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La "pillola del giorno" dopo negata
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ili07
Dio maturo
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MessaggioInviato: 07 Feb 2008 00:19    Oggetto: La "pillola del giorno" dopo negata Rispondi citando

abbiamo parlato di tante cose in questo forum e non so se di questo si è mai parlato approfonditamente ma è una cosa che a me preme molto...
e non perchè sono una promulgatrice di idee abortiste o quant'altro..

e per mia fortuna non ho mai dovuto prendere decisioni in merito...decisioni che, al contrario di quello che si può pensare, il 90% delle volte ad una donna lasciano segni indelebili...

questa è la situazione in italia:

Citazione:
Niente pillola, siamo obiettori


In Italia non sempre è così facile riuscire ad avere la prescrizone per la pastiglia del giorno dopo, contraccettivo d'emergenza" che in molti paesi è venduto come farmaco da banco.

Mentre continuano le polemiche sull'aborto e la 194, su La Stampa di oggi è uscito un articolo che racconta l'odissea di una quarantenne, cattolica, in giro per gli ospedali della capitale per cercare di farsi prescrivere la pillola del giorno dopo la rottura del preservativo durante un rapporto col marito e la decisione (legittima) di non avere un terzo figlio.

La pillola del giorno dopo è efficace nel prevenire una gravidanza solo se presa entro 24 ore (con un limite massimo di 72 ore, ma con effetti molto meno sicuri). Sarebbe naturale per una donna che si trovi in tale situazione rivolgersi al medico di famiglia, visto che può essere venduta solo dietro prescrizione medica, non ripetibile. Ma non sempre è facile farsi ascoltare anche perché liinfomrazione in merito a questo contraccettivo è poca.

Anche i consultori dovrebbero poterla prescrivere, ma, stando a quanto si legge sul quotidiano torinese, secondo i radicali " più della metà non è in gradi né di fornire informazioni, né di prescrivere" il contraccettivo. E a quanto pare, neanche rivolgersi alle strutture ospedaliere in molti casi risulta essere risolutivo dal momento che nella stessa notte la protagonista del reportage di Flavia Amabile ha ricevuto tre "no" al pronto soccorso e tutti perché i medici sono obiettori e quindi non prescrivono la pillola del giorno dopo.

Bisogna a questo proposito fare una precisazione, come ricorda Metilparaben sul suo blog la pillola del giorno dopo non è un presidio abortivo, e che la legge 194/78 prevede la possibilità dell'obiezione di coscienza esclusivamente nel caso di interruzione di gravidanza" Per questo indica tutta un serie di informazioni, suggerimenti e consigli su come comportarsi nel caso in cui, trovandosi nella necessità di farne uso, ci si ritrovi di fronte alle stesse difficoltà descritte nell'articolo.

E mentre qui da noi continua a essere così difficile optare per questa soluzione, in Francia la pillola del giorno si può acquistare in farmacia senza ricetta, ed è disponibile gratuitamente nelle scuole anche per le minorenni.
Negli Usa dal 2006 si trova tra i farmaci da banco (anche nei supermercati) e per comprarla basta essere maggiorenni. In Svizzera, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Norvegia, Grecia e Finlandia dal 2002 si acquista in farmacia. Libera vendita anche in Gran Bretagna dove in alcune città si sta sperimentalmente distribuendola gratuitamente. In Spagna invece la vendita è solo dietro prescrizione medica ma in alcuni centri come Madrid è libera e gratuita.

A questo proposito, rosalbas non ha dubbi: «Occorre diffondere le giuste informazioni, salvaguardare la salute e i diritti delle persone e denunciare gli obiettori di coscienza (ma quale coscienza?)!».




e mentre il Vaticano e la frangia clericale dei politici tuonano contro la 194, le donne si ritrovano ancora ad essere considerate come cose, e non come persone con il diritto di decidere del proprio corpo...

.......contenitori da riprodizione e non come anime con una propria coscienza.....

e mentre queste ragazze girano la notte, in preda alla paura e alle umiliazioni, da un pronto soccorso all'altro....
..mentre si parla tanto di aiuto psicologico, e poi si trattano queste donne come delle...perdonatemi il termine "PUTTANE", solo perchè magari hanno avuto la sfortuna di un incidente di percorso, e come E' DEL TUTTO LEGITTIMO, non possono o non desiderano avere un figlio.....mentre accade tutto questo, l'unica cosa a cui si pensa è riformare la 194...

non ci sono strutture di sostegno psicologico (come la 194 prescrive), i consultori quando funzionano sono comunque pochi, i farmacisti sono della peggior specie perchè si tirano fuori pure loro sta cosa dell'obiezione di coscienza...e non parliamo dei medici....

ma si può sbattere in faccia ad una donna l'obiezione di coscienza nella prescrizione di una pillola CHE PER LEGGE, deve avere una prescrizione medica???

non c'è un reato che si chiama INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO?????????

ma questa gente, che impone ad una donna di avere un figlio contro la sua volontà, che non la ritiene nemmeno PADRONA del proprio corpo, che le sputa contro anatemi di omicidio e tutto....

questa gente non si fa un po' schifo??

o devono farsi schifo sempre solo quelle donne che loro malgrado hanno avuto il bellissimo dono di procreare ma nell'assoluto rispetto altrui, decidono di non volerlo fare??

e sopratutto......dov'è questa gente quando una ragazzina di 16 anni si ritrova RAGAZZA MADRE con un figlio perchè il sistema le ha reso impossibile avere un altra chanse dalla vita??

NON ESISTE CHE IN UN OSPEDALE NON CI SIA UN MEDICO DI TURNO CHE PRESCRIVE UN MEDICINALE CHE IO DECIDO DI PRENDERE!!!

non esiste che un medico possa decidere di farmi scadere le 24 ore per sue motivazioni ideologiche

....il corpo è il mio, il sangue pure!!! frega niente che il figlio può essere dato in adozione......perchè questo è solo un ricatto morale...
sono 9 mesi!! non lo fai in un giorno...9 mesi di licenziamento dal lavoro( e non dite che non è così perchè lo sappiamo tutti cos'è il mobbing)....9 mesi di dolori fisici...9 mesi di rinuncie...9 mesi di cambiamenti psicologici spesso logiranti...

queste persone hanno un idea di cosa voglia dire mettere al mondo un figlio senza volontà...degli effetti devastanti che può avere sulla psiche di una persona?

possibile che una raggazza non possa decidere di SCEGLIERE DI VIVERE QUEI 9 MESI??
scegliere!!! tutto qui.....

se la legge prescrive che io ho l'obbligo di avere la ricetta, va bene...mi farò fare la ricetta.....ma il medico HA L'OBBLIGO DI PRESCRIVERMI LA MEDICINA!!!!

ps:mi scuso con tutti se questo 3D vi sembrerà troppo pesante, ma questa della "libertà di scelta" è una cosa che sento molto...
..spero di non dovermi mai trovare nella vita a fare simili scelte, ma il fatto che una donna, nel 2008, in italia, venga ancora trattata come una poco di buono solo perchè vuole evitare una gravidanza indesiderata, e per di più, venga COARTATA, con mezzi omissivi, a rimanere gravida... mi fa rivoltare lo stomaco...

questi medici andrebbero denunciati non solo per omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio...ma anche per violenza privata
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kluster
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MessaggioInviato: 07 Feb 2008 01:01    Oggetto: Rispondi citando

questa situazione è uno schifo. Io sono maschio, quindi non posso pienamente immedesimarmi nello stato in cui si puo' venire a trovare una povera ragazza in quella situazione, ma dal canto mio ho visto quando è capitato a un'amica che ci è si ritrovata in mezzo (in Inghilterra) e il suo stato d'animo di quei momenti me lo ricordo, eccome se me lo ricordo.

Ma lì l'assistenza è stata incredibilmente calda, per la ragazza.
Una dottoressa che ha prima fatto una specie di interview (qualche domanda sorridendo) alla ragazza, l'ha fatta distendere, le hanno servito delle bibite calde, e tutto questo contando il problema della lingua.
Le hanno fatto pure gli esami gia' che c'erano e le hanno fatto una tessera sanitaria valevole per 8 anni, 8 anni! E la dottoressa (una nera sulla 40ina mi ricordo) rideva e scherzava come per fare sentire la ragazza a suo agio, in culo alla freddezza e il cinismo inglese.

Ora, ognuno è libero di avere e professare i suoi credi, ma se sei un uomo di medicina, e quindi di scienza, devi pensare prima alla salute, sia fisica che mentale, del tuo paziente, e quindi a mio avviso se obietti tu in questo campo, vai a fare un'altro lavoro bimbo.

Perchè se mi fosse capitato a me in quei frangenti un medico che mi diceva "no guarda non te la do' perchè va contro i miei principi morali" gli dicevo: guarda la faccia di questa ragazza, guardala negli occhi e guarda anche me, poi prova a ridirmelo, e ti mando a cantare nel coro delle voci bianche di Gubbio che Farinelli sembra il cantante dei Pearl Jam in confronto.

In questo caso l'obiezione poi è solo una scelta egoistica, facile obiettare e buttarlo nel c*lo agli altri quando con la tua scelta rovini la vita ad una persona/coppia che sia..

No... ripeto, vai a fare un'altro lavoro per me, e di filata... poi in quel lavoro, non da medico, obietti quello che ti pare.
Senza contare poi, e solo questo dovrebbe segare le gambe, che appunto c'è l'interruzione di pubblico servizio, che qui non caga nessuno ma che è scritto niente meno che nel codice penale.
Guai a farlo presente pero'.

Ma poi in fondo, mi viene da ridere quando penso a chi ci riempe l'orecchie di tutte queste parolone, della difesa alla vita ... a partire da quella sottospecie di capo_politico (capitemi) che ci ritroviamo che continua a fare questo terrorismo integralista....ai vari Ruini, o ai vari politici che parlano parlano parlano parlano e predicano bene o razzolano male .... ma sopratutto a quei furboni che l'ascoltano che è quello che mi preoccupa di +.... E ce ne sono tanti.
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MessaggioInviato: 07 Feb 2008 20:06    Oggetto: Rispondi citando

Direi che concordo sulla prescrizione medica necessaria per la pillola del giorno dopo.
E' vero che non è una pillola abortiva (se non erro quella dovrebbe arrivare anche da noi verso maggio) ma è comunque un medicinale con un dosaggio ormonale piuttosto elevato..per cui trovo abbia un significato logico mantenerla sotto controllo medico affinchè non sia utilizzato come mero strumento contraccettivo "preventivo" [visto che non nasce per questo]

Detto ciò, invece non condivido affatto le posizioni dell'obiezione di coscienza in certi ambiti.
Se è correttissima una linea di condotta scelta a priori e mantenuta con coerenza (il classico esempio di chi si dichiarava obiettore e sceglieva di non fare il militare...con la conseguernza -in linea di principio- che allora non poteva poi esercitare certe professioni che erano correlate ad attività militari e/o paramilitari, lavorare per industria bellica e delle armi, richiedere il porto d'armi, ecc.ecc.) trovo quanto meno discutibile detta scelta per chi svolge un servizio pubblico (al servizio del bene pubblico e del cittadino) quando ciò mette in difficoltà il cittadino nel godere di alcuni suoi sacrosanti diritti.

E' un discorso di principio.
Esattamente come per il farmacista che si rifiuta di vendere i preservativi.
Perchè se in una grande città ad esempio non credo sia un problema, in una cittadina di provincia o in un paesino dove le alternative sono sicuramente in numero limitato, lede un diritto altrui.

Quindi -ammettendo il diritto all'obiezione- occorrebbe dichiararla prima e da un punto di vista organizzativo tassativamente garantire che certi posti e funzionalità non ne vengano intaccati.
Altrimenti si chiama prevaricazione lesiva dei diritti altrui.


E poi..
una domanda/provocazione.
L'obiezione è sostanzialmente quella cristiana/cattolica.
Bene. E se invece il caso fosse quello di un medico che so..Testimone di Geova e per il suo credo volesse esimersi dal praticare emotrasfusioni?
Sotto il profilo dell'obiezione sarebbe così tanto diverso da chi non vuole vendere preservativi o prescrivere la pillola del giorno dopo?
Ma ovviamente quella non è concessa.
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ili07
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MessaggioInviato: 07 Feb 2008 23:00    Oggetto: Rispondi citando

posso essere daccordo sull'obiezione a praticare un aborto....in fin dei conti è il medico che deve direttamente agire per interrompere la gravidanza....

su questo mi ero già espressa tempo fa...(3d: Farmacisti e Ratzingher: non vendete le pillole per l'aborto)

e i motivi erano questi:


ili07 ha scritto:
gfransb ha scritto:
ili07 ha scritto:
.... se uno decide di fare il ginecologo non è che lo si può costringere per forza a praticare l'aborto chirurgico...

.......................................................

il farmacista non può decidere per me...deve solo fare il lavoro che è chiamato a fare VENDERE UNA MEDICINA CONTROLLANDO CHE IO SIA IN POSSESSO DELLA RICETTA MEDICA .... BASTA!!!!

non gli compete nessun altra decisione......


Non mi è chiara la differenza tra i due esempi.
Per quale motivo un medico, pagato dal SSN per aiutare i pazienti, deve rifiutarsi di assisterli nelle loro libere e LECITE (è bene ricordarlo: c'è una legge che consente alle donne di interrompere, se lo vogliono, la gravidanza) decisioni? In cosa consiste questa "libertà di coscienza"? Al medico non è richiesto di sindacare le scelte degli altri, ma solo di assistere chi ne ha bisogno, senza lasciarlo in balia di improvviatori o del fai da te. Esattamente come il farmacista.
Quello è il suo compito. Se non gli sta bene, secondo me, deve cambiare mestiere.



la differenza sta nell'atto...

aborto chirurgico:
volontà=donna / atto materiale=medico(praticare tutti quegli atti medici che provocano l'aborto)

aborto farmacologico:
volontà=donna / atto materiale=donna(prendere il farmaco)
il medico e il farmacista qui hanno un condizionamento minore perchè si limitano, l'uno a prescrivere un farmaco, l'altro a renderlo disponibile....

non sono i materiali esecutori dell'atto di aborto




ma sono dell'idea che comunque, a prescindere dalla scelta di un medico, sia l'ospedale a doversi poi attrezzare per GARANTIRE un numero sufficente di medici che praticano l'aborto, senza che per questo una donna sia costretta ad essere sballottata da un ambulatorio a quell'altro, debba mettere in piazza i cavolazzi suoi tutte le volte che parla con un infermiere (ho sentito io personalmente un'infermiera rispondere ad una donna, a voce alta nel corridoi pieno di gente, "il Dott. Tizio non pratica aborto mi spiace"), e debba rischiare di superare il periodo concesso per l'interruzione di gravidanza terapeutica...



ma come ho già scritto, sulla vendita o sulla somministrazione di una pillola l'obienzione non deve essere concessa A NESSUNO!!!!!
perchè questa è una violazione delle libertà fondamentali di una donna, libertà tutelate dalla costituzione, e va contro il "Giuramento di Ippocrate" che i medici prestano prima di iniziare la professione...

Citazione:
Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro:

di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;
di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;
di attenermi alla mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;
di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale ed alle mie doti morali;
di evitare, anche al di fuori dell' esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;
di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica;
di prestare assistenza d' urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità a disposizione dell'Autorità competente;
di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;
di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell' esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
di astenermi dall' "accanimento" diagnostico e terapeutico."



se a qualche medico non sta bene che se ne vada a lavorare all'estero (dove avrà vita difficile visto che in tutto il mondo sono più avanti di noi da questo punto di vista)...

ma le ideologie personali di un medico NON DEVONO CONDIZIONARE O COARTARE LA VOLONTA' DI RIMANERE INCINTA DI UNA DONNA...


è vero, questa pillola NON E' UN AUSILIO ABORTIVO, ma a prescindere da questo, che se ne voglia dire, in questo paese l'aborto è regolato da una legge!!!!

è quindi entro certi limiti E' LEGALE a casa mia!!

un medico NON DEVE AVERE ARBITRIO DI SCELTA IN QUESTO!!! NON GLI COMPETE!"
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solaria
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MessaggioInviato: 07 Feb 2008 23:03    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
Direi che concordo sulla prescrizione medica necessaria per la pillola del giorno dopo.
E' vero che non è una pillola abortiva (se non erro quella dovrebbe arrivare anche da noi verso maggio) ma è comunque un medicinale con un dosaggio ormonale piuttosto elevato..per cui trovo abbia un significato logico mantenerla sotto controllo medico affinchè non sia utilizzato come mero strumento contraccettivo "preventivo" [visto che non nasce per questo]


Vi riporto una mia esperienza personale.
Mi è capitato di accompagnare una persona al consultorio per prendere la pillola del giorno dopo (che fortunatamente le è stata data senza complicazioni, dato che era già in stato isterico di suo per l'ansia..) e sono rimasta abbastanza turbata quando le hanno fatto firmare una liberatoria in cui si assumeva ogni responsabilità se nell'arco delle 24 dalla prima somministrazione della prima pillola (sono due pillole da prendere mi pare) fossero subentrate complicanze mortali o invalidanti...
E le è anche stato spiegato che il dosaggio ormonale è elevato e molte volte si verificano problemi..
Morale: grazie a Dio non le è successo nulla, ma ha avuto dei dolori atroci alle ovaie e utero per 48 ore e vomito...
In pratica ho scoperto che prendere la pillola del giorno dopo equivale al cosidetto "metodo Cioè", vale a dire prendere contemporaneamente più pilllole contraccettive per bloccare una eventuale gravidanza, proprio come facevano molte donne fino a pochissimo tempo fa (e non escluderei ancora adesso!).

Bene, premesso tutto ciò, sono del parere che sia diritto di ogni donna che accetta e comprende le conseguenze descritte sopra, prendere la pillola del giorno dopo.
Se una obiezione morale (del personale tenuto a dare la pillola, sia esso il medico o il farmacista) diviene per motivi contingenti negazione di un diritto altrui, allora si può assimilare a interruzione di pubblico servizio, come detto da Ili.
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MessaggioInviato: 07 Feb 2008 23:49    Oggetto: Rispondi citando

non so se stare zitta o farmi scomunicare e sconsacrare il matrimonio in un colpo solo dal primo prete (vero) che passa di qua.
va là, parlo.

Mr. Green Mr. Green Mr. Green

l'italia è uno stato laico, e gli italiani si sono già espressi sull'aborto per via referendaria.
la chiesa deve ficcare il proprio lungo naso solo nelle faccende di chiesa, e non nelle faccende di stato.
ci aggiungerei una frase sola, guardate.
una frase profondamente cattolica.

dio ci ha dato il libero arbitrio, e i suoi rappresentanti in terra fanno di tutto per togliercelo.
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MessaggioInviato: 07 Feb 2008 23:51    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
l'italia è uno stato laico, e gli italiani si sono già espressi sull'aborto per via referendaria.
la chiesa deve ficcare il proprio lungo naso solo nelle faccende di chiesa, e non nelle faccende di stato.
ci aggiungerei una frase sola, guardate.
una frase profondamente cattolica.

dio ci ha dato il libero arbitrio, e i suoi rappresentanti in terra fanno di tutto per togliercelo.


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MessaggioInviato: 08 Feb 2008 00:17    Oggetto: Rispondi citando

Incupito Incupito Incupito

ci sono andata giù troppo piano, mi vergogno di me stessa.
passiamo alle bestemmie vere e proprie.

se un medico cristiano può rifiutarsi di prescrivere la pillola del giorno dopo, un medico di una qualche religione strana può rifiutarsi di curare qualcuno perchè è donna o è gay o ha i capelli rossi e la cosa va contro la sua religione?

calza a fagiuolo il paragone del medico ebreo di iosoloio.

i rappresentanti della chiesa non vogliono il preservativo.
non vogliono la pillola.
sotto sotto, non vogliono neanche l'ogino...

eppure nei vangeli non c'è mica scritto che si fa sesso esclusivamente per procreare. se dio l'avesse pensata così, non ci avrebbe messo il piacere fisico, nell'atto sessuale.

[omissis]

la medicina che sta sulle balle ai rappresentanti della chiesa (specifico "rappresentanti" perchè la chiesa è un'altra cosa) è di quattro tipi:

- pillola anticoncezionale. e vabbè.
- pillola del giorno dopo (a proposito, te la prescrive anche il tuo medico di base, e funziona se la prendi entro 72 ore dalla rottura del preservativo/dallo stupro/varie ed eventuali)
- aborto chirurgico
- ru486.

in italia, legalmente, pillola del giorno dopo e pillola anticoncezionale sono equivalenti. non si configura l'aborto, perchè nelle prime 72 ore dall'atto sessuale non è possibile sapere se si è rimaste incinte o meno. non tutti gli spermatozoi a primo colpo fecondano un ovulo, e non è neanche detto che l'ovulo attecchisca per forza, e nemmeno che, anche se attecchisse, cominci la sua duplicazione (mitosi? meiosi? non ricordo bene il termine esatto). la pillola del giorno dopo significa solo prendere un tot di ormoni per indurre le mestruazioni ed essere sicure di espellere tutto ciò che potrebbe esserci. sottolineo "potrebbe"

l'aborto chirurgico è legale, entro tot mesi, o anche oltre tot mesi per gravi e comprovati motivi. dei rappresentanti della chiesa che piangono e strepitano perchè ammazzo una vita me ne frego altamente, dovesse capitarmi. non mi sembravano così attivisti quando si trattava di promuovere le crociate, o far confessare presunte streghe, o difendere i perseguitati dal nazismo.

la ru486, che è un aborto tale e quale all'altro (solo che ti evita di essere infilzata con gli spilloni per intenderci) per farti guadagnare un parto di un feto che ancora non è pronto a vivere fuori dalla mamma, in italia ci dovrebbe essere ma non c'è.
pare che per i rappresentanti della chiesa, un aborto che non comporti infilzamenti vari non sia sufficientemente traumatico, e potrebbe esser visto dalle donne come un incoraggiamento all'aborto come sistema di controllo delle nascite.
non sono pazza, l'ho sentita dire più volte da un sacco di rappresentanti della chiesa invitati a parlare in tv.

[omissis]

se ogni tanto guardate ferrara, vi sarà capitato di sentirli.
e di sentire giuliano ferrara sostenere la stessa, medesima, precisa posizione. simpatico (non dico di più perchè mi sembra che luttazzi rischi le manette per essersi allargato troppo).

[omissis]

che dire?
in italia un sacco di gente è convinta che le femmine siano animali da riproduzione, e probabilmente dotate di un intelletto inferiore perchè non in grado di decidere di una cosa così importante.

[omissis]

ultima nota e chiudo.
ricordo di una placata diatriba (okkei, feroce lite) che ho sostenuto con una donna che conosco. donna intelligente, colta, cattolica e parecchio praticante. si parlava di una bambina (uscita tempo fa sui giornali) rimasta incinta a causa di uno stupro multiplo alla tenera età di 12 anni (e forse meno). la fervente cattolica sosteneva che subire un aborto ad un'età così giovane, e dover convivere tutta la vita con il rimorso di aver ucciso la vita che cresceva dentro di lei, è un trauma troppo grosso da superare. quindi secondo lei avrebbe dovuto proseguire la gravidanza.
certo.
concordo.

[omissis]

invece affrontare 9 mesi di gravidanza a 12 anni e partorire un figlio che non nasce dall'amore di un'adolescente, ma da uno stupro ad opera di più uomini, è una cosa che non traumatizza per niente.

[omissis]

comunque quando il papa ha dato il suo lasciapassare per quello specifico aborto, la donna in questione ha cambiato, misteriosamente, la sua posizione sulla faccenda.

[omissis]

chissà perchè.

nota: dove ho inserito gli omissis, siete pregati di immaginare qualche parolaccia, qualche bestemmia, qualche anatema, un paio di frasi che mi farebbero vincere una scomunica seduta stante e qualche colorito augurio di ottima salute 8insomma roba che non si augurerebbe neanche ad hitler).
mi sembra che il reato di istigazione ad immaginare che cosa io abbia pensato in un determinato frangente non sia ancora perseguibile per legge.
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ili07
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MessaggioInviato: 08 Feb 2008 03:20    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:

i rappresentanti della chiesa non vogliono il preservativo.
non vogliono la pillola.
sotto sotto, non vogliono neanche l'ogino...



eppure nei vangeli non c'è mica scritto che si fa sesso esclusivamente per procreare. se dio l'avesse pensata così, non ci avrebbe messo il piacere fisico, nell'atto sessuale.

[omissis]



non volevano nemmeno le "cremature" perchè erano contro natura.....il corpo si doveva logorare piano piano, per effetto di vermi e muffe..
...insomma, anche nella morte ci doveva essere una "degna" distruzione dei resti, "che seguisse le regole di Dio"
...poi han cambiato idea quando ci sono accorti che i corpi cremati portavano via meno posto nei cimiteri.....


e le regole di Dio? Shocked

[inizio OT] a Welby è stata rifiutata la celebrazione del funerale cattolico perchè considerato un peccatore in quanto a preferito porre fine alla sua povera NON VITA fatta di atroci dolori fisici e morali......mentre lo stesso funerale celebrato con il rito cattolico viene concesso ad assassini, mafiosi e schifezze varie di ogni genere....ci do di [omissis] pure io se permettete [fine OT]


madvero ha scritto:
la medicina che sta sulle balle ai rappresentanti della chiesa (specifico "rappresentanti" perchè la chiesa è un'altra cosa) è di quattro tipi:

- pillola anticoncezionale. e vabbè.
- pillola del giorno dopo (a proposito, te la prescrive anche il tuo medico di base, e funziona se la prendi entro 72 ore dalla rottura del preservativo/dallo stupro/varie ed eventuali)
- aborto chirurgico
- ru486.

in italia, legalmente, pillola del giorno dopo e pillola anticoncezionale sono equivalenti. non si configura l'aborto, perchè nelle prime 72 ore dall'atto sessuale non è possibile sapere se si è rimaste incinte o meno. non tutti gli spermatozoi a primo colpo fecondano un ovulo, e non è neanche detto che l'ovulo attecchisca per forza, e nemmeno che, anche se attecchisse, cominci la sua duplicazione (mitosi? meiosi? non ricordo bene il termine esatto). la pillola del giorno dopo significa solo prendere un tot di ormoni per indurre le mestruazioni ed essere sicure di espellere tutto ciò che potrebbe esserci. sottolineo "potrebbe"


nel dubbio meglio tutelare il "potrebbe" piuttosto che una donna......
.....ricordi Mad? dall'origine dei tempi siamo pur sempre "quelle p****** della mela"......



madvero ha scritto:
la ru486, che è un aborto tale e quale all'altro (solo che ti evita di essere infilzata con gli spilloni per intenderci) per farti guadagnare un parto di un feto che ancora non è pronto a vivere fuori dalla mamma, in italia ci dovrebbe essere ma non c'è.
pare che per i rappresentanti della chiesa, un aborto che non comporti infilzamenti vari non sia sufficientemente traumatico, e potrebbe esser visto dalle donne come un incoraggiamento all'aborto come sistema di controllo delle nascite.
non sono pazza, l'ho sentita dire più volte da un sacco di rappresentanti della chiesa invitati a parlare in tv.

[omissis]


no!! non sei pazza......e lo continuano a ripetere in tutti gli incontri sul tema......non credere che se ne vergognino!

te l'ho già detto che siamo animali da riproduzione senza coscienza nè sensibilità?

a sì te l'ho già detto....e lo hai detto pure tu.....

allora mi prendo la responsabilità di dire che siamo anche esseri indegni pronte a farci mettere incinta perchè tanto male che vada possiamo rimediare prendendo medicinali che ci mettono anche a rischio di vita....l'importante è "soddisfare le nostre voglie morbose".......(manco che certe cose si facessero da sole)
e siamo pronte "ad uccidere" per questo......
quindi mi pare ovvio che andiamo in qualche modo "chiuse nel recinto"......se proprio dobbiamo fare una schifezza (con il nostro corpo che vale la pena ricordare, abbiamo solo in "comodato" e di cui non siamo le legittime proprietarie), quanto meno che sia a scapito di litri di sangue e sofferenze atroci.....così ci pensiamo due volte, NOI, che non abbiamo il diritto di essere tutelate...

perchè di fronte a certe IDEOLOGIE, noi donne perdiamo i diritti civili e anche quelli fondamentali ad una vita "libera e dignitosa".....
seguendo questi circoli di concetti infatti, il nostro valore di esseri viventi non è equiparabile neanche alla metà di una "probabile cellula" che sta iniziando a crescere e che in quell'istante ha fra si e no il 30% di possibilità di evolvere in qualcosa....(evolvere, non diventare)

madvero ha scritto:
se ogni tanto guardate ferrara, vi sarà capitato di sentirli.
e di sentire giuliano ferrara sostenere la stessa, medesima, precisa posizione. simpatico (non dico di più perchè mi sembra che luttazzi rischi le manette per essersi allargato troppo).

[omissis]


ecco uno che sa cosa vuole dire avere un figlio...e sopratutto farlo!!!!


madvero ha scritto:
che dire?
in italia un sacco di gente è convinta che le femmine siano animali da riproduzione, e probabilmente dotate di un intelletto inferiore perchè non in grado di decidere di una cosa così importante.

[omissis]

ultima nota e chiudo.
ricordo di una placata diatriba (okkei, feroce lite) che ho sostenuto con una donna che conosco. donna intelligente, colta, cattolica e parecchio praticante. si parlava di una bambina (uscita tempo fa sui giornali) rimasta incinta a causa di uno stupro multiplo alla tenera età di 12 anni (e forse meno). la fervente cattolica sosteneva che subire un aborto ad un'età così giovane, e dover convivere tutta la vita con il rimorso di aver ucciso la vita che cresceva dentro di lei, è un trauma troppo grosso da superare. quindi secondo lei avrebbe dovuto proseguire la gravidanza.
certo.
concordo.

[omissis]

invece affrontare 9 mesi di gravidanza a 12 anni e partorire un figlio che non nasce dall'amore di un'adolescente, ma da uno stupro ad opera di più uomini, è una cosa che non traumatizza per niente.

[omissis]]



è sempre quella storia della mela Mad....ce la siamo cercata...e comunque da che mondo è mondo le donne vengono stuprate dall'era dei ricordi.....e nessuno ha mai lanciato anatemi contro gli stupratori.....
non mi pare il caso di farne una tragedia...ci sono cose più gravi a cui pensare.....i gay ad esempio...quelli sì che offendono il buon costume e l'etica!

ricordi? anche la "A" veniva messa alle donne....eh già.....a sapere chi era la mamma si faceva presto.....papà era un po' più problematico da trovare....
(e qua in italia andiamo pure bene, perchè in certi paesi dell'africa ancora oggi le donne stuprate, e che rimangono incinta per questo, vengono comunque ritenute adultere e vengono pure lapidate...così si purifica il peccato..e noi qua a lamentarci..... Rolling Eyes ...quando bisogna dare le colpe agli altri pare che tutti i "credo" riescano a trovarsi in accordo...mah!)

madvero ha scritto:
comunque quando il papa ha dato il suo lasciapassare per quello specifico aborto, la donna in questione ha cambiato, misteriosamente, la sua posizione sulla faccenda.

[omissis]

chissà perchè.



e poi la coscienza manca a noi.... Confused
--------------------------------------------------------------
nota by Ili07: se questo post vi pare "troppo crudo" me ne dispiaccio, ma non mi posso pentire di aver esternato quello in cui credo. Sono credente fin da quando ho iniziato a frequentre l'oratorio da bambina, ma credo nelle regole di tolleranza che pronulgava Gesù Cristo e non di quelle di odio e razzismo che sento oggi provenire da alcune parti...preferisco essere feroce difensore delle libertà delle persone deboli e indifese piuttosto che difendere principi etici preimpostati e senza logica caritatevole...questo è il mio concetto di umanità
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Gateo
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MessaggioInviato: 08 Feb 2008 18:45    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
ricordo di una placata diatriba (okkei, feroce lite) che ho sostenuto con una donna che conosco. donna intelligente, colta, cattolica e parecchio praticante. si parlava di una bambina (uscita tempo fa sui giornali) rimasta incinta a causa di uno stupro multiplo alla tenera età di 12 anni (e forse meno). la fervente cattolica sosteneva che subire un aborto ad un'età così giovane, e dover convivere tutta la vita con il rimorso di aver ucciso la vita che cresceva dentro di lei, è un trauma troppo grosso da superare. quindi secondo lei avrebbe dovuto proseguire la gravidanza.
Queste donne io non capisco, quelle che fanno o propongono cosciemente del male ad altre donne in base ad una sega mentale loro o di terze parti, magari maschili.
Non so nemmeno come possa esserci una posizione di destra e una di sinistra sull'argomento, per una donna.
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MessaggioInviato: 08 Feb 2008 18:51    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:
madvero ha scritto:
ricordo di una placata diatriba (okkei, feroce lite) che ho sostenuto con una donna che conosco. donna intelligente, colta, cattolica e parecchio praticante. si parlava di una bambina (uscita tempo fa sui giornali) rimasta incinta a causa di uno stupro multiplo alla tenera età di 12 anni (e forse meno). la fervente cattolica sosteneva che subire un aborto ad un'età così giovane, e dover convivere tutta la vita con il rimorso di aver ucciso la vita che cresceva dentro di lei, è un trauma troppo grosso da superare. quindi secondo lei avrebbe dovuto proseguire la gravidanza.
Queste donne io non capisco, quelle che fanno o propongono cosciemente del male ad altre donne in base ad una sega mentale loro o di terze parti, magari maschili.
Non so nemmeno come possa esserci una posizione di destra e una di sinistra sull'argomento, per una donna.


quanto c'hai ragione.........
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MessaggioInviato: 08 Feb 2008 19:53    Oggetto: Rispondi citando

Vi abbandono per il weekend, ma vi invito a continuare la discussione, sempre nel rispetto delle opinioni di tutti e senza indulgere a polemiche ok?
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MessaggioInviato: 08 Feb 2008 21:37    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:
Non so nemmeno come possa esserci una posizione di destra e una di sinistra sull'argomento, per una donna.

non esiste destra e sinistra su questoni etiche e morali come aborto, eutanasia o pena di morte. esiste solo il sentire privato e personale, che si configura come schieramento politico solo nel momento in cui ci sono da prendere delle decisioni istituzionali.

Gateo ha scritto:
Queste donne io non capisco, quelle che fanno o propongono cosciemente del male ad altre donne in base ad una sega mentale loro o di terze parti, magari maschili.

non è così. queste persone sono in buona fede, nel senso che sono realmente convinte della bontà delle teorie che metabolizzano come proprie, al punto che le adotterebbero anche se fossero coinvolte in prima persona.
anche se si trattasse di loro figlia.
è questo che mi preoccupa...
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MessaggioInviato: 09 Feb 2008 15:32    Oggetto: Rispondi citando

Non so se Ili quando ha aperto la discussione si riferisse ad un caso specifico oppure no.
Comunque, proprio di questi giorni:

> Odissea per una pillola da La Stampa

Citazione:
Mettiamo che una quarantenne, tutto sommato normale, sposata, con figli, una domenica abbia un problema. Durante un rapporto (con suo marito!) il preservativo si rompe. Che fa la sventurata? Innanzitutto parla con il marito: vogliamo un terzo figlio? Si valutano pro e contro [...] Mettiamo che alla fine di una lunga giornata di tentennamenti la questione fra il marito e la moglie venga risolta con un «forse non è il caso». La sventurata mette a letto i bambini, li lascia a casa con il padre e se ne va in giro alla ricerca dell?unico mezzo che ha per intervenire: la pillola del giorno dopo. Una soluzione tutto sommato indolore: la sventurata è anche una cattolica media, sa che l?aborto significa cancellare una vita. La pillola del giorno dopo, no. Interrompe il viaggio dello spermatozoo verso l?ovulo. [...]

Il primo rifiuto
La donna si avvia a piedi all?ospedale più vicino, il San Giacomo. Sono le nove, il pronto soccorso ha l?aria di un porto di mare dopo una violenta mareggiata. «Di che cosa ha bisogno?», chiede a voce alta un?infermiera mentre attraversa uno stanzone dove sono sedute almeno cinque o sei persone. La poveretta si guarda intorno e si dirige verso la stanza dell?accettazione. In tono dimesso e soprattutto in grado di essere percepito a non molta distanza, spiega: «Avrei bisogno della pillola del giorno dopo...». L?infermiera consulta un elenco, poi esce dalla stanza. Torna dopo cinque minuti. «No, mi dispiace, il medico di turno stasera è obiettore di coscienza». [...]

Il secondo no
Ci sarebbe da andare avanti perché l?obiezione è prevista solo per la legge 194 ma la pillola del giorno dopo non ha nulla a che vedere con l?aborto. È un farmaco contraccettivo: lo si dovrebbe poter acquistare liberamente in farmacia con una prescrizione nominale e non ripetibile di un medico o di un ginecologo. [...]
E allora prosegue per l?ospedale successivo: il Santo Spirito, il più vicino. Arriva intorno alle dieci e mezza. [...] L?infermiera apre la porta. «Mi dica...». La donna guarda il signore e risponde a voce bassa. L?infermiera va a verificare il da farsi. «Mi dispiace, il medico di turno è obiettore di coscienza», spiega al ritorno. La donna è sul punto di arrabbiarsi. Chiede il nome del secondo obiettore. «La faccio venire», risponde l?infermiera. [...] Il medico di turno è una giovane dottoressa..... Apre una stanzetta appartata e spiega che lei non prescrive la pillola. La donna, sempre meno paziente, chiede aiuto. «Dove posso andare? Qui vicino c?è il Fatebenefratelli, provo lì?». La dottoressa sorride: «No, lasci perdere [...]

«No, sono obiettore»
E? mezzanotte quando la donna raggiunge il terzo pronto soccorso, quello del San Camillo. Pensa di essere alla fine del suo calvario. Di turno c?è il dottor Marino, piuttosto brusco: «Sono obiettore. Una certificazione scritta? Nemmeno per idea. Sono registrato alla Direzione Sanitaria».

[...] «Non sappiamo quanti si dichiarano obiettori perché l?obiezione sulla pillola non esiste, ma sono in tanti», spiega Serena Donati dell?Istituto Superiore di Sanità. Bisogna avere fortuna, insomma. O bisogna avere la dritta giusta. «Non avvicinarsi agli ospedali cattolici», spiega la dottoressa Donati. A Roma dei pronto soccorso aperti di notte, vuol dire scartarne più della metà. Che cosa resta? Il Sant?Andrea, ad esempio. «Lì tutti prescriviamo la pillola del giorno dopo», assicura Paola Bianchi, ginecologa dell?ospedale.

Conclusione: se anche la donna riesce a strappare nel cuore della notte la prescrizione, ha poi il problema di andare alla ricerca di una farmacia. E non tutti i farmacisti sono disposti a vendere la pillola. Né la situazione è così diversa nei consultori. In base ad una ricerca condotta dai radicali romani lo scorso novembre più della metà dei consultori in città (il 56,8%) non è in grado di fornire né informazioni né la prescrizione della pillola.
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MessaggioInviato: 09 Feb 2008 20:08    Oggetto: Rispondi citando

Sì, riportavo quel caso, ma ne volevo comunque parlare in generale perchè di quei casi è piena non solo la cronaca ma anche l'esperienza di tante donne...

e poi questa quarantenne è fortunata...
poteva contare sull'apporto psicologico del marito...

ma quante sono le donne o le ragazze anche molto giovani che sono costrette a risolvere il problema in assoluta solitudine?

quell'articolo è abberrante.....
abbiamo davanti un reato penalmente rilevante che non viene perseguito...
e nessun ministro, nè di destra nè di sinistra, ha mosso un dito per fare qualcosa...

e il bello è che non prescrivendo la pillola del giorno dopo facendo si che il termine scada, gli stessi medici diventano responsabili di un vero e proprio aborto...


insomma, è colpa loro se poi la donna è costretta ad interrompere una gravidanza in atto, quando prima di quel termine non avrebbe interrotto proprio nulla perchè avrebbe evitato l'attecchimento dell'ovulo e quindi l'inizio del proceso che queste "brave" persone chiamano "vita"

bella obiezione di coscienza!!!!!
complimenti!!!

questa si che è coerenza!!!!!
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MessaggioInviato: 10 Feb 2008 19:06    Oggetto: Rispondi citando

ili07 ha scritto:
il bello è che non prescrivendo la pillola del giorno dopo facendo si che il termine scada, gli stessi medici diventano responsabili di un vero e proprio aborto...insomma, è colpa loro se poi la donna è costretta ad interrompere una gravidanza in atto, quando prima di quel termine non avrebbe interrotto proprio nulla perchè avrebbe evitato l'attecchimento dell'ovulo e quindi l'inizio del processo che queste "brave" persone chiamano "vita"


Io fui fortunata quando mi capitò di dover ricorrere alla pillola del giorno dopo e grazie a Dio non mi comportò problemi o complicazioni (niente vomito o roba del genere). Ripeto fui fortunata perché me la prescrisse direttamente il mio dottore di famiglia senza nemmeno emettere un fiato. Ma lascia veramente shockati il fatto di trovare sempre più persone che incorrono in tali problematiche. Non capisco uno cosa lo fa a fare il dottore se poi non è in grado di prendersi la responsabilità di fare ciò che un dottore dovrebbe. Questo controsenso è quantomeno assurdo. Maledetti loro! E mi fermo sennò chissà cosa mi esce dalla bocca, anzi dalla tastiera Grrr Grrr Grrr Damn! Damn! Damn!
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MessaggioInviato: 10 Feb 2008 19:22    Oggetto: Rispondi citando

kluster ha scritto:
Ora, ognuno è libero di avere e professare i suoi credi, ma se sei un uomo di medicina, e quindi di scienza, devi pensare prima alla salute, sia fisica che mentale, del tuo paziente, e quindi a mio avviso se obietti tu in questo campo, vai a fare un'altro lavoro bimbo.


Pienamente daccordo

kluster ha scritto:
In questo caso l'obiezione poi è solo una scelta egoistica, facile obiettare e buttarlo nel c*lo agli altri quando con la tua scelta rovini la vita ad una persona/coppia che sia..


Si infatti si fa sempre presto a prendere decisioni che riguardano la vita altrui

kluster ha scritto:
No...ripeto, vai a fare un'altro lavoro per me, e di filata... poi in quel lavoro, non da medico, obietti quello che ti pare. Senza contare poi, e solo questo dovrebbe segare le gambe, che appunto c'è l'interruzione di pubblico servizio, che qui non caga nessuno ma che è scritto niente meno che nel codice penale.


Quando si esercitano mestieri che vanno a toccare la salute umana (sia fisica che mentale) normalmente ci si dovrebbe sentire obbligati a chiedersi se se ne possiede la reale VOCAZIONE e la naturale PREDISPOSIZIONE sennò sono solo braccia levate all'agricoltura (senza niente togliere al mestiere dell'agricoltore che come ben sappiamo è fondamentale).
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MessaggioInviato: 12 Feb 2008 17:04    Oggetto: Rispondi citando

purtroppo tutti i farmaci anticoncezionali subiscono da parte della Chiesa una continua denigrazione e capillare disinformazione, anche tra il personale sanitario.

In realtà un medico sa benissimo che la pillola del giorno dopo NON ha un dosaggio ormonale così elevato da poter dare complicanze serie.. e secondo me la tipa che ha avuto nausea e vomito li ha avuti più per lo stress psicologico combinato agli ormoni che per gli ormoni in sè.

Nelle primissime fasi della fecondazione sono sufficienti variazioni ormonali minime per impedire il proseguimento della gravidanza e l'insediamento dell'embrione nell'endometrio.

Ecco perchè in Francia te la vendono in tutte le salse, dal supermercato alle scuole.

Del resto, l'aborto farmacologico è decisamente più avanzato del classico aborto chirurgico con raschiamento, perchè è meno invasivo (ma va') meno sconvolgente per la donna e anche meno crudele, se vogliamo per forza metterci delle motivazioni di ordine morale, del resto mi pare ovvio che un paio di cellule sono cosa ben diversa di un embrione di 3 mesi che è già lungo un paio di cm.

Avendo ascoltato varie volte le argomentazioni di vari e ferventi cattolici ho avuto addirittura la possibilità di sentire uno che diceva che dietro questi farmaci vi sono preponderanti interessi economici.

E quello della chiesa invece cos'è? Sicuramente non filantropia... Se non altro perchè non capisco come si possa pensare di diffondere coscientemente notizie false e fuorvianti pur di scoraggiare l'uso di questo tipo di farmaci.

Concludo con una invettiva: MALEDETTI PRETI
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MessaggioInviato: 12 Feb 2008 20:19    Oggetto: Rispondi citando

amhara ha scritto:
purtroppo tutti i farmaci anticoncezionali subiscono da parte della Chiesa una continua denigrazione e capillare disinformazione, anche tra il personale sanitario.


come i preservativi del resto....che in paesi come l'africa salverebbero un mucchio di vite umane.....

ma credo che anche l'AIDS sia una giusta punizione per i peccatori...e quindi perchè fermare il suo corso???
...se non si astengono dai rapporti tanto vale no??

amhara ha scritto:
del resto mi pare ovvio che un paio di cellule sono cosa ben diversa di un embrione di 3 mesi che è già lungo un paio di cm


è così tremendamente ovvio che pare davvero fuori di senso che una persona con un minimo di coscienza morale possa, con un ricatto morale figlio solo del proprio INCOSCIENTE SENSO DI SUPERIORITA' indurre una donna al rischio di dover abortire un embrione piuttosto che evitare anche solo l'inizio di una moltiplicazione cellulare...

più che obiezione di coscienza dovrebbe essere rinomitata come "testarda e ignorante eccesso di cattiveria malcelata da buonismo caritatevole verso la vita"

se a queste persone stesse realmente a cuore il valore della vita sceglierebbero la via meno drastica e meno dolorosa...
...ma siccome per i medici ormai l'obiezione è diventata solo un modo per scaricare beghe di ordine sociologico e professionale, una bella riformina che li facesse stare a casa un annetto (SENZA STIPENDIO) quando si permettono di AUTOsollevarsi dall'obbligo di prestare assistenza in questo modo, non potrebbe che fargli bene!!! Evil or Very Mad

tornerebbero con ideologie molto più progressiste...ci scommetto!!!!!
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amhara
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MessaggioInviato: 13 Feb 2008 11:09    Oggetto: Rispondi

il problema è non tanto nei medici obiettori, quanto in chi gli consente di essere obiettori (ovvero la Chiesa) cosa che peraltro è ridicola.

Mi permetto di postare il seguente link

Citazione:
Aborto a Napoli, inchiesta interna; gli agenti sequestrano il feto
Il ministro Turco: "Sono profondamente turbata, è una caccia alle streghe"
L'indagine avviata dal direttore del Policlinico II dove gli agenti hanno fatto irruzione
Il primario Neppi: "Aborto terapeutico alla 21 settimana, rispettata la legge"

Un'irruzione "immotivata", quella degli agenti del Commissariato Arenella, entrati ieri senza mandato al Policlinico II di Napoli dopo aver avuto notizia di un feticidio e trovatisi davanti invece un regolare aborto terapeutico, in pieno rispetto della legge 194. Ed una "grave intimidazione", denunciata in un comunicato dall'Udi, Unione delle donne in Italia, che ha stigmatizzato l'episodio che continua a far discutere.

Sull'aborto compiuto ieri nel reparto di ostetricia della struttura universitaria napoletana - che ha causato l'intervento delle forze dell'ordine ed il sequestro della cartella clinica della donna coinvolta - il direttore generale del Policlinico Giovanni Canfora ha avviato un'indagine interna. E anche il ministro della Salute, Livia Turco, ha commentato l'episodio: "Sono profondamente turbata, è il sintomo di un clima di tensione inaccettabile, attorno a una delle scelte più drammatiche per una donna come quella di rinunciare ad una maternità. Siamo arrivati al punto di fare e usare denunce anonime. Una caccia alle streghe".

Nella relazione del primario, Carmine Nappi, si legge che "il feto presentava un'alterazione cromosomica. Se la gravidanza fosse stata portata a termine ci sarebbe stato il 40% di possibilità di un deficit mentale. La donna ha presentato un certificato psichiatrico della stessa struttura universitaria sul rischio di 'grave danno alla salute psichica', che ha autorizzato l'intervento". Una misura terapeutica, quindi, nel pieno rispetto della legge 194, effettuata alla ventunesima settimana di gravidanza.

La donna che ha praticato l'aborto, espellendo per altro un feto morto, ha 39 anni ed è stata dimessa questa mattina. Oltre la cartella clinica della paziente, anche il feto - del peso di 460 grammi - è stato sequestrato dalla polizia, su disposizione del pm.


Mi sento profondamente frustrato: ecco a cosa serve il Vaticano a Roma! A mandare gli sbirri in ospedale a perseguitare una povera donna.
Questo proprio il giorno dopo aver visto "inherit the wind", se non mi sbaglio tradotto in italiano come "..e l'uomo creò Satana" in cui, a causa delle pressioni del prete del paese, un professore di biologia veniva arrestato per avere insegnato le teorie del darwinismo.

Ecco, quel film era del 1960 e parlava di fatti del 1925. Noi, in Italia, siamo nel 2008 e pensiamo come nel XIX secolo.
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