Inviato: 20 Set 2007 15:01 Oggetto: nucleare, lettera aperta a Veronesi
- nucleare, lettera aperta a Veronesi -
a cura di Paolo De Gregorio ? 19 settembre 2007
Nel suo articolo, ospitato sull?ultimo numero de l?Espresso, lei spende delle argomentazioni a favore del nucleare per produrre energia alludendo ai disastri che fa il petrolio e la sua combustione. Sappiamo anche che è favorevole agli OGM, ma non voglio entrare nel merito.
Ho molto da dire invece sul metodo che lei adotta nel sostenere che il nucleare costa meno delle energie rinnovabili, e mi meraviglia moltissimo che uno scienziato, che dovrebbe essere rigoroso al millesimo, parli di costi del nucleare senza mettere nella bolletta il costo della demolizione degli impianti obsoleti e lo stoccaggio, ANCORA IRRISOLTO, delle scorie nucleari.
Tra l?altro questo calcolo, almeno in Italia, è impossibile, perché le centrali italiane non sono state smantellate, continuano a costare fior di quattrini, e, fino a quando il ciclo non si sarà compiuto, non è serio e non è nemmeno da scienziato sostenere che il nucleare è meno costoso del rinnovabile perché non vi sono tutti i fattori per fare il bilancio e nessuno al mondo può dire quanto ci è costato un kw prodotto dalle centrali atomiche.
In un altro argomento a favore del nucleare, lei dottor Veronesi sostiene che il petrolio è pericoloso da un punto di vista geopolitico perchè i giacimenti sono concentrati in un piccolo numero di paesi che possono fare dell?energia strumento di ricatto.
Anche qui trasecolo: i giacimenti di uranio (necessario per il nucleare) sono in mano ad un minor numero di paesi, rispetto a quelli petroliferi, e se si sviluppasse il nucleare il pericolo di monopolio e di ricatto sarebbe identico.
Mi trovo d?accordo con lei nell?abbandonare i combustibili fossili, e la tecnologia già oggi disponibile, le centrali termiche a specchi di Rubbia e il fotovoltaico, sono sufficienti a invertire la tendenza del riscaldamento globale, se si fanno su larghissima scala e i costi di impianto diminuiranno fortemente ed è in quella scala che bisogna valutare il futuro costo dell?energia pulita e diffusa sul territorio, senza pericoli di nessun tipo per salute e ambiente (in Cina già si parla di un fotovoltaico che costa 10 volte di meno che in Europa).
Cari saluti.
Paolo De Gregorio
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Inviato: 20 Set 2007 20:04 Oggetto:
chemicalbit,
concordo..anche i costi delle risorse alternative citate vanno tenuti in debita considerazione.
Ma stavolta spezzo una piccola lancia a favore di paolodegregorio per il fatto che il nucleare è sempre stato proposto (dai fautori ovviamente) si come panacea ma senza snocciolare quasi mai alcuna cifra significativa.
Tralasciando i rischi eventuali (percepiti, reali non importa..questo é un altro discorso) il nucleare sarebbe la fonte di energia più pulita e soprattutto a buon mercato.
a naso pare essere logico..
ma fornire qualche cifra ponderata e dettagliata non sarebbe un male, giusto per farsi una idea del "quanto" (quanto costa, quanto è buon mercato, ecc.ecc.)
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Inviato: 20 Set 2007 23:00 Oggetto:
chemicalbit ha scritto:
paolodegregorio, parliamo...
sì, stai fresco!
figurati se ti risponde...
avresti dovuto dire: abitanti dell'olimpo, ci facciamo una chiacchierata prendendo spunto dal verbo di cui paolo ci mette a parte dall'alto della sua saggezza???
a proposito di energia "pulita", giusto oggi leggevo che con l'idrogeno siamo a un gap da paura: studiano come stockarlo, come distribuirlo, come utilizzarlo... ma ancora non s'è capito come produrlo inquinando poco.
Registrato: 02/04/07 11:05 Messaggi: 14300 Residenza: 3° pianeta del sistema solare...
Inviato: 21 Gen 2008 08:04 Oggetto:
Rispolvero questo vecchio thread visto che ieri sera ho avuto la sfortuna di ascoltare le emerite cavolate di un certo Casini a Che tempo che fa.
Parlava della Francia che ha centrali nucleari nei pressi dei nostri confini.
Ma non ha detto nulla della Germania che ha abbandonato il nucleare nel 1989, dell'Austria che ha abbandonato l'idea nel 1987, della Spagna che ha decretato una moratoria nel 1984, rinnovandola nel 1992. E, pare, anche gli Stati Uniti non hanno più costruito un reattore dal 1979.
Costruire case a basso consumo è possibile. Sono case che non necessitano di grandi quantità di gas per essere scaldate. Hanno un'ottima coibentazione (non solo con i doppi vetri) del tetto e dei muri.
Cominciamo a installare le caldaie a condensazione che riutilizzano parte dei fumi di scarico per scaldare.
Non è necessario aspettare di acquistare una casa nuova, è possibile anche ristrutturare la propria adottando tutte le soluzioni possibili per ridurre lo spreco di gas, acqua e luce.
Cominciamo a utilizzare lampadine a basso consumo, consumano un quarto (1/4) delle lampadine a incandescenza e durano anche 8 o 10 anni.
Prendiamo gli elettrodomestici in classe A, consumano molto meno di quelli in classe E.
Se possibile, installiamo un pannello solare termico per l'acqua calda dei sanitari.
Costa? E' vero! Ma nel lungo termine è un risparmio notevole.
Insomma, di cose da fare prima di arrivare a progettare e costruire impianti nucleari o rigassificatori ce ne sono... ci guadagnano gli italiani in termine di salute e di spesa... sicuramente ci perdono i grandi costruttori.
Il suocero di Casini, Caltagirone come costruisce?
io non ho visto Casini, ma purtroppo ho seguito Veronesi quando ha detto che i termovalorizzatori (c'è chi li chiama cancrovalorizzatori e avrà le sue informazioni) non hanno prodotto tumori, sono rimasto sconcertato ancora una volta. Avevo molta stima di Veronesi, ora ho molti dubbi.
Comunque, mi fa specie vedere che li chiamino in trasmissioni dove non esiste un reale contradittorio. Sarebbe stato interessante sentire un Montanari rispondere a Veronesi sul fatto che i cancrovalorizzatori non nuociono alla salute.
Oppure Marco Travaglio chiedere delucidazioni a Casini su suo suocero.
Registrato: 14/07/07 08:23 Messaggi: 865 Residenza: Bosco di Shoikan
Inviato: 22 Gen 2008 16:33 Oggetto:
oppure cominciando a guardare qui :
ah comunque, per il nucleare e rinnovabile: il mio prof di fisica all'università (dott. Orefice se qualcuno ha avuto il piacere) ci ha lasciato una nota a questo punto: praticamente l'Italia, con le centrali elettriche FUNZIONANTI tutt'ora e col fabbisogno energetico che servirebbe, è costretta a importare energia Nucleare dai nostri vicini francesi. Non si potrebbe contare solo su centrali "solari" perchè il voltaggio prodotto è ancora troppo basso e quindi ne servirebbero decisamente troppe per sopperire. L'alternativa è quindi il nucleare.
Per carità, io sostengo i pannelli solari, però dato che se scoppia una centrale in Francia siamo coinvolti anche noi...allora tanto vale...sui rifiuti tossici purtroppo non so cosa dire...non ne so abbastanza...
Registrato: 29/11/07 22:09 Messaggi: 210 Residenza: In giro!
Inviato: 23 Gen 2008 01:52 Oggetto:
Io penso che quando si parli di energia non si possa fare un discorso di massima, del tipo:"convertiamoci al nucleare" oppure "convertiamoci (che so) all'idrogeno o ai biocombustibili".
Mi sembra più sensato parlare oggi di:
1)produzione "a doppio senso" cioè fare in modo che i consumatori abbiano impianti privati di produzione di energia (per esempio pannelli solari o fotovoltaici) e qualora l'energia gli avanzi, che possano venderla allo Stato che la immette nella rete nazionale
2)utilizzare massicciamente fonti rinnovabili. Ormai è una leggenda metropolitana il fatto che le energie alternative siano costose. E' chiaro che la tecnologia che serve è più costosa di quella del carbone o del petrolio, ma almeno il vento o il sole non lo devi pagare! cè poi qualcuno che dice che tali impianti rovinerebbero il paesaggio.. bene, penso che queste persone non abbiano mai visto come è fatta una centrale termoelettrica!
3)venendo al dunque, utilizzare ANCHE il nucleare, che non vuol dire utilizzare solo il nucleare (come fa la Francia, che praticamente dipende al 50% dal nucleare). Io penso che tali Paesi non costruiscano più impianti perchè ritengono meno costoso e più conveniente sul lungo termine investire nel rinnovabile. Noi, invece, che siamo totalmente dipendenti dal petrolio e dal carbone, avremmo dei vantaggi immediati perchè ridurremmo la nostra dipendenza dai paesi arabi e del maghreb, e perchè no, dalla Russia.
Sintetizzando al massimo, il nucleare è solo un ingrediente della ricetta per ridurre la spesa energetica, l'inquinamento e la dipendenza dall'estero aumentando al contempo la produzione di energia.
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