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Il signoraggio
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n4ps
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 05/11/08 17:44
Messaggi: 104

MessaggioInviato: 18 Dic 2008 16:14    Oggetto: Rispondi citando

...allora attendo notizie...
...se posso darò sicuramente un contributo...

...tornando parzialmente in topic...
Citazione:
Bankitalia: nelle mani del 10% metà ricchezza del Paese
I dati della Banca d'Italia
Ricchezza concentrata, in Italia, dove - a fronte di una media di 143mila euro pro capite - si
registra una distribuzione delle risorse fortemente sperequata. E' quanto rileva la Banca d'Italia nel suo bollettino statistico sulla ricchezza delle famiglie italiane. "Alla fine del 2007 - si legge nel bollettino - la ricchezza netta per famiglia ammontava complessivamente a circa 360 mila
euro: la distribuzione della ricchezza, però - viene sottolineato - è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione, e molte famiglie detengono livelli modesti o nulli di ricchezza mentre poche dispongono di una ricchezza elevata".

Nelle mani di pochi
"Le informazioni sulla distribuzione della ricchezza - prosegue Bankitalia - desunte dall'indagine sui bilanci delle famiglie italiane, indicano che nel 2006 la metà più povera delle famiglie italiane deteneva meno del 10% della ricchezza totale, mentre il 10% piu' ricco deteneva quasi la meta' della ricchezza complessiva".

Non siamo indebitati
Il numero delle famiglie con una "ricchezza negativa", vale
a dire con debiti superiori agli attivi, è invece pari a circa il 3%, "una quota - spiega Bankitalia - largamente inferiore a quella riscontrata per altri Paesi come Stati Uniti, Regno Unito
e Francia".

Cosa non si fa per la casa
I debiti delle famiglie nel 2007 si caratterizzavano per un'elevata incidenza dei mutui per l'acquisto dell'abitazione (circa il 40%), il cui valore è aumentato rispetto al 2006 di circa il 10%. I debiti commerciali e altri prestiti, principalmente legati alle esigenze di finanziamento delle famiglie produttrici, incidevano invece per circa il 30%. La quota di indebitamento legata ad esigenze di consumo (13%) e' aumentata, confermando le tendenze degli ultimi anni.

Abbiamo perso in borsa, ci salva il mattone
I dati, contenuti nel Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia dedicato agli indicatori monetari e finanziari, indicano che nel 2007 la ricchezza netta delle famiglie
italiane si è attestata a circa 8.512 miliardi di euro, crescendo rispetto al 2006 del 3,9%, "un valore - precisa il bollettino - inferiore al tasso medio di crescita annuale del
periodo 1995-2006". Un rallentamento "imputabile a una sostanziale stasi delle attivita' finanziarie (aumentate dello 0,6%) e - si legge - alla crescente incidenza dei debiti
(+8,2%)".

La variazione della ricchezza - spiega Bankitalia - può essere scomposta in generale in due componenti: i capital gain, che esprimono le variazioni dei prezzi delle attività, e il flusso di risparmio. Considerando l'intero periodo 1995-2007 il contributo dei capital gain alla crescita della ricchezza mostra una maggiore variabilita' rispetto a quello del flusso di risparmio che, a partire dal 2000, si attesta attorno all'1 per cento della ricchezza netta.

Nell'arco del periodo 1995-2000 il risparmio aveva contribuito al processo di accumulazione in misura quasi uguale ai capital gain; tra il 2001 e il 2005 i capital gain hanno invece assunto un ruolo preponderante. Negli ultimi due anni considerati si osserva una minore crescita della ricchezza netta, riconducibile a una riduzione del contributo dei capital gain.

Nel primo semestre del 2008 la ricchezza finanziaria delle famiglie, a prezzi correnti, si è ridotta di circa il 6%, soprattutto a causa del calo dei corsi azionari. La tendenza negativa è proseguita con maggior vigore nei mesi successivi, in corrispondenza della crisi finanziaria internazionale. Secondo la nota semestrale dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia del Territorio nella prima parte del 2008 si e' registrato un rallentamento della crescita nei prezzi degli immobili e un forte calo dei volumi di compravendita. Le componenti di cui sono gia' noti gli andamenti per il primo semestre 2008 rappresentano circa il 90% del complesso della ricchezza netta delle famiglie. Si può dunque ipotizzare che in questo periodo l'aggregato complessivo a prezzi correnti sia rimasto sostanzialmente stazionario, registrando un lieve calo in termini reali.

...a me puzza di presa per il culo...
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MessaggioInviato: 19 Dic 2008 15:49    Oggetto: Rispondi

n4ps ha scritto:
.
...a me puzza di presa per il culo...

a parte che l'url mi restituisce errore di pagina non trovata..
ma riferendoti a cosa ritieni la notizia falsa?

Non entro nella precisione delle percentuali, dovrei mettermi a cercare alcuni dati in rete anche solo per farmi una idea.

Ma in linea di principio...
che ci siano forti concentrazioni di ricchezza è banale.
che in Italia si sia molto meno indebitati rispetto al mondo anglosassone anche...per il momento è la cosa che ci ha tenuti a galla.
Analogo per la bolla immobiliare...sicuramente in media si è gonfiata di meno.
E le perdite borsistiche in qualche modo erano state contenute...contando che i dati sono riferimenti al 2006 e 2007 quindi prima dell'attuale ulteriore tracollo più generalizzato (e tra l'altro considerare ricchezza l'investimento finanziario è alquanto aleatorio vista la variabilità dell'oggetto...un conto sono partecipazioni rilevanti che hanno un valore intrinseco, un conto un lotto di azioni detenute da un risparmiatore)
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