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Il falso scandalo delle dichiarazioni on line
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alpiliguri
Mortale adepto
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 11:08    Oggetto: Rispondi citando

{Ester} ha scritto:
Vi chiedo cortesemente un'informazione: con quale chiave di ricerca si trovano i redditi su emule??? Da due giorni ci sto provando (con "redditi" "entrate" etc.) ma non trovo nulla.


Allora devi avere qualche grosso problema a emule.... si trovano benissimo con le parole che hai scritto.
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Pat
Eroe
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 11:09    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti. Very Happy
Per amore di informazione, ricopio qui una parte che riguarda la privacy inserita nelle istruzioni delle dichiarazione dei redditi:
"(...)Il Ministero dell?Economia e delle Finanze e l?Agenzia delle Entrate, desiderano informarLa, anche per conto degli altri
soggetti a ciò tenuti, che nella dichiarazione sono presenti diversi dati personali che verranno trattati dal Ministero
dell?Economia e delle Finanze, dall?Agenzia delle Entrate e dai soggetti intermediari individuati dalla legge (centri
di assistenza fiscale, sostituti d?imposta, agenzie postali, associazioni di categoria e professionisti) per le finalità
di liquidazione, accertamento e riscossione delle imposte e che, a tal fine, alcuni dati possono essere pubblicati ai
sensi dell?art. 69 del D.P.R. n. 600 del 1973.
I dati in possesso del Ministero dell?Economia e delle Finanze e dell?Agenzia delle Entrate possono essere comunicati
ad altri soggetti pubblici (quali, ad esempio, i Comuni, l?I.N.P.S.), in presenza di una norma di legge o di regolamento,
ovvero, quando tale comunicazione sia comunque necessaria per lo svolgimento di funzioni istituzionali, previa
comunicazione al Garante.
Gli stessi dati possono, altresì, essere comunicati a privati o enti pubblici economici qualora ciò sia previsto da una
norma di legge o di regolamento.(...)
e poi
(...)Il Ministero dell?Economia e delle Finanze e l?Agenzia delle Entrate, in quanto soggetti pubblici, non devono acquisire
il consenso degli interessati per poter trattare i loro dati personali.
Gli intermediari non devono acquisire il consenso per il trattamento dei dati personali comuni in quanto il loro conferimento
è obbligatorio per legge, mentre sono tenuti ad acquisire il consenso degli interessati per trattare i dati sensibili
relativi alla scelta dell?8 per mille e del 5 per mille dell?Irpef e/o a particolari oneri deducibili o per i quali spetti
la detrazione dell?imposta e per poterli inoltre comunicare al Ministero dell?Economia e delle Finanze e all?Agenzia
delle Entrate.
Tale consenso viene manifestato mediante la sottoscrizione della dichiarazione nonché la firma con la quale si effettua
la scelta dell?8 per mille dell?Irpef e del 5 per mille dell?Irpef.(...)

L'intera pagina si può leggere sulle istruzioni dell'Unico disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate, a questo link, le pagina sono 13 e 14: http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/ebdc1c07f429870/PF1_2008_istr.pdf

Non desidero entrare nella polemica, non ho visto che dati sono stati pubblicati, quindi non sono in grado farmi un giudizio sul fatto che fossero o meno contrari all'informativa che cito, nè se sia corretto scaricare il tutto sul proprio pc. Mi sembra però molto rumore per nulla, per quello che ne so io gli elenchi sono sempre stati pubblici, almeno dall'entrata in vigore del DPR DEL 1973, io stessa ne ho consultati con i miei occhi, andando all'Agenzia delle Entrate quando ancora si chiamava Intendenza di Finanza se non sbaglio, una ventina di anni fa. Erano già disponibili a chiunque, in stampati meccanografici adagiati sui tavoli dei saloni.
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metmarte
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 11:17    Oggetto: Re: Ancora con questa storia? Rispondi citando

alpiliguri ha scritto:
{Stefano} ha scritto:
Oppure siete solo dei lavoratori dipendenti invidiosi di chi guadagna di più? Se gli autonomi sono tutti ricchi, perché non alzate il sederino dalla seggiola e vi mettete in proprio anche voi? Come dite? Ah, certo, rinunciare allo stipendiuccio sicuro per 13 o 14 mesi, alle ferie pagate, alle malattie pagate, ai permessi pagati, ai buoni pasto e compagnia bella non vi va, eh?

Visto che ci siamo, perché non mettiamo on-line il numero di giorni di malattia e di permesso dei dipendenti, soprattutto quelli pubblici? Posso controllare che la gente a cui pago anch'io lo stipendio se lo meriti veramente?


Ecco un autonomo che ha qualcosa da nascondere.
Non hai capito un piccolo particolare: io, da dipendente, non sono per niente invidioso di chi DICHIARA più di me, trovo normalissimo che uno come Grillo dichiari tanto, e evidentemente questa è la prova della sua onestà, se quello che ha GUADAGNATO è uguale (ma allora perchè si è incazzato ?).
Quello che mi fa girare i cgln è che ci sia gente che DICHIARA una miseria e GUADAGNA una montagna di soldi. Curiosamente sono tutti lavoratori autonomi.
Parafrasando il tuo discorso, perchè se un dentista/avvocato/idraulico/muratore/ deve fare la fame con 8-15.000 euro all'anno non alza il sederino dalla sua poltronna in pelle e non va a cercarsi un posto da dipendente, così come niente schizza a 20-23.000 euro ?
Mi sai rispondere con qualcosa di più intelligente della solita manfrina "l'autonomo ha tante spese, non ha le ferie pagate, non ha la malattia..."
Perchè i dipendenti le spese non ce l'hanno vero ? La benzina per andare a lavorare ce la scaliamo dal reddito, come la macchina e tanto altro vero ?
La malattia e le ferie pagate sono pagate con i soldi di chi le tasse le paga, quindi gli autonomi hanno poco da strillare, non sono soldi loro....

Vuoi mettere on line i miei giorni di malattia, ma prego, dove devo firmare ? Faccio di più, vorrei che ci fosse la visita fiscale OBBLIGATORIA per tutti, io problemi non ne ho, se DICHIARO di essere malato è perchè SONO malato, il medico è il benvenuto a casa mia.
Vuoi dare la caccia a chi se ne approfitta, sono dalla tua parte !

Ma quanto ci vuole a capire che il problema non è che c'è gente che guadagna e dichiara tanto, ma c'è chi vive sulle spalle degli altri perchè guadagna tanto e dichiara niente. Che poi questi siano tutti autonomi non è colpa mia. Personalmenmte sono stufo di pagare anche al posto dei ricchi, quindi nessuna pietà. I dati ora sono su emule ? Benissimo ! Potrebbero essere alterati ? C'è discriminazione tra le città pubblicate e le antre no ? Rimettete in funzione il sito dell'Agenzia delle Entrate così siamo sicuri che siano originali e siamo tutti pari.
A chi dice che sia stato pubblicato l'indirizzo o la scelta per l'8 per mille: prima di parlare di cose che non avete visto scaricatevene uno a caso da emule e poi parlate....

Saluti agli onesti, gli evasori possono continuare a rodersi.....




Applause Applause Applause Applause Applause Applause Applause


QUOTO IN PIENO !!!!! Sagge parole.
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guardianodelfaro
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 11:17    Oggetto: Rispondi citando

@Pat
Correggimi se sbaglio: la consultazione di documenti pubblici era ed è gratuita ed accessibile a tutti.
Il rilascio di una copia è a pagamento, in proporzione alla quantità di materiale richiesto.

Un conto è leggere un arcaico stampato meccanografico, un altro è distribuire i dati di milioni di cittadini da sito web o col peer-to-peer, gratuitamente e velocemente.

Se ci sono delle leggi che lo consentono, allora occorre che queste leggi vengano cambiate ed adeguate alle potenzialità concesse dalle nuove tecnologie
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metmarte
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 11:27    Oggetto: Rispondi citando

... perchè per nascondere le proprie malefatte molti tirano in ballo "la sicurezza dei poveri cittadini è messa in pericolo ...". Va be che la storia della sicurezza va molto di moda però non esageriamo.

Se i rapinatori scegliessero le loro vittime in base alla dichiarazione dei redditi, moltissimi contribuenti facoltosi potrebbero dormire sonni tranquilli. Quegl'elenchi sarebbero la loro salvezza visto che molti imprenditori guadagnano meno dei loro operai.

Purtroppo per loro i rapinatori se ne sbattono delle dichiarazioni dei redditi.
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Pat
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 11:55    Oggetto: Rispondi citando

guardianodelfaro ha scritto:
@Pat
Correggimi se sbaglio: la consultazione di documenti pubblici era ed è gratuita ed accessibile a tutti.
Il rilascio di una copia è a pagamento, in proporzione alla quantità di materiale richiesto.

Un conto è leggere un arcaico stampato meccanografico, un altro è distribuire i dati di milioni di cittadini da sito web o col peer-to-peer, gratuitamente e velocemente.

Se ci sono delle leggi che lo consentono, allora occorre che queste leggi vengano cambiate ed adeguate alle potenzialità concesse dalle nuove tecnologie


Infatti, se ho un dubbio è qui, sul fatto che forse la legge non si è forse adeguata alla tecnologia che cresce. E forse tanto giusto scaricarsi i dati non è. Ma che siano pubblici sì, adeguandosi certo ai tempi che cambiano, ma sono curiosa di vedere che ne uscirà. Spero che su questo non si torni indietro e che si eviti strumentalizzazioni su ciò che è una legge vecchia di trentacinque anni.
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{Stefano}
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 12:17    Oggetto: Qualche dipendente frustrato vorrebbe.... Rispondi citando

... gentilmente spiegarmi come si può dedurre il reddito reale a partire da quello dichiarato, senza conoscere nessun altro dato?

In base a cose del tipo "quello è autonomo quindi è sicuramente ricco"?

Allora a che servono gli accertamenti? A che servono le tasse calcolate in percentuale? Facciamo una bella legge che impone tasse fisse in base alla professione!

Esempio: elettricista 30.000 euro all'anno, dentista 50.000, avvocato 50.000, e così via. Niente percentuali, niente perdite di tempo coi registri e i calcoli, tutto più semplice!

Tanto se chiunque, leggendo pagine scaricate dal mulo, è in grado di valutare esattamente il reddito reale di qualsiasi contribuente, che bisogno c'è della Finanza e dell'Agenzia delle entrate? Aboliamo tutto, così risparmiamo pure.

P.S. Non sono un lavoratore autonomo, però ho ancora qualche neurone funzionante.
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whitesquall
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 12:31    Oggetto: non essere daccordo=avere qualcosa da nascondere??? Rispondi citando

guardianodelfaro ha scritto:
@Pat
Correggimi se sbaglio: la consultazione di documenti pubblici era ed è gratuita ed accessibile a tutti.
Il rilascio di una copia è a pagamento, in proporzione alla quantità di materiale richiesto.

Un conto è leggere un arcaico stampato meccanografico, un altro è distribuire i dati di milioni di cittadini da sito web o col peer-to-peer, gratuitamente e velocemente.

Se ci sono delle leggi che lo consentono, allora occorre che queste leggi vengano cambiate ed adeguate alle potenzialità concesse dalle nuove tecnologie

quoto

e onestamente trovo abbastanza offensivo dire che se uno non è daccordo con la diffusione dei dati via internet allora ha qualcosa da nascondere.

pur non avendo nulla da nascondere non sono daccordo: mi sembra un'incoraggimento a fare i conti in tasca agli altri...
un conto è andare in comune e fare domanda, ma scaricare a palla da internet è tutt'altra cosa...

mi spiego meglio: ipotizziamo che uno sia curioso di vedere quanto guadagna il vicino di casa...
probabilmente un certo senso del pudore tratterrebbe l'individuo in questione dall'impicciarsi, o avrebbe di meglio da fare piuttosto che perdere ore in comune...
invece con la difusione via internet bastano pochi clic e uno può leggersi il reddito di chiunque...

questa iniziativa si tradurrà in chiacchiere su "quanto guadagna il sifnor Rossi" (cognome a caso)...
cibo per pettegoli e ficcanaso insomma...

(preciso che non sto dando dei pettegoli/ficcanaso ai partecipanti dela discussione)

bdoriano ha scritto:
Io metterei un controllo del tipo: "Tu vuoi sapere i miei dati?", "Bene, fammi sapere chi sei e dove abiti" (almeno giochiamo ad armi pari).
Praticamente, avrei la possibilità di venire informato quando qualcuno vuole accedere ai miei dati e, così, posso decidere di "curiosare" a mia volta negli affari del curiosone di turno.

mi sembra una buona idea Applause


L'ultima modifica di whitesquall il 02 Mag 2008 15:08, modificato 1 volta
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{Stefano}
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 12:42    Oggetto: La porta e l'Unico Rispondi citando

Dire che i dati on-line non servono ai criminali perché tanto quelli riescono lo stesso a sapere tutto è come dire che, visto che un ladro esperto ti entra comunque in casa, tanto vale lasciare la porta aperta.
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{Stefano}
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 12:58    Oggetto: Roberto Speciale Rispondi citando

Roberto Speciale, ex Comandante generale della Guardia di finanza, dice:

" Per i cittadini, ora, il rischio, è rappresentato da pizzo, ricatti, eventuali sequestri di persona. Hanno messo i poveri cittadini in piazza, spiabili da parte di tutti, così aumenteranno le delazioni. Hanno messo gli italiani in un mare di guai. Ormai, come si dice, la frittata è fatta. Se si volevano avvelenare i pozzi, e questo era il motivo, i pozzi sono stati avvelenati. Questo è un problema grossissimo che adesso passa nelle mani del governo che si insedierà tra poco. Do questa lettura perché non c'è alcuna utilità nel pubblicare on line il redditi degli italiani. Si tratta di dati talmente protetti, talmente delicati che potevano rimanere lì dove sono. Il prossimo governo dovrà prendere questo dpr del '73, quando allora non esisteva internet, e adeguarlo ai tempi moderni. Tutto qua. Purtroppo i dati del 2005 sono di dominio pubblico . Chi li vuole usare, e purtroppo li userà chi ha cattive intenzioni, li ha a disposizione".

Capito? Un comandante della GdF, che forse di evasione un poco se ne intende, dice che "non c'è alcuna utilità nel pubblicare on line i redditi degli italiani".

Ma già, si vede che ha anche lui qualcosa da nascondere.
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{Carlo}
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 13:24    Oggetto: troppo ... ! Rispondi citando

è un sistema troppo complicato per il cittadino comune!
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merlin
Dio maturo
Dio maturo


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Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 02 Mag 2008 13:40    Oggetto: l'ammontare del reddito è una farsa Rispondi citando

Che sia da nascondere l'ammontare del reddito lordo di una persona, fisica o giuridica non importa, è una sciocchezza come ben sanno tutti gl'impiegati che pagano il massimo delle tasse universitarie dei propri figli mentre godono di sconti agevolazioni e gratuità i figli dei soliti noti, poco importa che siano usciti dai lombi del pizzicagnolo piuttosto che da quelli del medico di gran nome; invece ha importanza la composizione del reddito cioè quali siano le voci in entrata e quelle in detrazione/deduzione, come si può facilmente comprendere e che giustamente continua a restare riservata.
Perciò la polemica sullo stare seduti o meno sui dati relativi ai redditi lordi è solo polverone; sottopolverone è discettare sulla disponibilità legale per un solo anno o più tempo. Perché se io acquisisco legittimamente oggi anche solo i dati fiscali del 2005 di tutti gl'italiani, li posso perpetuare sull'internet senz'alcuno sforzo, e così di seguito per i dati del 2006 e successivi.

Il realtà la viscata costituisce il classico calcio del mulo solo perché il Garante ha ritenuto di occuparsene (male) e peggio ancora i media; invece di aderire all'iniziativa (i redditi il cui termine di accertamento scade utilmente alla fine del 2008 sono stati prodotti e dichiarati per il 2003 e ci sarebbe quindi ampio spazio per rettifiche e accertamenti) a tutti è piaciuto metterci il becco, poco importa se a torto o a ragione.
Tirare in ballo una curiosità che troppo facile è definire malsana, invece di incoraggiare le giuste indignazioni di fronte a ricchezze smaccatamente sottratte alla tassazione, vuol solo dire dare carne d'asino e di porco a chi fa mortadella per coprire gli occhi della gente (ogni riferimento è volutamente casuale).

Per altro, ritengo che giustamente siano stati "castigati" i dipendenti del MinFin che di recente sono andati a curiosare su redditi dei vari Berlusconi, Prodi, D'Alema e compagnia bella. E non perché abbiano violato un qualche sistema protetto (vorrei vedere, avendo la pwd di accesso al sistema per motivi di servizio) o perché si siano avvalsi in qualche modo delle notizie risultanti; ritengo che l'illegittimità nasca dall'aver avuto accesso alla "composizione" del reddito per motivi in quel momento diversi da quelli istituzionali e cioè anche solo per mera curiosità.
Senza pensare che così facendo andavano però a violare la sfera personale dell'oggetto dell'interrogazione informatica ledendo quindi il suo diritto alla riservatezza.
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{encas45}
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 14:17    Oggetto: Non si può tornare indietro!!! Rispondi citando

Per poter fare chiarezza sugli evasori fiscali, ritengo ULTRAnecessario il poter confrontare i redditi delle persone; in questo modo, è possibile, anche se solo in parte, contribuire allo smascheramento di persone che usufruiscono di aiuti, sussidi, ecc. dei quali non hanno diritto e che magari vengono tolti a dei VERI poveri.
OVVERO: se uno si ritiene onesto e non ha nulla da nascondere, perchè protesta? Io, da impiegato pensionato, sono stufo di essere considerato fra i maggiori contribuenti del mio comune perchè tanti evadono le tasse. E' notizia di questa mattina (Televideo Rai) di persone che evadono milioni di euro al fisco e magari ottengono agevolazioni non spettanti.
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willy
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 14:28    Oggetto: Rispondi citando

guardianodelfaro ha scritto:
Lancio una proposta provocatoria.
Anziché pubblicare indiscriminatamente i redditi di tutti gli italiani, scatenando 57 milioni di 007 in erba e lasciando tutto alla singola interpretazione senza sapere il perchè tizio ha dichiarato tot,
perché l'Agenzia delle Entrate non pubblica periodicamente sui maggiori quotidiani nazionali e locali l'elenco di chi ha evaso, quando e quanto?

Una volta la chiamavano gogna.
Questa sì che potrebbe essere un'informazione utile sia come deterrente x l'evasione fiscale, sia per mettere i cittadini onesti a conoscenza che tizio è poco affidabile.


Credo che l'elenco degli evasori scoperti sarebbe sarebbe molto piccolo. . . e tutto sommato non occuperebbe molto carta nei quotidiani.

In fin dei conti tutti sanno che un certo Sig. Rossi. . . avrebbe evaso per oltre 100 milioni e tutto sarebbe finito con il pagamento di appena 15 o 20. Meno di un quinto!

Personalmente sono dell'avviso che i dati vadano pubblicati come quelli che si chiedono ai Parlamentari in quanto è giusto che sia così ed in ragione di quanto stabilito dalle leggi.
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guardianodelfaro
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 14:43    Oggetto: Rispondi citando

willy ha scritto:

Credo che l'elenco degli evasori scoperti sarebbe sarebbe molto piccolo. . . e tutto sommato non occuperebbe molto carta nei quotidiani.

Forse l'elenco di quelli scoperti sarebbe piccolo, però secondo me tanti ci penserebbero più di una volta prima di evadere, sapendo di incorrere nel pubblico ludibrio.
Immaginiamo la credibilità che potrebbe avere un imprenditore truffaldino: potrebbe tranquillamente ritirarsi dagli affari!
Lo stesso vale per il lavoratore dipendente che dovesse chiedere finanziamenti o compravendere immobili.

willy ha scritto:
Personalmente sono dell'avviso che i dati vadano pubblicati come quelli che si chiedono ai Parlamentari in quanto è giusto che sia così ed in ragione di quanto stabilito dalle leggi.

C'è però un distinguo: i parlamentari sono al mio servizio, al tuo e a quello di 57 milioni di italiani, mentre noi non siamo al loro servizio.
NOI abbiamo diritto di sapere dove vanno i nostri soldi.
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{Stefano}
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 15:11    Oggetto: Sarà il caldo Rispondi citando

Sarà il caldo, la primavera, il profumo di magnolia in fiore, quello che volete, ma a me sembra che qui non si ragioni più.

L'ho già scritto ma lo ripeto: se la gente, quando va dal dentista, o dal carrozziere, o chiama l'elettricista, o l'idraulico, o quello che volete, invece della ricevuta/fattura chiede lo sconto, lo sa o non lo sa che il professionista/artigiano sta evadendo?

Ovviamente sì, certo che lo sa. E se lo sa, perché quella stessa gente, un anno dopo, dovrebbe leggere il reddito del professionista/artigiano sul sito dell'Agenzia, indignarsi perché ha evaso e andare a denunciarlo (denunciando contemporaneamente sé stessi, peraltro, perché non è che ricevuta o fattura siano opzionali, così come non è opzionale lo scontrino, e se non li si chiede si commette reato).

Oppure, se gli italiani sono così ansiosi di denunciare gli evasori, perché non lo fanno subito, quando il professionista/artigiano non fa la ricevuta/fattura, invece di aspettare l'anno dopo?

Perché la gente preferisce lo sconto e l'immediato tornaconto personale rispetto al danno collettivo che si ha quando qualcuno non paga le tasse, ecco perché. Come le migliaia di italiani che costruiscono case abusive distruggendo il territorio (che sostanzialmente è l'unica ricchezza rimasta in Italia), o butta la carta dal finestrino della macchina, o lascia il frigorifero rotto in mezzo alla campagna, o parcheggia in seconda o terza fila.

E quella stessa brava gente dovrebbe considerare "pubblico ludibrio" l'elenco dei redditi degli evasori?

Andiamo, su, va bene la primavera e il caldo, ma bisognerebbe cercare di mantenere attiva almeno una piccola parte del cervello.
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{Duralex}
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 15:19    Oggetto: Perché no? Rispondi citando

Lo Stato è la collettività; lo Stato conosce i redditi che dichiaro, ergo la collettività - cioè l'insieme degli individui che forma lo Stato - non può non conoscere la stessa informazione. E' così semplice! Non c'è nessun motivo per cui solo gli uffici competenti ratione materiae (si dice così?) debbano conoscere questo dato, che non è "sensibile" se non per chi sente di aver qualcosa da temere dalla divulgazione (cioé dal dare in pasto al vulgo.
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alpiliguri
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 15:30    Oggetto: Rispondi citando

guardianodelfaro ha scritto:
Immaginiamo la credibilità che potrebbe avere un imprenditore truffaldino: potrebbe tranquillamente ritirarsi dagli affari!
Lo stesso vale per il lavoratore dipendente che dovesse chiedere finanziamenti o compravendere immobili.


Scusa, ma tu negli utlimi anni dove sei stato ? In Italia no di certo.
In Italia gli imprenditori truffaldini, sia verso lo stato che verso altri fanno affari d'oro prima e dopo le truffe, vedono piuttosto aumentato il loro giro d'affari, e comunque alla fine possono sempre fare politica e continuare a guadagnare (soldi di chi paga le tasse).
Mi risparmio la fatica di fare i nomi, te ne propongo solo uno ancora peggiore, perchè era un servitore dello stato:
Roberto Speciale, capo della GdF che andava a spasso con famiglia e amici a spese dello stato con l'aereo di servizio, ha fatto una brutta fine ? Il pubblico ludibrio lo ha rovinato ? Ti devo dire dove siede ora ?

Non ho capito in quale momento un lavoratore dipendente può evadere e come questo si ripercuota nell'ottenimento di un prestito o nella compravendita di un immobile, per favore spiegami il tuo esempio.
Io ho chiesto un mutuo, da dipendente, la dichiarazione dei redditi è l'ultimo dei loro problemi, ti fanno la fotografia anche ai peli nascosti....
Per vendere o comprare una casa nessuno ti chiede il tuo reddito, e neanche se hai evaso le tasse.
Non ho capito che c'entra.
Saluti.
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willy
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 15:47    Oggetto: Rispondi citando

guardianodelfaro ha scritto:
willy ha scritto:

Credo che l'elenco degli evasori scoperti sarebbe sarebbe molto piccolo. . . e tutto sommato non occuperebbe molto carta nei quotidiani.

Forse l'elenco di quelli scoperti sarebbe piccolo, però secondo me tanti ci penserebbero più di una volta prima di evadere, sapendo di incorrere nel pubblico ludibrio.
Immaginiamo la credibilità che potrebbe avere un imprenditore truffaldino: potrebbe tranquillamente ritirarsi dagli affari!
Lo stesso vale per il lavoratore dipendente che dovesse chiedere finanziamenti o compravendere immobili.


Non mi pare che un certo Sig. Rossi . . . abbia smesso di andare in moto e si sia ritirato dagli affari. . . Ti pare, o sbaglio?

guardianodelfaro ha scritto:
[
C'è però un distinguo: i parlamentari sono al mio servizio, al tuo e a quello di 57 milioni di italiani, mentre noi non siamo al loro servizio.
NOI abbiamo diritto di sapere dove vanno i nostri soldi.

. . . In fatti su alcuni giornali abbiamo letto che probabilmente qualcuno li avrebbe portati nel Liechtenstein. . . . Very Happy e non mi pare che alla fine si siano vergognati più di tanto.

Ribadisco i dati andrebbero pubblicati. Personalmente non ho nulla da nascondere e/o da invocare la privacy. Ho sempre pagato le tasse fino all'ultima lira e poi fino all'ultimo eruo.
io credo che chi non vuole la pubblicazione probabilmente ha qualcosa da nascondere !

Un esempio per tutte queste discussioni potrebbe essere quello di Grillo!
E come giudicare il fatto che l'idolo dei precari e dei V-Dey guadagni 4 milioni di euro l'anno, ed altempo stesso che sia contrario, in questo caso, alla trasparenza della Rete?
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{Stefano}
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MessaggioInviato: 02 Mag 2008 16:06    Oggetto: La parola definitiva Rispondi

In effetti è divertente (?) sapere che ora qualsiasi Paese del mondo può conoscere i redditi degli italiani. Anche quelli del medio ed estremo oriente, per eempio.

E' un tantino diverso che andare in comune a consultare un elenco stampato, vero?

Citazione:
La pubblicazione online dei redditi degli italiani da parte dell'Agenzia delle Entrate è illegale. Ecco perché.

Primo. E' stato confermato che la normativa fiscale di riferimento attualmente vigente (art. 69 del d.P.R. 600/1973 e art. 66-bis del d.P.R. 633/1972) non prevede la pubblicazione degli elenchi nominativi dei contribuenti (ossia di tutti coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi) attraverso siti della rete internet, ma stabilisce espressamente una diversa e specifica modalità di pubblicazione che si realizza attraverso la loro messa a disposizione per la consultazione per un anno presso gli uffici territorialmente competenti dell'Agenzia delle Entrate e presso i comuni interessati (comma 6 del citato art. 69). E, in proposito, il Garante ha più volte precisato in passato come la pubblicazione degli elenchi derivasse "da una precisa scelta normativa" e potessero ritenersi compatibili con la legge sulla privacy e, quindi, lecite solo "determinate forme di pubblicità", in quanto previste dal legislatore "per finalità di interesse pubblico o della collettività".

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