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Alitalia o ...cosa?
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 21 Mar 2008 19:25    Oggetto: Alitalia o ...cosa? Rispondi citando

Bella la citazione Berlusconiana! Non potendo interrompere il flusso ormai inarrestabile di frasi a effetto, così afferma, rifacendosi a ben più nobili concetti. Il cavaliere inesistente di calviniana memoria non avrebbe saputo fare meglio per rendersi visibile (Calvino è l'autore non una caratteristica del Cavaliere).


© RU-y2k Project

Purtroppo, la prospettiva non è poi così allettante e, direi, nemmeno rassicurante: passare dalle parole ai fatti è spesso assai rapido e nient'affatto indolore. Visto che a pagare saremmo sempre noi.
Chissà perché tutto questo mi fa tornare alla mente quell' "Armiamoci e partite" di ben più cupa memoria.
Voi che ne dite? come andrà a finire?
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 24 Mar 2008 15:47    Oggetto: Rispondi citando

Ne stanno facendo un caso politico.
Non lo è.

Avevano provato a fare una asta pubblica fissando criteri precisi e severi per la salvaguardia della società, del "patrimonio italico" e dei lavoratori.
Nessuno voleva la società a quelle condizioni.

E ci credo.

Indubbiamente Air France/Klm hanno fatto una proposta che permetterebbe loro di portarsi via Alitalia con pochi spicci.
Ma il problema è che allo stato attuale non vale di più.
Ha debiti, non funziona, non sono riusciti a renderla funzionante e remunerativa nonostante i prestiti ponte per centiania di milioni di euro dati dallo stato.

Se volete vendere un bar in centro che però avete portato sull'orlo del fallimento....ve lo compreranno di sicuto ma certo non spunterete un gran prezzo, anche se l'attività è ubicata in centro.

Ora se Berlusconi o altri hanno una proposta seria (NON politica MA economica) credo che non ci sarebbero tanti problemi.
Per ora mi pare di vedere solo politica e propaganda.
Da ambo le parti ovviamente.
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MessaggioInviato: 24 Mar 2008 17:00    Oggetto: Rispondi citando

Mhh... Non posso che concordare.

La cosa che più mi irrita è che non ho mai sentito parlare (almeno recentemente) delle responsabilità di questo disastro. Possibile che siamo ridotti così male? Se qualcuno sbaglia non deve mai rendere conto dei suoi errori e magari viene pure liquidato con enorme quantità di denaro e promozioni?
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splarz
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MessaggioInviato: 24 Mar 2008 18:14    Oggetto: Rispondi citando

sì, si chiama sistema italia.
funziona così per i rifiuti in campania (report ha documentato le responsabilità e si discute se bassolino debba o no dimettersi), per i fondi europei andati persi in regione calabria, per soldi dispersi da Sviluppo Italia invece di sviluppare il sud (sempre report docet) e così via.
ma se parli di responsabilità e condanne, o semplicemente di fatti, prima passavi per comunista, ora per un grillino giustizialista.
tiratemi su, please Wink
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MessaggioInviato: 24 Mar 2008 19:43    Oggetto: Rispondi citando

Da che parte ti dobbiamo tirare su? Dal collo? Con una bella cordata? Laughing

No, guarda: ti consiglio di restare giù perché mi sa che gli aerei Alitalia voleranno sempre più bassi ed è meglio, in questo caso, stare giù!
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dr.K
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MessaggioInviato: 25 Mar 2008 21:26    Oggetto: Rispondi citando

Non ricordo se sia consentito, ma riguardo alle responsabilità, vorrei segnalarvi questo articolo:
Marco Travaglio ha scritto:
...Un tizio, uno a caso, mettiamo Berlusconi, diventa presidente del Consiglio nel 2001 e si incarica di mandare definitivamente a picco un'azienda pubblica già cagionevole di salute. Per essere sicuro che non ne resterà più traccia, la affida nelle mani sicure della Lega e di An, che ci giochicchiano per l'intera legislatura con i loro leggendari supermanager. Si comincia con l'ex deputato leghista Giuseppe Bonomi, promosso presidente di Alitalia e rimasto celebre per aver sponsorizzato i mondiali di equitazione indoor salto a ostacoli, ad Assago (Milano), dove lui stesso si esibì in sella al suo cavallo baio. Poi Bonomi viene spedito alla Sea (Linate e Malpensa) e ad Alitalia arriva un fedelissimo di Fini: Marco Zanichelli. Ma subito Tremonti litiga con Fini: «Giù le mani da Alitalia, non c'è più una lira». Zanichelli, preso fra le risse di potere del Cdl, se ne va dopo appena 70 giorni, rimpiazzato dall'ottimo Giancarlo Cimoli, che aveva già fatto così bene alle Ferrovie. Il tempo di scortare la compagnia verso il burrone, poi anche lui leva il disturbo, con una modica liquidazione di 5 milioni di euro.

A quel punto, affondata la flotta, il Cainano se ne va in ferie per un paio d'anni. E al suo posto arriva gente seria, come Prodi e Padoa Schioppa che tentarono di riparare ai guasti suoi. Quando ce la stanno per fare, trovando Airfrance interessata a rilevare un bidone che brucia 1 milione e ha perso 15 miliardi in 15 anni, riecco l'Attila di Arcore che, travestito da Buon Samaritano, tenta di sabotare la trattativa con l'aiuto consapevole di Bobo Formigoni, Bobo Maroni e Morticia Moratti e l'aiuto inconsapevole dei soliti sindacati miopi. Dice che compra tutto lui, anzi «i miei figli», più il celebre Toto, naturalmente coi soldi degli altri: o delle banche, o dello Stato. Perché lui, com'è noto, è un imprenditore che si è fatto da sé, e anche un vero liberale.

Una compagnia della buona morte talmente inguardabile che perfino Bonomi, da Malpensa, prende le distanze e, sotto sotto, si tocca. Basti pensare che ­ come rivelava ieri sulla Stampa Minzolini ­ sul caso Alitalia il consigliere più ascoltato di Berlusconi è il deputato forzista Giampiero Cantoni, già presidente craxiano della Bnl, più volte inquisito e arrestato, dunque titolare delle giuste credenziali per occuparsi della faccenda: per esempio, un patteggiamento di 11 mesi di reclusione per corruzione (con risarcimento di 800 milioni di lire) e un altro di 13 mesi per concorso in bancarotta fraudolenta del gruppo Mandelli. Un esperto. È la via berlusconiana al risanamento. Chi si chiama al capezzale di un'azienda dalla bancarotta? Un bancarottiere. Per dargli un'altra chance.

Comodo adesso farsi belli sparando "banfate", tanto poi la colpa verrà addebitata ai "soliti noti" (la Sinistra, Prodi...).
E intanto per 5 anni anche Lui non ha fatto niente...
Il capitalismo all'italiana è fatto così: profitti privati, perdite pubbliche, la colpa è di nessuno.
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bdoriano
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MessaggioInviato: 26 Mar 2008 07:29    Oggetto: Rispondi citando

Ora che l'accordo con AirFrance sembra traballare e Mr.B. chiama a raccolta gli imprenditori italiani, voglio recuperare un "vecchio" articolo di un quotidiano locale, per meglio comprendere a quale tipo di imprenditori dovremo chiedere aiuto!?!?
VareseNews ha scritto:
«Spero arrivi presto un cavaliere bianco, il tempo per l?attesa è finito». Con queste parole l?assessore regionale Raffaele Cattaneo ha attirato su di sé l?attenzione della ricca platea di Palazzo Mezzanotte. Gli imprenditori presenti, il gotha dell?economia e della finanza del Nord Italia, hanno ascoltato, applaudito, sorriso quando Cattaneo ha detto di non voler lasciar nulla di intentato: «Sono pronto a portare gli elefanti sulle piste prima che parta l?ultimo aereo da Malpensa». La maggior parte dei presenti ha voltato lo sguardo verso Carlo Toto, l?imprenditore di Chieti patron di AirOne, compagnia che si è fatta avanti per l?acquisizione di Alitalia.

Toto è un imprenditore edile di 62 anni, padrone del ?Gruppo Toto Costruzioni? con base proprio in Abruzzo (è cogestore delle autostrade A24 e A25, in perenne scontro con i vertici della Regione amministrata da Ottaviano Del Turco), di RailOne, compagnia ferroviaria che partirà nel 2009 e numero uno di Ap Holding, nata nel 1995 per lanciare il marchio AirOne e rosicchiare con gli anni quote di mercato nazionale ad Alitalia. Toto gode di appoggi bipartisan, dall?Udc ai Ds, anche se con i sindacati abruzzesi ha avuto e continua ad avere contenziosi in serie. Anche con la giustizia ha avuto numerosi problemi: un arresto nel 1981 alla quale è seguita la condanna nel 1988 per falso, poi le accuse in piena Tangentopoli nel 1995 e 11 mesi di condanna finita con un patteggiamento. Lo stesso anno la creazione di AirOne: il volo era e rimane la sua passione e dalla piccola Chieti è riuscito a far decollare una compagnia diventata la maggior competitor di Alitalia ed oggi una delle più accreditate candidate a rilevare il vettore tricolore. AirOne non è quotata in borsa, ha buchi nel bilancio per circa 50 milioni di euro e debiti con le banche per altrettanti 200, ripianati di anno in anno con quelli che alcuni bollano come ?trucchi?, come plusvalenze e prezzi gonfiati. È stato aiutato dalla banche, Capitalia in testa, ma anche Banca Intesa, capofila nell?appoggiarlo nella corsa ad Alitalia.

Come direbbe il Grillo nazionale: "Con un curriculum così, non possiamo mica ignorarlo" (o qualcosa di simile).
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bdoriano
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MessaggioInviato: 26 Mar 2008 19:35    Oggetto: Rispondi citando

Ansa ha scritto:
ALITALIA, BERLUSCONI: CORDATA C'E'. PRESTO I NOMI

"Non ho elementi per valutare la controproposta di Air France in profondità, però registro di aver ottenuto dei successi: dopo il mio appello agli imprenditori italiani a tirar fuori l'orgoglio e a non perdere il controllo della compagnia di bandiera Air France ha cambiato posizione sul mantenimento dei colori e della bandiera della compagnia", aveva in precedenza affermato il leader del Pdl Silvio Berlusconi a margine di un incontro con il coordinamento dei giovani di Forza Italia. "C'é una novità. Siamo passati - prosegue Berlusconi - da condizioni che abbiamo definito inaccettabili e addirittura irricevibili ad ora che Air France si dichiara disponibile a trattare. "Ciò nonostante - conclude Berlusconi - credo che la soluzione migliore sia una cordata di imprenditori italiani che mantengano italiana la compagnia di bandiera"

Giusto per rinfrescarci la memoria...
Spezzone dello spettacolo di Beppe Grillo del 2005 che parla di Alitalia
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MessaggioInviato: 26 Mar 2008 19:49    Oggetto: Rispondi citando

Non sapevo che Ansa avesse postato su Zeus News! Laughing
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MessaggioInviato: 26 Mar 2008 19:51    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Non sapevo che Ansa avesse postato su Zeus News! Laughing

Laughing

Per far contento Silent, mi re-iscrivo come Ansa (e VareseNews)!!! Razz
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MessaggioInviato: 26 Mar 2008 20:09    Oggetto: Rispondi citando

Dai, non importa! Sei sufficientemente apprezzabile così come sei! Wink
Adesso passiamo alle sviolinate! Ma dove andremo a finire? No, non ditelo! Non entreremo nella cordata per Alitalia!
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MessaggioInviato: 26 Mar 2008 20:41    Oggetto: Rispondi citando

'Stasera i figli di B. sono "spariti" dalla cordata per Alitalia...
Si vede che gli avranno detto di farsi i ..... propri...

Mi domando come si faccia ancora a credere a quell'uomo.
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MessaggioInviato: 27 Mar 2008 10:07    Oggetto: Rispondi citando

E' semplice: la gente trova più facile credere alle bugie che alla verità.
Perché dalle bugie prima o poi ci si può dissociare rinnegandole mentre dalla verità no.
Inoltre, gli italiani preferiscono mettere sul piedistallo persone che poi potranno buttare giù più facilmente. Vedi il Cavalier Mussolini, appeso, alla fine della sua carriera politica, a testa in giù in una piazza con il nome di un pappagallo. (so che gateo avrà da ridire su questa ennesima citazione di Piazzale Loreto ma non posso esimermi dal ripeterlo fino allo sfinimento: tutte le fini ingloriose dovrebbero essere ben memorizzate)

Ma la cosa è reciproca: Berlusconi disprezza gli italiani, disprezza le donne, disprezza se stesso ed è ricambiato dai suoi elettori che lo amano incondizionatamente perché in lui si riconoscono: costoro disprezzano inconsciamente se stessi e sempre inconsciamente disprezzano il loro campione. E non solo perché in lui si identificano. Ho osservato in molti dei suoi estimatori l'invidia del maggiordomo per il padrone straricco.

Berlusconi vincerà così come ha vinto Lucignolo sul povero Pinocchio.
Ma fra i due, alla fine, chi si salva è sempre Pinocchio.
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MessaggioInviato: 27 Mar 2008 11:54    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Vedi il Cavalier Mussolini, appeso, alla fine della sua carriera politica, a testa in giù in una piazza con il nome di un pappagallo. (so che gateo avrà da ridire su questa ennesima citazione di Piazzale Loreto ma non posso esimermi dal ripeterlo fino allo sfinimento: tutte le fini ingloriose dovrebbero essere ben memorizzate)


Benito fu appeso dove un anno prima furono appesi, con ganci da macellaio, 15 partigiani. Alla fine della guerra civile il dittatore va fatto fuori, non c'è alternativa. Vergognoso fu il comportamento di molti che fino a pochi giorni prima si dichiaravano fascisti.

Citazione:
Ma fra i due, alla fine, chi si salva è sempre Pinocchio.

... non ne sono convinto...
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MessaggioInviato: 27 Mar 2008 15:14    Oggetto: Rispondi citando

Grazie per la precisazione anche se la mia citazione non escludeva ne si contrapponeva ad altre abominazioni.
Inoltre non concordo sulla eliminazione fisica dei dittatori: le persone che commettono crimini vanno messe in condizioni di non nuocere, non ammazzate. L'ideale sarebbe impedire loro di raggiungere tanto potere.
Dimentichiamo che sono infinitamente complesse le ragioni e enormi gli interessi che consentono ad un singolo individuo di prendere momentaneamente il potere.
Perché, questo non dovremmo mai dimenticarlo, il potere è sempre provvisorio.

Sulla metafora di Pinocchio: solitamente, a sparire dalla scena, alla fine della storia, sono i dittatori. Se così non fosse il mondo sarebbe abitato da tiranni, le piazze sarebbero piene di dittatori e sui balconi, solitario, il popolo. Wink
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MessaggioInviato: 27 Mar 2008 21:43    Oggetto: Rispondi citando

io penso che la questione alitalia sia una cosa lievemente diversa..

detto a chiare lettere, nessuno se ne frega veramente qualcosa di alitalia, nell'ambito della politica italiana, l'inghippo, a quello che ho potuto immaginare, è nel peggiore scalo d'europa, Malpensa.

ovverosia uno scalo voluto dalla lega e dai suoi amici, ma assolutamente malfunzionante per svariati motivi (difficili collegamenti, praticabilità delle piste ecc).

nel momento in cui alitalia è l'unica grande compagnia aerea a fare scalo a malpensa, e solo per motivi politici, cosa succederà quando i francesi compreranno alitalia? malpensa chiuderà, e addio buoni affari per la lega.

mi sembra chiarissimo.
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MessaggioInviato: 28 Mar 2008 14:21    Oggetto: Rispondi citando

amhara ha scritto:
io penso che la questione alitalia sia una cosa lievemente diversa..

detto a chiare lettere, nessuno se ne frega veramente qualcosa di alitalia, nell'ambito della politica italiana, l'inghippo, a quello che ho potuto immaginare, è nel peggiore scalo d'europa, Malpensa.

ovverosia uno scalo voluto dalla lega e dai suoi amici, ma assolutamente malfunzionante per svariati motivi (difficili collegamenti, praticabilità delle piste ecc).

nel momento in cui alitalia è l'unica grande compagnia aerea a fare scalo a malpensa, e solo per motivi politici, cosa succederà quando i francesi compreranno alitalia? malpensa chiuderà, e addio buoni affari per la lega.

non sono dello stesso parere, o meglio non del tutto.
Perchè il problema Alitalia è si correlato al problema Malpensa ma non in maniera essclusiva.
La gestione dissennata della compagnia di bandiera parte da lontano, ancora prima del rinnovato mega scalo milanese.

Malpensa non funziona così come è inteso ora, ovvero come Hub.
Anche perchè due Hub sono troppi.
Ma se venisse ripensato seriamente come scalo per le tratte inter-europee dei voli low-cost o per i frequent-flyer di affari credo che potrebbe lavorare bene.

Certo, a quel punto probabilmente sarebbe eccessivamente sovradimensionato.
Questo si.
Indubbiamente ritengo che fosse sbagliato il punto d'origine, fare uno scalo lumbard duplicando l'Hub di Roma.
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MessaggioInviato: 31 Mar 2008 10:44    Oggetto: Rispondi citando

Ma non si faceva prima a lasciarla fallire 10 anni fa che a quest'ora dell'Alitalia sarebbe rimasto solo il lontano ricordo della mitica Lancia Stratos pluricampione di rally negli anni Settanta?
Solo qui da noi si spendono tante parole per niente, perciò è vero che siamo messi così male, come dice Silent, ma finiremo anche peggio. Very Happy Very Happy Very Happy
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MessaggioInviato: 18 Apr 2008 14:35    Oggetto: Rispondi citando

Meno male che Silvio c'è Question
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MessaggioInviato: 18 Apr 2008 15:30    Oggetto: Rispondi

Tra l'altro vale la pena ricordare che a suo tempo Alitalia ebbe una grande occasione, quando strinse un accordo paritario con KLM (che vedeva di buon occhio il nuovo hub milanese allora in costruzione) che avrebbe dato vita al primo operatore in Europa, fornendo sinergie pressoche perfette tra le due compagnie e risparmi notevolissimi.
C'erano due punti chiave da rispettare:
    privatizzazione di Alitalia
    consegna nei tempi previsti dello scalo/hub di Malpensa 2000

Naturalmente i tempi passarono e nessuna delle due condizioni venne rispettata ne nei modi ne, soprattutto, nei tempi.
KLM pur di rescindere dal contratto e guardare altrove pagò una penale salatissima (attorno ai 250 milioni di euro se non ricordo male).

La possibilità di essere soci paritari e un grande fly-operator la si è avuta, buttandola alle ortiche tanto per cambiare.
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