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Una questione etica
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Autore Messaggio
ioSOLOio
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Registrato: 12/09/03 18:01
Messaggi: 16342
Residenza: in un sacco di...acqua

MessaggioInviato: 17 Mar 2008 14:26    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
Ti rigiro la domanda: è etico pensare di sapere cosa vive una persona che sceglie "tradire" (come odio questa parola...non si tradisce che se stessi..)?

credo che l'etica in questo caso non c'entri affatto.

La domanda precisa di GrayWolf è come ci comportiamo?
Certamente correlato è la eventuale motivazione a corredo della nostra scelta.

Per altro non è in discussione il sentimento o cosa prova la persona che fa la scelta di "tradire". Eventualmente, per lo meno io l'ho addotto a margine delle mie considerazioni, contesto il fatto che detta scelta non venga fatta in maniera più trasparente, correttamente.



Proserpina ha scritto:
Cosa ci spinge a giudicare questo gesto che in sè è sempre un gesto carico di intensità e vitalità? Cosa ci inquieta in realtà? Cosa ci fa venire l'irrefrenabile voglia di riferire al parner?

Beh, io -ancora- non giudico l'atto in quanto tale, ma il non essere corretti.
Quindi è ovvio che in qualche modo do anche un giudizio sul comportamento.
Il che non è un giudizio globale perchè ci possono essere mille altre considerazioni da fare, motivazioni, spiegazioni, attenuanti e quanto vuoi.

Ma resta il fatto che, per me, non essere corretti in una relazione 8sia essa di amicizia, amorosa ma anche di lavoro...) è grave.
Potrei perdonare un tradimento.
Non la menzogna.





..eh, come dite?
Son scassapalle?
Temo di non potervi dar torto su queste questioni.... Wink
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GrayWolf
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 03/07/05 16:24
Messaggi: 2325
Residenza: ... come frontiera i confini del mondo...

MessaggioInviato: 17 Mar 2008 17:16    Oggetto: Rispondi citando

amhara ha scritto:
io non penso si debba dire questo è etico e questo non lo è.
mi sembra banale dire che dipende dalla situazione, ma come al solito (visto che parliamo di etica) riferirsi al buon protagora non fa male.
Il bene e il male dipendono dalla situazione e anche dalla persona.
Io che dico al mio amico\a che viene tradito sto facendo del bene perchè sto svelando la menzogna del compagno\a, ma al tempo stesso sapere queste cose farà molto molto male all'amico\a.. senza contare che potrebbe anche non credervi (cosa che a me è già successa) dicendo che parliamo male del partner solo perchè sta antipatico\a o perchè è chiacchierato\a.

in questi casi andrebbero valutati (con il beneficio della ragione, visto che noi non siamo direttamente coinvolti) i seguenti fatti:
-quanto siamo amici del tradito\a?
-quanto siamo amici del traditore\traditrice?
-valutare le conseguenze del gesto.

le quali possono ovviamente compromettere gravemente i nostri rapporti con il tradito o con il traditore o con entrambi in vario grado..

Mi pare che l'etica c'entri poco.


Approvo quanto dici, sia sul coinvolgimento che sulla valutazione delle conseguenze.
Tali conseguenze possono ripercuotersi sul personale e obbligano a fare una scelta che, in estrema analisi, può essere definitiva.

Quello su cui obietto è la tua ultima frase, indotta da un mio errore nel porre la domanda: avrei dovuto scrivere:
"secondo la vostra etica cosa è più giusto"


là dove:
[cito wikipedia perché son troppo pigro e non è questo un thread di discussione filosofica]

Wikipedia alla voce etica, tra l'altro, ha scritto:
Si può anche definire l'etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all'individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere.


che in buona sostanza è quello che tu hai detto con altre parole.

@ ioSOLOio
non so se ti può far piacere,
ma come scassapalle siamo almeno in due
Wink
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amhara
Semidio
Semidio


Registrato: 29/11/07 22:09
Messaggi: 210
Residenza: In giro!

MessaggioInviato: 17 Mar 2008 20:07    Oggetto: Rispondi citando

ho scritto "l'etica c'entra poco" perchè la prima cosa che mi è venuta in mente sentendo parlare di etica è il classico "codice di comportamento" cosa che in effetti l'etica non è...

grazie per la precisazione!
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Zeus
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Registrato: 21/10/00 01:01
Messaggi: 12777
Residenza: San Junipero

MessaggioInviato: 18 Mar 2008 02:39    Oggetto: Re: Una questione etica Rispondi citando

GrayWolf ha scritto:
Poco tempo fa, stavo discutendo con un amico su un problema che, penso, sia vecchio come il mondo:

Quando si vede una moglie/fidanzata/compagna di un amico che lo tradisce
[naturalmente l'argomento è reversibile al femminile: marito/fidanzato/compagno].

Cosa è più etico?

- Andare direttamente dall'interessato/a e avvisarlo/a.



Anch'io opterei per la seconda, per il bene dell'amico: e' giusto che sappia.
Se poi preferira' fingere di non sapere (ci sono anche questi casi) per far andare avanti il rapporto, sara' una sua scelta.

Quando *entrambi* sono amici, invece, e' dura... probabilmente la cosa migliore e' non immischiarsi.
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Danielix
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Registrato: 31/10/07 15:30
Messaggi: 8498
Residenza: All'inferno.

MessaggioInviato: 18 Mar 2008 04:13    Oggetto: Rispondi citando

Bè, Lupo, direi che matematicamente le variabili sono parecchie più di due, poichè ve ne sono già 4 di base:

1) - Lui soltanto è tuo amico, ed è lei che ha tradito.
2) - Entrambi sono tuoi amici, ed è lei che ha tradito.
3) - Lei soltanto è tua amica, ed è lui che ha tradito.
4) - Entrambi sono tuoi amici, ed è lui che ha tradito.

che innanzitutto occorre raddoppiare in considerazione del tuo, di sesso, data la differente percezione del fenomeno da parte dei due sessi (che questo lo si voglia condividere o no, è così per molti/molte).

Le risultanti 8 occorre poi combinarle con la soggettiva percezione che tu nutri verso il tradimento in amore.

Faccio qualche esempio:

se ritieni il tradimento una cosa immorale, un atto indegno, insomma se lo carichi di una valenza negativa, nel caso 1 naturalmente riferirai all'amico, per il suo bene.
Nel caso 2 ti rivolgerai prima a lei esprimendole la tua delusione, la tua caduta di stima nei suoi confronti, etc... (perchè si suppone che questi sarebbero i tuoi veri sentimenti).
Ascolteresti le sue ragioni e valuteresti il da farsi. Se le sue ragioni non ti dovessero convincere, ti premureresti assolutamente di annunciarle l'intenzione di informare dei fatti l'amico, giacchè la tua stima per lui non è variata di una virgola mentre quella per lei si.

Nel caso invece dovessi considerare il tradimento in amore un atto lecito, plausibile (e vi è chi lo considera tale) oppure, essendo a conoscenza di fatti che nello specifico lo giustifichino... ti fai i cazzi tuoi! Naturalmente!
Magari, dal momento che lei è una tua amica, ne parli solo con lei. Giusto per sviscerare il problema.

Te l'ho messa così, "in matematica", in quanto hai parlato di "etica", e non mi pare ve ne possa essere una unanime applicabile al caso, che rimane indissolubilmente legato alla soggettività individuale.



(Boh, non ho la più pallida idea di come mi sia espresso! E' tardissimo e sono rincretinito dal sonno e non trovo le parole...! Poi te lo ridico per telefono, magari! Zzz )
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Blacks84
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Messaggi: 2446
Residenza: Nelpaese bagnato da tre mari e prosciugato da Tremonti

MessaggioInviato: 18 Mar 2008 10:03    Oggetto: Rispondi

Per me il tradimento è come stare con i piedi in due scarpe, anzi come dice Danielix:
Citazione:
se ritieni il tradimento una cosa immorale, un atto indegno, insomma se lo carichi di una valenza negativa...

Oggi come oggi scopro che il tradimento venga a farsi presente nelle coppie sempre più spesso. Come diceva qualcuno nei post precedenti, se si tradisce è perché esiste qualche problema nel rapporto.
L'unico caso in cui mi permetterei di intervenire è solo se lui/lei dovesse essere amico stretto, con una certa confidenza.
Come mi è già successo, farei delle battute, del tipo "con le donne/maschi bisogna far attenzione a non essere traditi". in quanto andare di proposito a dire "Guarda che il tuo compagno/a ti sta facendo diventare un cerbiattolo dalle corna che ti fa" mi sembrerebbe di mettere proprio il dito fra moglie e marito. Poi se uno vuole capire e vedere, basta una battutina e ci arriva, altrimenti(come nel caso del mio amico) fa finta di non capire, anzi non vuole captare il messaggio e continua ad essere un cerbiattolo(felicemente cornuto).
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