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Afghanistan:per chi suona la campana
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 12:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 18 Set 2009 12:33    Oggetto: Afghanistan:per chi suona la campana Rispondi citando

- Afghanistan: per chi suona la campana -
di Paolo De Gregorio, 18 settembre 2009

Il ministro della guerra all?Afghanistan, La Russa, definisce vigliacchi coloro che hanno dato la vita per liberare la loro terra da truppe straniere.
E? chiaro che i bombardamenti ripetuti sui civili da parte della Nato e degli Usa sono esempi di luminoso coraggio. Anzi, credo che nei piani del ministro, disponendo di truppe di coraggiosi e temerari difensori della libertà e della democrazia, invece di tenerli inguattati dentro i blindati ?Lince?, disporrà che vadano a piedi ed affrontino finalmente i talebani ad armi pari, poiché gli alti gradi dei pacificatori italiani si lamentano sempre di una guerra ?asimmetrica?.
Potrebbero mettere da parte tutta la costosa ferraglia, dai bombardieri, ai droni, ai predator, ai carri armati, agli elicotteri, tanto si trovano davanti a dei vigliacchi.
I soldati stranieri sono lì non per la ottima paga, ma come militanti idealisti di fede democratica e cristiana, come ben gli insegnano soprattutto nelle scuole paracadutisti o nei lagunari incursori.
?La missione continuerà? tuona La Russa!

Ma non sarebbe ora che ci spiegassero perché siamo in Afghanistan? Quali interessi difendiamo, quale minaccia viene all?Italia da quell?area, perché vogliamo imporre la democrazia ad una nazione medioevale che si fonda su un tessuto tribale? Con quale diritto, insieme a tutto l?Occidente, abbiamo invaso questo paese, sostenuto e armato una delle fazioni (l?alleanza del Nord) in cui è divisa questa nazione?

?Alto prezzo pagato per la libertà! Non ci fermeremo! Tutti gli italiani sono vicini ai nostri soldati, che fanno il loro dovere a costo della vita per la libertà e la sicurezza dell?Europa!?
Fiumi di retorica ci vengono ammanniti dai tromboni della politica, naturalmente anche della ?sinistra sparita?, ma nessuno ha il coraggio della semplice verità, merce rara ai nostri tempi.
Noi siamo lì, in quella terra lontana, ai confini con la Cina, perché dalla fine della seconda guerra mondiale siamo a rimorchio degli USA e della Nato (che poi sono la stessa cosa), che hanno sempre fatto una politica imperiale, pretendendo di controllare o di determinare l?evoluzione politica di tutta quell?area che va dal Medio Oriente fino a Taiwan, con la presenza di centinaia di basi militari e potenti flotte, portaerei comprese. La ottusa guerra contro il popolo vietnamita ebbe il solo scopo, politico, di fermare l?espandersi del comunismo, cosa che non riguardava gli Usa e avveniva a migliaia di chilometri dalla America.

Oggi lo scopo è diverso, ma sempre imperiale, con l?insana fissazione di limitare lo sviluppo della Cina e dell?India togliendo loro la possibilità di ricevere con un oledotto (che dovrebbe passare anche per l?Afghanistan) buona parte del petrolio e del gas mediorientale, ed impedire che questi grandi paesi diventino potenze regionali, in un mondo già diventato multipolare.
E? un progetto stupido e perdente, hanno perduto in Vietnam e perderanno anche in Afgnanistan, il tutto mentre i contribuenti americani non conoscono le cifre di quello che costa l?apparato militare dispiegato in quell?area che va dalle basi europee fino a Taiwan, fino a Diego Garcia, e se ne fossero informati inseguirebbero con i forconi i loro governanti fino ad infilarglieli nelle chiappe.

Non vi è un solo motivo, oltre quello imperiale, per restare laggiù e mandarvi a morire dei cittadini italiani.
La regola ferrea deve essere quella della non ingerenza. Anche qui da noi sarebbe ora che qualcuno, in Parlamento, ci facesse conoscere i conti, quelli veri e completi, di quanto finora ci è costata questa sporca avventura, in termini di denaro e di morti, e per quelli che ancora parlano di missione di pace, di protezione della democrazia, di vittoria finale, si chiami subito il pronto intervento CIM (centri igiene mentale).
Comunque io avrei una ricettina molto semplice per evitare le guerre: mandare in prima linea quelli che le dichiarano e le approvano, insieme ai loro familiari.
Credo che avremmo una pace durevole
Paolo De Gregorio
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antbenny
Eroe in grazia degli dei
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Registrato: 12/10/08 23:28
Messaggi: 83

MessaggioInviato: 21 Set 2009 09:28    Oggetto: Rispondi citando

Afghanistan: Napolitano, missione italiana non è da rivedere.

"Non credo ci sia nulla da rivedere nella missione italiana in Afghanistan". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Non trapela nessuna divisione - aggiunge - su questa posizione neppure da parte dell'opposizione".
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toto200
Dio minore
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Registrato: 28/11/05 16:43
Messaggi: 664
Residenza: europa

MessaggioInviato: 22 Set 2009 11:06    Oggetto: Re: Afghanistan:per chi suona la campana Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
Ma non sarebbe ora che ci spiegassero perché siamo in Afghanistan?

Ovviamente, in base alla visione del mondo di chi spiega questo perchè, il principio sottolineato sarà diverso. Se parla:
* un alto grado italiano di stanza in Afganistan sarà per portare la pace;
* un parà della folgore sarà per aiutare i civili locali;
* un politico USA sarà per catturare Bin Laden;
* un esponente del PdL sarà per portare la democrazia osteggiata dai talebani;
* un militante dell'estrema sinistra sarà per difendere gli interessi USA;
* ...

Tutte queste affermazioni sono, sostanzialmente, affermazioni di principio. E, come tutte le affermazioni di principio, sono praticamente impossibili da contestare. Tutti hanno grosso modo ragione, nessuna di esse è sbagliata: sulla base di queste affermazioni la discussione è impossibile.

I principi sono sostranzialmente sempre giusti: è sui mezzi adottati che di solito casca l'asino.

Ma allora, volendo avviare una discussione sui mezzi, sugli aspetti operativi, questi sì contestabili, quindi possibili oggetto di discussione, suggerirei di posizionarsi su un livello più basso.
La prevalenza di un principio sull'altro la si persegue con la croce sulla scheda elettorale, ma la contestazione di un'azione operativa è immediata dall'analisi degli impegni e dei fatti che tentano di onorarli.

Il perchè utile da cercare, quindi, è quello dei patti contratti. E del conseguente rispetto attraverso l'operatività quotidiana.

In conclusione, il "perchè siamo lì" da mettere a fuoco per avviare una discussione è, a mio avviso, quello che deriva dagli impegni scritti che ci siamo presi come paese: che contratto abbiamo firmato che ci impegna a stare lì?

Mica qualcuno crederà che l'Italia abbia inviato truppe e mezzi in Afghanistan perchè il presidente USA ha telefonato al premier italiano dicendogli "come va? pensavo di passare da Roma la settimana prossima: mi fai prenotare un albergo? e la sera di martedì andiamo da Sora Lella all'isola tiberina?
... a proposito, manderesti mica due o tre battaglioni di parà a Kabul?".

Sicuramente sono stati firmati contratti.
Che dicono questi contratti? che noi mandiamo ... quanti militari? per quanto tempo? dove? come? agli ordini di chi? per fare cosa? ...

Se viene reperito questo contratto lo si si analizza per capire se è stato onorato o no. Se non lo si trova è perchè qualcuno lo nasconde.

Se fosse fumoso (possibile) sarebbe un pericolo per entrambi i contraenti, quindi occorrerebbe avviare le procedure per renderlo chiaro. Oltre che a mandare a casa (con la croce sula scheda) chi l'ha preparato e firmato (e relativi capi).

Se continuiamo a discutere dei principi ognuno resta delle proprie idee perchè sono, sostanzialmente, TUTTI difendibili con facilità ...
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celestia
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MessaggioInviato: 22 Set 2009 15:03    Oggetto: Rispondi

Ciao Toto
Sostanzialmente sono d'accordo con Te, ma Ti vorrei far notare che è un pò difficile parlare di missione di Pace spedendo i militari... ci vedrei molto meglio ONG dell'ONU o la Croce Rossa, va bene che si dice "Se vuoi la pace prepara la guerra"..., ma qui farei un distinguo: i militari morti sono sicuramente vittime, e sulla loro buona fede non discuto, ma sui vertici militari permettimi di avanzare seri dubbi! Del resto nessuno degli appartenenti allo S.M. è così ingenuo da non cogliere l'occasione per speculare arrotondando il proprio stipendio, è sempre successo, quindi penso che quei 6 poveri Cristi meritino rispetto, essendo figlia di un militare di carrera capisco il dolore delle famiglie, ma i superiori non li vedo certo puri come gigli.
Poi si può aprire la discussione sul PORTARE LA DEMOCRAZIA! Sigh! personalmente non ci credo, perchè anche l'originario significato della parola democrazia suscita forti dubbi, per quanto riguarda l'export: meglio sorvolare và! Non voglio andare OT, e ci sarebbero da fare molti distinguo
Sulla questione contratti Ti dò ragione ma so già per certo che non avrai risposte
Un abbraccio con simpatia
Celestia
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