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aspetti etici dell'alimentazione
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> La cucina dell'Olimpo
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Autore Messaggio
Marcello
Satiro *
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MessaggioInviato: 03 Mag 2005 19:27    Oggetto: aspetti etici dell'alimentazione Rispondi citando

Holifay ha scritto:
Penso invece che sia un argomento di sicuro interesse, anche per quelli (come me) che non vi hanno mai prestato troppa attenzione. Possiamo lasciare quindi di là le discussioni di tipo "chimico, biochimico e medico" relative all'alimentazione e raccogliere invece qui tutte le opinioni relative alla "sinergia" e alle "implicazioni morali" relative al nostro stile di vita alimentare


L'aspetto etico nell'alimentazione non vi interessa? E le implicazioni sociali ed ambientali?

M.
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pincopallino
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MessaggioInviato: 03 Mag 2005 22:46    Oggetto: Rispondi citando

Marcello ha scritto:
L'aspetto etico nell'alimentazione non vi interessa? E le implicazioni sociali ed ambientali?

M.

Non conoscono neppure il significato di "sinergia", a quanto pare.
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The_Noise
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 04 Mag 2005 11:31    Oggetto: Rispondi citando

Guarda, per quanto mi riguarda, mi sono documentato abbastanza bene negli ultimi giorni, ma ... non si rischia mica di fare espodere il forum? Laughing

Scherzi a parte, prendere questo argomento oltre il 50mo post non creerebbe un thread di lunghezza eccessiva, senza per altro avere lo spazio necessario per esporre le varie argomentazioni?

Intanto mi permetto di segnalare una delle letture più interessanti che ho fatto in materia negli ultimi giorni:

Filosofia e Diritti Animali
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holifay
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MessaggioInviato: 04 Mag 2005 14:34    Oggetto: Rispondi citando

pincopallino ha scritto:
Non conoscono neppure il significato di "sinergia", a quanto pare.

Pinco, non ti innervosire Anxious
Io in effetti non ci ho mai pensato, però sono disposta a documentarmi. Very Happy Hai qualche input iniziale?

@ The_noise
grazie per il link Shocked ("Una letturina leggera")
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Marcello
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MessaggioInviato: 04 Mag 2005 15:30    Oggetto: Rispondi citando

Un buon punto di partenza può essere anche questo:

http://www.saicosamangi.info/

Sicuramente uno dei siti più esaurienti in materia, e subito dalla home page riassume graficamente in maniera ben intuitiva le varie conseguenze delle nostre scelte alimentari.

M.
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 04 Mag 2005 16:10    Oggetto: Rispondi citando

questo mi incuriosisce...sarò spettatore silente vista la mia non conoscenza...ma intanto vedo di leggermi il materiale linkato..
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 04 Mag 2005 16:12    Oggetto: Rispondi citando

holifay ha scritto:
Io in effetti non ci ho mai pensato, però sono disposta a documentarmi. Very Happy

sicura di non essere parte della collettività Borg ? Wink
riesci a documentarti a 360°...
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holifay
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MessaggioInviato: 04 Mag 2005 16:27    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
sicura di non essere parte della collettività Borg ? Wink

cioè? Embarassed Rolling Eyes Think

ah, forse intendi quelli di Star Trek? Leggo qui:
Citazione:
>La comunità Borg non prevede
> individualità, i "droni", cioè
> i borg, sono solo stupidi esecutori....

intendevi... stupido esecutore? Rolling Eyes

Wink
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The_Noise
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MessaggioInviato: 04 Mag 2005 17:30    Oggetto: Rispondi citando

Grazie, holifay, per aver creato il thread e ... si la lettura non era delle più
leggere. Scusate il poema ma il discorso è delicato e sintetizzare troppo
potrebbe andare a scapito della chiarezza.

Problematiche legate all'uso di carni nell'alimentazione umana:

0) Salutistico nutrizionale [OT: i vantaggi sono grossi ma discussi altrove]

1) Problema di risorse: per un kg di proteine animali ce ne vogliono almeno
10 kg di vegetali in un mondo dove il 10% della popolazione consuma il 90%
delle risorse, e con una popolazione mondiale in continua crescita, trovare
risorse per tutti è possibile solo abbattendo il consumo di carne.
(durante una delle più gravi carestie in etiopia, mi pare nel 1999, i
pochi terreni fertili e le riserve idriche vennero impegati per coltivazioni
di semi di lino che servivano per alimentare i bovini inglesi)

2) Ecologico: sia i liquami animali che resti della macellazione prodotti
dallo sfruttamento su scala industriale di animali sono una grave fonte
di inquinamento di falde e terreni (il problema è più grave di quello
che sembri)

3) Etico: è giusto ammazzare gli animali per l'alimentazione?

I punti 0) 1) e 2) sono per quanto mi riguarda assodati e non penso possano
creare dei dubbi a chiunque si documenti in proposito.

Il punto 3) merita qualche approfondimento. Nel pensiero moderno
l'antropocentrismo è chiaramente superato: noi siamo semplicemente una specie
animale (la più evoluta) frutto dell'evoluzione e popoliamo insieme ad altri
esseri viventi il pianeta terra. Proprio grazie alla sua superiorità l'uomo
dovrebbe evitare di uccidere inutilimente e su larga scala gli animali. Nel mio
modo di vedere l'uomo è, comunque, superiore (non nego la sua stupidità
tuttavia) all'animale e in tal senso rifiuto quelle correnti di pensiero che
vogliono porre su un piano assolutamente egualitario l'uomo e l'animale (senza
che questo mio rifiuto giustifichi l'uso di animali per fini alimentari).

Per me esiste una scala graduale di dignità della vita, che parte dall'uomo,
passa per le specie più evolute come le scimmie, cani, cavalli ed giunge fino
ai rettili, agli insetti e agli organismi più piccoli. Se ci pensate questo
corrisponde al comune sentire (chi ammazzereste tra un ape e un cane?). Mi
potreste dire che corrisponde al comune sentire anche mangiare carne, ma questo
non è vero perché molte persone semplicemente non pensano a quello che succede
nei macelli, perchè è più comodo fare orecchi da mercante e non porsi il
problema. Ma sul fatto che la vita di un gatto abbia più valore della vita di
una zanzara non credo possano esserci dubbi. Infatti molti di quelli che si
avvicinano all'idea vegetariana incominciano in un primo tempo col non mangiare
bovini e ovini ma continuano a mangiare pollame.

A questo punto la domanda cruciale è perché non ammazzare gli animali se questi
ci arrecano piacere nel mangiarli. Secondo l'utilitarismo di Peter Singer,
perché il bilancio piacere/dolore sarebbe a favore dell'animale. Ma questo
dipende da a mio avviso da quanto valore si da al piacere dell'uomo in confronto
al dolore mortale dell'animale (cioè entriamo nel soggettivo mentre le
considerazioni 0) 1) e 2) sono oggettive). Altra punto critico di questa visione
è che se riuscissimo ad ammazzare l'animale senza farlo soffrire, allora
saremmo giustificati nell'ammazzarlo per fini alimentari (a prescindere se
faccia bene o meno). La mia visione è invece molto più vicina alla così detta
"filosofia ecologica" (di Passmore e Magdley) caratterizzata da un
"antropocentrismo moderato", in cui la superiorità sugli animali deve essere
vissutà come responsabilità e non come dominio.

Insomma allo stato attuale delle cose mi sembra incontrovertibile che ci siano
profonde motivazioni per abolire l'uso della carne nell'alimentazione, a
livello globale. Ma spesso il portare certe teorie animaliste all'eccesso e
(diritti degli insetti ?!?) mescolare subdolamente ai dati oggettivi con
considerazione che sfociano in credenze mistico-religiose (rete di preghiera per
gli animali sofferenti ?!?), non può che far danno alla causa animalista
che perde credibilità e che viene relegata a movimento marginale.

Grazie per l'attenzione.
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MessaggioInviato: 04 Mag 2005 17:48    Oggetto: Rispondi citando

Ottima disquisizione di The_Noise
The_Noise ha scritto:
La mia visione è invece molto più vicina alla così detta "filosofia ecologica" (di Passmore e Magdley) caratterizzata da un "antropocentrismo moderato", in cui la superiorità sugli animali deve essere vissutà come responsabilità e non come dominio.

Esatto. Ma vallo a spiegare alla Chiesa! Twisted Evil
Citazione:
Insomma allo stato attuale delle cose mi sembra incontrovertibile che ci siano profonde motivazioni per abolire l'uso della carne nell'alimentazione, a livello globale.

Bè, non riusciamo ad eliminare "globalmente" il tabacco, sulla cui nocività non mi sembra vi siano molte voci discordanti, non vedo come potremmo eliminare "globalmente" la carne, visto che ancora molti sono convinti che "sia indispensabile" (quindi Marcello ed io dovremmo essere dei fantasmi). Se si riuscisse a sradicare questa falsa credenza, sarebbe già molto!
Citazione:
Ma spesso il portare certe teorie animaliste all'eccesso e
(diritti degli insetti ?!?) mescolare subdolamente ai dati oggettivi con
considerazione che sfociano in credenze mistico-religiose (rete di preghiera per gli animali sofferenti ?!?), non può che far danno alla causa animalista
che perde credibilità e che viene relegata a movimento marginale.

Ogni fanatismo / integralismo nuoce alla causa che si vuol sostenere. Purtroppo è vero che esistono dei fanatici, e che questi, strepitando, ricevono visibilità. Tristemente.
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 05 Mag 2005 08:36    Oggetto: Rispondi citando

holifay ha scritto:
ah, forse intendi quelli di Star Trek? Leggo qui:
Citazione:
>La comunità Borg non prevede
> individualità, i "droni", cioè
> i borg, sono solo stupidi esecutori....

intendevi... stupido esecutore? Rolling Eyes

Wink


si, intendevo quelli di Star Trek...ma non ho capito perchè cavolo devono infilare commenti pseudo politici ed interpretazioni pure su un telefilmetto....
comunque il concetto che volevo esprimere io è che i Borg essendo una collettività hanno tutto il sapere di cui l'intera collettività dispone...

ok, scusate l'o.t. nel thread..
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MessaggioInviato: 05 Mag 2005 08:51    Oggetto: Rispondi citando

OK, non è questo il caso, ma occhio a tirare in ballo i Borg in una discussione... Wink
Citazione:
Tamakobriefs Law:
If a person engaged in a debate refers to her/his opponent(s) as "the Borg collective", s/he loses.

Cià
JK che ha poco tempo ma legge
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Agrochimico
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MessaggioInviato: 16 Giu 2005 04:42    Oggetto: Rispondi citando

Finalmente la possibilità di fare a più di qualcuno una domanda che mi assilla da tempo: ammesso che si diventi tutti vegetariani, che ne facciamo degli animali, li ammazziamo per toglierceli dai piedi? Avete presente una vacca al pascolo di cosa ha bisogno? 10.000 mq di superficie erbosa! più un'adeguata integrazione di foraggio durante l'inverno.
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MessaggioInviato: 16 Giu 2005 06:21    Oggetto: Rispondi citando

Agrochimico ha scritto:
Finalmente la possibilità di fare a più di qualcuno una domanda che mi assilla da tempo: ammesso che si diventi tutti vegetariani, che ne facciamo degli animali, li ammazziamo per toglierceli dai piedi? Avete presente una vacca al pascolo di cosa ha bisogno? 10.000 mq di superficie erbosa! più un'adeguata integrazione di foraggio durante l'inverno.

Tranquillo, la natura ha sempre saputo regolarsi da sé, senza bisogno d'interventi da parte dell'uomo. Anzi. è proprio da quando quest'ultimo ha cominciato ad interferire che i problemi sono cominciati.
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Marcello
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MessaggioInviato: 16 Giu 2005 06:37    Oggetto: Rispondi citando

Agrochimico ha scritto:
Finalmente la possibilità di fare a più di qualcuno una domanda che mi assilla da tempo: ammesso che si diventi tutti vegetariani, che ne facciamo degli animali, li ammazziamo per toglierceli dai piedi? Avete presente una vacca al pascolo di cosa ha bisogno? 10.000 mq di superficie erbosa! più un'adeguata integrazione di foraggio durante l'inverno.


Spero che "agrochimico" sia solo un nick e non indicativo della tua professione, perché sarebbe abbastanza sorprendente che tu non sapessi che tutti gli animali che alleviamo per mangiarceli, sono riprodotti in maniera artificiale, tramite l'inseminazione.

Insomma, siamo noi che li moltiplichiamo per la nostra gola, non c'è pericolo che, un giorno diventati tutti vegetariani, questi si riproducano a dismisura.

Il fatto che le vacche occupino così tanto spazio, è uno dei motivi per cui la scelta di diventare vegetariani, al di là dell'etica (che per me è più importante), andrebbe fatta anche per motivi ecologici e sociali.

Io rinnovo l'invito a tutti quelli che sono in zona a fare un salto questo fine settimana al VegFestival, anche per approfondire questi argomenti (e anche per mangiare bene!).

Ciao

M.
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MessaggioInviato: 16 Giu 2005 12:58    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
interessante....
perchè rinunciare anche al formaggio ?

intendo dire...la carne ok...evidentemente anche i salumi..
ma il formaggio è un prodotto "naturale"....
come coltivi la verdura, analogamente puoi allevare in modo naturale la mucca e mungerla per avere il latte...

o forse si "condanna" [passami questo termine improprio] anche l'allevamento animale..che ritengo però ci sia sempre stato...appena l'uomo ha smesso di essere semplice cacciatore


Se si è vegetariani per motivi etici, bisognerebbe rinunciare anche al latte e a tutti i suoi derivati.

Perché, anche se per quanto riguarda il problema del caglio questo è facilmente superabile (caglio vegetale, caglio artificiale, formaggi senza caglio), in ogni caso la materia prima di cui c'è bisogno è il latte.

Produrre il latte sembra una cosa naturale e innocua, ma basta rifletterci un po' per capire che non è affatto così.

Tutti i mammiferi producono il latte solo ed esclusivamente per l'alimentazione dei propri cuccioli. In questo caso, per la donna e la mucca è esattamente la stessa cosa.

Però per rendere disponibile il latte, che sarebbe originariamente destinato al vitello, quest'ultimo va allontanato dalla madre e alimentato artificialmente, dopo pochi giorni o settimane dalla nascita; in questo modo la mamma continuerà a produrre il latte per molti mesi ancora, e quel latte sarà preso dall'uomo. Il vitello invece, dopo pochi mesi di alimentazione artificiale, verrà macellato, avendo ben cura di renderlo anemico perché la carne bianca è considerata sana.

La mucca dopo aver perso il proprio cucciolo, e dopo aver esaurito il latte, sarà nuovamente inseminata artificialmente per rifare un nuovo vitello, che nuovamente verrà tolto e il latte preso dall'uomo.

Questa vita miserabile andrà avanti per cinque o sei anni, fino a che, ormai sfiancata da questa pratica, verrà macellata pure lei. Se invece per qualche motivo, la mucca non produce abbastanza latte rispetto a quello che le esigenze economiche dell'allevatore prevedono, verrà macellata prima. E' il caso ad esempio dell'ultimo episodio di "mucca pazza" in Italia.

La stessa cosa vale per capre e pecore, dato che capretti e agnelli sappiamo bene che fine fanno.

Pensate a quanto deve essere terribile la vita per queste mucche. Una mamma che per anni e anni porta in grembo vitelli che vengono subito tolti, e lei munta artificialmente per lo stesso periodo. E' terribile, secondo me.

Se la produzione del latte fosse così inoffensiva, perché non farla fare alle donne? Sembra una provocazione, e infatti lo è. Non lo possono fare le donne (tranne poche che decidono di dare il proprio latte ai figli di altre donne che non possono allattare - ma è una loro libera scelta) perché è destinato al loro figlio. Le donne sanno quanto è faticoso allattare, quanto è sfiancante una gravidanza. Per lo meno ripagata dal piacere di veder crescere un cucciolo di uomo.

Le mucche non hanno nemmeno questo.

Su questo argomento ci sono poi vere e proprie leggende urbane... "le mucche devono essere munte, se no soffrono", certo, una volta che il vitello non ciuccia più il latte, e loro lo producono ancora, devono essere munte, ma dietro a questa c'è una violenza; "il latte è un alimento completo", e chissà dove è la vitamina C, in questo alimento completo, ecc. ecc.

Ciao

M.
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MessaggioInviato: 17 Giu 2005 04:41    Oggetto: Rispondi citando

pincopallino ha scritto:
Tranquillo, la natura ha sempre saputo regolarsi da sé, senza bisogno d'interventi da parte dell'uomo. Anzi. è proprio da quando quest'ultimo ha cominciato ad interferire che i problemi sono cominciati.

Sì la natura ha sempre saputo regolarsi ma con dei metodi non proprio "civili"; gli animali si riproducono in modo naturale fino a quando c'è disponibilità di cibo e, per ottenerne maggiore disponibilità usano la forza, o altri stratagemmi che madre natura ha offerto loro per sopravvivere ma la loro proliferazione non è mai frutto di una pianificazione di nessun tipo e se le vacche, o i cinghiali, o cos'altro minacciano i nostri orticelli come ci liberiamo di questa "minaccia"?
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MessaggioInviato: 17 Giu 2005 04:53    Oggetto: Rispondi citando

Marcello ha scritto:
Spero che "agrochimico" sia solo un nick e non indicativo della tua professione, perché sarebbe abbastanza sorprendente che tu non sapessi che tutti gli animali che alleviamo per mangiarceli, sono riprodotti in maniera artificiale, tramite l'inseminazione.

No, è indicativo della mia professione, ma le cose non stanno precisamente come dici tu o come si dice nel sito che ti ringrazio di avermi citato.
L'inseminazione artificiale si usa per ottenere un determinato risultato genetico che, normalmente, coincide con la massimizzazione di alcune produzioni, o carne, o latte, pellami, lane, grasso, potenza ecc. Ma gli animali continuano a riprodursi come hanno sempre fatto e, molti allevatori anche di stampo "tecnologico" (uso il termine tra virgolette consapevole che non è perfettamente adeguato e non per sminuire la categoria dei biologici), non convinti dell'efficacia dei riproduttori "artificiali", lasciano i loro animali alla monta naturale con ottimi risultati.
Allo stato brado gli animali continuano a riprodursi e a generare danni alle coltivazioni anche oggi anche in Italia.
Poi sulla validità etica della scelta di diventare vegetariano non entro nel merito, io, personalmente, non me la sento di fare questo passo.
Ciao
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MessaggioInviato: 17 Giu 2005 05:09    Oggetto: Rispondi citando

[quote="MarcelloLa mucca dopo aver perso il proprio cucciolo, e dopo aver esaurito il latte, sarà nuovamente inseminata artificialmente per rifare un nuovo vitello, che nuovamente verrà tolto e il latte preso dall'uomo.
[/quote]
Questa e tutte le altre cose che dici, espresse con un po d'enfasi, sono vere, vorrei anche complimentarmi con te per la coerenza, io non ce la farò mai, manca già l'intenzione di farcela figurati la forza; ma gli animali sono stati creati per essere al servizio dell'uomo come tutta la natura, perchè se l'uomo non deve essere al centro lo scopo non può essere solo quello di raggiungere un equilibrio che, in natura, si raggiunge da solo.

P.S.
Non chiamarmi mucche le vacche, te lo chiedo come favore personale, altrimenti poi chiamiamo bobi i cani, din don le altalene, qua qua le oche ecc. ecc. ecc.
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MessaggioInviato: 17 Giu 2005 06:22    Oggetto: Rispondi

Agrochimico ha scritto:
gli animali sono stati creati per essere al servizio dell'uomo come tutta la natura

Amen, e viva il parroco! Evil or Very Mad
Questo chiude ogni possible discussione. Almeno per quanto mi riguarda.
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