Precedente :: Successivo |
Autore |
Messaggio |
mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
|
Inviato: 23 Apr 2011 17:41 Oggetto: |
|
|
Silent Runner ha scritto: | Ratzinger ha ragione: La tecnologia non può sostituire Dio. Anche perché non è quello il suo scopo. Che Dio esista o meno.
La tecnologia è molto più che una protesi. La tecnologia è una forma particolare di strategia attiva il cui scopo è quello di ottenere effetti voluti.
|
Oddio teoricamente si, praticamente, esistono tecnologie che hanno promesso mari e monti e alcune continuano imperterrite anche se producono scarsi o nulli risultati. Intendevi la Scienza, in quel caso è legittimo dirlo, anche se storicamente ci sono stati dei punti di conservatorismo.
Quale è lo scopo di Dio??? Qualcuno me lo vuole spiegare?
Silent Runner ha scritto: |
Se qualcuno vuol credere faccia pure.
Purché non venga a rompermi i coglioni cercando di impormi i suoi valori morali e il suo stile di vita. Poi possiamo parlare di tutto, anche di religione e di come si cucina il cinghiale in umido.
(..) |
Questo è il guaio ed è per questo che la tecnologia sostituisce Dio!
Non piove? Bisogna pregare... O cavoli quello spedisce "ghiaccio secco" e fa piovere!
Sei malato, il conforto viene dalla preghiera e se Dio vuole guarisci... O cavoli quello inghiotte una pillola e subisce un intervento!
Sei triste dunque prega... O cavoli quello al videogioco, guarda i film, ecc..
Non sai come è nato l'uomo, il mondo la risposta è il Libro Sacro.... O cavoli quello guarda un libro di astronomia o geologia o altro!!!
Sei in solitudine e dunque... Cavoli quello chatta o telefona o altro!
Anche i filosofia Dio è vecchio, la filosofia dopo l'anno zero è andata avanti, come l'etica e la morale e soprattutto oggi si basano sulla scienza!
Dunque cosa serve oggi DIO???????????????
Soprattutto lo ringrazi di cosa???????????
Allora cercano d'imporre ad ogni costo i loro valori e considerazioni di una cosa che guarda-caso la tecnologia è divenuto inutile. Anche perchè non fa niente!
Ciao |
|
Top |
|
 |
uomodeighiacci Dio minore

Registrato: 01/01/09 20:29 Messaggi: 769
|
Inviato: 23 Apr 2011 20:50 Oggetto: |
|
|
Vedo che la discussione si è trasformata nella solita crociata di chi è allergico a tutto quello che riguarda la religione... |
|
Top |
|
 |
peter.higgs Mortale adepto


Registrato: 15/04/11 13:29 Messaggi: 31
|
Inviato: 23 Apr 2011 21:27 Oggetto: |
|
|
dai tanto non si ammazza nessuno, al massimo ci si sfoga un po'.
E' talmente tanta l'invadenza della chiesa nella politica e nell'etica odierna che è logico che ci sia malcontento, contro questo papa, contro questa chiesa. Se in vaticano fossero tutti come Don Gallo di certo avremo pochi argomenti d'attacco, ma con questa chiesa qui, che è più anti-cristiana di tutti i moccoli della terra sommati, come fai? |
|
Top |
|
 |
Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
|
Inviato: 24 Apr 2011 17:43 Oggetto: |
|
|
uomodeighiacci ha scritto: | Vedo che la discussione si è trasformata nella solita crociata di chi è allergico a tutto quello che riguarda la religione... | Perché ridurre tutto alla solita crociata? Il dissenso ragionato è una crociata? Voler sollevare gli occhi guardando oltre il cielo chiuso e primitivo di chi ha pensato di imbrigliare tutto in una superstizione da alba dell'uomo e della ragione?
Mi spiace dissentire uomo dei ghiacci ma chi ha paura della ragione si rifugerà nella sua paura diventandone schiavo.
Sappiamo bene che il libero arbitrio è un'illusione, dal momento che ogni nostra azione trae origine da motivazioni inconsce e bisogni primitivi, del tutto incontrollabili proprio perché non ne abbiamo coscienza.
Le nostre scelte appartengono ai modelli di risposta interiorizzati. Pavolv scoprì i meccanismi di retroreazione e gli automatismi che tanto indotti non erano. Era l'adattamento inconsapevole ai bisogni e agli stimoli che generavano la risposta sulla base del bisogno preesistente a far agire il cane in quel modo.
Qui non c'è nessuna crociata contro le religioni. Anche perché solo chi è religioso può promuoverne una.
Capisco l'imbarazzo e il disagio dei credenti ma il disagio non è una prova che del fatto che abbiano ragione.
Capisco il disagio dei credenti di fronte all'ateismo. Ma credo che debbano farsene una ragione come per tutte le cose naturali: nascere, morire, desiderare, avere paura.
Io non mi ritengo neppure Ateo, perché così facendo dovrei ammettere la possibile esistenza di un Dio che è indimostrabile e inpresente.
Come ci si può dichiarare non credenti se non c'è bisogno di credere per vivere? Io non credo nella possibilità di vincere al superenalotto e se mai accadesse questa non sarebbe una prova che vincere al superenalotto è una cosa che tutti possono sperimentare.
Secondo un ragionamento fideistico sarebbe l'eccezione a confermare la regola e non il contrario.
Basta cioè che qualcuno dica di aver parlato con Dio perché Dio esista.
A me sembra un po' abborracciato come ragionamento. Eppure per moltissimi è così che sono andate le cose: un uomo, ingnorante, un allevatore di capre, un individuo appartenente ad una tribù di pastori-raccoglitori, un uomo senza alcuna speciale qualità apparente, ha sentito una voce ben modulata che gli diceva cose che avrebbe dovuto fare. Oggi, un uomo così verrebbe ricoverato per un delirio allucinatorio.
Uno schizofrenico che sentiva le voci. A questo ci affidiamo ancora oggi? Ai deliri di un uomo primitivo nell'animo e nelle conoscenze delle più elementari leggi del cosmo?
Capisco che si abbia bisogno di speranza ma per cosa se non abbiamo ancora capito chi siamo veramente noi umani? E perché vogliamo ad ogni costo trovare una ragione per la quale esistiamo e dovremmo avere un destino particolare?
Ho visto la paura e la disperazione negli occhi degli uomini e io stesso ho potuto provare questi sentimenti, lo sgomento davanti al mistero assoluto che siamo e che è il nostro destino personale e collettivo. Se la scienza e la tecnologia mi hanno aiutato è stato solo in questioni logistiche e non certo per giustificare cosmogonie consolatorie. E ne faccio uso e studio per mio piacere curiosità. E nel fare questo non impongo a nessuno la mia cifra educativa, stilistica, ideologica ed etica. Non avrebbe senso ne' utilità.
E nemmeno ho bisogno di esercitare potere sfruttando il bisogno ancestrale che bene conosco e anche un cielo stellato nel deserto dell'Arizona o dell'alta Scozia può far emergere. Ed è una paura che non è paura del buio o di una belva feroce, di un esame scolastico o dell'altrui approvazione. E' la paura di non potersi ricongiungere a quella parte che chiamiamo mistero e alla quale non sappiamo dare un nome perché quest'ultima è apparsa in una fase preverbale della nostra esperienza come specie sulla Terra.
Io sono un uomo primitivo. Lo sono rimasto malgrado la mia civilizzazione.
Non sono però un selvaggio sprovveduto: tutte le astuzie che i miei antenati hanno svilluppato per sopravvivere, negli ultimi centomila anni, le ho ben interiorizzate. E le so riconoscere quando si riafffacciano per fame, incolumità fisica, sesso o altri istinti. Non è difficile tenerle a bada anche perché oggi sono inutili anche solo come strategie. Molto più complessa è l'interazione con la realtà e per questo le religioni codificate migliaia di anni addietro sono inadatte così come un calesse, sebbene sia un buon mezzo di trasporto a trazione animale, è inadatto a viaggiare su una autostrada.
Poi uno può scegliere di andare in giro in calesse, purché abbia l'accortezza di considerare quello che comporta: bassa velocità, scarso confort, cura dell'animale che consumerà "carburante" anche quando sta fermo, difficoltà di parcheggio ecc.
Se tu vedi una crociata, caro uomodeighiacci, mi spiace ma non posso concordare. Posso solo dirti che è una tua errata interpretazione dei fatti e delle parole anche se poi hai il diritto di dissentire su questa mia interpretazione della tua interpretazione. Vedere quel che non c'è lì dove in effetti non c'è, che sia un Dio o una crociata contro i credenti, è una scelta personale non una questione di gusto musicale o di qualità dell'animo.
Insomma ciascuno faccia quel che vuole, purché non lo imponga ad altri. Poi però non si lamenti se dall'altra parte non troverà nessuno ad accoglierlo. Dubito però che, in quel caso, ci sia il modo di lamentarsene, dal momento che l'ipotesi prevederebbe la fine dell'esperienza e della coscienza, la fine di tutto, esattamente come era prima di essere nati.
Insomma io sto bene o sto male così come sono, senza bisogno di essere condizionato dai sentimenti di uomini antichi e senza conoscenze della realtà, uomini che non conoscevano i principi della natura e della realtà e le leggi fisiche erano il prodotto della volontà di entità astratte e mutevoli, capricciose, dotate di un intelletto di poco superiore al loro e, probabilmente, carico di sentimenti incontrollabili e capricciosi tanto quanto gli uomini.
Le crociate erano guerre di supremazia, di potere e di controllo delle risorse ambientali. La spiritualità avrebbe dovuto condurre l'uomo alla pace e alla fratellanza non alle guerre di conquista mascherate da guerre di religione.
Guerre e religione cristiana sono opposti inconciliabili: eppure abbiamo convissuto con questa idea senza mostrare imbarazzo o vergogna per due millenni e ancora continuiamo. Per cosa? Solo per placare l'angoscia esitenziale? E perché combattere la tecnologia che ci ha resi migliori e più consapevoli di noi stessi e del ruolo che abbiamo nel tempo della nostra esistenza sulla terra?
Questo Papa non è diverso dagli altri, è solo un po' più incaponito e preoccupato di perdere per primo il controllo della realtà alla quale appartiene e che gli sfugge dalle dita come un libro o un calice di sabbia. Costui è impaurito come un fanciullo davanti al mistero della vita e della morte e, nel suo delirio di onnipotenza crede di poter usare la sua influenza per cambiare non il mondo ma i sentimenti degli uomini a lui devoti. Ma la devozione dei credenti è una devozione pagana anche se inconsapevolmente pagana. E questa devozione è capricciosa come quella dei bambini. E come quest'ultima è sfuggende e crudele, prima o poi presenterà il conto.
Oggi non è più tempo di crociate, non almeno quelle di un tempo, con navi nelle acque di Lepanto e nobili cavalieri che si scontrano a Gerusalemme per portare via tesori e simboli dalla terra degli incroci eterni, là dove passarono probabilmente i primi migranti africani che si dispersero sulla Terra partendo ignari della loro destinazione, dalla Rift Valley.
Non è più tempo di crociate ma di dialoghi. Ed è questo che stiamo facendo. Per capirsi è sufficiente non avere paura delle risposte che non ci piacciono, E se non si ha paura tanto meglio ma allo stesso tempo nemmeno dovrebbero irritarci se siamo convinti d'avere ragione.
La verità è che la verità non esiste e che la pluralità delle risposte può consentirci una maggiore approssimazione nel definire le cose di cui stiamo trattando.
Tutto qui. |
|
Top |
|
 |
|
|
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi
|
|