una criticare una cosa che non è ancora resa pubblica, mi sembra abbastanza una pratica non molto, diciamo ortodossa. Comunque anche se tutte le critiche, giuste o meno, fossero appropriate, chiedo se non sarebbe il caso che ad ogni articolo, magari anche dopo la critica, non ci fosse anche un buon suggerimento. Penso sarebbe utile come per quelli che come me, non sono esperti di informatica, e potrebbero cominciare a farsi un'idea del problema.
Saluti
Perché dici che non è ancora stata resa pubblica? Ovviamente non è ancora legge e non c'è neanche una versione definitiva, ma purtroppo da questa classe politica non credo proprio possiamo aspettarci ci venga fornito il testo di qualcosa per valutarlo prima che sia ormai troppo tardi, oppure tu ti ricordi casi in cui è successo? Sarebbe auspicabile, e forse in molti altri Stati capita spesso, ma qua da noi, attualmente, è una possibilità che non abbiamo! L'alternativa è accettare incondizionatamente tutto quello che i politici decidono, che è quello che loro vorrebbero e, purtroppo, moltissimi fanno...
Riguardo i suggerimenti, non mi sembra una grande idea, anche perché a volte sono palesi, come in questo caso: aggiungere in fondo all'articolo un "suggerirei che la Carlucci si togliesse dalla testa di fare una legge del genere" non aggiungerebbe molto all'articolo. E poi ritengo che sia meglio affidarsi alla propria testa, ragionare sulle cose e capire da soli quale sarebbe il giusto "suggerimento"...
Essere esperti di informatica aiuta solo a riconoscere meglio quando qualcuno prova a legiferare su cose che non conosce assolutamente.
Registrato: 01/04/05 17:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
Inviato: 19 Feb 2009 19:40 Oggetto: Si può prenotae un ristorante anche a nome Pippo.
maxvim ha scritto:
quando prenoti al ristorante gli dai il tuo nickname?
A volte sì,
ad esempio quando prenotiamo per un'Olimpizza (a proposito ce ne srà una nei prossimi giorni: il 1 marzo a Firenze. Infromazioni qui.
Mi ricordo poi di un mio compagno d'università che, ormai anni fa, raccontava di aver telefonato ad un ristorante etnico (mi pare cinese) per prenotare, ma quando diceva al titolare del ritstorante il proprio cognome, questo non lo capiva e non riusciva a scrivere.
Alla fine gli ha detto un cognome inventato lì per lì e facile , un nome alternativo quindi, uno pseudonimo, (es. "Pippo") la persona del ristorante se l'è segnato ,
e quando il mio consocente è andato gli hanno chiesto "Avete prentoato? A che nome?", lui ha risposto senza problemi "Pippo".
Dovrebbe essere ovvio che Internet non può continuare ad essere la giungla dove chiunque può diffamare chiunque e farla sempre franca.
Dove c'è anarchia c'è sempre ingiustizia perchè ognuno fa quello che vuole, passando spesso sopra la testa di tutti, senza alcun timore di sanzioni.
La regolamentazione è sempre sinonimo di società evoluta, se uno diffama qualcuno deve prendersi le responsabilità.
Senza arrivare alla censura tipica dei paesi comunisti, il divieto di diffamare impunemente chicchessia deve essere sempre presente in una società civile che vuole definirsi tale, altrimenti si arriva all'estremo della giungla anarchica, tipica dell'ideologia comunista che poi finisce sempre nella pratica in censura estrema.
L'equilibrio sta nel mezzo. Niente censura, ma responsabilità giusta per le azioni che si prendono.
W quindi la legge della Carlucci.
O mamma... Questi sono i commenti che si vorrebbe non vedere mai, ma che purtroppo dimostrano che c'è tanta gente che pure usando Internet non conosce assolutamente la realtà che lo circonda. Inizia con un'affermazione assurda, dicendo che Internet sarebbe "la giungla dove chiunque può diffamare chiunque e farla sempre franca". Evidentemente non conosce Internet, non conosce la legge italiana e non ha una grande informazione. Mi spiace, mi rendo conto di essere un po' duro, ma come non esserlo di fronte a commenti come quello?
E frasi come "La regolamentazione è sempre sinonimo di società evoluta"? Evolversi è cosa ben diversa dal regolamentare, lo può capire chiunque accetti di rifletterci sopra.
Tra l'altro non so su che testi abbia studiato il comunismo ma come si fa a parlare di "giungla anarchica, tipica dell'ideologia comunista"?
Anche dire che "Dove c'è anarchia c'è sempre ingiustizia perchè ognuno fa quello che vuole, passando spesso sopra la testa di tutti, senza alcun timore di sanzioni." è, quantomeno, poco profondo. Ognuno fa quello che vuole dappertutto e in nessun posto. Bisognerebbe un attimo riflettere su cosa sia l'anarchia e su quanto possa esistere. Vabbe', adesso forse sto diventanto troppo astratto e vago, perché il campo diventa complessissimo. Mettiamola così, se domani ti dicessero, caro Yoda, che è stato deciso che quello che fai a casa tua va controllato da un certo Tizio che ti potrà dire, in base alle sue idee etico-religiose, cosa puoi fare e cosa no, perché attualmente la libertà di cui godi costituisce anarchia e quindi ingiustizia, cosa diresti? Inoltre più verrebbe regolamentata da Tizio la tua vita è più la situazione in casa tua sarebbe evoluta!
E' ovvio che è un esempio assurdo, ma io credo attinente...
Infine la frase finale "W quindi la legge della Carlucci" è a dir poco una comica, visto che le premesse a quel "quindi" sono assolutamente insensate, in particolare quando cerca di far credere che attualmente si possa diffamare tranquillamente chi si vuole!
Secondo me, il problema serio è la diffamazione via televisione, altro che quella via Internet. In Internet se uno diffama a sproposito, ci sono altre migliaia di voci che dicono la verità o almeno altre versioni della cosa. In TV invece? Torno su un nome già fatto tante volte: Emilio Fede! L'ho sentito tranquillamente diffamare Venezia, una città che conosco molto bene per esperienza diretta, cioé per averci abitato. Nella trasmissione "Sipario Notte" ha fatto una puntata su Venezia che ha indiganto tantissimi veneziani. Mi sento di poter dire tranquillamente che dava chiaramente un'immagine falsa della città, eppure, almeno per il momento la sta facendo franca. Eppure si sa chi è, a dimostrazione del fatto che l'anonimato non è necessario per diffamare e che lo si può fare tranquillamente col proprio nome.
Viste alcune cose sritte precedentemente, ci tengo a sottolineare che ora sto scrivendo sotto pseudonimo come di consueto in questo forum, ma su FaceBook uso il mio vero nome e sono tranquillamente iscritto al gruppo di protesta per quel servizio, oltre al fatto che per la legge sono comunque responsabile per le cose che scrivo su questo forum e se scrivessi qualcosa di illecito tramite il mio IP qualsiasi magistrato potrebbe risalire a me. Per la legge attuale, invece, se qualcuno volesse sapere il mio nome e il mio indirizzo per venirmi a bastonare perché non gradisce qualcosa che ho detto, non ha il diritto di conoscerli, e, pensate un po', la cosa non mi sembra neanche ingiusta o un segno di un paese poco evoluto (al di là del fatto che in realtà non faccio molto per difendere il mio anonimato, ma se lo volessi vorrei che fosse un mio diritto!)...
Li avete votati ? E allora teneteveli, ballerine incluse!
Ragazzi, qua hanno infilato la punta del cuneo e ora spingono...spingono....un colpetto alla volta...ungono di vasellina(tutte le str... per le quali la massa va scema) ..e spingono.. ..e spingono. ..e spingono.
Finché si arriverà al divieto di riunirsi in più di 3 persone pena "Associazione contro il potere dello stato"...., di esprimere opinioni non in linea col potere, di fondare partiti che non siano quelli al potere ecc. ecc. tante altre cose già viste 90 anni fa ...
Li avete votati ? E allora teneteveli, ballerine incluse!
Ragazzi, qua hanno infilato la punta del cuneo e ora spingono...spingono....un colpetto alla volta...ungono di vasellina(tutte le str... per le quali la massa va scema) ..e spingono.. ..e spingono. ..e spingono.
Finché si arriverà al divieto di riunirsi in più di 3 persone pena "Associazione contro il potere dello stato"...., di esprimere opinioni non in linea col potere, di fondare partiti che non siano quelli al potere ecc. ecc. tante altre cose già viste 90 anni fa ...
sono pienamente d'accordo è in arrivo la diittatura....preparatevi!
Oltre cinquemila segnalazioni e centinaia di casi di pedofilia accertati ogni anno, un?enormita?. Bambini che, dal primo anno di vita sono vittime di abuso, molestie sessuali. Tanti i casi che non vengono alla luce perche? mai denunciati, spesso per vergogna o mancanza di fiducia nella giustizia. Ma soprattutto un aumento allarmante della pedopornografia online negli ultimi cinque anni del 131% e una schiera di ?insospettabili? scoperti a produrre o scambiare migliaia di immagini pedopornografiche. Un dossier del Telefono Arcobaleno ha reso noto che l?Italia è al 5° posto nel mercato pedopornografico online.
Una vergogna va contrastata con tutte le risorse possibili.
Ecco un riepilogo dei casi avvenuti solo negli ultimi giorni nel nostro Paese:
? Belmonte: indagato bidello di una scuola, scambiava foto e video su Internet
? Pedofilia web: Professore arrestato:?Foto vietate? Prima la curiosità, poi il vizio?
? Pedofilia on line, operazione Thai: arrestato insegnante casertano
? Pedofilia su Internet: indagato architetto savonese ex insegnante, sequestrati filmati ?raccapriccianti?
? Arrestato professionista napoletano colpevole di aver abusato di minori adescati su chat e social network offrendo false generalità.
Di fronte a questa situazione drammatica ho pensato di presentare una proposta di legge per regolamentare Internet, la quale, prevedendo il divieto dell?anonimato in rete, contribuisse ad impedire che casi simili si ripetano in Italia. Inspiegabilmente la proposta ha ricevuto critiche selvagge, a volte sfociate in volgari offese, come nel caso del Sig. Sozzi al quale ho risposto con la seguente lettera, che pubblico per far comprendere le reali ragioni della mia proposta.
Egregio Signor Sozzi,
sarei fortemente tentata di non rispondere alla sua lettera.
Fatico molto a rispettare il pensiero e a dialogare con chi come lei usa con leggerezza, e peraltro totalmente fuori contesto, un verbo - stuprare - che rappresenta per milioni e milioni di donne oggi nel mondo, e per miliardi di donne nella storia dell?umanita?, il piu? mostruoso, lacerante e incancellabile oltraggio alla vita stessa.
Se questo e? il livello della sua sensibilita? su un tema cosi? grave e delicato, capisco bene che le sia difficile comprendere il valore della mia proposta di legge tesa unicamente a tutelare alcuni diritti fondamentali dalle violazioni che possono venire commesse utilizzando in maniera subdola e pericolosa le potenzialita? dell Rete.
Detto questo, poiche? e? mio compito di parlamentare della Repubblica dare ascolto anche alle voci piu? becere e preconcette, la invito a leggere il testo della relazione introduttiva e a rilevare che la legge non contiene alcuna previsione sanzionatoria, ma si limita a inquadrare alcuni comportamenti commessi tramite la rete riconducendoli in fattispecie normative gia? esistenti nel nostro ordinamento.
Concordera?, infatti, con me che anche i ?cittadini della rete?, come lei si definisce, abbiano gli stessi diritti ma anche gli stessi doveri dei ?cittadini non della rete?, o meglio dei ?normali? cittadini della Repubblica Italiana.
Buona lettura e buone riflessioni !
GC
Per rendere edotto, chi voglia, sulle reali intenzioni della sottoscritta e i reali contenuti della proposta trovate nel link sottostante il testo dell?A.C. 2195 ?Disposizioni per assicurare la tutela della legalità nella rete internet e delega al Governo per l?istituzione di un apposito comitato presso l?Autorità per le garanzie nelle comunicazioni?
Facciamo capire a tutti loro che sono solo dei buffoni?
Leggetevi anche i due documenti word che la sciura ha postato
Registrato: 04/04/07 20:28 Messaggi: 4643 Residenza: Internet
Inviato: 09 Mar 2009 21:36 Oggetto:
Ho trovato questo simpatico articolo sull'espresso con un bellissimo video in cui vengono discusse le idee della carlucci e del d'alia...
Mi pare che non lo abbia ancora segnalato nessuno.
Internet, contro la nuova legge Tratto da l'espresso
Citazione:
Una norma passata al Senato rischia di oscurare molti siti. 'L'espresso' ha messo a confronto deputati attenti ai problemi della rete (Di Pietro, Cassinelli e Palmieri), un docente di Diritto delle nuove tecnologie (Scorza) e alcuni tra i blogger italiani più impegnati su questi temi
Entro un mesetto alla Camera si dovrebbe votare sul decreto sicurezza già approvato al Senato: per intenderci, quello che legalizza le ronde e chiede ai medici di denunciare i clandestini. Ma nel pacchetto che si discuterà a Montecitorio c'è anche una norma che sta facendo molto discutere in Rete: un emendamento scritto da Gianpiero D'Alia (Udc) che prevede l'oscuramento completo di tutti i siti in cui ci sono apologie di reato o istigazioni a delinquere.
Infilato all'ultimo minuto, l'emendamento D'Alia avrebbe un effetto esplosivo perché consentirebbe alla Polizia postale di chiudere in Italia non solo siti come Facebook e YouTube - i cui contenuti sono prodotti dagli utenti e che quindi non mancano di componenti scorrette - ma anche migliaia di blog dove basterebbe un commento 'sbagliato' inserito da un lettore per far abbassare la serranda all'intero sito.
'L'espresso' ha dato il via a una campagna on line e sul settimanale cartaceo per portare a conoscenza dei politici e dell'opinione pubblica le conseguenze dell'emendamento D'Alia in termini di limitazione della libertà d'espressione. Tra le iniziative, ora c'è anche un confronto tra politici, giornalisti e blogger che si è tenuto nei giorni scorsi in redazione per discutere se e come si può migliorare l'emendamento 'birmano' approvato al Senato. Al dibattito era stato invitato lo stesso D'Alia, che tuttavia si è rifiutato di partecipare. Sono invece venuti i deputati Antonio Palmieri (l'esponente del Pdl più attento ai problemi della Rete) e Roberto Cassinelli (sempre del Pdl, autore di un controemendamento sulla proposta D'Alia), oltre al leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro; c'erano poi Guido Scorza (docente di Diritto delle nuove tecnologie) e alcuni tra i blogger italiani più impegnati su questi temi:
Alessio Jacona, Nicola Mattina, Antonella Napolitano, Lorenza Parisi e Antonio Sofi, oltre al giornalista di 'Repubblica' e blogger Vittorio Zambardino.
(segue)
Chissà perchè il d'alia non è voluto andare... mah!?
Il video è molto interessante anche se un po' lunghetto, invito tutti a guardarlo...
Notare che anche se alcuni dei tizi lì presenti si sono dichiarati più "moderati" rispetto al d'alia, gualche legaccio alla rete lo vogliono aggiungere; il Sig. Guido Scorza, esperto di diritto ha invece chiarito all'inizio che:
1) vuoti legislativi non ce ne sono: se io commetto un reato in rete allora la legge mi punisce
2) i filtri magici che d'alia e i vari furboni vorrebbero di fatto non esistono (ma io aggiungo a meno di non rovinare la rete).
Divertitevi...
::edit::
notate anche che quando sono i politici a parlare più che giri di parole non fanno senza alla fine concludere nulla mentre gli altri sono molto più chiari, diretti e precisi...
Registrato: 04/04/07 20:28 Messaggi: 4643 Residenza: Internet
Inviato: 09 Mar 2009 22:22 Oggetto:
Finito ora di vedere il video...
Alla fine a parte Di Pietro per il lato dei politici gli altri hanno fatto poco più che giri di parole.
In generale mi pare di capire che viene fuori l'idea di aggiungere qualche norma per arrivare a colpire direttamente l'autore del reato senza "distruggere" l'intermediario.
Sarebbe stato bello se fosse uscito in modo chiaro e preciso (anche se qualche accenno c'è stato) che le leggi per punire chi commette un reato in rete ci sono già perchè se io diffamo in rete o nella vita vera, sempre diffamazione è!
Sarebbe stato interessante anche che fossero state esposte delle idee su come migliorare "il braccaggio" di commette reato...
Finito ora di vedere il video...
Sarebbe stato bello se fosse uscito in modo chiaro e preciso.....che le leggi per punire chi commette un reato in rete ci sono già perchè se io diffamo in rete o nella vita vera, sempre diffamazione è!
Sarebbe stato interessante anche che fossero state esposte delle idee su come migliorare "il braccaggio" di commette reato...
E già un miracolo che si fermino a pensare a quello che stann facendo e dicendo.
Con gente che come i polipi riusciva a pigiare contemporanemanete 10 tasti di altrettanti colleghi assenti in aula per le votazioni parlamentari di leggi che nessuno leggeva , cosa ti aspetti che comprendano cose ar-cane.
A roma ar cane al max gli tiri l'osso!
Se invece di parlamentari avessimo dei babbubini nessuno noterebbe la differenza.
Poi come avrebbe detto l'ispettore Franck Drebin della polizia di Los Angeles, della serie La pallottola Spuntata, se la capitale e piena di Babbuini la colpa e degli elettori, mica mia!
Registrato: 04/04/07 20:28 Messaggi: 4643 Residenza: Internet
Inviato: 10 Mar 2009 21:44 Oggetto:
zeross ha scritto:
Se invece di parlamentari avessimo dei babbubini nessuno noterebbe la differenza.
Poi come avrebbe detto l'ispettore Franck Drebin della polizia di Los Angeles, della serie La pallottola Spuntata, se la capitale e piena di Babbuini la colpa e degli elettori, mica mia!
Ok, però non è che uno si immagina una cosa del genere!
Anche perchè qui la carlucci ha fatto veramente una cosa scandalosa: in pratica la legge contro l'anonimato in rete viene spacciata per una legge contro la pedofilia ma in realtà e pro siae e pro case discografiche & co; la cosa è intuibile leggendo i meta del doc: UNIVIDEO in particolare nella persona di Davide Rossi e di un certo Giovanni (questo non so chi sia).
Ora che centra UNIVIDEO con la pedofilia? Secondo me nulla.
Quindi,tornando a ciò che volevo dire, uno si immagina che una persona faccia un giro così perverso?
Io sono gramo e bastardo di natura ma non mi sarei mai aspettato da nessuno una cosa così.
In più non si decidono mai a mostrare come vorrebbero impedire questo odiato anonimato e come garantirebbero la sicurezza di una persona che denuncia pubblicamente e apertamente qualche cosa...
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