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Point & Shoot contro Reflex - Dove sta l'inghippo?
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ZapoTeX
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 04/06/04 16:18
Messaggi: 2627
Residenza: Universo conosciuto

MessaggioInviato: 20 Ago 2009 08:51    Oggetto: Point & Shoot contro Reflex - Dove sta l'inghippo? Rispondi citando

Carissimi,

sto considerando l'acquisto di una reflex e sto guardando le lenti. Tuttavia, noto con dispiacere che le lenti delle reflex, per quanto più grosse, pesanti e costose, offrono PRESTAZIONI INFERIORI, perlomeno da alcuni punti di vista, a quelle delle Point & Shoot. Prendiamo ad esempio la Canon.

La mia SX 110 IS ha una lente che, a 360mm (lunghezza focale equivalente a pellicola da 35mm), consente un'apertura di f/4.3. Se aqcquisto una reflex Canon con cropping factor di 1.61 (come tutte le reflex low end di Canon), posso usare un obiettivo 18-200 che diventa quindi più o meno 29-322, ossia simile alla mia Point & Shoot di adesso.

Purtroppo però, l'obiettivo Canon di cui parlo ha un'apertura massima (alla massima lunghezza focale) di 5.6, ben inferiore alla mia 4.3. Ora, la mia domanda è: dove sta l'inghippo? Come è possibile che una compatta vada meglio di una reflex in cui la lente da sola costa più dell'intera macchina compatta? Le mie ipotesi sono:

1) La reflex distorce di meno, ha meno fringing e aberrazioni varie.
2) Quando si calcola l'apertura massima, bisogna tenere conto della dimensione del sensore

La 1 è probabilmente vera, ma non me ne frega molto. Con la mia SX110IS compatta riesco a fare foto sufficientemente nitide (io le tengo su PC, non le stampo) e senza troppe aberrazioni (a parte a volte quando fotografo i palazzi mi distorce un minimo le linee rette, ma capita molto molto raramente)

La 2: qualche esperto mi può aiutare? Da wiki capisco che il numero f altro non è che il rapporto tra la lunghezza focale e l'effettivo diametro fisico dell'obiettivo. Come chiunque abbia un proiettore sa, all'aumentare della lunghezza focale l'intensità di luce diminuisce (con il quadrato della lunghezza focale). Al contrario, all'aumentare del diametro, l'intensità aumenta (con il quadrato del diametro).

In altre parole, il numero f è un parametro che si riferisce esclusivamente all'obiettivo, mentre la quantità di luce disponibile dipende da obiettivo E dimensione del sensore. In altre parole, il parametro da valutare sarebbe la potenza luminosa che arriva sul sensore, non l'intensità luminosa (=potenza per unità di superficie). Quindi, un'apertura di f/5.6 su un sensore di dimensione APS-C, ossia 22.3mm x 14.9mm (come molte reflex consumer Canon) darebbe una potenza luminosa ben superiore a quella di un obiettivo f/4.3 su un sensore di 6mm x 4mm (come il sensore della mia compatta). A conti fatti:

Reflex: 22.3x14.9/(5.6^2)=10.6
Compatta: 6x4/(4.3^2)=1.3

Come dire che sul sensore della reflex arriva 8 volte più luce che su quello della compatta.

ESPERTI AIUTATEMI! Ho detto stupidaggini?

Grazie a tutti e a presto!

Davide
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Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 29 Set 2009 19:30    Oggetto: Rispondi citando

Realizzare una lente più piccola, oltre che a essere meno costoso è anche più facile e le due cose vanno d'accordo con la semplicità costruttiva delle piccole macchine non reflex.

Non capisco però perché ti addolori Wink per nemmeno uno stop di differenza.. non abbiamo più i vecchi problemi con le pellicole a bassa sensibilità di una volta che imponevano tempi lunghi e micromossi fastidiosi... Anche con un F 5.6 di partenza si possono ottenere delle buone foto. Tieni conto che spesso la luminosità di un obiettivo è frutto di un compromesso per avere immagini decenti alla massima apertura consentita sulla base dei risultati, non sulle possibilità reali di apertura di un obiettivo. La complessità dei grandi zoom moltiplica i difetti delle lenti e per avere immagini di qualità elevatissima è necessario utilizzare materiali troppo costosi per il mercato consumer.

Sul quesito che hai posto in fondo alla tua esposizione (scritta) non posso risponderti, ho il mal di testa. d'oh!

Se ho detto delle stupidaggini è perché ho il mal di testa.
Scusami! Embarassed
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dr.K
Dio maturo
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MessaggioInviato: 25 Nov 2009 19:26    Oggetto: Rispondi

Non puoi basare la valutazione della qualità di un'ottica soltanto sulla sua apertura massima.
Troppi fattori entrano in gioco, per prima la qualità del cristallo delle lenti, quante lenti/gruppi sono stati usati, ecc...
Ho una Zeiss Ikonta (non reflex) degli anni '40 che ha una capacità di risoluzione che le mie ottiche Nikon anni '90 (pre-digitale) si scordano.

Usa ciò che ti è più comodo, non perderti dietro a 2/3 (due terzi) di stop (questa è la differenza di apertura tra le due ottiche che hai descritto).
Perchè avresti bisogno di una reflex? Rispondi a questa domanda e avrai risolto i tuoi dubbi.
Io posso darti qualche suggerimento, al massimo.
Con una reflex fotografi sempre ciò che vedi nel mirino (con una non reflex interviene l'errore di parallasse su distanze brevi). Puoi cambiare ottica. Mediamente il sensore è più grande, più veloce e più sensibile. Quasi tutte registrano in formato RAW, grazie al quale puoi trattare il file come se fosse un negativo (cambiare temperatura colore, contrasto, luminosità, ecc...).

Alcune precisazioni.
Per lo stesso valore f di due ottiche diverse, passa la stessa quantità di luce. Sia che usiamo un 8mm o un 500mm. Quindi se lasciamo inalterati il tempo di esposizione e la sensibilità della "pellicola", le due immagini avranno la stessa esposizione. La superficie esposta non c'entra nulla, in quanto il numero dei fotoni che colpiscono la superficie sensibile è determinato dal diaframma e dal tempo di esposizione. Se non fosse come dico, un esposimetro sarebbe uno strumento del tutto inutile.
Il tuo "paragone" sui sensori è un po' come paragonare una pellicola da 400 ASA con una da 100 ASA. La dimensione del sensore influisce sulla sua rapidità a passare le informazioni al processore, sulla definizione e sulla dimensione dell'immagine, non sulla quantità di luce "disponibile". Ti porto un esempio: una pellicola 16mm da 100 ASA esposta a f/8 sarà esposta esattamente come una 35mm da 100 ASA esposta a f/8 (a parità di tipo di emulsione, ovviamente).

In sintesi:
1) possiamo dire che nella maggior parte dei casi sia vero.
2) no, non confondere f con la sensibilità del supporto.
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