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Zeus News Ospite
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Inviato: 18 Apr 2010 21:16 Oggetto: Brunetta: "Casella PEC per tutti" |
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Commenti all'articolo Brunetta: "Casella PEC per tutti"
Dal 26 aprile ogni cittadino potrà aprire gratuitamente una casella di Posta Elettronica Certificata.
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merlin Dio maturo
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 18 Apr 2010 21:57 Oggetto: Intanto un rimedio ci sarebbe. |
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Almeno nell'immediato, stabilire per decreto che i vari account PEC rilasciati da Enti, Organi, Poste, Ordini Professionali e ACI, abbiano validità verso tutti e non solo nei confronti dei pubblici uffici a loro volta titolari di account PEC.
Il che forse indurrebbe anche tanti contestatori ad abbassare le orecchie, poiché il nostro è uno dei Paesi più burocratizzati al mondo. |
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cicciusprof Mortale adepto
Registrato: 03/08/05 11:45 Messaggi: 37 Residenza: Frattamaggiore (NA) ITALIA
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Inviato: 19 Apr 2010 01:09 Oggetto: Re: Intanto un rimedio ci sarebbe. |
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Ma che senso ha? Se ormai è stabilto che la posta, in tutte le sue forme è un servizio di vitale importanza... allora tutti devono averne la responsabilità! Che sia un gestore piuttosto che un altro non conta niente perché ciò che è importante è che venga riconosciuta una mia missiva a chicchessia... |
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merlin Dio maturo
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 19 Apr 2010 06:26 Oggetto: Re: Intanto un rimedio ci sarebbe. |
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cicciusprof ha scritto: | Ma che senso ha? Se ormai è stabilto che la posta, in tutte le sue forme è un servizio di vitale importanza... allora tutti devono averne la responsabilità! Che sia un gestore piuttosto che un altro non conta niente perché ciò che è importante è che venga riconosciuta una mia missiva a chicchessia... |
S.P.N.V.R. perché
ZN ha scritto: | La Posta Elettronica Certificata ha valore legale: permette di sostituire le raccomandate con ricevuta di ritorno, e la Pubblica Amministrazione avrà l'obbligo di rispondere allo stesso modo. Tutto ciò dovrebbe tradursi in meno file e tempi più rapidi. |
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{Tonino} Ospite
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Inviato: 19 Apr 2010 08:37 Oggetto: |
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E' un servizio pericolosissimo per l'utente: la PEC non è la raccomandata con ricevuta di ritorno, in quanto "non è necessaria la presenza del destinatario per completare la consegna". "La posta elettronica certificata consente l'invio di messaggi la cui trasmissione è valida agli effetti di legge". Dunque è la trasmissione ad avere valore legale, non l'apertura dell'e-mail (quindi la sua firma e accettazione secondo il gergo da utilizzarsi con la vecchia raccomandata). Insomma la data da cui decorrono i termini, come se aveste ricevuto la comunicazione parte dalla data di invio. Quindi, se siete in vacanza, se non potete accedere alla vostra poste elettronica e vi arrivano multe, citazioni in tribunale od altro, potreste trovare una spiacevole sorpresa al vostro arrivo primo accesso alla PEC: qualche atto per cui sono decorsi t termini per opporsi, per resistere od altro. |
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NiccoloRigacci Mortale pio
Registrato: 14/11/08 18:36 Messaggi: 29
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Inviato: 19 Apr 2010 09:34 Oggetto: Ma se io ho molte PEC, qual'è quella giusta? |
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C'è un altro problema secondo me sottovalutato: supponiamo che io abbia attivato la PEC grazie al servizio offerto dall'INPS, poi mi sono aperto una PEC privatamente con Aruba, poi la settimana prossima ne faccio un'altra alle Poste...
Qual'è la mia PEC? Se il tribunale deve mandarmi una citazione, dove la manda? |
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geppino Mortale pio
Registrato: 26/01/09 13:38 Messaggi: 28
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Inviato: 19 Apr 2010 10:52 Oggetto: Ma se sul sito di poste.it .... |
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Ma sul sito di poste.it pubblicizzano la loro PEC ad un euro al mese.
Spiegatemi cosa vuol dire "gratuita". |
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{Tonino} Ospite
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Inviato: 19 Apr 2010 11:09 Oggetto: |
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Ma è chiaro come per Equitalia, che riceve dallo Stato e dai comuni il rimborso per le spese di notifica ma le chiede anche al (tar)tassato a cui l'invia: è una gratuità costosa!
:-)
Quasi quasi chiudo il conto alle Poste: sono capaci di attribuirmi la PEC d'ufficio per decreto.
Spero che Calderoli bruci anche questa legge. |
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merlin Dio maturo
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 19 Apr 2010 11:52 Oggetto: |
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{Tonino} ha scritto: | E' un servizio pericolosissimo per l'utente: la PEC non è la raccomandata con ricevuta di ritorno, in quanto "non è necessaria la presenza del destinatario per completare la consegna". [...]. |
IMHO, basta NON attivare la risposta automatica di ricezione della mail.
Quanto alle notifiche, mi pare che le uniche che si potranno fare x email riguardino strettamente l'ambito giudiziario, e le riceveranno (sempre se ricordo esattamente) gli avvocati.
Quindi se qualche scadenza dovesse decorrere per inosservanza del termine, sarebbe addirittura più facile dimostrare la colpevolezza del legale.
Ma già, siamo in un Paese in cui il "carta canta in cannòlu" di solito non ha valore |
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{Tonino} Ospite
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Inviato: 19 Apr 2010 12:12 Oggetto: Pericolosissimo, lo ribadisco |
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"IMHO, basta NON attivare la risposta automatica di ricezione della mail." da Merlin
Purtroppo non è così: se cerchi nel sito CNIPA, nelle FAQ, alla domanda
"In che modo si ha la certezza della consegna di un messaggio di PEC?"
la risposta recita
"Nel momento in cui l'utente invia il messaggio, riceve, da parte del proprio Gestore di PEC, una ricevuta di accettazione con relativa attestazione temporale. Tale ricevuta costituisce prova legale dell'avvenuta spedizione del messaggio. Allo stesso modo, quando il messaggio perviene nella casella del destinatario, il suo gestore di PEC invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, con l'indicazione di data ed orario, a prescindere dalla visualizzazione del messaggio da parte del destinatario."
E se non ti basta, c'è anche:
dom: "La PEC certifica la lettura del messaggio da parte del destinatario?"
Risp:"No, la certificazione è relativa ai soli eventi di invio del messaggio e di consegna dello stesso nella casella di PEC del destinatario."
Mettiti il cuore in pace: è come se la raccomandata fosse considerata ricevuta dal destinatario al momento della spedizione senza possibilità di provare il contrario (non accessibilità a servizio PEC per qualsiasi motivo etc.)
Il fai da te (disabilitazione ricevute di lettura etc.), in questi casi sono ancor più pericolose perché ti danno una sicurezza effimera.
Meglio leggersi ben benino i disposti legisltaivi e le disposizioni di attuazione (su www.cnipa.gov.it e www.governo.it/)! |
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tpiccioli Mortale devoto
Registrato: 26/01/06 16:20 Messaggi: 10
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Inviato: 19 Apr 2010 12:54 Oggetto: |
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Credo che si stia facendo confusione... la posta certificata serve a stabilire con certezza chi sono mittente e destinatario di una mail, non è un protocollo che sostituisce la 'ricevuta di riturno'.
Per questo la soluzione può essere relativamente semplice, in una mail si richiede esplicitamente una risposta (sempre per mail) che conferma la lettura della stessa...
Quanto poi al fatto di avere più caselle di posta certificata... direi che ci dovrebbe essere un'anagrafica ufficiale 'certificata' (più o meno come la residenza). |
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topfard Mortale devoto
Registrato: 17/09/05 16:18 Messaggi: 10
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Inviato: 19 Apr 2010 14:38 Oggetto: |
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Mi sembra che nessuno di voi abbia chiaro il funzionamento della PEC.
La PEC funziona tecnicamente come una casella email, ma una volta sottoscritto il contratto di attivazione il contratto è giuridicamente vincolante sia tra privati sia con lo stato.
Pertanto se io ho 6 caselle PEC, a qualunque casella mi arrivi una mail, questa è vincolante e non ignorabile ed è un atto avente validità giuridica. Anche se gratuita, è da vero pirla attivare più di una casella, proprio per questo motivo, anche perché è un atto giuridico vincolante e non ignorabile.
La PEC è basata su mittente (certificato, solo un mittente PEC può spedire una PEC, cosa che elimina pure lo SPAM) - ufficio certificatore (che conserva la PEC mi sembra per almeno 5 anni) - Ricevuta di consegna - ricevuta di lettura - Destinatario PEC
La ricevuta di consegna equivale giuridicamente alla raccomandata e quella di lettura equivale alla ricevuta di ritorno.
Essendo certificata la casella postale e ogni singola email da un ente pubblico di certificazione, non occorre che la firma sia autenticata. |
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{Tonino} Ospite
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Inviato: 19 Apr 2010 15:53 Oggetto: Pericolosissimo, lo ribadisco ancora |
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Tutto vero quel che dice "topfard", ad eccezione del fatto che, almeno sinora, non è vero che "la ricevuta quella di lettura equivale alla ricevuta di ritorno."
Ripeto per l'ennesima volta: leggersi bene i documenti e le faq sul sito del CNIPA. Nel caso del punto contestato a topfard, si legge, nelle FAQ:
dom: "La PEC certifica la lettura del messaggio da parte del destinatario?"
Risp:"No, la certificazione è relativa ai soli eventi di invio del messaggio e di consegna dello stesso nella casella di PEC del destinatario."
Scusate, non voglio fare il presuntuoso, ma poiché l'argomento può impattare e di molto su ciascuno di noi, prima di dare informazioni bisogna informarsi molto bene. |
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cisco Dio minore
Registrato: 25/09/08 18:41 Messaggi: 779
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Inviato: 19 Apr 2010 16:49 Oggetto: |
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Secondo me è solo un modo che servirà a lasciare a casa o licenziare un bel po' di postini...
E poi, dubito moooolto fortemente che sarà gratuita. Forse all'apertura, ma vedrete che troveranno il modo di farcela pagare in altro modo, più o meno subdolo.
Insomma, a me pare tanto un bello spot. |
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merlin Dio maturo
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
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Inviato: 19 Apr 2010 19:52 Oggetto: Re: Pericolosissimo, lo ribadisco |
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{Tonino} ha scritto: | "IMHO, basta NON attivare la risposta automatica di ricezione della mail." da Merlin
Purtroppo non è così: se cerchi nel sito CNIPA, nelle FAQ, alla domanda
"In che modo si ha la certezza della consegna di un messaggio di PEC?"
la risposta recita [...] Meglio leggersi ben benino i disposti legisltaivi e le disposizioni di attuazione (su www.cnipa.gov.it e www.governo.it/)! |
Vero, chiedo venia!.
Quanto ai diversi account PEC, almeno per ora quello gratuito fornito dall'Inps funge soltanto per la corrispondenza indirizzata ad altri soggetti a loro volta in possesso del PEC.
Immagino quindi PEC targati Inps, in quanto almeno per ora mancherebbe un registro nazionale degli utenti posta certificata. |
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topfard Mortale devoto
Registrato: 17/09/05 16:18 Messaggi: 10
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Inviato: 19 Apr 2010 20:03 Oggetto: Re: Pericolosissimo, lo ribadisco ancora |
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{Tonino} ha scritto: | Tutto vero quel che dice "topfard", ad eccezione del fatto che, almeno sinora, non è vero che "la ricevuta quella di lettura equivale alla ricevuta di ritorno."
Ripeto per l'ennesima volta: leggersi bene i documenti e le faq sul sito del CNIPA. Nel caso del punto contestato a topfard, si legge, nelle FAQ:
dom: "La PEC certifica la lettura del messaggio da parte del destinatario?"
Risp:"No, la certificazione è relativa ai soli eventi di invio del messaggio e di consegna dello stesso nella casella di PEC del destinatario."
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Ho espresso male i termini: il termine giusto è ricevuta di consegna, ed in tal caso ha la stessa validità della ricevuta di ritorno.
Cito dalle precisazioni del CNIPA:
Citazione: | Nel momento in cui l’utente invia il messaggio, riceve, da parte del proprio Gestore di PEC, una ricevuta di accettazione con relativa attestazione temporale.
Tale ricevuta costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio. Allo stesso modo, quando il messaggio perviene nella casella del destinatario, il suo gestore di PEC invia al mittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, con l’indicazione di data ed orario, a prescindere dalla visualizzazione del messaggio da parte del destinatario. |
In realtà nemmeno la ricevuta di ritorno cartacea garantisce la lettura di una missiva, pertanto tale garanzia non può essere garantita certamente dal suo equivalente elettronico
Tuttavia il valore giuridico di notifica ce l'ha eccome: molti miei amici avvocati sono terrorizzati proprio da questo fatto, perché sui ritardi di notifiche si costruiscono molte scappatoie legali... |
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mda Dio maturo
Registrato: 01/11/06 09:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 19 Apr 2010 20:25 Oggetto: Re: Pericolosissimo, lo ribadisco ancora |
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{Tonino} ha scritto: | Tutto vero quel che dice "topfard", ad eccezione del fatto che, almeno sinora, non è vero che "la ricevuta quella di lettura equivale alla ricevuta di ritorno."
Ripeto per l'ennesima volta: leggersi bene i documenti e le faq sul sito del CNIPA. Nel caso del punto contestato a topfard, si legge, nelle FAQ:
dom: "La PEC certifica la lettura del messaggio da parte del destinatario?"
Risp:"No, la certificazione è relativa ai soli eventi di invio del messaggio e di consegna dello stesso nella casella di PEC del destinatario."
Scusate, non voglio fare il presuntuoso, ma poiché l'argomento può impattare e di molto su ciascuno di noi, prima di dare informazioni bisogna informarsi molto bene. |
Tutto vero.
Mi risulta però che questo obbligo ci sia solo il mittente e non l'ente!! Il che è peggio per noi!
Ciao |
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{Tonino} Ospite
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Inviato: 19 Apr 2010 21:10 Oggetto: |
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Se abbiamo concordia nell'interpretare le norme che regolano la PEC come un'ulteriore stravolgimento di parti fondamentali dello stato di diritto nei termini in cui inseriscono una presunzione assoluta di ricezione dell'atto da parte del mittente nel momento stesso in cui esso viene inviato e depositato dal gestore della PEC nella casella postale del mittente, prescindendo dalla sua possibilità di prenderne conoscenza nello stesso momento in cui si attua tale deposito, possiamo cercare di diffondere quanto più possibile tale nostra preoccupazione per far sì che nasca un movimento d'opinione atto a farci riguardagnare i diritti (con fondamento logico) che ci vengono garantiti oggi con la consegna manuale dell'AR in nostre mani? |
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topfard Mortale devoto
Registrato: 17/09/05 16:18 Messaggi: 10
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Inviato: 19 Apr 2010 23:05 Oggetto: |
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Non esageriamo. Non vedo alcuna ulteriore violazione allo stato di diritto rispetto alla posta tradizionale. Anzi vedo assolutamente ed esattamente il contrario.
La ricevuta di ritorno cartacea non garantisce affatto che io abbia letto nulla. Può essere firmata dalla domestica, dal portiere, dal pargolo dispettoso, ecc. Basta che sia una persona presente nell'indirizzo postale a cui il postino si è rivolto.
E una volta arrivata la ricevuta al mittente la comunicazione è stata pienamente "notificata", anche se il pargolo di due anni ha messo la letterina nella lavatrice o nel cesso e io non ho alcun modo di venire a sapere che cosa mi è stato notificato, anzi, neppure posso sapere che mi sia stato notificato qualcosa.
Perché una comunicazione sia stata notificata non importa affatto che io abbia letto, ma solo che io "abbia avuto la possibilità di leggere".
Per decenni abbiamo assistito allo squallido spettacolo di gente che ci marciava sulle mancate notificazioni per evitare di pagare multe, per evitare di essere responsabili delle proprie azioni ecc. e quindi le leggi e le prassi sulle notifiche sono diventate estremamente restrittive.
Ho avuto personalmente dei danni enormi per delle citazioni legali che sono state notificate mentre ero in vacanza e da tali notifiche, firmate da miei ignari parenti, hanno fatto decorrere inappellabilmente le date di un possibile ricorso, negandomi di fatto l'accesso ai miei diritti di cittadino.
Con la PEC questo sarebbe stato impossibile, perché la notifica mi viene segnalata anche via sms e via email.
La PEC dà moltissime garanzie in più: rimane archiviata per alcuni anni presso l'ente certificatore (quindi non è smarribile dal portiere, dal pargolo giocherellone, dal disordine del mio ufficio), il cittadino ha diritto esplicito a utilizzare più metodi per essere avvisato dell'arrivo di una PEC (sms, email, fax e tutto questo anche a più numeri simultaneamente, es. casa e ufficio) la pec è leggibile ovunque nel mondo ci sia un accesso ad internet ed è visibile sia tramite webmail che tramite programma di posta (quindi se sono in vacanza in Australia ho comunque modo di ricevere il testo integrale notificato), e oggi la posso leggere pure sul cellulare.
Addirittura, se sono in Australia, posso non solo leggere la notifica, ma anche fare un ricorso a quest'ultima, ricorso avente valore legale e tutelare i miei diritti anche dall'estero, mentre nel cartaceo non esistono le raccomandate internazionali.
Insomma, è di gran lunga più certo che io abbia letto una PEC piuttosto che io abbia letto una raccomandata.
Inoltre la PEC, diversamente dal cartaceo, è veramente riservata e personale: se sono in uno studio associato, in un appartamento con più conviventi, ecc., posso ricevere una notifica senza che tutti lo vengano a sapere, mentre la lettera cartacea è molto facilmente intercettabile dal collega, dalla segretaria, dal convivente...
Se mi si rompe il computer posso andare a leggere la PEC in un computer pubblico, se mi finisce sbadatamente la raccomandata cartacea nella tasca dei pantaloni finiti in tintoria io perdo tutto.
Pertanto le garanzie per il cittadino sono di fatto enormemente maggiori con la PEC.
Se, poi, il postino non mi trova in casa io debbo in seguito recarmi all'ufficio postale, che a volte è pure lontanissimo, perdendo un sacco di inutile tempo, con la PEC, invece, non mi muovo da casa.
Per non parlare dei costi: un abbonamento PEC annuale a pagamento oggi costa quanto una sola raccomandata, se ne faccio anche una sola all'anno vado in pari, alla seconda ho già ammortizzato alla grande.
Se poi viene data pure gratis...
E' la notifica cartacea la vera aggressione allo stato di diritto!
Ed è su questa cosa che occorrerebbe mobilitarsi: impedire che un cittadino che si è dotato volontariamente di PEC (per non essere fregato di nuovo dalle firme altrui mentre è in vacanza), possa ricevere da una pubblica amministrazione o da chicchessia delle notifiche cartacee! |
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digirun Dio maturo
Registrato: 22/03/08 23:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 20 Apr 2010 00:06 Oggetto: |
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{Tonino} ha scritto: | E' un servizio pericolosissimo per l'utente: la PEC non è la raccomandata con ricevuta di ritorno, in quanto "non è necessaria la presenza del destinatario per completare la consegna". "La posta elettronica certificata consente l'invio di messaggi la cui trasmissione è valida agli effetti di legge". Dunque è la trasmissione ad avere valore legale, non l'apertura dell'e-mail (quindi la sua firma e accettazione secondo il gergo da utilizzarsi con la vecchia raccomandata). Insomma la data da cui decorrono i termini, come se aveste ricevuto la comunicazione parte dalla data di invio. Quindi, se siete in vacanza, se non potete accedere alla vostra poste elettronica e vi arrivano multe, citazioni in tribunale od altro, potreste trovare una spiacevole sorpresa al vostro arrivo primo accesso alla PEC: qualche atto per cui sono decorsi t termini per opporsi, per resistere od altro. |
CONCORDO!
io non la farò mai! se diventasse obbligatoria rinuncerò ad internet, al telefono e telefonino e mi ritirerò a vivere in montagna, con un fucile sempre pronto, in caso avvisti qualcuno di quei maledetti di di equitalia. |
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