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campagna per le dimissioni del vicepresidente del CNR
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eratostene
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 10/02/06 12:38
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MessaggioInviato: 10 Apr 2011 09:06    Oggetto: campagna per le dimissioni del vicepresidente del CNR Rispondi

come molti di voi sapranno, il vicepresidente del CNR è Roberto de Mattei. docente di storia del cristianesimo presso la Università Europa di Roma, ente riconducibile ad una organizzazione cristiana fondamentalista, i "legionari di Cristo", di dubbia reputazione anche all'interno della Chiesa

Da un punto di vista assoluto è ovvio che nessuno possa trovare, in uno stato democratico, ostacoli e pregiudiuzi su un cattolico alla vicepresidenza di un ente di ricerca.
Nella fattispecie notiamo però alcune cose (perdonatemi un paio di autocitazioni dal NIENTE SPAM!)

1.a dirigere il CNR non ci sia uno scienziato ma un accademico che con la scienza nulla ha da spartire e per di più NON inquadrato in una università pubblica

2. è un antidarwinista ad oltranza e con i soldi del CNR ha pubblicato gli atti di un convegnio antievoluzionista svoltosi a porte chiuse proprio dentro il CNR
Citazione:
alcune perle di questo convegno: l'evoluzionismo contraddice la scienza, ”Evoluzionismo: un'ipotesi eticamente aberrante le più moderne ricerche tolgono qualsiasi significato cronologico alle datazioni radiometriche


3. di recente a radiomaria ha detto che "Nessuno può dire con certezza se il terremoto di Messina ieri o quello del Giappone oggi sia stato un castigo di Dio" in questa "omelia" radiofonica ha "dimenticato" di dire che non si riferiva ad un vescovo attuale, ma a uno di 100 anni fa suscitando persino la reazione indignata dell'attuale vescovo di quella diocesi
4. in questa intervista al corriere c'è tutto il deMattei pensiero:
Citazione:
L'«eretico» del Cnr:
«I terremoti? Un castigo divino»
Nuove polemiche sullo storico de Mattei:
«Riaffermo solo la tradizionale dottrina cattolica»

MILANO - «Gli attacchi contro di me sono un tipico esempio della dittatura del relativismo denunciata da Benedetto XVI. Perché non ho fatto altro che riaffermare la tradizionale dottrina cattolica sulla provvidenza». Roberto de Mattei, vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), è di nuovo nell'occhio del ciclone. Dopo il discusso convegno antidarwiniano da lui organizzato nel 2009, ora lo storico romano, docente presso l'Università europea di Roma (legata ai Legionari di Cristo), è nel mirino per una conversazione a Radio Maria, nella quale ha sostenuto che i terremoti «sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio» e che in alcuni casi possono essere castighi divini. Online sono state raccolte migliaia di firme per chiederne le dimissioni, da parte di chi considera le sue posizioni «al di fuori del pensiero razionale» su cui si basa il metodo scientifico.
«Innanzitutto - replica de Mattei - non parlavo come vicepresidente del Cnr, ma da cittadino e da credente. Mi sono limitato a riprendere un libretto del 1911 scritto da monsignor Mazzella, arcivescovo di Rossano Calabro, che commentava il terremoto di Messina del 1908 riflettendo sul mistero del male. Il punto è che, come insegnano san Tommaso e sant'Agostino, nell'universo non accade nulla che non sia voluto, o almeno permesso, da Dio per precise ragioni. E tra di esse non è da escludere l'ipotesi di un castigo divino, anche se in materia non vi è certezza».

Ma il Dio cristiano non è amore? «Certo, infatti nel mio discorso non c'è alcun compiacimento. Esso nasce, al contrario, dalla convinzione che uno dei modi per aiutare spiritualmente chi soffre sia trovare una ragione alta e nobile per le disgrazie che l'hanno colpito, spiegando che anche le catastrofi sono originate dall'amore divino, che trae sempre il bene dal male».

Però la scienza indica cause geologiche per i terremoti. «Qui siamo su un piano diverso. Avanzare questa motivazione per chiedere che io mi dimetta equivale a esigere la cacciata dall'università di un fisico che crede al dogma della transustanziazione, certamente antiscientifico, per cui al momento della consacrazione eucaristica pane e vino diventano corpo e sangue di Cristo. Con questa logica scandalosa si arriverebbe a precludere ai cattolici ogni incarico pubblico». D'altronde de Mattei non si stupisce per gli attacchi degli atei: «Conosco la loro intolleranza: a parte Piergiorgio Odifreddi, non hanno mai accettato di confrontarsi con le mie idee, lanciano solo invettive. Mi colpiscono semmai il silenzio e l'ateismo pratico di certi cattolici, per i quali Dio sarebbe assente dalla storia, avrebbe creato l'universo per poi disinteressarsene».

Alcuni teologi infatti spiegano le sciagure naturali con una meccanica propria del mondo, non riconducibile alla volontà di Dio. «San Paolo scrive che il male e la morte sono entrati nel mondo attraverso il peccato originale di Adamo ed Eva. Da quella colpa derivano tutte le lacrime e i dolori dell'umanità. Oggi però nel mondo cattolico è penetrata una visione evoluzionista e poligenista, per cui il genere umano non proverrebbe da una coppia primordiale. Ma Pio XII nell'enciclica Humani Generis ha riaffermato che l'esistenza personale di Adamo ed Eva fa parte del magistero della Chiesa. Questa è una delle tante ragioni per cui un cattolico non può accettare le teorie di Darwin. Perciò mi stupisce che un semievoluzionista come il cardinale Gianfranco Ravasi presieda il Pontificio consiglio per la cultura».

Secondo lei non è adatto all'incarico? «Si chiede a me di lasciare la vicepresidenza del Cnr, ma sarebbe più logico che si dimettesse Ravasi, che sostiene in campo esegetico e scientifico posizioni non del tutto coerenti con la tradizione della Chiesa. Oltretutto l'evoluzionismo è indimostrabile sul piano sperimentale: di fatto è un mito che si sta sgretolando. Sono sempre più numerosi gli scienziati che lo rigettano, come quelli che ho riunito a Roma due anni fa. Ma Ravasi non ha invitato nessuno di loro al convegno a senso unico su Darwin organizzato nel marzo 2009 alla Gregoriana: neppure Josef Seifert, che è membro della Pontificia accademia per la vita».

5. nella sua ultima uscita ha detto che le invasioni barbariche sono state il castigo di dio perchè nell'impero romano c'erano troppi gay

C'è anche un sito in cui ci si occupa specificamente di questo soggetto: link
Pare evidente che soprattutto per le sue posizioni antiscientifiche De Mattei non possa più occupare (nè avrebbe dovuto farlo fin dall'inizio) lo scranno di vicepresidente del CNR

pertanto è stata attivata una campagna per chiedere le sue dimissioni dal CNR: link
invito tutti a firmare questa petizione e a diffonderla
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