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Vasco addio!
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 12:00
Messaggi: 979

MessaggioInviato: 10 Ago 2011 17:13    Oggetto: Vasco addio! Rispondi citando

- Vasco addio! -
di Paolo De Gregorio, 6 agosto 2011

Vasco Rossi, all’uscita dall’ospedale, pallido,pienotto,con lo sguardo un po’ smarrito, somigliante più ad un impiegato del Catasto che ad una rock-star, dichiara “sono nella depressione, vivo grazie ai medici e alle pillole”.
Prima riflessione: se fosse stato un normale cittadino di 60 anni non avrebbe avuto grande aiuto dai medici e, con certe pensioni, nemmeno le medicine.

E’ giusto riflettere anche sulle cause della depressione, che non è un virus che ti prendi per caso, ma una malattia della mente che ti prendi più facilmente in quella età in cui fisico e mente cominciano a decadere, e decadono più velocemente se hai esagerato in alcol e droghe, se sai che la tua carriera è finita e non sarai più punto di riferimento, né come individuo nei rapporti interpersonali, né come rocchettaro.
Sono sicuro che nella sua psicologia del profondo vi sia qualche rimorso per i suoi messaggi distruttivi, di darsi ad una vita esagerata, piena di guai e senza dormire, che ha influenzato generazioni di giovani, di cui molti hanno perso la vita, ubriachi e drogati, spiaccicati sull’asfalto delle strade del sabato sera.

Il grande poeta, il mito dei giovani, ha continuato a cercare di interpretare le vibrazioni del mondo giovanile in modo puramente commerciale, non essendo egli più giovane, ma parte di un meccanismo fabbrica-soldi che spacciava un prodotto ormai fasullo.
L’autenticità che nei primi anni di carriera aveva caratterizzato il suo personaggio e conquistato largo successo, da molto tempo non esisteva più, la molla erano ormai solo i soldi e il ruolo di personaggio. Ma un creativo vero di queste cose si rende conto, gli pesano sull’anima, e quando ci si mette anche l’età e la decadenza fisica, ecco la depressione in agguato, tanto più forte quanto più hai avuto applausi e notorietà.

Vedendo i comportamenti del mondo giovanile che si diverte solo se si procura sballi alcolici o di sostanze stupefacenti, e incomincia presto a bruciarsi il cervello e le visceri, una certa tracciabilità delle suggestioni musicali di Vasco Rossi si riconosce, e pesano nelle convinzioni di molti, la cui cultura si è formata attraverso i concerti, le discoteche, gli stadi di calcio, nel vuoto assoluto di punti di riferimento decenti, sudditi perfetti del reame berlusconiano.
Paolo De Gregorio
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Danielix
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Registrato: 31/10/07 15:30
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MessaggioInviato: 11 Ago 2011 21:24    Oggetto: I geologi si occupano di cucina?? Rispondi citando

Paolo, in altre occasioni ti ho anche difeso, per cui non puoi tacciarmi di voglia di flame se ti dico che tu di Vasco non hai capito un cazzo e pertanto non dovresti scriverne, come io non scrivo di botanica perché non distinguo un girasole da una rosa e darei volentieri fuoco a entrambi.

Ho cinquant'anni anagrafici e 250 vissuti, non sono un ragazzino d'oggi, e seguo quell'uomo, quell'animo semplice e ignorante da quando eravamo in fasce entrambi, e credo di conoscerlo meglio di chi se ne occupa con presunzione solo per notorietà ma non lo segue e certamente non possiede e ascolta l'intera sua discografia, e posso dirti che hai toppato.
Anzi, per ripetermi: tu di Vasco non hai capito un cazzo, è palese.

Di veri, genuini poeti metropolitani come lui ne nasce uno ogni mille anni, e quando avrà finito in Italia vi sarà un vuoto, lo sta affermando un matusa con un certo grado d'intellettualità, non un ragazzino esaltato. Motivo vi sarà pure.
Ma non mi aspetto che possa comprenderlo chi per tendenza si occupa di politica e quindi non d'arte e sentimenti...

Un saluto già meno cordiale del solito,
Daniel



Ps: tu di Vasco non hai capito un cazzo, credimi.





Pps: ma ti fornisco comunque un aiutino: Bill Hicks, io e Vasco soliamo agire e parlare guidati da un conflitto ai più alieno: "Smetterei, se non avessi paura di diventare uno di voi"...
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spikexx84
Dio minore
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Messaggi: 718
Residenza: Darfo Boario Terme (BS)

MessaggioInviato: 16 Ago 2011 14:45    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti è un bel pò che non scrivo più, ma stavolta non posso esimermi per quanto gran parte di quel che io volessi dire è già stata detta da Danielix.

A meno che io non stia fraintendendo, ho letto per l'ennesima volta che Vasco è uno dei colpevoli della gioventù "bruciata", ho litigato talmente tante volte su questo argomento da essermene stancato, "Vasco è un cocainomane di merda e dovrebbe morire", "Quel drogato del cazzo", bla bla bla.

Precisando che non c'è l'ho con te Paolo, ma scrivo queste cose rivolgendomi a chiunque critichi Vasco in questa maniera e a quelli che mi guardano con aria soddisfatta "Hai visto che sta crepando il tuo Vasco?".

Vasco ha problemi di dipendenza (alcol o sesso o droghe che siano), qualcuno di quelli che tanto criticano, questo problema l'ha avuto? Ha avuto anche solo un fratello/padre/madre che aveva di questi problemi? Sà cos'è la malattia della dipendenza?
Un tossico (se proprio così lo si vuol chiamare) è una persona malata che soffre come un cane, fermare questa malattia è immensamente difficile già per una persona normale, mettiamo poi il fatto di essere una rockstar a cui offrono cocaina come caramelle e che non ha problemi di soldi, quanti saprebbero fermarsi? Io starei attento a giudicare.

Dimenticavo il terribile esempio che da alla gente....
Sì certo ha scritto "fegato spappolato", ha scritto "siamo solo noi", ha scritto "coca cola" (più o meno ventanni fa......)

Ora io chiedo, avete mai ascoltato "Stupendo", "Vivere", "Vivere senza te", "Sally","Hai mai", "il mondo che vorrei","Liberi liberi".... ?
Possibile che non sentiate l'urlo di dolore contenuto nelle sue canzoni, la voglia di lottare che a volte c'è "Forse era giusto così, siiiiiiiiiiiiiiiiiiii, forse, ma forse ma sìììììììììììììììì" e la delusione il senso di fallimento che c'è in altre? "E adesso che sono arrivato fin qui grazie ai mie sogni, che cosa me ne faccio della realtà?".

Come si fa a giudicare un uomo che ci ha raccontato tutta la sua vita con le sue canzoni, con voce roca, distrutta da sigarette e alcol forse, ma sincera quanto bastava a fare in modo che intere generazioni si innamorassero dell'uomo che racconta della donna che l'ha fatto cadere con la sua logica di calze nere e poi si è presa gioco di lui, si è voluta divertire, o dell'uomo che al coraggio di dire "non sarebbe durata a lungo questa storia d'amore eterno, se non arrivavi tu".

Vasco non è un santo, è un uomo che ha vissuto come meglio ha potuto è ha dato i messaggi in cui credeva, cambiando anche idea nel corso della sua vita (e ci mancherebbe che uno non cambia mai idea) e ha dato questi messaggi parlondoci di sè, con la sua rabbia, la sua delusione e la sua gioia.

Io gli dico grazie per quello che ha voluto condividere con noi, per quello che è stato per me in un periodo tremendamente difficle della mia vita, comprare il mio primo album originale e trovarmi a ascoltare frasi che mi hanno dato delle emozioni che quasi nessun'altro ha saputo darmi, non sono così sdolcinato da dire che "non c'è l'avrei fatta senza", ma sò che sentire quel mio grande idolo che diceva sono nella merda, ma forse ce la posso ancora fare mi ha dato corraggio, quando tutto quello che chiedevo era tornare a nascondermi.
"Ognuno può essere quello che vuole sai, non si può perder quel che non hai"
"Sai che cosa penso? Che se non ha un senso domani arriverà, domani arriverà lo stesso!!!!!!!!!!!!!!!!!"

Auguri komandante, per tutto, e grazie.
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Pistix
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Registrato: 02/08/11 23:50
Messaggi: 60

MessaggioInviato: 16 Ago 2011 21:53    Oggetto: Rispondi citando

spikexx84 ha scritto:
Ciao a tutti è un bel pò che non scrivo più, ma stavolta non posso esimermi per quanto gran parte di quel che io volessi dire è già stata detta da Danielix.

A meno che io non stia fraintendendo, ho letto per l'ennesima volta che Vasco è uno dei colpevoli della gioventù "bruciata", ho litigato talmente tante volte su questo argomento da essermene stancato, "Vasco è un cocainomane di merda e dovrebbe morire", "Quel drogato del cazzo", bla bla bla.

Precisando che non c'è l'ho con te Paolo, ma scrivo queste cose rivolgendomi a chiunque critichi Vasco in questa maniera e a quelli che mi guardano con aria soddisfatta "Hai visto che sta crepando il tuo Vasco?".

Vasco ha problemi di dipendenza (alcol o sesso o droghe che siano), qualcuno di quelli che tanto criticano, questo problema l'ha avuto? Ha avuto anche solo un fratello/padre/madre che aveva di questi problemi? Sà cos'è la malattia della dipendenza?
Un tossico (se proprio così lo si vuol chiamare) è una persona malata che soffre come un cane, fermare questa malattia è immensamente difficile già per una persona normale, mettiamo poi il fatto di essere una rockstar a cui offrono cocaina come caramelle e che non ha problemi di soldi, quanti saprebbero fermarsi? Io starei attento a giudicare.

Dimenticavo il terribile esempio che da alla gente....
Sì certo ha scritto "fegato spappolato", ha scritto "siamo solo noi", ha scritto "coca cola" (più o meno ventanni fa......)

Ora io chiedo, avete mai ascoltato "Stupendo", "Vivere", "Vivere senza te", "Sally","Hai mai", "il mondo che vorrei","Liberi liberi".... ?
Possibile che non sentiate l'urlo di dolore contenuto nelle sue canzoni, la voglia di lottare che a volte c'è "Forse era giusto così, siiiiiiiiiiiiiiiiiiii, forse, ma forse ma sìììììììììììììììì" e la delusione il senso di fallimento che c'è in altre? "E adesso che sono arrivato fin qui grazie ai mie sogni, che cosa me ne faccio della realtà?".

Come si fa a giudicare un uomo che ci ha raccontato tutta la sua vita con le sue canzoni, con voce roca, distrutta da sigarette e alcol forse, ma sincera quanto bastava a fare in modo che intere generazioni si innamorassero dell'uomo che racconta della donna che l'ha fatto cadere con la sua logica di calze nere e poi si è presa gioco di lui, si è voluta divertire, o dell'uomo che al coraggio di dire "non sarebbe durata a lungo questa storia d'amore eterno, se non arrivavi tu".

Vasco non è un santo, è un uomo che ha vissuto come meglio ha potuto è ha dato i messaggi in cui credeva, cambiando anche idea nel corso della sua vita (e ci mancherebbe che uno non cambia mai idea) e ha dato questi messaggi parlondoci di sè, con la sua rabbia, la sua delusione e la sua gioia.

Io gli dico grazie per quello che ha voluto condividere con noi, per quello che è stato per me in un periodo tremendamente difficle della mia vita, comprare il mio primo album originale e trovarmi a ascoltare frasi che mi hanno dato delle emozioni che quasi nessun'altro ha saputo darmi, non sono così sdolcinato da dire che "non c'è l'avrei fatta senza", ma sò che sentire quel mio grande idolo che diceva sono nella merda, ma forse ce la posso ancora fare mi ha dato corraggio, quando tutto quello che chiedevo era tornare a nascondermi.
"Ognuno può essere quello che vuole sai, non si può perder quel che non hai"
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kevin
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MessaggioInviato: 18 Ago 2011 09:25    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Vasco addio!


Ma .. è morto Vasco? Shocked
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 21 Ago 2011 17:14    Oggetto: Rispondi citando

kevin ha scritto:
Citazione:
Vasco addio!


Ma .. è morto Vasco? Shocked





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Vasco ha scritto:
sgraaaaaaat
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 27 Ago 2011 14:46    Oggetto: Rispondi citando

Vasco Rossi.
Occhio a non inchiodarlo alla croce del suo mito.
Lasciate che sia quel che è, altrimenti addio poesia contemporanea.
La musica è una potente medicina, le parole uno straordinario "bugiardino" (quel foglietto che troviamo nelle confezioni di medicinale e che serve a indicarne le dosi, l'uso e gli effetti collaterali) e poi c'è la voce del cantante, il suo modo d'interpretare la narrazione che è come la voce del medico che ti prescrive tutto, tempi della guarigione compresa.
Esistono canzoni di Vasco che possono essere cantate solo da lui, mentre altre possono acquistare maggiore spessore se cantate da altri. Succede anche con Paolo Conte, Leonard Cohen e altri pochi. Per Battisti invece le cose andavano diversamente. La sua voce era indispensabile.
Ma queste sono considerazioni sulla quantità di papere dello stagno sotto casa.
Perciò tornerei a noi e all'effetto che ci fanno queste fenomenologie.
Ci troviamo davanti a fenomeni che ci fanno risuonare come campane tibetane. Da dentro.
Questo può generare fenomeni di para-fanatismo. Niente di male tuttavia.
io adoro la cioccolata, la birra, il fascino femminile, viaggiare, leggere, (scrivere no, è una gran fatica, una necessità, non un divertimento. Non fate quella faccia! Bastardi! TapTap) e molte altre cose. Ma per nessuna di queste vado di fuori. Il fanatismo non mi appartiene, apprezzo il gelato ma non mi surgelo.
Esistono altre persone che, per ragioni del tutto legittime, esprimono il loro spirito dando fuoco allo stesso, infiammandosi come Danielix. Ebbene, dovreste invidiarlo uno così, uno che alla sua veneranda età ancora s'infiamma come un fanciullo. Perché Dan non è un fanatico, è solo un uomo innamorato di qualcosa che ad alcuni sfugge o che si sono lasciati sfuggire da un po'.
E' tipico degli Ulisse omerici e non quelli di Joyce, l'atteggiamento di Danielix nei confronti di Vasco. Un mito che si nutre di un altro mito, Dan che si identifica con i temi di Vasco? O forse è più veritiera la descrizione dell'Ulysses di Joyce, per incarnare Dan, respingendo l'estrapolazione mitologica del viaggiatore duplice, il multiforme ingegno incollato sulla figura del Re di Itaca? Barbaro e acuto osservatore, meticoloso ma senza memoria se non dei suoi affanni, vendette, astuzie, disincanti?
Non lo so. Non saprei, non saprò.
Comprendo Danielix, i miei distinguo sono solo per mantenere il dovuto distacco nel ragionare su questo e su quello.
Non è un caso se tutti noi ci affidiamo a modelli preesistenti per disegnare quella sottile traccia di noi nella storia del nostro divenire.
E alcuni di questi modelli, nella loro universalità paiono apparirci sotto spoglie mortali, fragili e passeggere.
E ad alcuni questo non piace. E giù martellate sul mito, picchiando però il povero umano.
Insomma fate un po' voi, il divenire è sempre sottoposto alle vostre scelte. La strada è quella ma potrete sempre scegliere se sedervi al finestrino oppure no. E se prendiamo ad esempio i vecchi vagoni ferroviari, ci si può anche sedere voltando le spalle alla direzione del treno.


L'ultima modifica di Silent Runner il 29 Ago 2011 15:53, modificato 1 volta
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Danielix
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MessaggioInviato: 28 Ago 2011 22:50    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
[..] potrete sempre scegliere se sedervi al finestrino oppure no.

o sul tetto.
Magari con un mp3 player e Wish You Were Here dei Pink Floyd in cuffia a palla...


(occhio alle gallerie, però, sono buie...)



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Vit
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MessaggioInviato: 14 Set 2011 11:47    Oggetto: Rispondi

emh, personalmente non riuscirei mai a trovare tante parole da spendere per Vasco Rossi, né dal lato "cattivo esempio" né da quello "grande artista", potrei dirne benino, non ce l'ho con lui, per le sue canzoni carucce, il suo gruppo che suona bene e morta lì, non fosse che ormai ogni volta che lo sento ovunque, insieme a Ligabue o Zucchero, mi viene da mettermi ad urlare. Penso che proverei la stessa cosa in medio oriente a furia di sentire i muezzin che cantano sui minareti. Adesso lo mandano anche sui tg e sinceramente trovo difficoltà a trovare qualcosa che mi interessi meno delle sue depressioni. Se ne vada su qualche monte e stacchi anche dai tg, che bene non gli fanno.
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