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Chiusa Library.nu, la biblioteca digitale pirata
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 16 Feb 2012 09:39    Oggetto: Chiusa Library.nu, la biblioteca digitale pirata Rispondi citando

Commenti all'articolo Chiusa Library.nu, la biblioteca digitale pirata
Ospitava oltre 400.000 e-book. L'Associazione Italiana degli Editori esulta.


Foto via Fotolia
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 16 Feb 2012 10:23    Oggetto: Rispondi citando

evviva la libera cultura, se leggi i libri e non li paghi sei un criminale, di questo passo saremo tutti analfabeti
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tigrone
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 16/02/12 11:12
Messaggi: 18

MessaggioInviato: 16 Feb 2012 11:17    Oggetto: Rispondi citando

Ma che commento è questo?

E secondo te è giusto che gente senza scrupoli si arricchisca col sudore della fronte degli altri?
Capitasse a te che qualcuno guadagni sfruttando una tua opera senza elargirti un centesimo? Saresti contento?

Se vuoi leggere gratis vai in biblioteca o ti scarichi e-book free...

Basta con l'ipocrisia per favore.
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Brio
Semidio
Semidio


Registrato: 24/05/08 19:26
Messaggi: 206

MessaggioInviato: 16 Feb 2012 13:44    Oggetto: Rispondi citando

Mi chiedo, ma se i siti simili a questo e aggrego anche quelli che condividiono materiale multimediale non percepissero guadagno, chiudendo in pari i loro "bilanci" piccoli o gradi che siano, sarebbero più difendibili davanti alla legge?

Sarebbero poco meno di organizzazioni no profit non credo si possano accusare di lucraggio su materiale protetto da copyright.

Non posso che essere a favore di un futuro dove la codivisione libera di ogni materiale sia possibile con buona pace delle parti coinvolte, ma devo ammettere che guadagnare cifre smodate (vedi megaupload) o meno (filgratis...e simili) su opere altrui sia atrettanto immorare quanto incardinare la conoscenza alla gogna del diritto d'autore.

In parole povere "condivisione libera" trovo vada a braccetto eticamente con "no profit".
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{Graziano}
Ospite





MessaggioInviato: 16 Feb 2012 14:09    Oggetto: Rispondi citando

Qualcuno si è chiesto se chi scarica libri gratis avrebbe comperato la stessa opera non trovandola gratuitamente in internet???
La mia esperienza mi dice che se navigando trovo qualche cosa di interessante e gratuito "potrei", il condizionale è obbligatorio, scaricarlo ed usufruirne; l'acquisto è un altro discorso.
Forse posso decidere di farlo in un secondo tempo se giudico l'opera meritevole: l'acquisto a scatola chiusa ....non saprei.
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Blind Guardian
Semidio
Semidio


Registrato: 26/07/07 14:23
Messaggi: 497
Residenza: Frankfurt

MessaggioInviato: 16 Feb 2012 14:46    Oggetto: Rispondi citando

Ciò che ogni autore, a parte stupidi e in malafede, sa bene:



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Zievatron
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/12/10 23:36
Messaggi: 3234

MessaggioInviato: 16 Feb 2012 16:01    Oggetto: Rispondi citando

La "Biblioteca" dovrebbe essere un servizio pubblico.
Non vedo perchè non dovrebbe esserci anche la versione digitale di tale servizio.
Se poi uno vuole il libro di carta lo compra.

Però, se fanno dei siti per fare soldi sfruttando le opere altrui a sbafo, no. Questa è tutta un'altra cosa e non mi sta bene.

Non bisogna confondere le frodi con quella che viene chiamata pirateria del tutto a sproposito per ingiusta politica.
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{pippolo}
Ospite





MessaggioInviato: 16 Feb 2012 18:26    Oggetto: Rispondi citando

Come al solito si spara nel mucchio, se io compro un libro e voglio prestarlo non ci trovo nulla di male, e nessuno me lo può' impedire. Stessa cosa con i CD musicali, una volta comprato sono il proprietario del bene e ci faccio quello che voglio, vedi " fair use", quindi se un amico vuole ascoltarlo glielo presto tranquillamente
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cisco
Dio minore
Dio minore


Registrato: 25/09/08 18:41
Messaggi: 779

MessaggioInviato: 16 Feb 2012 20:12    Oggetto: Rispondi citando

Come sempre, qui la pirateria c'entra poco.

Come si può evincere dalle statistiche di accesso al sito ormai defunto, le prime posizioni nella classifica stilata in base alle visite al sito, sono occupate da paesi cosidetti emergenti oppure ostili ai pannocchioni.
Citazione:
Visitors by Country:
- India 12.2%
- United States 9.5%
- Indonesia 6.6%
- China 6.5%
- Iran 5.3%
- Mexico 3.6%


Ho letto anche alcuni commenti su numerosi blog esteri che ne dànno notizia, che ad usare questa immensa libreria, erano in maggior parte insegnanti e "autodidatta" dei summenzionati paesi.
Cioè gli insegnanti universitari fotocopiavano i libri in inglese e li davano ai loro studenti, visto che spesso la loro università non aveva i mezzi per acquistarli, oppure erano proibiti dalla censura.

Insomma, gli americani, i portatori di pace, sono ormai sempre più stretti da Europa e paesi asiatici.
Contro l'Europa hanno lanciato la cosidetta "crisi mondiale", mentre ai paesi emergenti non possono permettere di farsi soffiare la cultura. Più i summenzionati paesi rimarranno ignoranti, più avranno chanches di rimanere i più potenti.
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tigrone
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 16/02/12 11:12
Messaggi: 18

MessaggioInviato: 16 Feb 2012 23:36    Oggetto: Rispondi citando

Brio ha scritto:
Non posso che essere a favore di un futuro dove la codivisione libera di ogni materiale sia possibile con buona pace delle parti coinvolte,


La verità è che ci siamo abituati fin troppo bene...

Ai tempi della scuola, se volevo una canzone... o la 'beccavo' in radio e la registravo su cassetta (qualità scadente, canzone incompleta, voce del deejay ecc...), o mi dovevo comprare il 45 giri (3500 lire)...

Ma io dico: perchè tutto deve essere libero?
Ad esempio, io sono un programmatore... perchè se sviluppo un software devo condividerlo gratuitamente col mondo?
Perchè devo regalarlo nonostante i sacrifici che ho fatto?

E lo stesso concetto è applicabile a chi ha scritto un libro, una canzone ecc...

Il diritto d'autore è sacrosanto!
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Blind Guardian
Semidio
Semidio


Registrato: 26/07/07 14:23
Messaggi: 497
Residenza: Frankfurt

MessaggioInviato: 17 Feb 2012 09:32    Oggetto: Rispondi citando

Uno dei problemi è che se tu sei un programmatore, per quanti sacrifici tu possa fare, verrebbe comunque fuori un prodotto vergognoso. Ora io dico, è giusto che io debba buttare soldi per un prodotto che non è buono neanche a pulirmici?
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whitesquall
Amministratore
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Registrato: 26/06/07 14:03
Messaggi: 8413

MessaggioInviato: 17 Feb 2012 09:55    Oggetto: Rispondi citando

Questa non l'ho capita... Come fai a sapere a priori che il programma sarà insoddisfacente? Shocked
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tigrone
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Registrato: 16/02/12 11:12
Messaggi: 18

MessaggioInviato: 17 Feb 2012 10:03    Oggetto: - Rispondi citando

Commento fuori tema o non conforme al regolamento del forum.
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Blind Guardian
Semidio
Semidio


Registrato: 26/07/07 14:23
Messaggi: 497
Residenza: Frankfurt

MessaggioInviato: 17 Feb 2012 11:34    Oggetto: Rispondi citando

Squall ha scritto:
Questa non l'ho capita... Come fai a sapere a priori che il programma sarà insoddisfacente? Shocked


Facevo il "simpatico" Sad

Quello che voglio dire è che se un'opera merita davvero allora non dovrà temere la pirateria perché altro non sarà che pubblicità gratuita e permetterà all'autore di costruirsi una solida base di fan affezionati che acquisteranno i suoi prodotti/le sue opere. Se l'opera, invece, non merita, allora è giusto che non faccia ricavi. Questo tipo di modello promuoverebbe enormemente la qualità e renderebbe tutta l'industria più umana e rispettabile.

Detto questo, almeno per quanto riguarda i libri, l'esistenza di case editrici non ha più alcun senso, e farle sparire anche attraverso la pirateria sarebbe solo un passaggio benefico e naturale.

Il problema è che ormai per ogni idiozia prodotta ci si aspettano milioni di euro di guadagni e questa cosa DEVE finire...
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tigrone
Mortale devoto
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 12:51    Oggetto: Rispondi citando

Se un'opera merita e SERVE, verrà acquistata.
Se un'opera non merita, non verrà acquistata.
Se un opera è gratis, automaticamente le viene attribuito un valore nullo.
Poi, se anche fosse come dici tu, nessuno acquisterebbe niente da qualcuno da cui ha avuto precedentemente qualcosa gratis, perchè appunto si aspetterebbe che fosse gratis... e questo te lo garantisco per esperienza.

E non si vive di aria... tu lavori? Lo fai per vivere o per la gloria?
Quando vai a far la spesa, paghi o aspetti che si faccia condivisione di pane, pasta ecc...?

La pirateria, intesa come fenomeno globale, definitivo e legale, come voi vorreste che diventasse, non farebbe altro che far morire la qualità dei contenuti, oltre che far morire di fame la gente che lavora.

Si perchè, le case editrici, le case discografiche ecc... non vanno viste come dei mostri da annientare ma come aziende composte da persone, anche valide, che lavorano.

Economicamente parlando, sarebbe la fine... perchè nessuno fa niente per niente!
E allora si che diventeremmo tutti analfabeti!
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cisco
Dio minore
Dio minore


Registrato: 25/09/08 18:41
Messaggi: 779

MessaggioInviato: 17 Feb 2012 13:09    Oggetto: Rispondi citando

Sul diritto d'autore:
- L'inventore degli mp3 sta guadagnando ancora per la sua scoperta?
- Gli eredi di Dante pretendono qualcosa per ciò che scrisse il loro avo?
- Carlo Urbani, il primo medico a identificare e classificare la SARS, avrebbe poi preteso un guadagno per la sua scoperta? Che dite voi?
- Gli inventori di Internet (perché qualcuno l'avrà pure inventata, no?), sono conosciuti? E prendono qualcosa da noi che l'usiamo?

Insomma, il diritto d'autore è una cosa ormai sorpassata e inutile.
Quando una scoperta, uno studio, uno scritto, serve all'umanità, serve per migliorare le nostre conoscenze, il nostro vivere quotidiano, deve essere libero di poter circolare!

Il cosiddetto diritto d’autore come l'intendiamo noi è nato con l'era industriale. L'idea di tale diritto nacque invece alla fine del '700, e fu introdotto come salvaguardia dell'artista; a quel tempo, per emergere, per poter inventare, si finiva sempre per mettersi al servizio del potente di turno (signore, re, vescovo che sia), che poi faceva sua l'invenzione e poteva anche buttare l'artista ai porci. Anche perché, a quel tempo, se non si lavorava nei campi, si moriva di fame. Non c'era molto tempo per dedicarsi all'arte. Potevi farlo soltanto se sorretto economicamente da qualcuno che avesse del denaro.
Putroppo, però, questo diritto venne poi inglobato dall'era pre-industriale come possibilità di guadagno facile per corporazioni che andavano via via creandosi, anche se a quel punto, non serviva più tanto agganciarsi al ricco, poiché erano fiorite le università e la gente comune cominciava a poter leggere e scrivere.

Se il nostro amico programmatore inventasse un software rivoluzionario, che servisse all'umanità, deve metterlo al servizio della stessa. Il suo guadagno deve passare in secondo piano.
Ovvio che comunque, una volta diventato famoso, diventerebbe ricco certamente, senza bisogno di far pagare la circolazione della sua invenzione. Nessuno si scandalizzerebbe se poi lui andasse in Tv, apparisse sui giornali, gli facessero interviste, si aprisse una propria società e guadagnasse da ciò, anzi. Sarebbe sacrosanto.
Tutta l'umanità gliene sarebbe grata.

Però, quello che non mi sembra giusto, è che lui, avendo in mano una scoperta rivoluzionaria, facesse pagare per usarla/conoscerla.
Pensate se gli inventori di Google facessero pagare adesso un tanto a ricerca! Assurdo. Eppure, anche Google è un'opera di ingegno, no?

Vi invito a leggere la breve intervista a Leonardo Chiariglione, su cosa pensa lui dei diritti d'autore. Ne parlò già nel 2004.
Ah, già, vi starete chiedendo chi è? Eppure tutti noi abbiamo certamente usato la usa creazione, ma nemmeno sappiamo a chi dobbiamo dire grazie.
Ecco, questi sono gli uomini che fanno progredire l'umanità!

Per finire il mio pensiero, il diritto d'autore oggi, è soltanto un pretesto accampato da colori i quali vogliono guadagnare, lucrare e diventare ricchi con il sudore, l'intelletto degli altri.
Perché al giorno d'oggi, chiunque inventi, crei, scriva qualcosa di utile per tutti, ha tutti i modi e mezzi per poter vivere della suo ingegno, senza per questo pretendere un obolo da chi usi la sua creazione.
O magari, vivere ed essere appagato sapendo di aver scritto una pagina importante della storia dell'umanità. Per fortuna, c'è ancora chi si accontenta di questo! Ciao
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SverX
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MessaggioInviato: 17 Feb 2012 13:55    Oggetto: Rispondi citando

tigrone ha scritto:
Se un opera è gratis, automaticamente le viene attribuito un valore nullo.

Permettimi di non essere d'accordo. Ad esempio dotarsi di un computer con Linux e OpenOffice, per paragone con Windows e MS Office, vuol dire risparmiare un tot di soldi. Quindi in questo caso alle opere gratis possiamo, perlomeno, attribuire il valore delle opere non gratis che non abbiamo dovuto acquistare.
E tutto questo accettando la semplificazione che valore e prezzo siano la stessa cosa. Ma per fortuna non è proprio così... Smile
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freemind
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Residenza: Internet

MessaggioInviato: 17 Feb 2012 20:11    Oggetto: Rispondi citando

tigrone, tu si che sei un programmatore professionista!
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tigrone
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MessaggioInviato: 18 Feb 2012 00:01    Oggetto: Rispondi citando

cisco.... la stragrande maggioranza delle persone che creano, lavorano e producono nel campo invaso dalla pirateria, non diventano famose o eroi dell'umanità...!
Vivono col loro lavoro.
E sarà pure un pretesto il diritto d'autore... ma io preferisco che guadagnino quelli che comunque svolgono un lavoro legale, si assumono delle responsabilità verso i loro dipendenti e verso lo stato (perchè le tasse le pagano), si assumono il rischio di impresa e danno una possibilità al cantante o scrittore esordiente di turno... piuttosto del pirata che si allestisce in cantina o in garage il suo bel studio di masterizzazione e fa i suoi bei soldi esentasse svendendo cd o dvd... o gente che fa milioni di euro con la pubblicità sfruttando opere altrui...
Chissà perchè si demonizzano i primi e si esaltano i secondi e i terzi...

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Sverx.... non ci credevo neanch'io ma diverse (tante) persone me l'hanno confermato... sembra strano ma è così...
Il paragone linux-openoffice vs windows-office non regge... è chiaro che è migliore la seconda accoppiata...
Se non ci credi, tanto per restare in tema, prova a scrivere ed impaginare un libro con word o indesign e poi vedi se riesci con openoffice...
Prova a fare un pdf con acrobat e poi vedi se riesci a farlo migliore o anche uguale con pdfcreator...
Prova a spiegare ad uno (neanche tanto inesperto) come installare un driver video in linux e risolvere i probabili problemi che si presenteranno...

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freemind.... mi sa che non ho capito...
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cisco
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Registrato: 25/09/08 18:41
Messaggi: 779

MessaggioInviato: 18 Feb 2012 21:27    Oggetto: Rispondi

@ tigrone

Quanto guadagnano gli autori dal diritto d'autore? Circa il 5%.
Quanto c'è di innovativo in ogni opera che vanta il diritto d'autore? Ben poco.
Quanti programmi informatici sono veramente creati e non copiati dalla copia della copia della copia?

E poi quali sono i sofware piratati?

A me non risulta (ma posso essere smentito) che siano piratati programmi che servano a gestire, chessò, uno studio dentistico o un'azienda specifica.
E perché? Perché quei programmi sono creati calzandoli sulle esigenze del cliente, sono personalizzati.
Vengono da giorni e giorni di interviste con il cliente, con un vero progetto. Allora sì che è giusto pagare per questo. Questo è ingegno, creazione.
Ma se uno mi crea il programmino che mi permette di tagliare un video, cosa che fanno tranquillamente software freeware e altri migliaia di software, allora è già tanto che trovi qualcuno che sia disposto a pagarlo.

La realtà è che il ricavo dal diritto d'autore viene pappato dalla distribuzione, dalla pubblicità e da chi lo pubblica e all'autore rimangono le briciole.
Dovresti essere tu il primo ad opporti. Dovresti poter vendere la tua opera senza doverti rivolgere a quella manica di papponi che lucrano sul tuo lavoro. Dovresti poter far conoscere la tua creazione dal tuo sito internet e non essere catturato dai lacci e lacciuoli legali e burocratici che ti impongono.
Sono proprio quelli che fanno sì che il tuo ingegno sia pagato con un soldo di cacio.

E, tornando al tema di questa discussione, quanti di quei libri in pdf erano creazioni e quanti erano un bel copia e incolla di altri autori?

Su una cosa però sono assolutamente d'accordo con te: io qui parlo di pirata intendendo colui che mette a disposizione un'opera senza guadagnarci sopra.
Quello che si allestisce in cantina lo studio di masterizzazione è certamente da colpire, ma perché sfrutta il lavoro altrui a suo vantaggio economico, evadendo il fisco.
Quello che io difendo è l'atto della copia, per me legittimo, che serve a far evolvere l'uomo, a far circolare le idee, anche quelle più scomode.
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