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La giostra eolica sfrutta l'effetto Magnus
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 22 Giu 2008 23:46    Oggetto: La giostra eolica sfrutta l'effetto Magnus Rispondi citando

Commenti all'articolo La giostra eolica sfrutta l'effetto Magnus
Anche le fonti rinnovabili di energia evolvono. Gli impianti di ultimissima generazione potrebbero costare meno di 1 dollaro per chilowatt prodotto.



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{maurizio cavalli}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Giu 2008 08:52    Oggetto: principio di funzionamento Rispondi citando

Direi che l'effetto Magnus c'entra per niente. Senza scendere in troppi dettagli: occorre mettere in rotazione il cilindro (quindi fornire energia) per ottenere una forza perpendicolare al flusso d'aria che investe il cilindro stesso, in conseguenza della diversa velocita', e quindi pressione, dell'ara dalle due parti del cilindro.
Direi invece che e' una normale turbina (o come nelle segherie veneziane che abbiamo inn Trentino) con pale a calettamento variabile per ottimizzare il rendimento, che sfrutta il flusso d'aria ascensionale indotto dalla parete dell'edificio.
Citazione:
Unlike most water turbines, which have axial or radial flows, in a crossflow turbine the water passes through the turbine transversely, or across the turbine blades. Like a waterwheel, the water is admitted at its edge. After passing the runner, it leaves on the opposite side. Going through the runner twice provides additional efficiency. When the water leaves the runner, it also helps clean the runner of small debris and pollution. The cross-flow turbine is a low-speed machine.
Although the illustration shows one nozzle for simplicity, most practical crossflow turbines have two, arranged so that the water flows do not interfere.
Crossflow turbines are often constructed as two turbines of different capacity that share the same shaft. The turbine wheels are the same diameter, but different lengths to handle different volumes at the same pressure. The subdivided wheels are usually built with volumes in ratios of 1:2. The subdivided regulating unit (the guide vane system in the turbine's upstream section) provides flexible operation, with ⅓, ⅔ or 100% output, depending on the flow. Low operating costs are obtained with the turbine's relatively simple construction.

Per il resto, ben vengano questi micro-generatori, anche se personalmente penso che macchine simili possano gia' avere una complessita' tecnologica e una necessita' di manutenzione non indifferente, al punto da scoraggiare le installazioni puramente domestiche.
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{Franco}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Giu 2008 08:54    Oggetto: siamo sicuri che funge? Rispondi citando

mi sembra di averle gia' viste queste "turbine", erano messe in verticale invece che in orizzontale e si chiamavano "savonius " se non sbaglio
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{Alberto}
Ospite





MessaggioInviato: 23 Giu 2008 09:25    Oggetto: impatto ambientale Rispondi citando

Rispetto alle grandi torri dotate di elica rotante, poco gradite a causa dell'impatto ambientale, le nuove antenne ...

Questa ricorrente frase mi ha sempre lasciato molto perplesso.

Quando si parla di eolico, i media spostano regolarmente l'attenzione del pubblico sull'impatto ambientale e sull'opposizione automatica dei Verdi e degli Ambientalisti. A parte il peso politico di questi ultimi, purtroppo non sempre cosi' determinante, se guardiamo ad esempio i tralicci dell'alta tensione, o anche quelli della media e bassa, e relativi cavi che attraversano tutta l'Italia, non si puo' proprio dire che siano un'opera d'arte. Per non parlare poi dei campi magnetici e tutto il resto.
Lo stesso discorso vale per le antenne ripetitrici dei telefono cellulari. Ce n'e' per tutti i gusti: piccole, grandi, enormi, e sono da tutte le parti. Perche' nessuno ne parla ? Perche' nessuno si oppone ?
La risposta e', naturalmente, ovvia.
Pero' cerchiamo di non cadere nella trappola del luogo comune !
Un saluto.
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Etabeta64
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 07/04/06 07:55
Messaggi: 7

MessaggioInviato: 23 Giu 2008 10:13    Oggetto: Rispondi citando

Mi piacerebbe capire cosa vuol dire:
"insufficiente resa dei pannelli fotovoltaici destinati all'uso civile."
Shocked
I pannelli sono tutt'altro che inefficienti, rendono molta piu' energia di quanta ne occorra per produrli e durano piu' di 30 anni.
La performance energetica per 25 anni e' garantita dal costruttore. Quelli costruiti nei primi anni 70 funzionano ancora oggi (con la tecnologia di 30 anni fa) e sono visibili all'Euratom di Ispra (Varese).
Spero che il Forum di Zeus aiuti a fare luce su quanto sta succedendo in Italia.
Sfatiamo vecchi miti e la controinformazione di chi ha interesse a promuovere delle belle centrali nucleari per spartirsi mazzette miliardarie.
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Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 09:17
Messaggi: 23478
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MessaggioInviato: 23 Giu 2008 10:18    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
La soluzione prospettata lascia alquanto perplessi, anche per una serie di fattori facilmente intuibili, a cominciare dal consumo di energia sprecata dai motori di orientazione e inseguimento nonché dalle variabili introdotte dal ciclo giorno/notte, dalle stagioni e dalla latitudine dell'impianto.

Faccio presente che gli impianti ad olio combustibile denso necessitano di una caldaia che tenga in temperatura il combustibile prima che venga immesso nell'impianto di combustione che poi genera il calore necessario a far muovere le turbine.
Tutti gli impianti di produzione energetica presentano consumi "interni" all'impianto stesso.
Non credo perciò che il consumo di energia elettrica necessario a orientare gli specchi possa essere tanto rilevante da rendere inefficiente il sistema.
Inoltre, dal momento che gli impianti funzionerebbero solo in presenza di luce diretta, sarebbero sufficienti piccoli impianti a celle solari per soddisfare il fabbisogno di energia necessario al movimento degli specchi che, per quanto grandi, necessiterebbero di motori di piccolissime dimensioni adeguatamente demoltiplicati, come i motori impiegati per l'orientamento equatoriale dei telescopi.

Il fatto che le condizioni meteo e l'alternarsi giorno /notte possano essere un limite ha valore se prendessimo questo tipo di impianti come unico sistema di produzione di energia elettrica.
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Bauscia
Eroe
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Registrato: 20/06/08 16:42
Messaggi: 43

MessaggioInviato: 23 Giu 2008 12:22    Oggetto: Rispondi citando

Etabeta64 ha scritto:
Mi piacerebbe capire cosa vuol dire:
"insufficiente resa dei pannelli fotovoltaici destinati all'uso civile."
Shocked
I pannelli sono tutt'altro che inefficienti, rendono molta piu' energia di quanta ne occorra per produrli e durano piu' di 30 anni.
La performance energetica per 25 anni e' garantita dal costruttore. Quelli costruiti nei primi anni 70 funzionano ancora oggi (con la tecnologia di 30 anni fa) e sono visibili all'Euratom di Ispra (Varese).


Concordo.

Oltretutto i pannelli sono impianti STATICI, non c'e' nulla in movimento ... percui zero manutenzione, se non un lavaggio ogni tanto (e anche per quello ci sono dei vetri autopulenti, etc). Una turbina a vento, un motore stirling, uno a vapore, etc ... voglio vederli in funzione per trent'anni senza manutenzione. Il costo dei pannelli e' ARTIFICIOSAMENTE ALTO, il costo di produzione e' sceso e scende con regolarita'.

Pannelli unica via.

E per chi parla di inquinamento: il silicio del pannello puo' essere rifuso e rientrare nel ciclo di produzione.
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Zbear
Satiro *
Satiro *


Registrato: 30/03/05 18:15
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MessaggioInviato: 23 Giu 2008 19:50    Oggetto: Rispondi citando

Bauscia ha scritto:


Concordo.

Oltretutto i pannelli sono impianti STATICI, non c'e' nulla in movimento ... percui zero manutenzione, se non un lavaggio ogni tanto (e anche per quello ci sono dei vetri autopulenti, etc). Una turbina a vento, un motore stirling, uno a vapore, etc ... voglio vederli in funzione per trent'anni senza manutenzione. Il costo dei pannelli e' ARTIFICIOSAMENTE ALTO, il costo di produzione e' sceso e scende con regolarita'.

Pannelli unica via.

E per chi parla di inquinamento: il silicio del pannello puo' essere rifuso e rientrare nel ciclo di produzione.


E' vero. Ma BISOGNA anche ricordare che l'industria del drogaggio semiconduttore è una di quelle più inquinanti IN ASSOLUTO usando metalli pesanti per le proprie esigenze.

I pannelli solari avranno comunque il grosso problema dello smaltimento, purtroppo.....

Anche se, con 30anni a disposizione, è probabile che la tecnologia ci aiuterà.
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joker87
Eroe in grazia degli dei
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Messaggi: 167

MessaggioInviato: 23 Giu 2008 20:34    Oggetto: Rispondi citando

Etabeta64 ha scritto:
Mi piacerebbe capire cosa vuol dire:
"insufficiente resa dei pannelli fotovoltaici destinati all'uso civile."
Shocked
I pannelli sono tutt'altro che inefficienti, rendono molta piu' energia di quanta ne occorra per produrli e durano piu' di 30 anni.
La performance energetica per 25 anni e' garantita dal costruttore. Quelli costruiti nei primi anni 70 funzionano ancora oggi (con la tecnologia di 30 anni fa) e sono visibili all'Euratom di Ispra (Varese).
Spero che il Forum di Zeus aiuti a fare luce su quanto sta succedendo in Italia.
Sfatiamo vecchi miti e la controinformazione di chi ha interesse a promuovere delle belle centrali nucleari per spartirsi mazzette miliardarie.


Vuol dire che i pannelli montati su un tetto per uso privato sono comodi in quanto necessitano di poca manutenzione (se non abitate oltre il circolo polare artico Very Happy ), però non è conveniente realizzare grandi centrali fotoelettriche per la distribuzione dell'energia nella rete elettrica nazionale.
Questo perchè la resa è altamente influenzata da fattori come tempo, stagione e, soprattutto, ciclo giorno-notte.
Vengono comunque consigliati per installazioni private in quanto si ha un maggiore consumo di energia nelle assolate giornate estive (per le case) o comunque durante la giornata lavorativa (per le aziende).

Le classiche centrali eoliche invece hanno invece il pregio di avere una resa energetica stabile sia nel corso della giornata che dell'anno se montate in luoghi adatti. Dipendendo dal sole credo però che questo ragionamento non sia valido per gli impianti dell'articolo... Confused

Infine, per quanto riguarda il nucleare, fino a che non riusciremo ad ottenere energia efficacemente dalla fusione dell'idrogeno, è la soluzione migliore su cui basare la produzione di energia in quanto l'unico inquinamento sono le scorie che, se smaltite correttamente, non provocano alcun danno ambientale. Basarci su fonti rinnovabili, soprattutto in Italia, è oggi come oggi un'utopia!
E te lo dice uno che sta per installare un impianto fotovoltaico da 3KW sul tetto di casa....
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merlin
Dio maturo
Dio maturo


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Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 23 Giu 2008 21:04    Oggetto: Rispondi citando

Bauscia ha scritto:
Etabeta64 ha scritto:
Mi piacerebbe capire cosa vuol dire:
"insufficiente resa dei pannelli fotovoltaici destinati all'uso civile."
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I pannelli sono tutt'altro che inefficienti, rendono molta piu' energia di quanta ne occorra per produrli e durano piu' di 30 anni. ...

Concordo.
Oltretutto i pannelli sono impianti STATICI, non c'e' nulla in movimento ... percui zero manutenzione, se non un lavaggio ogni tanto (e anche per quello ci sono dei vetri aut... il costo di produzione e' sceso e scende con regolarita'.
.

Beh, per quanto ne so anche i pannelli di ultima generazione hanno un ciclo di vita effettiva assai inferiore ai trent'anni per via del decadimento della resa; e se sommi tutti i costi compresi quelli accessori, scoprirai che la soluzione non è così conveniente. E' inoltre improponibile per le case isolate, non solo per motivi di convenienza economica ma anche per via dei furti che si sono generalizzati.
Per finire, l'eventuale finanziamento oltre a coprire i costi solo parzialmente è quasi impossibile da ottenere, tanto che molti rinunziano e pagano di tasca propria l'impianto, non tenendo conto del fatto che il costo effettivo "chiavi in mano" dovrebbe essere capitalizzato per le durata presunta e proporzionalmente al risparmio conseguito.
In sostanza il costo dell'impianto finito altro non è che il valore attuale del capitale oggi investito + interessi e svalutazione, detratto l'eventuale contributo regionale; anche facendo il semplice conto della serva alla fine dei tuoi 30anni va già bene se non ci hai rimesso. Old
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Bauscia
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MessaggioInviato: 23 Giu 2008 21:26    Oggetto: Rispondi citando

merlin ha scritto:

Beh, per quanto ne so anche i pannelli di ultima generazione hanno un ciclo di vita effettiva assai inferiore ai trent'anni per via del decadimento della resa

Da leggersi - ho comprato un pannello taiwanese, che dopo 3 anni e' andato in corto. Pensavo di aver fatto un affare, e invece l'unico affare l'ha fatto l'importatore.

La resa dei pannelli amorfi cala praticamente subito, per poi stabilizzarsi. Dopo 30 anni hanno una potenza nominale pari al 70% della iniziale. Come detto piu' in alto, i primi pannelli mai costruiti (e sono dei veri cessi rispetto agli attuali) danno ancora potenza, OGGI, dopo quasi 40 anni dalla costruzione.

Non so quale serva faccia i tuoi conti, ma dopo 20 anni li hai strapagati, anche senza finanziamenti. Domanda alla tua serva quanto pagava il kilowattora 20 anni fa, e quanto pensa di pagarlo tra vent'anni se il trend di costi prosegue come adesso (e la vedo dura che all'improvviso, domani, l'energia inizi a costare la meta' di oggi).

Il fatto che sia difficile accedere ai finanziamenti la dice lunga sulle lobby che premono perche' questa tecnologia non si diffonda. Se vai in banca e accedi ad uno dei mille milioni di miliardi di "conto energia", ti danno un impianto "chiavi e documenti di finanziamente in mano", con tanto di fidejussione per il furto ... segno che chi vuole, ha la strada spianata

Io ho gia' messo i pannelli termici (facendo tutta la documentazione necessaria, e ottenendo indietro la meta' del costo tra sovvenzioni e deduzioni). Posso tenere spenta la caldia 8 mesi l'anno, e ho 300 litri di acqua *che fuma*: conto di mettere i fotovoltaici appena cambio casa ... che avro' un tetto tutto mio: 5kWp ormai puoi installarli con 20.000 euro, il costo di una automobile di media cilindrata. Mi tengo la mia altri 4 anni, e mi sono gia' finanziato i pannelli - che se va bene daranno 4kWp alla famiglia di mia figlia.

La storia che i pannelli inquinano e' ridicola - possono essere smaltiti *interamente* e addirittura rifusi!
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MessaggioInviato: 23 Giu 2008 21:28    Oggetto: Rispondi citando

merlin ha scritto:

Per finire, l'eventuale finanziamento oltre a coprire i costi solo parzialmente è quasi impossibile da ottenere, tanto che molti rinunziano e pagano di tasca propria l'impianto, non tenendo conto del fatto che il costo effettivo "chiavi in mano" dovrebbe essere capitalizzato per le durata presunta e proporzionalmente al risparmio conseguito.
In sostanza il costo dell'impianto finito altro non è che il valore attuale del capitale oggi investito + interessi e svalutazione, detratto l'eventuale contributo regionale; anche facendo il semplice conto della serva alla fine dei tuoi 30anni va già bene se non ci hai rimesso. Old


Non esiste più il finanziamento grazie alle solite truffe all'italiana. Se possiedi un impianto fotovoltaico collegato alla rete nazionale puoi però aprire il conto energia che è sovvenzionato dallo stato.
Si tratta di un contratto di durata ventennale in cui l'energia che produci viene venduta ad un prezzo anche doppio rispetto a quanto la paghi, nella classica bolletta poi viene fatto un conguaglio in cui paghi solo la differenza (ed eventualmente l'enel ti paga).
In questo modo riesci a guadagnare anche più che col vecchio finanziamento...

Comunque nei paesi più civilizzati del nord europa non esistono sovvenzioni di alcun tipo eppure molti cittadini montano i pannelli solari per puro interesse ecologico. Questo ha inoltre portato alla diffusione di un mercato del fotovoltaico molto superiore al nostro, aumentando così la concorrenza e di conseguenza abbattendo i costi (tradotto in soldoni si ripagano le spese di installazione in meno tempo di noi, anche senza incentivi di alcun tipo).
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{Loris}
Ospite





MessaggioInviato: 24 Giu 2008 09:13    Oggetto: altro che questi baracconi.. Rispondi citando

invece di strutture fisse "acquiloni" ad alta quota (500 - 1000 metri), che struttano la maggiorvelocità del vento.. un generatore eolico capace di produrre l'energia di una centrale nucleare con impatto ambientale nullo, a costi bassissimi..

ed è un progetto italiano!

Citazione:
Come invertire rapidamente l?attuale rapporto fra l?energia prodotta da fonti rinnovabili e quella da fonti non rinnovabili è l?imperativo sull?agenda dei leader, delle nazioni e delle imprese in tutto il mondo.
La visione di Kite Gen è implementare e mettere sul mercato un concetto completamente nuovo di centrale elettrica, adatto a quasi ogni territorio, per la produzione da fonte rinnovabile di elettricità a costi inferiori a quelli ottenuti con i combustibili fossili (petrolio, carbone, gas), in diretta competizione con le odierne installazioni convenzionali della classe del GigaWatt.
La fonte energetica, attualmente non sfruttata e disponibile ovunque, è il vento in quota, raggiunto tramite batterie di grandi profili alari di potenza in volo a una altezza di 800 / 1000 metri, i cui movimenti sono controllati elettronicamente via sensori e software proprietario.
I profili alari sono ancorati ad una struttura a livello suolo, che viene trascinata ruotando lungo un asse verticale e nella quale avviene la generazione di energia.
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Etabeta64
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 07/04/06 07:55
Messaggi: 7

MessaggioInviato: 26 Giu 2008 10:51    Oggetto: Rispondi

merlin ha scritto:

...
Per finire, l'eventuale finanziamento oltre a coprire i costi solo parzialmente è quasi impossibile da ottenere, tanto che molti rinunziano e pagano di tasca propria l'impianto, non tenendo conto del fatto che il costo effettivo "chiavi in mano" dovrebbe essere capitalizzato per le durata presunta e proporzionalmente al risparmio conseguito.
In sostanza il costo dell'impianto finito altro non è che il valore attuale del capitale oggi investito + interessi e svalutazione, detratto l'eventuale contributo regionale; anche facendo il semplice conto della serva alla fine dei tuoi 30anni va già bene se non ci hai rimesso. Old


Mi occupo di fotovoltaico, posso garantirti che non sei correttamente informato.
Investire oggi in un impianto fotovoltaico, BEN PROGETTATO, vuol dire avere un investimento il cui tempo di ritorno dell'investimento varia tra gli 8 e i 12 anni. Altresi' con un Tasso interno di rendimento che puo' arrivare ad oltre il 10%. Vedi tu se attualmente esiste un investimento in Bot Fondi Azioni obbligazioni od altro che ti garantisca una performance anche solo lontanamente equiparabile.
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