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Processo a Google, condannati tre dirigenti
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Autore Messaggio
wallyweek
Mortale adepto
Mortale adepto


Registrato: 17/12/07 11:06
Messaggi: 34

MessaggioInviato: 25 Feb 2010 10:15    Oggetto: Rispondi citando

{Franco} ha scritto:
Mi stupisce MOOOOLTO questa condanna. Personalmente sono di parere opposto. Il video dei maltrattamenti, girato, caricato dagli aguzzini, HA PERMESSO DI INDIVIDUARLI. Provate a pensare se non lo avessero messo li .... starebbero ancora torturando quel ragazzo!!! Qui si perde il senso delle priorità. Il problema NON E' IL VIDEO di per se, che anzi ha permesso di porre fine alle angherie (meno male che gli aguzzini sono degli IMBECILLI e l'hanno caricato sul web direi). Il problema è il reato commesso che il video PROVA.


Quoto tutto per non dare adito ad alcun dubbio: i ragazzi vanno presi e puniti severamente.

Detto questo: Franco, osservazione acuta e giustissima la tua: senza video nessuno l'avrebbe mai saputo. La censura avrebbe aiutato i colpevoli e non la vittima: è davvero questo che vogliamo dalla rete? Shocked
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{Elax}
Ospite





MessaggioInviato: 25 Feb 2010 10:45    Oggetto: Rispondi citando

Ho qualche anno sulle spalle e sono attento ai cambiamenti sociali; negli anni mi sono reso conto come tutti noi valutiamo le cose in relazione alle scelte in voga in un determinato momento e non in relazione a tutte le scelte possibili, come sarebbe funzionale.
Dopo le tirannie fisiche del '900 si stanno facendo strada quelle che io definisco tirannie democratiche...
Siamo in un periodo così ed è "logico" che le libertà personali vengano regolamentate e ristrette.
Credo che Internet non faccia eccezione; anzi...
Quando come società ci stuferemo di essere "consumatori" e sempre più compressi, inizierà il periodo di deregolamentazione e di inversione demografica... forse fra un centinaio di anni.
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{Carlo}
Ospite





MessaggioInviato: 25 Feb 2010 10:49    Oggetto: Rispondi citando

Era ora! Il fatto stesso che parliate di "censura preventiva" è testimone della vostra malafede, oppure della doppia personalità di molti paladini del web.
Quella che chiamate "censura preventiva" io la chiamo "responsabilità civile, penale e morale dell'editore". E' sempre esistita e senza nessuno scandalo. Il fatto che alcuni editori di internet non possano... o meglio NON VOGLIANO assumersi questa responsabilità è un problema assolutamente relativo, che non ha nulla a che vedere con il concetto di censura.
Poi, vi mettete anche a raccontare che i genitori del ragazzo hanno ritirato la denuncia (chissà come e perché...) e vi scagliate contro l'associazione che invece ha proseguito nella sua battaglia. MA NON SIETE LO STESSO SITO (e gli stessi... commentatori) CHE RECLAMA DA ANNI A GRAN VOCE L'INTRODUZIONE IN ITALIA DELLA CLASS ACTION? E la class acrion, fra i suoi valori, ha proprio quello di evitare che, ritirandosi il singolo, l'azione vada comunque avanti, nell'interesse di tutti... D'altra parte, non mi meraviglio: anche sui blog invece delle notizie si passano i comunicati stampa realizati dalle multinazionali... "pensate un po'... anche i genitori del ragazzo down si erano ritirati... questa associazione invece vuol solo fare tanto male a noi povere multinazionali ma soprattutto ai mini siti che hanno tanto da dire e da dare al mondo..."
Più in generale, anche su questo sito, tutti i commenti sono soggetti a verifica e responsabilità: devi essere iscritto (e quindi sei "preventivamente autorizzato") oppure il tuo commento, come in questo caso, viene valutato singolarmente prima della pubblicazione.
Così funzionano la stragrande maggioranza dei siti al mondo, senza nessun problema o scandalo.
Invece, i pochi giganti che guadagnano sulla irresponsabilità dei contenuti, fanno leva sulla pletora di blogghini, blogghetti, minisiti da tre utenti al giorno e fingono di identificarsi con loro: "Vogliono metterci le manette!"
A chi? Al minisito dove il mario si racconta le cose da solo perché tanto nessuno le legge? Ma come diavolo fa il mario a identificarsi con gli speculatori del web?
C'è poi un altro aspetto, che ho più volte ricordato nei dibattiti su questo sito: se io scrivo che "il mario è pedofilo" e nessuno valuta preventivamente questo commento, io commetto un reato (a prescindere se mario sia pedofilo o meno: semplicemente, non posso dirlo finché non c'é una sentenza definitiva a suo carico). Se vengo bloccato dal direttore di questo sito, succederebbe quello che succede da millenni in tutte le redazioni del mondo: evitiamo che uno stupido come me commetta un reato.
Se invece nessuno controlla, una volta pubblicato che "il mario è pedofilo" questo giudizio rimarrà in eterno. Non serviranno a nulla nemmeno le cancellazioni ordinate dal giudice! Ogni volta che qualcuno cercherà Mario su google, salterà fuori che è pedofilo!!!!
E se il Mario foste voi? Non siete pedofili, qualche amico vi ha fatto uno scherzo... ma voi per difendere i diritti dei giganti del web (che nulla hanno a che fare con i vostri) non avete voluto nessun controllo preventivo dei contenuti. E i vostri pronipoti avranno sempre il dubbio che siete stati pedofili...
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{carlo}
Ospite





MessaggioInviato: 25 Feb 2010 10:55    Oggetto: Rispondi citando

Mah... io sono sconvolto.... qualcuno sostiene che la pubblicazione di un video serve a perseguire i colpevoli?
perfetto: spero che chi controlla il mio commento (si... perché qui c'é il controllo preventivo) abbia il coraggio di pubblicare quello che sto per scrivere (che non è un reato, ma un'opinione molto forte):
(NON) vi auguro che vada online il video dove sodomizzano vostro figlio di cinque anni. Immagino sareste contenti di individuare gli stupratori, e che le immagini di vostro figlio che urla e piange siano un patrimonio culturale dell'umanità che non deve essere censurato!
(...anche se il giudice lo toglie dal sito, il video rimarrà in circolazione in eterno...)
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Roberto1960
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 21/01/08 01:39
Messaggi: 1168
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 25 Feb 2010 12:22    Oggetto: Re: I giudici dovrebbero informarsi prima di giudicare Rispondi citando

{Politbjuro} ha scritto:
...ne esistono anche di ignoranti che senza avere l'umiltà di informarsi e documentarsi circa gli argomenti su cui devono sentenziare, emettono sentenze che offendono il buonsenso...

Merlin ha scritto:
...Nelle sue valutazioni riguardo a certi magistrati?
Perché qui non è questione di schiarimenti ma di pura e semplice voglia di informarsi su cose che non sa come funzionano.
Anche se ovviamente la responsabilità e dei vari governi, che finora non hanno voluto (o saputo varare) una regolamentazione dell'internet a livello sopranazionale...

pippolo ha scritto:
... la voglia di protagonismo di certi giudici, non conosce freno. Di nuovo un giudice che mancando una legge, pensa di farla lui stesso, dimenticando la funzione a cui e' deputato, cioe' farla rispettare...

Quando leggo questi commenti sull'operato dei magistrati, tutta questa sicumera sulla "improprietà" se non addirittura "illegittimità" della loro azione mi vengono sempre i brividi.
La legge è legge, una materia tecnica, molto complessa, che va trattata in maniera tecnica e ponderata.
Non si può parlare di giurisprudenza come si parla di calcio, o di politica, in cui lo spazio lasciato alle opinioni è sempre piuttosto ampio.
In primo luogo non è corretto verso chi è soggetto all'azione legale dei giudici, perché potrebbe essere imprigionato per questo.
In secondo luogo non è corretto perché "giudicare" i giudici senza aver analizzato, nel dettaglio, le motivazioni delle loro sentenza è intollerabile, proprio perché, come dici anche tu pippolo, i giudici svolgono una funzione "tecnica", applicano codici, non li interpretano (in teoria, ovviamente).

Nello specifico, esiste in Italia una legge che tutela la privacy.
La legge c'è, i giudici la DEVONO applicare, non l'hanno fatta loro.
Se la legge prevede che certe azioni lesive della privacy siano sanzionate, il giudice DEVE sanzionarle, anche se magari potrebbe sembrare che certe sanzioni vadano parzialmente in contrasto con il buonsenso.
Io non voglio dire che il giudice ha fatto bene a condannare Google, certamente preferirei che non l'avesse fatto.
Neppure però mi arrogo il diritto di affermare che ha sbagliato, perché magari quel giudice ha applicato la legge in maniera tecnicamente ineccepibile. Tanto meno a sospettarne secondi fini o incompetenza.

Il punto, invece, secondo me, sta proprio in quel passaggio che ha accennato Merlin, la responsabilità di chi invece le legge LE SCRIVE.
Ci vuole poi tanto a scrivere una bozza di quel regolamento a cui accennavi tu Merlin?
Perché non si riesce a sancire legislativamente un principio tanto ovvio quanto fondamentale che è il "ciascuno è responsabile delle proprie azioni, anche attraverso internet"?
Come mai paghiamo profumatamente un esercito di legislatori (i parlamentari) e ci ritroviamo poi con una produttività di leggi così paurosamente bassa, con un "vuoto legislativo" che in alcuni settori (vedi internet) è addirittura imbarazzante?

Sapete cosa penso?
Penso che se il nostro Parlamento fosse SERIAMENTE impegnato a fare le leggi che regolano tutti i settori della vita pubblica, con competenza e attenzione, anche le sentenze dei nostri giudici diverrebbero molto più comprensibili, condivisibili e utili.
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dagda
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MessaggioInviato: 25 Feb 2010 13:18    Oggetto: Rispondi citando

{Carlo} ha scritto:
Era ora! Il fatto stesso che parliate di "censura preventiva" è testimone della vostra malafede, oppure della doppia personalità di molti paladini del web.
Quella che chiamate "censura preventiva" io la chiamo "responsabilità civile, penale e morale dell'editore"....


@Carlo
qui è descritta, a mio avviso, molto bene la "responsabilità dell'editore" e la "responsabilità dei magistrati.

Citazione:

Mettiamo in galera pure Google
Si vuole colpire un fenomeno che non si capisce, non si controlla e, per questo, fa paura
di Alberto Mingardi

Ha senso trattare come fosse un editore qualcuno che editore non è? Per dare una valutazione sulla sentenza del Tribunale di Milano, che ieri ha condannato per violazione della privacy tre dirigenti di Google, bisogna partire da questa domanda.
[...]
La sentenza di Milano, diciamo le cose come stanno, acquista rilievo soprattutto in virtù delle tensioni fra Google e la carta stampata. Oggi, la quasi totalità dei quotidiani l’accoglierà come un trionfo della civiltà sulla barbarie. Per un motivo semplicissimo. Mentre il numero dei lettori paganti si rattrappisce, aumentano sempre più coloro che scelgono d’informarsi e di formarsi un’opinione attraverso Internet. Calano le copie, crescono gli accessi ai siti web. Gli editori non sono ancora capaci a monetizzare questi flussi di visite. Google si, e su questa sua capacità ha costruito un modello di business di successo. Per questo motivo, gli editori sono interessati a qualsiasi forma di disciplina dei contenuti sulla rete. E accolgono la sentenza di Milano (non importa se con loro non ha, a rigore, nulla da spartire) come una prima vittoria, in quella che si annuncia come una lunga guerra di posizione.
Bizzarra è inver la scena. I quotidiani, che hanno fatto della violazione della privacy un genere letterario, alzano i calici per la condanna di Google in nome della privacy. Siamo, come sempre in Italia, al paradosso.
Il giudice monocratico, accogliendo parzialmente le tesi del procuratore aggiunto Robledo e del pm Cajani, ha creato un precedente pericoloso. Ha trattato Google/ YouTube come fossero, come dovessero, essere un editore. Fingendo di comprendere che Google non è un editore: è un’autostrada. Se guidando io infrango i limiti di velocità, la colpa è mia – non del concessionario autostradale. Abbiamo a che fare è una “traslazione” impropria di responsabilità, basata sulla falsa analogia fra YouTube e un canale tv tradizionale.
Ma non c’è direttore, non c’è palinsesto, la programmazione cambia in tempo reale a seconda delle preferenze degli utenti. Che ogni tanto sono stupidi, gretti, e ignoranti – come tutti gli esseri umani. Facciamo causa al padreterno?
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syaochan
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MessaggioInviato: 25 Feb 2010 13:24    Oggetto: Rispondi citando

Carlo, ti sfugge qualcosa: il motivo per cui i post qui vengono controllati è conseguenza dell'incertezza legislativa italiana (oltre che, suppongo, evitare lo SPAM indiscriminato). Comunque basta registrarsi et voilà, sparito ogni controllo preventivo.
Citazione:
Se invece nessuno controlla, una volta pubblicato che "il mario è pedofilo" questo giudizio rimarrà in eterno. Non serviranno a nulla nemmeno le cancellazioni ordinate dal giudice! Ogni volta che qualcuno cercherà Mario su google, salterà fuori che è pedofilo!!!!
Stupidaggini, le cose possono venir cancellate e link e cache rimossi da google. Chilling Effects anyone?
Invece se la diceria che Mario sia pedofilo si fosse diffusa tramite il pettegolezzo in paese invece che tramite internet, come faresti a rimuovere questo giudizio?
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 25 Feb 2010 13:32    Oggetto: Rispondi citando

{Carlo} ha scritto:
Era ora! Il fatto stesso che parliate di "censura preventiva" è testimone della vostra malafede, oppure della doppia personalità di molti paladini del web.
Amico, vacci piano a parlare di malafede! E non mi piace nemmeno il senso che dai al termine "paladini del Web". Sei libero di esprimerti ma non di lanciare accuse del genere solo perché ne hai la possibilità. L'unico testimone che vedo è la correttezza con la quale questo sito propone le notizie di pubblico interesse. Il testimone di cui parli accusando l'autore dell'articolo e con questo tutto lo staff di Zeus News somiglia troppo al bastone che si scambiano gli atleti nella staffetta. E pare che tu voglia darcelo in testa, il testimone.
Polemizzare è bello, è uno sport molto praticato ed è pure il benvenuto. Ma c'è modo e metodo. Il tuo è troppo pretestuoso per essere in "buonafede".
Così pare.
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Ahriman80
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MessaggioInviato: 25 Feb 2010 15:30    Oggetto: Rispondi citando

Leggevo un interessante commento su questi fatti su un altro forum che ora vi ripropongo.

Se io minaccio, diffamo et similia qualcuno scrivendo con una BIC su un foglio Pigna e poi lo appendo al muro di casa del signor Rossi (sul quale muro si può affiggere) come funziona? Io vado nei casini, ovvio, ma la Pigna? Mi ha dato lo strumento per scrivere. E la BIC? E il muro del signor Rossi?
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{ninomastro}
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MessaggioInviato: 25 Feb 2010 16:12    Oggetto: Rispondi citando

Punire i tre dirigenti Google è un pò come punire un proprietario di una casa su di un muro della quale dei delinquenti avevano scritto cose offensive!
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Yoda
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MessaggioInviato: 25 Feb 2010 16:48    Oggetto: Re: I giudici dovrebbero informarsi prima di giudicare Rispondi citando

{Politbjuro} ha scritto:
Purtroppo nel nostro disgraziato Paese, accanto ai giudici che resistono all'attacco congiunto delle mafie e del centrodestra, ne esistono anche di ignoranti che senza avere l'umiltà di informarsi e documentarsi circa gli argomenti su cui devono sentenziare, emettono sentenze che offendono il buonsenso di chiunque abbia una conoscenza corretta degli argomenti su cui la giustizia è chiamata a giudicare.


Purtroppo nel nostro disgraziato paese i giudici eroi come Falcone e Borsellino sono rarissimi.

La maggior parte sono come quelli del Tribunale di Milano che fanno sentenze alla c***o di cane!
Magari sono pure diventati magistrati "alla Di Pietro"...
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{Carlo}
Ospite





MessaggioInviato: 25 Feb 2010 16:56    Oggetto: Rispondi citando

A chi sosstiene che google può cancellare le memorie, rispondo: ma quando mai? Tecnicamente è posssibile, ma:
- è mai stato fatto?
- quanti hanno scaricato il video (nel senso... sacricato il file) prima che venisse rimosso?
- hai mai provato a chiedere ad un sito di rimuovere un contenuto infamante che ti riguardava? Io sì, non si è mosso nulla, il contenuto è ancora lì dopo due anni. Ma io, come tutti i peones di questa terra, non ho i soldi delle multinazionali per pagare gli avvocati e richiedere la rimozione delle cache dei siti di mezzo mondo...
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merlin
Dio maturo
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Registrato: 16/03/07 00:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 25 Feb 2010 23:56    Oggetto: Re: I giudici dovrebbero informarsi prima di giudicare Rispondi citando

{Politbjuro} ha scritto:
......

Merlin ha scritto:
...Nelle sue valutazioni riguardo a certi magistrati?
Perché qui non è questione di schiarimenti ma di pura e semplice voglia di informarsi su cose che non sa come funzionano.
Anche se ovviamente la responsabilità e dei vari governi, che finora non hanno voluto (o saputo varare) una regolamentazione dell'internet a livello sopranazionale...

pippolo ha scritto:
... l...


Allora: tralascio il fatto che esiste un "garante della privacy" che in merito a che si discute non ha banfato un attimo; il che forse vuol dire che un'autorità (amministrativa, d'accordo: ma "vale" meno di quella giurisdizionale?) specializzata non ha ritenuto d'intervenire, pur essendo legittimata a farlo, e pure d'urgenza.
Tralascio, ma forse sarebbe valsa la pena che ci riflettessi un attimo.

Per quanto attiene lo sputtanamento in sé, può essere che la famiglia per conto del minore sia stata risarcita in via stragiudiziale; il che, se non elimina il danno, pare lo possa in qualche modo "attenuare". Anche se personalmente quest'ammodernamento della legge del taglione non mi sento di condividerla.

Per quanto attiene la possibilità (deve esistere concretamente, altrimenti l'obbligo sarebbero vuote parole) di filtrare per eliminare l'illecito contenuto, da profano in materia ni sembra impresa impossibile; perché puoi filtrare abbastanza efficacemente le parole, magari anche nelle 10 lingue più parlate al mondo; ma non puoi filtrare le immagini e men che meno i filmati. <anche perché* è una questione di "tempo" e non solo di "risorse" cioè di soldi e addetti ai lavori.
Che poi il lavoro di filtraggio parole di per sé è un lavoro da specialisti; quanto alle immagini e i filmati, dipende dalla latitudine, dalla cultura e dal credo religioso. Ma forse tu credi di assere uno specialista specializzato in specializzazioni; offriti allora a Google e non se ne parli più.

Ma se l'opposto è vero e reale, allora vale il vecchio adagio che recita "ad impossibilia nemo tenetur", che gli esimi magistrati ammalati di protagonismo dovrebbero conoscere benissimo e che invece fanno finta non esista.

Protagonismo, appunto; né più né meno dei tanti sputasentenze che al di là del fatto tecnico neppure si chiedono come mai mezzo mondo si stia ribellando alla sentenza; e parlo di levate di scudi da parte di associazioni che nulla hanno spartire con BigG dal punto di vista degli interessi, monetari o no.

Ma evidentemente ci sono sempre alcuni in grado di farsi seghe mentali ed esternare il risultato mediante spaperonzolamenti linguistici; buon per loro, e che buon pro gli faccia!
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MessaggioInviato: 26 Feb 2010 00:07    Oggetto: Rispondi citando

Personalmente, mi spaventa vedere persone che criticano aspramente il mezzo (Youtube/Google) e non si scandalizzano assolutamente per il comportamento degli imbecilli che hanno malmenato il ragazzo e hanno poi messo il video delle loro gesta online, pensando di fare una cosa "ganza".
Ma che razza di ragazzi sono? Come stanno crescendo? Chi li sta educando?
Magari, poi, gli educatori/genitori sono gli stessi che pretendono la censura a tutti i costi. Dato che non sanno educare i propri figli, vogliono che sia qualcun'altro a farlo per loro, secondo i loro criteri e senza neanche conoscere gli strumenti utilizzati dai propri figli. Mah! Rolling Eyes

Citazione:
Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito
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syaochan
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MessaggioInviato: 26 Feb 2010 00:13    Oggetto: Rispondi citando

per Carlo:
Rispondi dunque alla mia domanda: come fai a cancellare un pettegolezzo? Eliminazione fisica di chiunque ne abbia sentito parlare?
Aver scaricato un file è diverso dal diffonderlo.
Per il fatto che link e cache vengano rimossi da google, cerca Chilling Effects (come avevo già scritto sopra).
Non ho nessun contenuto diffamante sparso per la rete (che io sappia)... se ritieni che i tuoi diritti siano stati lesi hai gli strumenti per muoverti: giudice di pace, causa civile... che poi questi siano molto lenti ad agire è anche perché intasati da cause stupide come quella contro Google.

Che poi, cosa c'era di diffamante in quel filmato? Un ragazzino viene picchiato da dei deficienti che si mettono nel sacco da soli diffondendo il video della loro "bravata"... avrebbero dovuto essere i loro genitori a chiedere la rimozione del filmato che testimonia la scarsa intelligenza dei loro pargoli (caratteristica, temo, ereditaria... che Darwin ci salvi!)
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freemind
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MessaggioInviato: 26 Feb 2010 00:37    Oggetto: Rispondi citando

Siamo al delirio, rispondo ai vari carlo, Carlo & co.

1) E' da persone poco informate dei fatti affermare che google è un editore, google si limita a fornire gratuitamente un servizio e l'editore è chi si occupa di pubblicare i contenuti, non chi li rende reperibili. Un editore è la Mondadori, ad esempio, non il libraio che vende i libri Mondadori!

2) Il problema non è quello della privacy perchè se il video fosse stato quello di un ragazzo down intento a divertirsi con altri ragazzi, tutto questo casino non sarebbe successo (e ci mancherebbe); scommetto che l'associazione di vividown (nomen omen?) non si sarebbe mai mossa in un caso del genere.

3) Per assurdo il video è servito a scoprire il fatto ma nessuno si è posto il problema: occhio non vede, cuore non duole. Ve la prendete con lo strumento che testimonia la violenza, e non con la violenza in quanto tale.

4) Ad oggi NON esiste nessuna tecnologia in grado di discriminare con precisione il contenuto di un video: ci sono programmi che aiutano ma il lavoro va fatto a mano. Li pagareste voi i milioni di dipendenti che google dovrebbe assumere per permettere il controllo di tutta la roba caricata senza allontanarsi troppo dal realtime? Fatelo e google sarà felice!
Non è accettabile la regressione: o si garantisce il realtime oppure il servizio non serve ad un cazzo quindi va tolto! Ma youtube permette a tanta gente di campare e ad altri di fare denunce! Ma per voi è meglio una rete senza il tubo solo perchè qualche deficiente è talmente scemo che oltre a commettere delle violenze, le filma?

5) Mamme e papà del moige (gente buona solo a protestare contro la propria incapacità di crescere ed educare i propri figli), perchè non vi mettete voi a farlo (il punto 4) gratis? Passate le vostre giornate a visionare TUTTI i video di youtube e simili e rimuovere quelli che violano le leggi; dovete però tener conto che un video illegale in italia può non esserlo in nepal quindi dovreste prima conoscere a menadito le legislazioni di tutti i paesi del mondo. Poi quando sbagliate (ossia non rimuovete quello che va tolto o viceversa), le varie forze dell'ordine del paese vi vengono a prendere e vi mettono nelle loro galere. Fatelo! Dai! Tutta la rete sarà più pulita!!!

6) Il danno subito dal ragazzo di questo video è stato causato nell'ordine da:
a) i genitori dei delinquenti che non solo non sanno usare sistemi anticoncezionali, ma a danno compiuto non sono in grado di dare una parvenza di educazione ai piccoli delinquenti
b) i piccoli delinquenti
c) quei docenti falliti che hanno commesso a loro volta un reato, chiamato interruzione di pubblico servizio (dov'erano mentre accadeva il fatto?)
d) il preside, responsabile in solido del mancato svolgimento del proprio lavoro da parte del corpo docente

Di queste cose non ne parla nessuno, è solo google che ha commesso il reato!
Tra poco verrà accusato di aver girato lui il video

7) NESSUNO (e affermare il contrario vuol dire essere ipocriti) ha mai detto che questo video doveva restare lì; neppure google! Google appena ha ricevuto la segnalazione ha rimosso il file, non è colpa sua se nel frattempo 5000 e passa mentecatti frustrati si sono divertiti nel vedere il video! Faccio notare maledetti ipocriti che se uno non cerca certe cose, allora non le trova! E' chiaro che se in rete uno va a scovare cose violente, quelle trova!
Quindi evitiamo di strumentalizzare anzi, di inventare strumentalizzazioni perchè NESSUNO ha mai ipotizzato nulla che si avvicini lontanamente al concetto "il video doveva restare"

8 ) Il porno è facile da individuare perchè spesso senza neppure far partire il video basta l'anteprima; non serve neppure leggere la descrizione, un' anteprima di gente in un aula è un'immagine "neutra".

La morale è sempre una: "se i problemi venissero eliminati a monte, tutto funzionerebbe bene!"

Ma eliminare a monte le cose è un gran casino e allora diamo la colpa al primo che passa.

Io denuncerei anche il provider sul quale google si appoggia, denuncerei i provider dei vari utenti che hanno visto il video perchè questi non hanno impedito la cosa.

Gente! ma denunciatemi 'sto c.... va e andate a lavorare!
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wvan
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MessaggioInviato: 26 Feb 2010 02:31    Oggetto: se è permesso Rispondi citando

buonasera, ho dubbi e qualche certezza.

supponiamo che un imprenditore:
1. realizza un plusvalore che è esito della moltiplicazione del numero di volte che si utilizza il suo prodotto
2. quel che produce è un servizio: la accessibilità di massa ad un prodotto che non produce, ma di cui tuttavia si appropria di fatto: la cessione successiva non è prevista.
3. Acquisisce il prodotto creativo e pezzetti della identità commerciali di altri imprenditori privati e dei loro consumatori in modo agevole, mentre è difficoltosa la riappropriazione privata del medesimo
4. attui una politica di tutela da uso contro terzi del proprio prodotto solo apparente, per esempio a fini di immagine, come un sistema di controllo strutturalmente sotto-dimensionato, così da non poter di fatto svolgere alcun controllo o vaglio delle segnalazioni di eventuali vittime. Per razionalità economica: per non rallentare la velocità di circolazione della sua merce; essa gli è essenziale più di quanto lo sia per altri imprenditori: quasi come la moneta, diciamo
5. operando sui mercati internazionali, non apra filiali locali con responsabili locali, ma utilizzi un sistema legale per cui il responsabile vive in un paese con leggi meno severe nei campi in cui l'imprenditore lavora, Un responsabile che è fisicamente sempre lo stesso, e dunque configura un sistema diffuso ed autoritario, verticistico. quindi veloce e difficilmente (auo)contraddittorio nonostante la complessità del mercato agito.
6. ragioni argomentanndo che la certezza di essere al riparo da sorprese legali è tanto meno tale in sistemi soggetti al voto politico democratico, e dunque al cambiar di maggioranze e di propensione a legiferare in un verso piuttosto che in un altro: per esempio meno conciliante la libertà assoluta di impresa o meno conciliante nella tutela di diritti personali. Certezza invece più certa, per dir così, in sistemi politici molto verticali, con élite piuttosto stabili rispetto a come bilanciare il dialogo Stato/mercato o -ma questo è ovvio- a sistemi non democratici, in cui la stabilità delle linee di governo non c'entra con la consultazione popolare.
7. per tali via, ed altre ancora, in sostanza possa considerarsi al riparo da sorprese giudiziarie locali, o dal divenire delle leggi, per il suo quotidiano operare. Con evidente vantaggio per la certezza degli investimenti sovranazionali e delle decisioni di lungo periodo, e anche come appetibilità per i capitali in cerca di occupazione
8. dunque abbia scovato un intelligente, creativo, modo di produrre plusvaore e anche -in più- un meccanismo intelligente per riprodurre tale plusvalore. E, tendenzialmente, senza caduta del profitto nel tempo. Anzi, l'opposto e in più in condizioni di quasi monopolio. Quasi un modello economico perchè agganciato ad una idea i prassi pubblica, o di politica se si preferisce: liberté. egalité, fraternité, ecc.
spero di aver detto cose di interesse
grazie dell'ospitalità
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MessaggioInviato: 26 Feb 2010 11:00    Oggetto: Rispondi citando

Uh? Eh?

Non c'ho capito una mazza... spiegarlo con parole semplici, comprensibili ai mortali?
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MessaggioInviato: 26 Feb 2010 11:06    Oggetto: Rispondi citando

Mi associo, che c'entra questo trattato con l'argomento?
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Danielix
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MessaggioInviato: 26 Feb 2010 11:41    Oggetto: Rispondi

Mannò, dai... Non fate così... Smile
Era abbastanza chiaro...

Wvan ha solo voluto dire:
- che Freemind ha detto solo fregnacce;
- che lui è un ottimo avvocato;
- che - da buon avvocato del diavolo - secondo lui la sentenza è più che giusta,

anche perché YouTube è pure bastardo:

wvan ha scritto:
3. Acquisisce il prodotto creativo e pezzetti della identità commerciali di altri imprenditori privati e dei loro consumatori in modo agevole, mentre è difficoltosa la riappropriazione privata del medesimo


volutamente tralasciando che li acquisisce con la piena consapevolezza dei fruitori del servizio, attivi, o passivi.

Quando uno è bravo come avvocato, è bravo... Smile
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