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[Zeus News]

Commenti all'articolo L'analgesico senza ago per iniezioni senza dolore
Ideato un dispositivo che, somministrando della lidocaina, riduce il dolore e di conseguenza la paura derivanti da un'iniezione.

[{sara}]

Che dolore provoca un'iniezione?
Le più dolorose sono quelle intramuscolari, quelle gialle, dense, per capirci. Il dolore è provocato dal liquido denso che penetra nel muscolo, anche anestetizzando la pelle si sentirebbe. IMHO

[sacrire]

E ti pareva!
Il novanta per cento delle persone di sesso maschile che conosco è terrorizzato dagli aghi (quindi punture, prelievi ecc.)
E ti pareva che non si trovava il modo per farli smettere di soffrire poverini!
Noi però ci teniamo i dolori mestruali ogni mese e zitte.

[guardianodelfaro]

[Cybion]

Non è certo in discussione l'utilità della scoperta, quanto le sue "applicazioni".

Ben venga, se serve per i bambini (pazienti comunque con cui è più difficile interagire se si tratta di chiedere la sopportazione del dolore, anche se a volte si dimostrano più "forti" di tanti adulti) o di chi, per i più svariati motivi, ha dei livelli di sopportazione del dolore davvero bassi oppure, peggio ancora, è costretto a cicli intensivi di iniezioni.

Dallo scorso ottobre, sto facendo una terapia a base di iniezioni mensili di diaminocillina, e dovrò andare avanti per i prossimi cinque anni (almeno, così pare).
Non è certo piacevole, tutt'altro, tanto più che tale "derivato" della penicillina - essendo di elevata densità - richiede aghi "grossi" e comunque anche quando viene iniettata non è allo stato fluido, non del tutto. L'infermiera che mi pratica le iniezioni la definisce "cemento".
Pur essendo fonte di un dolore piuttosto "intenso", non è così terribile.
In fondo, ci si abitua a tutto.

Quello che appunto mi inquieta, è la tendenza ad annullare il dolore a prescindere.
Un po' come l'epidurale per il parto.
Il dolore, che ci piaccia o meno, fa parte del bagaglio sensoriale che ci caratterizza. Ci insegna a riconoscere le reazioni del nostro corpo a determinati stimoli.
Il dolore, non dimentichiamolo, è anche una "difesa". Serve a segnalare gli eventuali rischi per la nostra "integrità" fisica.

Questa tendenza ad annullarlo a tutti i costi, mi sembra che ammicchi a una società sempre più anestetizzata, in cui la conoscenza del proprio corpo diventa sempre meno importante, annullata da una rincorsa ad una perfezione soltanto esteriore.
Pelle perfetta, corpo tonico, sorriso smagliante, niente dolore: non ci staremo trasformando in bambole di plastica?

[Gateo]

Lode eterna a William T. Kempsy, io d'ora in avanti la pretendero'.

[sacrire]

[guardianodelfaro]

No problem.
Personalmente sono dell'idea che ogni innovazione, se usata cum criteria, può solo portare dei benefici.
Ciao

[chemicalbit]

Mi aggiungo al no problem, sacire.

Anzi il tuo intervento (e quelli di altri) hanno evidenziato che il problema del dolore è in realtà duplice: il dolore provocato dall'ago in sé (e relativa eventuale paura), e il dolore provocato dal -come si dirà?- dall'iniettato (dal contenuto dell'iniezione).

[sacrire]

Comunque credo (per esperienza personale) che se si sta veramente male cioè se l'iniezione la si deve fare per curare un problema fisico che provoca molto dolore la paura dell'ago e anche dei 5 secondi dolorosi del liquido in ingresso passano decisamente in secondo piano.
Cioè pensi "ok mi farà male ma fra un'ora starò bene o comunque meglio, mi passerà tutto".
Dieci secondi di paura e dolore, fossero anche ogni giorno per una settimana o dieci giorni, valgono una guarigione
Se poi ci elimineranno anche questi mini-ostacoli ben venga