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.paolo. Ospite
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Inviato: 09 Giu 2005 10:33 Oggetto: linux + opensource = robe di sinistra |
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Commento all'articolo Quando Linux fa politica
scusa, una persona intelligente come te che mi casca in luoghi comuni e superficiali come il fare l'accostamento alquanto infantile
(linux + opensource) = (robe di sinistra)
?!
la nutella di sinistra? la scarpa da ginnastica di destra?
volendo si può scomodare e chiosare il giorgio gaber, che proprio di simili ridicoli accostamenti, ne ha fatto una piacevolissima canzonetta.
anche perchè c'è il rischio che persone cadano nel tranello e poi, confuse da una semplcitià d'animo, ci credano veramente.
come insegnante di materie informatiche a tempo perso, avendo da poco tenuto anche corsi open source, mi sono proprio in battutto in orde di imbelli ragazzini, che dall'alto della loro ingenuità, erano proprio convinti di una siffatta, scusa il mio esser diretto, idiozia.
alla scoperta "prof. linux, ma è gratis" associavano sempre un "ma è di sinistra". tradendo una squisita ingenuità. da qui a bollare come robe-di-destra il modello opposto, il passo è veramente breve.
giusto per polemizzare, ma hai mai visto quelli-di-sinistra oggi?
quella leadership si vanta di possedere personalmente barche; di servisi di sarti londinesi dal gusto retrò per farsi fare su misura scarpe, vestiti e borsello; capaci di annoverare tra le loro file giornalisti miliardari pronti a immolarsi in un estemporanea difesa dell'intera classe giornalistica, perchè personalemtne oggetto di contestazioni (forse anche lecite) presidente del consiglio a loro opposto idealmente ecc...
insomma tutto ben al di fuori del classico clichè della sinistra.
a dire il vero, a spaccare il capello in quattro, personalmente, invece non trovo nel mercato globale niente di più liberale, liberista e libertario proprio dell'open source.
quindi, non trovo nulla di più vergognosamente capitalistico proprio dell'open source.
altrimenti dovremmo far passare anche il paradossale assunto che colossi del calibro di sun o ibm, siano in realtà accolite della san vincenzo.
open source, che, a differenza del closed source, punta direttamente al recuperare il massimo profitto, con il minimo sforzo, sfruttando, in estrema e superficiale sintesi, direttamente il lavoro di un network di programmatori, che prestano il proprio servizio molto spesso a tempo perso, privi di corrispettivo e per passione.
altrochè robe-di-sinistra. a guardar bene, e con testa, queste sono robe-si-destra. pure estrema.
infine, per chiosare gaber, il finale della sua canzone: ma basta!
basta, con queste semplificazioni al limite del ridicolo.
ciao
/paolo |
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liver Dio maturo
Registrato: 31/03/05 09:20 Messaggi: 1091 Residenza: Verona
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Inviato: 09 Giu 2005 13:53 Oggetto: Re: Quando Linux fa politica |
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.paolo. ha scritto: |
la nutella di sinistra? la scarpa da ginnastica di destra?
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Nutella e scarpa sono solo oggetti. Ritengo che Linux sia qualcosa in più. Ciò non significa che sia per forza di sinistra, ma solo che la sua portata politica è innegabile.
.paolo. ha scritto: |
alla scoperta "prof. linux, ma è gratis" associavano sempre un "ma è di sinistra".
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Anche a me sfugge il nesso...
.paolo. ha scritto: |
da qui a bollare come robe-di-destra il modello opposto, il passo è veramente breve.
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Veramente io credo sia il contrario: Microsoft è percepita come un monopolio ingiusto e parassita, ergo il suo avversario più accreditato è di sinistra. Inutile dire che non sono d'accordo con questa visione semplicistica.
.paolo. ha scritto: |
giusto per polemizzare...
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No grazie, rimaniamo in tema.
.paolo. ha scritto: |
non trovo nel mercato globale niente di più liberale, liberista e libertario proprio dell'open source.
quindi, non trovo nulla di più vergognosamente capitalistico proprio dell'open source.
[...]punta direttamente al recuperare il massimo profitto, con il minimo sforzo, sfruttando, in estrema e superficiale sintesi, direttamente il lavoro di un network di programmatori, che prestano il proprio servizio molto spesso a tempo perso, privi di corrispettivo e per passione.
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Qui siamo proprio in disaccordo: secondo me condividere le conoscenze non significa farsi sfruttare dal bieco capitalista. Significa dare e darsi una chance in più per crescere. Io la vedo come il superamento della proprietà intellettuale. Questa risorsa (il codice sorgente) c'è ed è di tutti. Se poi qualcuno riesce a sfruttarla per fare soldi, tanto meglio per lui. L'importante è che non lo faccia a scapito di qualcuno, cioè chiudendo la risorsa e impedendone l'accesso libero.
Ma, aldilà della teoria, quello che mi preme è l'aspetto pratico. La tecnologia open può essere un arma per i paesi poveri per uscire dalla morsa tecnologica delle multinazionali.
Potrà non essere di sinistra, ma è Politica, con la p maiuscola. |
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