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Incendio in Aruba, siti italiani down
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Autore Messaggio
Silent Runner
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MessaggioInviato: 30 Apr 2011 15:41    Oggetto: Rispondi citando

Quoto il Grande Freemind. Smile

Per quanto riguarda l'incendio: anche Roma bruciò incidentalmente (quella di Nerone che dava fuoco alla città è una bufala storica). Dunque, anche Aruba può bruciare per poi rinascere più bella e grande che pria!

Ricordo che tutto ha una fine e niente, assolutamente niente è sicuro.
Perciò tutto può guastarsi, dalla lavastoviglie alla pompa dell'acqua dell'auto, dalla lavatrice al PC, dalle lampadine a basso consumo appena acquistate alla caldaia del riscaldamento, dal modem wireless alla connessione ADSL...
indovinate con quali fra queste ho dovuto fare i conti nel giro di pochissimo tempo.
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Zeus
Amministratore
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MessaggioInviato: 30 Apr 2011 18:35    Oggetto: Rispondi citando

Tutte quante, vero? Smile
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ghinos
Mortale pio
Mortale pio


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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 09:09    Oggetto: La Fukushima informatica Rispondi citando

Forse questo avvenimento farà riflettere chi vuole a tutti costi informatizzare tutto
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uguccione500
Semidio
Semidio


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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 11:57    Oggetto: Rispondi citando

Quoto in pieno il discorso economico e freemind: voelte spendere pochissimo e avere prestazioni e sicurezze di chi vi fa spendere dieci volte tanto? Mi sa che è impossibile, un hosting da 20 euro all'anno non potrà per forza di cose dare sicurezze e garanzie di chi ne chiede 200 o più....ma è un discorso assolutamente palese e non ci dovrebbe essere nessuna discussione su questo...evidentemente qui in italia siamo alle solite: guadagni enormi con spese assolutamente minime e chi se ne incula della qualità finchè non succede qualcosa.
Comunque Aruba in anni di attività ha sempre dato un servizio secondo me senza pari a fronte di cifre per l'hosting che definirei ridicole: non posso assolutamente lamentarmi di questa piccola "mancanza" perchè negli anni comunque ho speso il minimo per avere un servizio fatto bene... E comunque il fatto che si rendano attivi per rirpristinare il tutto in poco tempo e che abbano l'intenzione di separare sala hosting e sala ups fa di loro gente lungimirante e intraprendente... insomma: bravi! Very Happy
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{frjariello}
Ospite





MessaggioInviato: 01 Mag 2011 14:34    Oggetto: Rispondi citando

Non sono d'accordo con molti dei commenti, per il caso specifico, sinceramente non credo c'entri proprio niente il discorso economico, si è trattato di un incidente, che poteva capitare anche altrove, anzi probabilmente sarà anche capitato altrove, solo che non ha avuto questo clamore semplicemente perche non aveva la popolarità di Aruba!
Quoto invece chi ha parlato dell'assunzione di responsabilità in ambito informatico, cosi come per tutte le attività professionali
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Kar.ma
Eroe in grazia degli dei
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Registrato: 24/01/10 21:01
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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 14:37    Oggetto: Rispondi citando

A me sembra che la risposta di Aruba denoti una estrema serietà e presa di responsabilità, se non fuori dal comune per lo meno superiori alla media. E' chiaro che a nessuno fanno piacere i disservizi, ma la risposta (anche in senso di "contromosse" attuate) mi è sembrata più che soddisfacente.
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dany88
Dio maturo
Dio maturo


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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 14:51    Oggetto: Re: La Fukushima informatica Rispondi citando

ghinos ha scritto:
Forse questo avvenimento farà riflettere chi vuole a tutti costi informatizzare tutto


hai ragione, questo fatto dimostra l'estrema sicurezza dei dati digitali che altresi non avremmo, mostrando tempi di recupero bassissimi grazie alla professionalità di un azienda come Aruba e la fallibilità dei datacenter rispetto ai sistemi cloud.
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joker87
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 15:00    Oggetto: Rispondi citando

{frjariello} ha scritto:
Non sono d'accordo con molti dei commenti, per il caso specifico, sinceramente non credo c'entri proprio niente il discorso economico, si è trattato di un incidente, che poteva capitare anche altrove, anzi probabilmente sarà anche capitato altrove, solo che non ha avuto questo clamore semplicemente perche non aveva la popolarità di Aruba!
Quoto invece chi ha parlato dell'assunzione di responsabilità in ambito informatico, cosi come per tutte le attività professionali


Il discorso economico c'entra in quanto esistono degli hoster dove le sale ups (e anche i server stessi) sono duplicati, quindi nel caso in uno succeda qualche incidente, l'altra sala continua a fornire il servizio. Ovviamente una simile scelta è più sicura, ma costa come minimo il doppio (in quanto devi duplicare tutta la struttura e organizzare il sistema in modo da convogliare i dati nel modo corretto in caso di incidente).

Per quanto riguarda le responsabilità, già oggi è così: il contratto presso aruba garantisce un'attività dei server nel 99% del tempo, se l'incidente dovesse aver superato tale soglia pagheranno i danni, altrimenti stop.
Poi, probabilmente, all'interno dell'azienda ci sarà un responsabile per l'incidente avvenuto, ma è un loro problema che non interessa certamente gli utenti...
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freemind
Supervisor sezione Programmazione
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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 15:33    Oggetto: Rispondi citando

joker87 ha scritto:
{frjariello} ha scritto:
Non sono d'accordo con molti dei commenti, per il caso specifico, sinceramente non credo c'entri proprio niente il discorso economico, si è trattato di un incidente, che poteva capitare anche altrove, anzi probabilmente sarà anche capitato altrove, solo che non ha avuto questo clamore semplicemente perche non aveva la popolarità di Aruba!
Quoto invece chi ha parlato dell'assunzione di responsabilità in ambito informatico, cosi come per tutte le attività professionali


Il discorso economico c'entra in quanto esistono degli hoster dove le sale ups (e anche i server stessi) sono duplicati, quindi nel caso in uno succeda qualche incidente, l'altra sala continua a fornire il servizio. Ovviamente una simile scelta è più sicura, ma costa come minimo il doppio (in quanto devi duplicare tutta la struttura e organizzare il sistema in modo da convogliare i dati nel modo corretto in caso di incidente).

Per quanto riguarda le responsabilità, già oggi è così: il contratto presso aruba garantisce un'attività dei server nel 99% del tempo, se l'incidente dovesse aver superato tale soglia pagheranno i danni, altrimenti stop.
Poi, probabilmente, all'interno dell'azienda ci sarà un responsabile per l'incidente avvenuto, ma è un loro problema che non interessa certamente gli utenti...

La ridondanza delle macchine dovrebbe essere fatta su sedi localizzate in continenti diversi per avere una buona certezza che se un terremoto disfi la sede nel posto A non possa farlo nel posto B.
Poi se in contemporanea nei due continenti arriva l'apocalisse, vabbè, a tutto c'è un limite.
Aruba dichiara il 99% di uptime quindi se questa interruzione come hai detto tu rientra nell'1% nessuno ha da lamentarsi.
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 15:39    Oggetto: Rispondi citando

zeussino ha scritto:
Tutte quante, vero? Smile
Yes. E ho tralasciato altri piccoli incidenti per non sembrare esagerato.
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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 18:00    Oggetto: Rispondi citando

Straquoto anch'io Freemind del quale condivido - anche per esperienza diretta - tutte le considerazioni.
Mi permetto anche di complimentarmi con Aruba poichè mi sembra che abbiano reagito in modo molto professionale e rapido ed abbiano anche individuato un ottima azione correttiva per evitare il ripetersi di incidenti simili in futuro. Forse il rapporto QoS/prezzo non è poi così basso anzi...
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joker87
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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 20:21    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:

La ridondanza delle macchine dovrebbe essere fatta su sedi localizzate in continenti diversi per avere una buona certezza che se un terremoto disfi la sede nel posto A non possa farlo nel posto B.
Poi se in contemporanea nei due continenti arriva l'apocalisse, vabbè, a tutto c'è un limite.
Aruba dichiara il 99% di uptime quindi se questa interruzione come hai detto tu rientra nell'1% nessuno ha da lamentarsi.


Beh, però se avessero avuto due sale ups l'incidente dell'articolo sarebbe stato evitato...
Poi ovvio che avere 2 sedi geograficamente separate è anche meglio, ma uno deve essere disposto a spendere anche di più!
Per dire, se io avessi bisogno di avere un server up anche in caso di terremoto che mi rade al suolo Milano e il MIX, potrei, semplicemente, prendermi un server al MIX, uno in America, uno in Germania, etc.; poi me le parallelizzerei io...
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 01 Mag 2011 21:31    Oggetto: Rispondi citando

Ok ma proprio il terremoto? Non andrebbe bene un meteorite da 300 tonnellate?
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ilcoro
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MessaggioInviato: 02 Mag 2011 09:11    Oggetto: Rispondi citando

freemind ha scritto:

Tu mi chiedi: voglio un programma che faccia questo, questo, quello, quello li e quello la. ...
e voglio tutto in 2 mesi e spender poco.
Ora, io (ammesso di riuscirci) ti dico: ok, però quello che vuoi se lo faccio in due mesi sarà una cagata.


citazione doverosa, con pollice su.
ricordiamo il triangolo magico:
"good, fast, or cheap: pick two"
applicabile in ogni settore.
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kudraw
Mortale pio
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MessaggioInviato: 02 Mag 2011 11:46    Oggetto: Rispondi citando

joker87 ha scritto:

Scusa un attimo, e perchè mai dovrebbe esser così?
Io sviluppo siti web e, in base alle necessità del mio cliente, decido l'hoster e il contratto migliore. L'ultimo sito fatto è per un associazione senza fini di lucro e anche se il sito rimane down non è un problema, per siti professionali ne uso altri.

Al massimo una ditta che necessitava di standard superiori dovrebbe prendersela con chi gli ha consigliato aruba.


Non mi riferivo al caso specifico, ma in generale, valgono i contratti stipulati dai gestori.

Se Aruba (o chi per lei) ti garantisce un servizio per il 99% del tempo, allora prima di criticare bisognerebbe valutare se ci sia stata una violazione o meno del contratto e così intentargli causa (cosa possibile).

InUtIlE ha scritto:

Cioè? Nessun software è esente da bug, neppure quelli realizzati dai cosiddetti "competenti", quindi nessuno sarebbe al sicuro, stante questa affermazione.
Sarebbe la rovina di Microsoft Mr. Green


Per questo motivo Microsoft ti da in licenza il software con determinate clausole che bisognerebbe leggere ed accettare (cosa che non fa nessuno).

Tra l'altro Microsoft non può essere responsabile se un utente scarica warez contenenti porcherie che vengono volutamente eseguiti dall'utente.

Io sto parlando di altro.

InUtIlE ha scritto:

La correttezza è soggettiva ed è misurata in base alla soddisfazione del cliente. Se il cliente è soddisfatto per un programma che gli ho fatto io (e non pretendo di essere il migliore, assolutamente), il programma è "corretto" perchè adempie ai doveri per cui è stato progettato.


L'ingegneria del software non è soggettiva, esistono delle pratiche da seguire per lo più ignote a chi si affaccia al mondo dello sviluppo software da non professionista.
Le specifiche derivate dai requisiti dell'utente valgono come contratto.

Tu mi dici qual è il tuo problema, io traccio delle specifiche che poi l'utente deve sottoscrivere ed accettare (quindi per l'implementazione vale il documento dei requisiti).

Poi tra specifica ed implementazione c'è l'abisso.

Posso rispettare benissimo tutte le specifiche, ma scrivere codice non di qualità che può portare dei problemi perché scritto male.

Ed è questo quello a cui mi riferisco. Bisogna accettare il fatto che scrivere software non è una banalità come qualcuno pensa, bisogna accettare il fatto che esistono pratiche di buona programmazione e testing che spesso vengono ignorate (perché costano tempo e denaro).

Nei casi più critici la correttezza del codice viene dimostrata matematicamente, ed esistono tecniche per farlo, sconosciute ai più.

La concorrenza sleale sta nel fatto che un non professionista può affacciarsi nella produzione del software senza avere le adeguate conoscenze per scrivere codice di qualità, dunque offrendo servizi a costi più bassi ma spesso anche di qualità più bassa.

Ovviamente l'utente comune ragiona con il portafoglio...

Perdonate l'Off Topic (perché non mi riferisco ad Aruba che tutto sommato offre un buon servizio), era solo una riflessione che volevo condividere.
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InUtIlE
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MessaggioInviato: 02 Mag 2011 12:08    Oggetto: Rispondi citando

kudraw ha scritto:

L'ingegneria del software non è soggettiva, esistono delle pratiche da seguire per lo più ignote a chi si affaccia al mondo dello sviluppo software da non professionista.
Le specifiche derivate dai requisiti dell'utente valgono come contratto.

Tu mi dici qual è il tuo problema, io traccio delle specifiche che poi l'utente deve sottoscrivere ed accettare (quindi per l'implementazione vale il documento dei requisiti).

Poi tra specifica ed implementazione c'è l'abisso.

Posso rispettare benissimo tutte le specifiche, ma scrivere codice non di qualità che può portare dei problemi perché scritto male.

Ed è questo quello a cui mi riferisco. Bisogna accettare il fatto che scrivere software non è una banalità come qualcuno pensa, bisogna accettare il fatto che esistono pratiche di buona programmazione e testing che spesso vengono ignorate (perché costano tempo e denaro).

Nei casi più critici la correttezza del codice viene dimostrata matematicamente, ed esistono tecniche per farlo, sconosciute ai più.

La concorrenza sleale sta nel fatto che un non professionista può affacciarsi nella produzione del software senza avere le adeguate conoscenze per scrivere codice di qualità, dunque offrendo servizi a costi più bassi ma spesso anche di qualità più bassa.

Ovviamente l'utente comune ragiona con il portafoglio...

Assolutamente d'accordo, l'ingegneria del software non è soggettiva, ci sono le pratiche di testing e i metodi di sviluppo, oltre ai diversi cicli di vita del software e le differenti metodologie di sviluppo.

Secondo me però non è questione di concorrenza sleale, se io faccio un programma per qualcuno che ha scarse pretese, perchè non potrei farlo? Così come ci sono programmatori bravi e meno bravi, ci sono anche clienti più o meno esigenti. L'importante è far presente cosa funziona e cosa può portare problemi, poi starà al cliente decidere.
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Tapiocapioca
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MessaggioInviato: 02 Mag 2011 14:05    Oggetto: Rispondi citando

Onestamente mi sto chiedendo se qualcuno di voi usa veramente aruba come provider, tutti i miei clienti di fascia bassa che hanno siti su server aruba, si trovano almeno una volta all'anno i siti con la homepage bucata. Puntuale la mail di aruba che si scusa e specifica quale buco sia stato chiuso...
Diciamo che non è sto gran provider, infatti i datacenter seri prevedono una procedura di disaster recovery, per cui i dati hanno un mirror in ambiente remoto rispetto la sala server principale...
Diciamo che valgono quello che costano.
Come diceva qualcuno prima di me, molte altre webfarm sono andate a fuoco, ma prevedendo dei piani di disaster ricovery degni di tal nome, non sono mai andate offline...
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MessaggioInviato: 02 Mag 2011 14:50    Oggetto: Rispondi citando

Lo hai detto tu: valgono per quello che costano.
Ma io aggiungo: loro offron oun servizio che costa x e da li non vanno oltre.
Se uno vuole più sicurezza/prestazioni/etc... cambia isp ma spende anche di più.
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MessaggioInviato: 02 Mag 2011 18:12    Oggetto: Rispondi

Tapiocapioca ha scritto:
Onestamente mi sto chiedendo se qualcuno di voi usa veramente aruba come provider, tutti i miei clienti di fascia bassa che hanno siti su server aruba, si trovano almeno una volta all'anno i siti con la homepage bucata. Puntuale la mail di aruba che si scusa e specifica quale buco sia stato chiuso...
Diciamo che non è sto gran provider, infatti i datacenter seri prevedono una procedura di disaster recovery, per cui i dati hanno un mirror in ambiente remoto rispetto la sala server principale...
Diciamo che valgono quello che costano.
Come diceva qualcuno prima di me, molte altre webfarm sono andate a fuoco, ma prevedendo dei piani di disaster ricovery degni di tal nome, non sono mai andate offline...


Ho letto tutta la discussione, anche io quoto in sintesi quello che ha detto freemind, non si può pretendere a un costo basso tutti i servizi del mondo, il disaster recovery e il back up giornaliero se li vuoi e ti servono si pagano.

Personalmente pur non facendo direttamente siti web anche se voglio imparare credo da esperienze di conoscenti che aruba specie negli utlimi anni non sia così male e che abbia fatto tutto il possibile per riprendersi dall'incidente.

Hai ragione che è chiaro dipende da quello che ti serve e da quanto puoi pagare, se il web è l'attività principale di un azienda sicuramente si rivolgerà a provider che possano garantirgli un uptime quasi perfetto o se anche si rivolgono ad aruba o altri provider che garantiscono questa fascia di prezzo per risparmiare non comrperanno l'hosting condiviso a 30€ ma faranno le loro valutazioni del servizio che vogliono chiedere e vedranno se glie lo offrono.. diversamente non ci si può lamentare.

Lo stesso discorso di molte persone che criticano certi professionisti perchè usano gmail o altri servizi gratuiti.. dipende da quello che serve,
al rappresentante occasionale per esempio magari gmail basta e avanza se si fa il back up delle mail e potrebbe "sopravvivere" ad un eventuale disservizio.

Chiaro che se un azienda che riceve centinaia di mail al giorno si affida solo a gmail e poi li succedesse qualcosa non si può poi lamentare troppo.

Server "bucati" poi ne saprai più di me dipende molto da cosa fai girare sul server oltre che dal privider.
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