citando

Citazione:


«Obiezione di coscienza per i farmacisti»
«Non si può tacere sulle molecole che cancellano la vita di una persona o evitano l'annidamento dell'embrione»
Benedetto XVI (Reuters)

CITTÀ DEL VATICANO - Anche i farmacisti hanno un «diritto riconosciuto» all'obiezione di coscienza nella fornitura di medicine «che abbiano scopi chiaramente immorali, come per esempio l'aborto e l'eutanasia». Lo ha indicato Benedetto XVI, chiedendo che i farmacisti, importanti «intermediari tra i medici e i pazienti, facciano conoscere le implicazioni etiche dell'uso di alcuni farmaci. In questo campo», afferma il Papa, «non è possibile anestetizzare le coscienze sugli effetti di molecole che hanno lo scopo di evitare l'annidamento di un embrione o di cancellare la vita di una persona. L'essere umano deve essere sempre al centro delle scelte biomediche, e queste sono al servizio dell'uomo. Se ciò non fosse, sarebbero fredde e inumane».


Che ne dite? lo ha deciso lui, non essendoci legge si appella all coscienza dei farmacisti.

domanda, sentito dire:
ma è vero che la RU486 si può prendere tranquillamente anche nella farmacia del Vaticano?
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zaefich
Dio maturo
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 23:05    Oggetto: Rispondi citando

L' ultima volta che ci sono stato, anticoncezionali e preservativi li vendevano.. mica vorrai che le "sorelle" rimangano in cinta dei "fratelli".. sarebbe anche in un certo senso incestuoso il rapporto... Rolling Eyes

Se mi ricapiterà di andarci lo chiederò... ma chiederò anche se per caso vendono qualche farmaco che anche se non "cancellano la vita di una persona" almeno "evitino l'annidamento delle gerarchie ecclesiastiche".. 8)
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gfransb
Semidio
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 11:02    Oggetto: Rispondi citando

Mi sembra che sia solo propaganda. Non ci sono, nelle parole del Papa, argomenti logici e nemmeno appigli giuridicamente validi. Per esempio la frase sul farmacista come intermediario tra medico e paziente. Forse Benedetto non se ne rende conto, ma l'esempio è sbagliato, anzi esclude il farmacista da qualsiasi coinvolgimento, essendo, appunto, solo un'intermediario tra i veri attori: medico e paziente.
Ma considerando anche l'attacco odierno alla pillola abortiva direi che si stanno avverando le previsioni fatte qualche tempo fa: l'obiettivo vero dell'offensiva clericale era e resta la legge sull'aborto.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 13:10    Oggetto: Rispondi citando

Se ad uno dà gli fastidio fare il farmacista,
può non fare il farmacista ...
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 21:17    Oggetto: Rispondi citando

è vero che esiste l'obiezione di coscienza...

però mi son sempre chiesto se sia lecita/logica in una professione (medico, farmacista, ecc.) che prevede la "somministrazione" di certe medicine/cure...

cioè..sono obiettore di coscienza e non voglio fare il militare (all'epoca era così..) ok...quindi non farai il militare ma di conseguenza non potrai entrare nelle forze dell'ordine e non potrai richiedere il porto d'armi

nei casi di obiezione legata a professioni mediche, la scelta dell'obiettore influisce sulla libertà e sulla eventuale "sicurezza medica" di altri

E' come voler fare una professione a metà..faccio il poliziotto ma non voglio sparare ne arrestare che so gli immigrati clandestini (esempio campato per aria ovviamente)...faccio il farmacista ma non vendo profilattici o medicine per l'aborto, ecc.ecc.
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ili07
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 23:07    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
è vero che esiste l'obiezione di coscienza...

però mi son sempre chiesto se sia lecita/logica in una professione (medico, farmacista, ecc.) che prevede la "somministrazione" di certe medicine/cure...

cioè..sono obiettore di coscienza e non voglio fare il militare (all'epoca era così..) ok...quindi non farai il militare ma di conseguenza non potrai entrare nelle forze dell'ordine e non potrai richiedere il porto d'armi

nei casi di obiezione legata a professioni mediche, la scelta dell'obiettore influisce sulla libertà e sulla eventuale "sicurezza medica" di altri

E' come voler fare una professione a metà..faccio il poliziotto ma non voglio sparare ne arrestare che so gli immigrati clandestini (esempio campato per aria ovviamente)...faccio il farmacista ma non vendo profilattici o medicine per l'aborto, ecc.ecc.


beh! si può sempre trovare un compromesso....

se uno decide di fare il ginecologo non è che lo si può costringere per forza a praticare l'aborto chirurgico...

ciò non toglie che però non è possibile che in un ospedale su 7 ginecologi 6 sono obiettori...allora quei 6 non devono lavorare tutti li.....
non è possibile che un solo medico si trovi il carico di tutte le richieste di aborto..anche perchè il rischio più comune è quello di far sforare il periodo in cui è consentito praticare l'aborto chirurgico alla ragazza che si rivolge a quell'ospedale.....

se decidi di fare il magistrato e sei del nord, sai già che, per regolamenti interni di compatibilità, la tua prima direzione dei due anni successivi alla tua nomina sarà il sud italia...poi potrai avere l'avvicinamento....
lo metti in conto e metti in conto di dover abbandonare il luogo in cui sei cresciuto per almeno un tot di tempo...

se decidi di fare il ginecologo devi mettere in conto che se in un'ospedale c'è già il 50% dei medici obiettori, tu non potrai accedere a quell'ospedale...


per quel che attiene ai farmacisti la questione non si dovrebbe nemmeno porre....il medico mi prescrive la pillola, l'azione di assumerla la faccio io...

il farmacista non può decidere per me...deve solo fare il lavoro che è chiamato a fare VENDERE UNA MEDICINA CONTROLLANDO CHE IO SIA IN POSSESSO DELLA RICETTA MEDICA

BASTA!!!!

non gli compete nessun altra decisione......

poi c'è un reato che si chiama INTERRUZIONE DI SERVIZIO PUBBLICO O DI PUBBLICA UTILITA'!!
e prevede la reclusione da 6 mesi ad un anno....

non so se mi sono spiegata......
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zaefich
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 23:28    Oggetto: Rispondi citando

..spiegata e quotata.. ottima e condivisibile la conoscenza preventiva del numero di obiettori nel posto di lavoro, cosicchè possano essere distribuiti in percentuali omogenee..

complimenti per il parlare indicando anche le soluzioni.. Wink
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whitesquall
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 23:29    Oggetto: Rispondi citando

@ili: proponi di arrestare il papa?
non dirlo nenche per scherzo... potrei prenderti sul serio... sai poi la delusione se non lo arrestano più ? Laughing
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ili07
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 23:40    Oggetto: Rispondi citando

zaefich ha scritto:
..spiegata e quotata.. ottima e condivisibile la conoscenza preventiva del numero di obiettori nel posto di lavoro, cosicchè possano essere distribuiti in percentuali omogenee..

complimenti per il parlare indicando anche le soluzioni.. Wink


grazie! Very Happy




Citazione:
@ili: proponi di arrestare il papa?
non dirlo nenche per scherzo... potrei prenderti sul serio... sai poi la delusione se non lo arrestano più ?


No Squall non propongo di arrivare a tanto.... Very Happy

però chi si prende la respondsabilità di fare un lavoro di pubblico servizio deve farlo senza il condizionamento delle proprie convinzioni morali o etiche..

...lo deve svolgere così come è regolamentato dalla legge....
altrimenti si sceglie un'altro lavoro...(come ha detto Chem)
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whitesquall
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 23:46    Oggetto: Rispondi citando

sono daccordo... non si è capito che il mio post era ironico? Laughing
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ili07
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MessaggioInviato: 30 Ott 2007 23:47    Oggetto: Rispondi citando

Squall ha scritto:
sono daccordo... non si è capito che il mio post era ironico? Laughing


si era capito... Wink
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zaefich
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MessaggioInviato: 31 Ott 2007 00:14    Oggetto: Rispondi citando

Squall ha scritto:
sono daccordo... non si è capito che il mio post era ironico? Laughing


..no, ci avevo creduto e mi ci stavo anche preparando... Crying or Very sad ...
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gfransb
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MessaggioInviato: 31 Ott 2007 10:43    Oggetto: Rispondi citando

ili07 ha scritto:
.... se uno decide di fare il ginecologo non è che lo si può costringere per forza a praticare l'aborto chirurgico...

.......................................................

il farmacista non può decidere per me...deve solo fare il lavoro che è chiamato a fare VENDERE UNA MEDICINA CONTROLLANDO CHE IO SIA IN POSSESSO DELLA RICETTA MEDICA .... BASTA!!!!

non gli compete nessun altra decisione......


Non mi è chiara la differenza tra i due esempi.
Per quale motivo un medico, pagato dal SSN per aiutare i pazienti, deve rifiutarsi di assisterli nelle loro libere e LECITE (è bene ricordarlo: c'è una legge che consente alle donne di interrompere, se lo vogliono, la gravidanza) decisioni? In cosa consiste questa "libertà di coscienza"? Al medico non è richiesto di sindacare le scelte degli altri, ma solo di assistere chi ne ha bisogno, senza lasciarlo in balia di improvviatori o del fai da te. Esattamente come il farmacista.
Quello è il suo compito. Se non gli sta bene, secondo me, deve cambiare mestiere.
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kluster
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MessaggioInviato: 31 Ott 2007 11:03    Oggetto: Rispondi citando

ho visto che cmq la legge permette al singolo medico di poter obiettare:
Citazione:

legge 194/78.
[...]
Articolo 9
Il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure di cui agli articoli 5 e 7 ed agli interventi per l'interruzione della gravidanza quando sollevi obiezione di coscienza, con preventiva dichiarazione
...


quindi non ho capito quando dovrebbe avvenire questa dichiarazione, ma penso che non possa farla al momento che gli si presenta la persona a chiedere il farmaco

nello stesso articolo un paio di paragrafi dopo:
Citazione:

Gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare lo espletamento delle procedure previste dall'articolo 7 e l'effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza richiesti secondo le modalità previste dagli articoli 5, 7 e 8
L'obiezione di coscienza non può essere invocata dal personale sanitario, ed esercente le attività ausiliarie quando, data la particolarità delle circostanze, il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo. L'obiezione di coscienza si intende revocata, con effetto, immediato, se chi l'ha sollevata prende parte a procedure o a interventi per l'interruzione della gravidanza previsti dalla presente legge, al di fuori dei casi di cui al comma precedente.
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ili07
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MessaggioInviato: 31 Ott 2007 16:08    Oggetto: Rispondi citando

gfransb ha scritto:
ili07 ha scritto:
.... se uno decide di fare il ginecologo non è che lo si può costringere per forza a praticare l'aborto chirurgico...

.......................................................

il farmacista non può decidere per me...deve solo fare il lavoro che è chiamato a fare VENDERE UNA MEDICINA CONTROLLANDO CHE IO SIA IN POSSESSO DELLA RICETTA MEDICA .... BASTA!!!!

non gli compete nessun altra decisione......


Non mi è chiara la differenza tra i due esempi.
Per quale motivo un medico, pagato dal SSN per aiutare i pazienti, deve rifiutarsi di assisterli nelle loro libere e LECITE (è bene ricordarlo: c'è una legge che consente alle donne di interrompere, se lo vogliono, la gravidanza) decisioni? In cosa consiste questa "libertà di coscienza"? Al medico non è richiesto di sindacare le scelte degli altri, ma solo di assistere chi ne ha bisogno, senza lasciarlo in balia di improvviatori o del fai da te. Esattamente come il farmacista.
Quello è il suo compito. Se non gli sta bene, secondo me, deve cambiare mestiere.



la differenza sta nell'atto...

aborto chirurgico:
volontà=donna / atto materiale=medico(praticare tutti quegli atti medici che provocano l'aborto)

aborto farmacologico:
volontà=donna / atto materiale=donna(prendere il farmaco)
il medico e il farmacista qui hanno un condizionamento minore perchè si limitano, l'uno a prescrivere un farmaco, l'altro a renderlo disponibile....

non sono i materiali esecutori dell'atto di aborto


però è vero questo
Citazione:
Gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti in ogni caso ad assicurare lo espletamento delle procedure previste dall'articolo 7 e l'effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza richiesti secondo le modalità previste dagli articoli 5, 7 e 8
L'obiezione di coscienza non può essere invocata dal personale sanitario, ed esercente le attività ausiliarie quando, data la particolarità delle circostanze, il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo. L'obiezione di coscienza si intende revocata, con effetto, immediato, se chi l'ha sollevata prende parte a procedure o a interventi per l'interruzione della gravidanza previsti dalla presente legge, al di fuori dei casi di cui al comma precedente.


Comunque, pur non avendo guardato la normativa ad hoc sulla "dichiarazione di obiezione", a grandi linee credo che l'obiezione di coscienza dovrebbe essere formalizzata prima di iniziare a lavorare in un centro clinico...ma può essere formalizzata anche dopo, appunto con preventiva dichiarazione al responsabile sanitario e all'USL di competenza...

......è ovvio che non può essere formalizzata davanti alla paziente che ti chiede l'intervento....
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 31 Ott 2007 18:51    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
cioè..sono obiettore di coscienza e non voglio fare il militare (all'epoca era così..)
Ma appunto il militare sei (eri) obbligato a farlo, a meno che non fai appunto obiezione per motivi di cosienza, che è l'unico modo per esimerti da tale obbligo (sostiuendolo con altro, per altro: servizio militare non armato o servizio civile)

Il farmacista non sei obbligato a farlo.

Vero che essite una norma simile per i medici che non vogliano assisteere per fare le interruzioni volontarie di gravidanza,
ma l'assurdità è simile.


ili07 ha scritto:
per quel che attiene ai farmacisti la questione non si dovrebbe nemmeno porre....il medico mi prescrive la pillola, l'azione di assumerla la faccio io...

il farmacista non può decidere per me...deve solo fare il lavoro che è chiamato a fare VENDERE UNA MEDICINA CONTROLLANDO CHE IO SIA IN POSSESSO DELLA RICETTA MEDICA

BASTA!!!!
Già,
per i famacisti ci sono convenzioni, ordini professionali, obblighi di studio, formazione ecc.,
che non dico siano da togliere completamente,

ma sicuramente non sono proporzionati al lavoro e al ruolo di oggi del farmacista (in altissima percentuale leggere la ricetta -sperando che il medico abbia scritto in modo comprensibile ... - , dare il farmaco e incassare i soldi)

ma derivano da quando il farmacista era colui che perparava al momento i farmaci, pestando nel mortaio.



ili07 ha scritto:
poi c'è un reato che si chiama INTERRUZIONE DI SERVIZIO PUBBLICO O DI PUBBLICA UTILITA'!!
e prevede la reclusione da 6 mesi ad un anno....

non so se mi sono spiegata......
Proprio per quello vogliono che sia istituzionalizzata l'obiezione di coscienza.
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MessaggioInviato: 31 Ott 2007 19:26    Oggetto: Rispondi

gfransb ha scritto:
Non mi è chiara la differenza tra i due esempi.
Al medico non è richiesto di sindacare le scelte degli altri, ma solo di assistere chi ne ha bisogno, senza lasciarlo in balia di improvviatori o del fai da te. Esattamente come il farmacista.
Non esattamente.

Il medico deve scegliere assieme all'utente,
quale metodo usare per risolvere una situazione
(anche se il più delle volte ti prescrivano una medicina, ad es. un antibiotico, senza manco dirti i possibili effetti collaterali e sneza chiederti se sei d'accordo -il cosiddetto "consenso informato"- , in teoria dovrebbero farlo).

Anche per l'interruzione volontaria di gravidanza, potrebbero esserci dei metodi non adatti alla situzione sanitaria della donna in questione. E il medico deve paertecipare attivamente a valutare la situzione.

Il farmascista -non me ne vogliano i farmacisti- oggi come oggi, nel caso di un farmaco con obbligo di ricetta, deve poco più che controllare la ricetta, prendere la confezione, consegnarla e farsi pagare.
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