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Zeus News Ospite
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Inviato: 28 Ott 2008 16:18 Oggetto: Il Ceo di Ubuntu: "Non lo facciamo per soldi" |
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Commenti all'articolo Il Ceo di Ubuntu: "Non lo facciamo per soldi"
Canonical, la società dietro la distribuzione, continua a registrare perdite eppure Mark Shuttleworth è convinto che sia questa la strada giusta: i soldi si fanno vendendo servizi, non licenze. Microsoft stia attenta.
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{Minno} Ospite
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Inviato: 28 Ott 2008 17:38 Oggetto: Il fallimento del free software |
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Bene, la leggenda che "si guadagna coi servizi, non col software" è ora una ufficialmente fesseria certificata dai suoi stessi sostenitori. |
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{ken} Ospite
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Inviato: 29 Ott 2008 00:46 Oggetto: ah, capisco... |
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Sono un po' di anni che mi guadagno la pagnotta rilasciando il mio software con licenza BSD.
Dici che devo smettere, Minno? |
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franz Dio minore
Registrato: 25/05/05 16:12 Messaggi: 800 Residenza: Lac Majeur
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Inviato: 29 Ott 2008 08:24 Oggetto: |
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Sono anni che i servizi sono la parte più redditizia della mia attività. Dici che devo smettere?
...forse le dinamiche di aziende come Canonical non sono come le piccole realtà a cui siamo abituati, certo è che un modello come il loro avrà ragione di essere quando l'adozione di Linux sarà più profonda soprattutto in ambito aziendale. Sono ovviamente le aziende, soprattutto se grandi, che sono disposte a pagare per canoni di assistenza. |
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Danielix Amministratore
Registrato: 31/10/07 15:30 Messaggi: 8498 Residenza: All'inferno.
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Inviato: 29 Ott 2008 09:46 Oggetto: |
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Cos'è, Minno, ti fa paura che possa davvero esistere gente con le mani "pulite"?
Come godo...
Certo che il piccolo Pinguino sta davvero seminando il panico tra gli "squali"... |
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zius Dio minore
Registrato: 17/09/05 19:33 Messaggi: 626 Residenza: Mediterraneo
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Inviato: 29 Ott 2008 10:05 Oggetto: Re: Il fallimento del free software |
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{Minno} ha scritto: | Bene, la leggenda che "si guadagna coi servizi, non col software" è ora una ufficialmente fesseria certificata dai suoi stessi sostenitori. | mi pare che l'articolo dica esattamente l'opposto e che lo stesso Shuttleworth non sia minimamente impensierito dalla situazione attuale: è stato preventivato (ovviamente!) che gli utili arriveranno col tempo, i primi anni non sono una perdita ma un investimento che frutterà nel futuro e che, basandosi su servizi, non subirà mai l'obsolescenza di un software; i servizi saranno sempre richiesti purchè sempre in linea con lo sviluppo di nuove tecnologie.
E' un modo di fare impresa IT ben diverso a quello cui ci hanno abituati ma niente paura: funziona (sempre che a cimentarsi siano persone qualificate e preparate e non venditori da baraccone, che cercano di colpire il pubblico con spot e presentazioni holliwoodiane) 8)
EDIT:
non avevo ancora letto questo articolo! zeusnews ha scritto: | Microsoft sembrerebbe quindi intenzionata a cambiare il proprio modello di business, trasformandosi gradualmente in un fornitore di servizi. | |
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joker87 Eroe in grazia degli dei
Registrato: 23/05/08 08:32 Messaggi: 167
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Inviato: 29 Ott 2008 10:19 Oggetto: Re: Il fallimento del free software |
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{Minno} ha scritto: | Bene, la leggenda che "si guadagna coi servizi, non col software" è ora una ufficialmente fesseria certificata dai suoi stessi sostenitori. |
Red Hat e Suse campano da anni però, e visto che esistono versioni gratuite dei loro SO, cioè Fedora e openSuse, il loro guadagno deriva dai servizi che danno. |
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Puppybarf Semidio
Registrato: 17/10/05 10:22 Messaggi: 206 Residenza: Benevento
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Inviato: 31 Ott 2008 18:29 Oggetto: |
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Io sono FERMAMENTE convinto che si possa campare con la sola assistenza. |
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MK66 Moderatore Sistemi Operativi
Registrato: 17/10/06 22:24 Messaggi: 8616 Residenza: dentro una cassa sotto 3 metri di terra...
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Inviato: 31 Ott 2008 21:43 Oggetto: |
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Fallimento del free software?
Non c'è nulla in tutto il discorso di Mark Shuttleworth che faccia presumere una cosa simile.
In ogni caso, nella più catastrofica delle previsioni, potrebbe fallire la Canonical... potrebbe non esserci una ulteriore distribuzione di Ubuntu, ma Ubuntu è solo una delle innumerevoli distribuzioni di Linux, che continuerebbe comunque a esistere... in fondo Linux esiste anche grazie a una comunità, mica solo a un'azienda che, in caso di fallimento, sparirebbe lasciando nella merda tutti quelli che hanno acquistato il loro sistema operativo... (una cosa simile è più probabile per quanto riguarda altri sistemi operativi basati su un'unica azienda...) |
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nino.dago Semidio
Registrato: 06/09/07 14:59 Messaggi: 232
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Inviato: 25 Nov 2008 13:40 Oggetto: |
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secondo me il giusto sta sempre in mezzo. come non si può vivere solo di licensing, credo non si possa neanche vivere di open source puro, se vogliamo dirla tutta. parliamoci chiaro: è normale che un'azienda abbia remore ad utilizzare un ERP aperto e manipolabile da chiunque piuttosto che affidarsi al software proprietario di qualcuno che fa solo quello. almeno in partenza c'è qualche protezione in più in termini di vulnerabilità dello strumento. ovviamente questa non vuole essere una realtà assoluta, anche perché personalmente stimo la realtà opensource e credo che debba essere valorizzata sempre di più.
ma credo anche sia inutile demonizzare Microsoft anche quando a parlare è il CEO di Canonical. in fin dei conti, Microsoft ha avuto un'alta capacità penetrativa, al di là del marketing aggressivo, soprattutto perché gli utenti ritenevano userfriendly la loro interfaccia grafica e in generale la manutenzione del sistema, cosa che comunque rimane tale tuttora, seppur con qualche eccezione.
che poi un utente Microsoft non debba avere le fette di prosciutto sugli occhi ed evitare di far finta che Vista non sia una svista, è lampante! ciò nonostante, il punto di forza che ha permesso a Microsoft di monopolizzare il mercato è reale, tangibile. |
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