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The Pirate Bay si difende dalle accuse
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Zeus News
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MessaggioInviato: 17 Feb 2009 12:08    Oggetto: The Pirate Bay si difende dalle accuse Rispondi citando

Commenti all'articolo The Pirate Bay si difende dalle accuse
Chiudere il tracker Torrent è il primo passo per trasformare Internet in un "distributore automatico di intrattenimento".


Foto via Fotolia
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merlin
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MessaggioInviato: 17 Feb 2009 18:07    Oggetto: la condivisione fa persino bene alle vendite Rispondi citando

e non è solo ZN a sostenerlo. Chi ne ha voglia può andare a consultare un serissimo studio:

Citazione:
Iniziamo con il mercato della musica: anzitutto vengono presi in considerazione non solo i dati diffusi da FIMI, ma anche quelli diffusi da IFPI, dalla SIAE e da una rivista specializzata, Musica&Dischi. IFPI è l?associazione internazionale di categoria e FIMI è la sua componente italiana, così come RIAA è quella americana. Il problema è che non tutti gli iscritti IFPI sono iscritti anche a FIMI, che i dati M&D non includono le vendite per canali alternativi (come edicole e Internet) e la SIAE semplicemente certifica il numero di dischi a cui ha fisicamente apposto il bollino? il risultato è che i dati di vendita sono abbastanza confusi. Ci sono alcune considerazioni però che confermano in pieno le sensazioni che emergono dalle classifiche di cui avevo parlato nella presentazione al linuxday:

* le 4 major, oltre che possedere il 91% delle classifiche possiedono il 75% del fatturato. Nella relazione si spiega che un mercato così chiuso erige barriere per rendere ancora più difficile l?ingresso di concorrenti.
* I dati SIAE sono leggermente diversi da quelli FIMI. Il volume di CD prodotti e certificati da SIAE è diminuito da 100 milioni nel 2002 a 90 nel 2005 (i dati per il 2006 non erano disponibili alla pubblicazione). Nel 2006, andando a cercare i dati sul sito SIAE sono rimasti sostanzialmente costanti e nel 2007 sono scesi ancora intorno agli 80 milioni. In definitiva i CD prodotti sono scesi del 20%, che non è un dato positivo, ma neanche troppo drammatico, considerato che in parallelo è nato da zero il mercato del digitale.
* Il mercato mondiale della musica, secondo IFPI, dopo aver frenato la sua caduta nel 2003 ora oscilla con fasi alterne, ma non è in drastica crisi come tra il 1996 e il 2003.

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fulmine
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MessaggioInviato: 18 Feb 2009 09:40    Oggetto: Rispondi citando

Zeus News ha scritto:
Con la differenze che tramite il filesharing non muore nessuno, nemmeno se si superano i limiti. Le major piangono miseria e lamentano perdite incalcolabili - che non si possono calcolare perché non sono reali - ma ormai anche i sassi sanno che non è a causa del peer to peer che la gente compra meno.

Proprio il fatto che sono solo illazioni quelle avanzate dall' accusa, si capisce che qui si stà cercando di sfruttare la situazione per creare un colpevole che non è reale. Se era veramente colpa della baia allora solo il fatto di chiudere il sito avrebbe dovuto riportare guadagno all'azienda ma dato che già si sa che non è così perchè in tutto questo centrano tanti fattori, dai prezzi alla crisi economica, allora le major cercano di farsi qualche soldo in modo più facile. Secondo me la major ha grosse possibilità di perdere la causa.
Poi lo sappiamo tutti che il file sharing fa bene all'economia.
Citazione:
Il file sharing fa bene all'economia

Uno studio dimostra che la condivisione di file non solo non danneggia l'industria culturale ma anzi fa aumentare le vendite del merchandising.

[ZEUS News - www.zeusnews.com - 20-01-2009]
P2P fa bene all'economia ricerca olandese
Foto di Jaimie Duplass

Sarà difficile spiegarlo ai protagonisti dell'industria discografica e cinematografica, che piangono per il crollo continuo delle vendite di Cd e Dvd, ma secondo una ricerca olandese la causa delle loro sciagure non è il file sharing. Anzi, il peer to peer ha delle ricadute positive sulla vendita dei prodotti collegati ai contenuti video e a quelli musicali: il merchandising.

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zeross
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MessaggioInviato: 18 Feb 2009 12:15    Oggetto: colpirne uno per educarne cento Rispondi citando

Come diceva il buon vecchio MAO colpirne uno per educarne cento Twisted Evil
Lo scopo non è riavere soldi illecitamente guadagnati dai quattro filibustieri, ma dimostrare che il governo mondiale della musica, film e copyright in genere e forte e deciso a colpire duro TapTap
Poi si saranno ispirati quelli delle major sicuramente a Khmer rossi:
Lasciarti vivere? nessun profitto
Eliminarti? nessun costo
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fulmine
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Residenza: olimpio

MessaggioInviato: 18 Feb 2009 12:55    Oggetto: Re: colpirne uno per educarne cento Rispondi citando

zeross ha scritto:
Come diceva il buon vecchio MAO colpirne uno per educarne cento Twisted Evil
Lo scopo non è riavere soldi illecitamente guadagnati dai quattro filibustieri, ma dimostrare che il governo mondiale della musica, film e copyright in genere e forte e deciso a colpire duro TapTap
Poi si saranno ispirati quelli delle major sicuramente a Khmer rossi:
Lasciarti vivere? nessun profitto
Eliminarti? nessun costo
Shocked

E' vero anche quello che dici tu, ma comunque se ci guadagnano qualche soldo per loro è una doppia vittoria. Le altre industrie di intrattenimento infatti stanno a vedere come va nel frattempo e in parallelo mi sa che osservano anche i distributori di files sharing. Come si dice in italia, creare precedenti, i quali poi diventano consuetudine e che dopo fungono da legge. Wink
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{paolo del bene}
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MessaggioInviato: 23 Apr 2009 05:42    Oggetto: la condivisione con la pirateria non c'entra Rispondi citando

che ha a che fare la pirateria con la condivisione ? proprio nulla.

documentati perchè questa mattina sarò alla Camera dei Deputati a parlare di Pirateria Informatica. [edit: e chi se ne...]

se li schioppassero tutti quelli che duplicano abusivamente, io vedo la cosa sotto un altro punto di vista:

Citazione:
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il sottosegretario di Stato per l'interno, Alfredo Mantovano.

ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, nel confermare la condanna per ogni manifestazione di odio e di violenza razziale comunque espressa, ribadisco l'impegno del Ministero dell'interno nell'azione di contrasto volta alla piena applicazione del quadro giuridico sanzionatorio, in particolare contenuto nella cosiddetta legge Mancino.
Per meglio delimitare il senso dell'informativa, ricordo che il dominio Internet facebook.com fornisce servizi di social network e risulta registrato dalla Facebook.Inc, con sede a Palo Alto in California, negli Stati Uniti. In Italia non esiste una sede della società, mentre l'unica sede europea si trova a Londra.
Facebook nasce nel 2004 in ambito universitario, poi si estende con successo a tutti gli utenti della rete. L'iscrizione al sito è gratuita e risulta vietata ai minori di 13 anni, mentre per i ragazzi di età compresa fra i 13 e 18 anni è necessario l'assenso dei genitori. Per gli iscritti che lo richiedono, è possibile disattivare l'account registrato e far cancellare in maniera permanente i propri dati.
Fonti giornalistiche riferiscono che il sito figura dal luglio del 2007 nella classifica dei cosiddetti top ten relativa a quelli
più visitati nel mondo e il primo negli Stati Uniti, con oltre 60 milioni di foto caricate settimanalmente. In Italia, nel 2008 si è verificata una crescita esponenziale nell'utilizzazione del sito, se si considera che, nel solo mese di agosto, si sono registrati oltre 1 milione e 300 mila accessi.
Per meglio comprendere le dimensioni del successo del fenomeno Facebook, vale la pena ricordare che l'accesso al sito è stato filtrato da diverse organizzazioni aziendali, perché costituiva una sensibile fonte di distrazione per i dipendenti. In considerazione della grande quantità di dati raccolti il servizio è spesso soggetto ad attacchi da parte di hacker ed è afflitto dal fenomeno della presenza di false identità. La polizia postale delle comunicazioni del Ministero dell'interno, anche attraverso le proprie articolazioni territoriali, assicura il costante monitoraggio della rete Internet per individuare i contenuti di eventuale rilievo penale negli spazi e servizi di comunicazione on line. In tale contesto, il portale di social network Facebook viene monitorato con attenzione particolare, anche in riferimento alla presenza di eventuali contenuti che configurino apologia o istigazione alla discriminazione razziale, alla xenofobia e alle altre manifestazioni di intolleranza.
Come è noto, le fattispecie penalmente rilevanti presenti sulla rete Internet vengono segnalate all'autorità giudiziaria, tuttavia la procedibilità successiva presuppone che i fatti siano riferibili a spazi e servizi web gestiti da server o da persone fisicamente presenti sul territorio nazionale.


nel documento da me allegato è stata inserita solo la parte che riguarda internet, ovvero a partire da pagina 41 fino a pagina 48

oggi credo che si parli soprattutto di Pirateria e credo che forse venga fuori il caso di Pirate Bay.

l'unico modo per stroncare definitivamente la pirateria è fare sensibilizzazione e spiegare alle
persone che duplicare materiale protetto da copyright è un danno nei confronti di chi lo sviluppa ed un danno inflitto alla società in cui viviamo.

il primo perchè nonostante vendano comunque poche copie, i loro softwares non liberi continuano
ad essere usati, va spiegato alle persone che non debbono caricare/scaricare su internet materiale
coperto da copyright.

le società finiranno per non vendere più nessun software non libero, allo stesso tempo bisogna
costringere la Pubblica Amministrazione a far uso di software Libero e far si che in internet
possano veicolare solo softwares liberi.

chi vorrà acquistare un software non libero sarà libero di farlo, ma non di metterlo su internet,
così come ogni altra cosa attualmente disponibile come film, canzoni,... tutti con tanto di copyright.

potranno dunque circolare su internet solo softwares liberi il che vuol dire che se qualcuno ha
interesse a vendere del software libero, sarà libero di farlo, purchè presti un servizio d'assistenza, o scriva dei manuali che insegnino ad usarlo.

solo in questo modo potremo respingere l'onda di chi duplica illegalmente il software, di chi lo
detiene senza averne acquuistato le licenze, che lo vende....

vanno perseguiti coloro che lo fanno sistematicamente, allo stesso tempo bisogna mettere sotto gli occhi di tutti una valida alternativa: FreeBSD, GNU/Darwin, GNU/HURD, GNU/KFreeBSD,
GNU/linux, GNU/NetBSD, GNUSTEP, NetBSD, OpenBSD.

in pratica mettere microsoft, adobe, macromedia, sun microsystems, apple computer cupertino.inc,
novell, redhat.... nelle condizioni di dover chiudere definitivamente.

una rete libera che ospiti software libero, musica libera e chi desidera una rete commerciale ricorra ad IPv6

ogni restrizione, ogni legge per la pirateria informatica, è frutto di restrizioni sistematiche,
che sono frutto delle multinazioni, le quali esercitano nel nostro paese pressione sul governo
FANTOCCIO, cosicchè possano perseguire penalmente chi commette un reato.

se non si farà più pirateria, le multinazionali che oggi spadroneggiano in casa nostra, saranno
costrette ad andarsene, perchè non si da loro alcuna motivazione per usare i loro softwares non
liberi ed allo stesso tempo non ci sarà più nessuno che duplica illegalmente.

al limite le multinazionali potranno rivolgersi alle aziende per l'uso di software non libero, sempre se le aziende intendano adottarlo visto gli alti costi di gestione e per le limitazioni che ha sia come software che per le restrizioni culturali che impone.
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MessaggioInviato: 24 Apr 2009 23:52    Oggetto: Re: la condivisione con la pirateria non c'entra Rispondi citando

{paolo del bene} ha scritto:
documentati perchè questa mattina sarò alla Camera dei Deputati a parlare di Pirateria Informatica.

Rolling Eyes Whistle
Citazione:
nel documento da me allegato è stata inserita solo la parte che riguarda internet, ovvero a partire da pagina 41 fino a pagina 48

d'oh! barella
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MessaggioInviato: 25 Apr 2009 10:44    Oggetto: Re: la condivisione con la pirateria non c'entra Rispondi citando

Basta
{paolo del bene} ha scritto:

documentati perchè questa mattina sarò alla Camera dei Deputati a parlare di Pirateria Informatica. [edit: e chi se ne...]

Evvai! Evvai! Evvai! Evvai! Evvai! Evvai! Evvai! Evvai! Evvai!

Evviva Evviva Evviva Evviva Evviva Evviva Evviva Evviva Evviva Evviva Evviva Evviva
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MessaggioInviato: 25 Apr 2009 11:29    Oggetto: Rispondi

paolo del bene ha scritto:
l'unico modo per stroncare definitivamente la pirateria è fare sensibilizzazione e spiegare alle
persone che duplicare materiale protetto da copyright è un danno nei confronti di chi lo sviluppa ed un danno inflitto alla società in cui viviamo.

Danno? Relativamente lo chiamerei danno, certo, è giusto che ognuno abbia il suo compenso ma non un vitalizio, non credi? Twisted Evil
paolo del bene ha scritto:
il primo perchè nonostante vendano comunque poche copie, i loro softwares non liberi continuano
ad essere usati, va spiegato alle persone che non debbono caricare/scaricare su internet materiale
coperto da copyright.

Ma perchè ripiegare sugli utenti, il danno, se c'è parte da chi mette sul web materiale coperto da copyright e poi da chi non controlla. C'è la polizia postale, blocca i siti se danno possibilita di scaricare roba illegale. Non ho capito cosa centrano gli utenti, tanti pensano che se una cosa si può scaricare da internet, questa sia legale in quanto si presuppone che gli organi di controllo in caso contrario avrebbero bloccato il sito. In realtà non è così, in quanto si vede che la polizia postale dà poco conto a queste cose in quanto sono impegnati in cose veeramente importanti. Allora che si fà, si da la colpa agli utenti per comodità? Lo so che la legge non ammette ignoranza ma essa fa di tutto per rendere la gente ignorante in certe cose, se poi ci vede una bella tetta da mungere....
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