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Kodak pensiona la pellicola Kodachrome
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Autore Messaggio
cisco
Dio minore
Dio minore


Registrato: 25/09/08 18:41
Messaggi: 779

MessaggioInviato: 29 Giu 2009 11:15    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:


Chiudo sfidando i detrattori della pellicola analogica a realizzare immagini uguali o simili a quelle ottenibili con la vecchia Ektachrome infrared.

Forse volevi dire digitale... Wink
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dr.K
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 24/03/05 05:07
Messaggi: 1186
Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!

MessaggioInviato: 29 Giu 2009 21:05    Oggetto: Rispondi citando

Ragazzi, non scherziamo, è il 2009.
Di quale digitale stiamo parlando? Della compatta di marca che riconosce il sorriso e ha 100 funzioni ma non ti permette di impostare tempi e diaframmi e ha un'ottica (di marca!) del diametro complessivo di 1 centimetro e f/3,5? Vi siete chiesti perchè non è conveniente ripararle? Certo che la pellicola è meglio!
La qualità dei CCD e dei CMOS oggi ha raggiunto se non superato quella della pellicola. Lo dico perché se oggi mi occupo di video è perché prima mi occupavo di fotografia e ho 4 amici professionisti. Oggi la mia Nikon D200 (sulla quale posso montare le ottiche della FM-2 e che non ha latenza dello scatto) ha una qualità pari ad una pellicola 35mm commerciale e non è neanche l'ultimo modello, anzi. I dorsi professionali medio e grande formato non hanno nulla da invidiare ad una 6x7 o una 10"x12". Bisogna solo sapere che un CCD o un CMOS non reagiscono come dei granuli di sali di argento. E bisogna scattare in RAW (non TIFF o JPEG) e postprodurre con photoshop. Nulla di diverso da quello che si faceva con una pellicola a colori nell'ingranditore: si faceva il bianco e poi si decideva che colori dare alla stampa mediante la testa-colore; o con le diapositive si alterava lo sviluppo per ottenere tonalità diverse.
@zeross: La rappresentazione della realtà (che non è la realtà!) avviene anche con la pellicola. Non ricordo se Benjamin o Bartes parlavano di fotografia come di "analogo fotografico" della realtà. Innanzitutto opero una scelta: l'inquadratra, escludendo tutto il resto; inoltre proietto il reale su un piano bidimensionale; poi il reale viene rappresentato attraverso l'annerimento di una miriade di grani di sali d'argento, mediamente e uniformemente distribuiti. Oggi il reticolo di pixel ha raggiunto (e superato) la densità dei grani d'argento di una normale pellicola professionale. Lungo tutto il processo, dalla ripresa alla stampa, posso operare tante di quelle alterazioni (e non solo cromatiche) che Photoshop è semplicemente "più comodo". Se scatti in RAW, stai catturando il valore del fotone (luma e croma) che cade su quel pixel, mentre con la normale pellicola a colori il sale d'argento "stimola" il relativo strato di copulante che dà il colore grazie all'energia del fotone.
Una volta che hai un RAW, puoi agire esattamente come se tu dovessi stampare un negativo: libertà quasi assoluta.
Sempre per zeross: non credo che il "progresso" sia sempre meglio. La mia meccanica manuale può essere riparata dall'omino vicino a dove lavoro, la mia digitale verrebbe sostituita...
Non credo che l'odierna tecnologia non possa essere padroneggiata dai singoli (io ci riesco Wink ), credo anche che una tecnologia più semplice sia più democratica (il discorso della carta bitumata), a patto che chi usa questa tecnologia sia consapevole, a qualsiasi livello. E' strano che in un'era in cui l'immagine ha una valenza comunicativa fortissima, l'educazione alla lettura e all'uso dell'immagine come linguaggio sia riservato ai corsi di studio post-diploma.

Le implicazioni del digitale sono altrove. Se Benjamin parlava di "Opera d'arte nell'era della sua riproducibilità tecnica" (burp...! scusate...) ovvero se poneva l'accento sul fatto che con la fotografia da un originale (il negativo) si potevano fare infinite riproduzioni tutte uguali fra di loro (con l'approssimazione della tecnica industriale, ovvio) e se si potevano riprodurre le opere d'arte verosimilmente (le cartoline della Gioconda o di un Picasso), oggi qual è la differenza tra un file e la sua copia?
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dr.K
Dio maturo
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Registrato: 24/03/05 05:07
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Residenza: di fronte a TRE ragazze olandesi appena arrivate!!!

MessaggioInviato: 29 Giu 2009 21:09    Oggetto: Rispondi

Comunque mi spiace per la Kodachrome, era la migliore pellicola che un "amatore" potesse trovare. E le stampe su Cibachrome, se fatte ad arte, sono garantite 99 anni. Sfido qualsiasi hard disc a durare un decimo del tempo.
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