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Zeus News Ospite
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Registrato: 16/05/05 09:17 Messaggi: 23536 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 14 Mar 2012 10:18 Oggetto: |
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Al di là delle necessarie e corrette considerazioni sui vantaggi derivanti dalla circolazione delle idee e delle notizie, dello sviluppo tecnologico associato a tutta la fenomenologia della Rete, ricadute economiche comprese, ho potuto osservare che, uno dei maggiori effetti sul piano antropologico, è stato l'incredibile ed esponenziale aumento del numero delle relazioni interpersonali che, un individuo di media istruzione e socialmente orientato a una buona capacità di relazione, può intrattenere nell'arco di un solo anno.
Personalmente, nell'ultimo anno ho avuto più contatti diretti con scambio di idee, informazioni, ed opinioni di quanti ne abbia avuti nell'arco del decennio precedente al mio utilizzo di internet.
Ovviamente questo dato può mutare considerevolmente sulla base delle interazioni che una persone stabilisce di avere.
Nella mia personale ricerca sullo stato delle relazioni interpersonali ho infatti potuto osservare una buona qualità generale delle stesse, con una discreta ricaduta sull'umore generale degli individui, sul livello generale di autostima in uscita (la differenza fra il livello di autostima medio delle persone che entrano in relazione con altri in un network e lo stesso livello dopo un periodo di sufficiente "rodaggio" e adattamento al nuovo ambiente) e sulle competenze relazionali che il tipo di approccio informale che internet e i network ad esso connessi consentono a chiunque se ne stia seduto davanti ad un pc o tenendo in mano un tablet connesso alla rete.
Oltre a ciò, ho potuto osservare un discreto e continuo processo di crescita di interesse delle persone verso nuove e differenti forme di pensiero e una maggiore flessibilità nell'accogliere istanze e opinioni differenti da quelle normalmente vissute come "corrette" o congrue, indipendentemente dal grado di istruzione o dallo stato sociale di appartenenza.
In parole povere, ho potuto osservare una crescita nelle capacità generali degli individui di stringere relazioni di varia natura e valore.
Io stesso ho potuto instaurare relazioni di buona qualità con persone di altri paesi e continenti, oltre a quelle che ho potuto stabilire con i miei concittadini, tanto che, per poter ottenere lo stesso numero di contatti umani (non occasionali e comunque non esclusivamente funzionali a necessità quali quelle che si possono risolvere accedendo a servizi o nell'ambito lavorativo) avrei probabilmente dovuto impiegare un paio di vite se non oltre. E questo nel tempo che il Pianeta Terra ha impiegato per compiere una rivoluzione tre o quattro volte intorno al sole.
Ovviamente queste mie osservazioni NON hanno alcuna valenza scientifica, sono solo il prodotto di una personale esperienza diretta, privilegiata dalla mia posizione di osservatore. |
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Zievatron Dio maturo
Registrato: 22/12/10 23:36 Messaggi: 3234
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Inviato: 14 Mar 2012 15:00 Oggetto: |
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E' invece scientificamente incontrovertibile il fatto che, grazie ad internet, io ho potuto scambiare battute con Silent Runner (e vari altri). Se ne deduce che internet è stata certamente la più grande e meritevole invenzione del secolo scorso. |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Registrato: 16/05/05 09:17 Messaggi: 23536 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 14 Mar 2012 16:01 Oggetto: |
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Sbagliato. Silent Runner non esiste. l |
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Ermengarda Categna Dio maturo
Registrato: 31/03/08 15:20 Messaggi: 2414 Residenza: torino
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Inviato: 14 Mar 2012 16:12 Oggetto: |
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Questo prova la grandezza di Internet: si puo` avere uno scambio anche con qualcuno che non esiste. |
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Zievatron Dio maturo
Registrato: 22/12/10 23:36 Messaggi: 3234
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Inviato: 14 Mar 2012 20:35 Oggetto: |
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Ermengarda! Mi hai tolto la battuta! |
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Amerigo Gagliardi Comune mortale
Registrato: 23/01/12 16:37 Messaggi: 4 Residenza: Bologna
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Inviato: 15 Mar 2012 01:00 Oggetto: |
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Ermengarda Categna ha scritto: | Questo prova la grandezza di Internet: si può avere uno scambio anche con qualcuno che non esiste. |
Be', che uno possa dire "io non esisto" è comunque una bella vittoria sulla logica aristotelica. |
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kenshir Semidio
Registrato: 21/02/07 15:29 Messaggi: 473 Residenza: un punto nero sulla faccia del mondo
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Inviato: 15 Mar 2012 03:39 Oggetto: |
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Apprezzo molto la tua analisi Silent, e la condivido in massima parte.
Viste le evoluzioni recenti del web pero' ho qualche dubbio su questo passaggio:
Silent Runner ha scritto: | ho potuto osservare un discreto e continuo processo di crescita di interesse delle persone verso nuove e differenti forme di pensiero e una maggiore flessibilità nell'accogliere istanze e opinioni differenti da quelle normalmente vissute come "corrette" o congrue |
Sono convinto che questo processo avvenga e sia avvenuto nel web generalista, ma ho la netta impressione che il dilagare del social networking compulsivo stia minando alla base questa enorme opportunita' di confronto e di contaminazione tra modi di vedere differenti, a cui la rete ci ha abituato.
Un social network finisce per essere, per la stragrande maggioranza degli utilizzatori, come un recinto entro cui racchiudere chi viene ritenuto affine. Si ottiene cosi' - o meglio si subisce - un flusso di informazioni molto vasto, ma:
1) pressocche' monotematico, proveniendo solo da gente "certificata" come amica
2) talmente corposo e indistinto da non permettere alcun approfondimento
E' una generalizzazione questa, un ragionamento per sommi capi, me ne rendo conto. Ma credo proprio che rappresenti l'attuale tendenza del web. E che questa tendenza sia uno dei motivi per cui i media tradizionali hanno spinto ferocemente la gente verso facebook.
Ci avevano provato gia' una decina d'anni fa, con i portali, a imbrigliare i navigatori in contenuti non eccessivamente dannosi per il mantenimento dello status quo. Ma questo secondo storico attacco alla funzionalita' primaria della rete, che e' proprio quella di consentire il confronto e l'approfondimento, e' assai piu' subdolo e pericoloso. |
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Zievatron Dio maturo
Registrato: 22/12/10 23:36 Messaggi: 3234
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Inviato: 15 Mar 2012 12:47 Oggetto: |
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@Kenshir
Ma certamente!
L'evoluzione procede sempre con un alternarsi di fasi differenti.
Il web ha avuto la sua età di sviluppo innovativo, poi l'assalto dei mercanti.
L'età della decadenza non può mancare di investire anche il web.
Ma ogni situazione che si sviluppa, nel bene come nel male, passa e lascia il posto allo sviluppo di nuove situazioni.
Ora il mondo sta marciando inesorabilmente verso una nuova età terribile, che farà impallidire il ricordo delle più grandi rivoluzioni e guerre degli ultimi secoli ed il web ci sarà dentro fin sopra... ehm,...
Il web ha i capelli? |
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Kalandra Dio minore
Registrato: 17/10/05 09:58 Messaggi: 776
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Inviato: 15 Mar 2012 20:32 Oggetto: |
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Zievatron ha scritto: |
ed il web ci sarà dentro fin sopra... ehm,...
Il web ha i capelli?
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sottili sottili, filamentosi..
almeno uno per ciascuno di noi. |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Registrato: 16/05/05 09:17 Messaggi: 23536 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 16 Mar 2012 11:07 Oggetto: |
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kenshir ha scritto: | Apprezzo molto la tua analisi Silent, e la condivido in massima parte.
Viste le evoluzioni recenti del web pero' ho qualche dubbio su questo passaggio:
Silent Runner ha scritto: | ho potuto osservare un discreto e continuo processo di crescita di interesse delle persone verso nuove e differenti forme di pensiero e una maggiore flessibilità nell'accogliere istanze e opinioni differenti da quelle normalmente vissute come "corrette" o congrue |
Sono convinto che questo processo avvenga e sia avvenuto nel web generalista, ma ho la netta impressione che il dilagare del social networking compulsivo stia minando alla base questa enorme opportunita' di confronto e di contaminazione tra modi di vedere differenti, a cui la rete ci ha abituato. | Sono d'accordo con te: in effetti, per la gran parte delle osservazioni che possiamo fare come singoli utenti e non attraverso una ricerca "scientifica" su basi statistiche è come dici tu; ciò che mi è apparso davanti è infatti quello che può risultare solo da una mera impressione personale. E questa sarà condizionata dal contesto nel quale ci troviamo ad osservare il fenomeno.
Ho parlato di un progressivo processo di crescita perché è ciò che ho personalmente osservato. Sicuramente è la punta di un iceberg ma è proprio lì che poi va a sbattere l'arroganza dei Titanic.
In effetti il punto è controverso. Ho voluto segnalare la cosa perché in effetti è stata per me del tutto inaspettata. Forse è solo il frutto di una serie di coincidenze ma è lo stesso che nascere (per caso) in un ambiente che favorisce alcune forme viventi rispetto ad altre. E lì si evolveranno forme adattive che produrranno quelle incredibili meraviglie che incontriamo con stupore arrivando da altri ambienti.
kenshir ha scritto: | Un social network finisce per essere, per la stragrande maggioranza degli utilizzatori, come un recinto entro cui racchiudere chi viene ritenuto affine. Si ottiene cosi' - o meglio si subisce - un flusso di informazioni molto vasto, ma:
1) pressocche' monotematico, proveniendo solo da gente "certificata" come amica
2) talmente corposo e indistinto da non permettere alcun approfondimento | E' vero ma dovremmo anche definire "la sparuta minoranza" che è poi quella che muove e promuove i cambiamenti di qualità. Nessuna grande invenzione o scoperta o creazione artistica è mai collettiva. Sono sempre in pochi, magari cooperando, a portare avanti lo sviluppo dei sistemi complessi.
kenshir ha scritto: | E' una generalizzazione questa, un ragionamento per sommi capi, me ne rendo conto. Ma credo proprio che rappresenti l'attuale tendenza del web. E che questa tendenza sia uno dei motivi per cui i media tradizionali hanno spinto ferocemente la gente verso facebook.
| Sì, ma è una generalizzazione necessaria. Grazie alle generalizzazioni riusciamo ad avere un quadro d'insieme dal quale poi trarre ciò che nell'insieme finisce per rimanere invisibile. Come il DNA che oggi ci spiega come siamo fatti e perché funzioniamo così.
kenshir ha scritto: | Ci avevano provato gia' una decina d'anni fa, con i portali, a imbrigliare i navigatori in contenuti non eccessivamente dannosi per il mantenimento dello status quo. Ma questo secondo storico attacco alla funzionalita' primaria della rete, che e' proprio quella di consentire il confronto e l'approfondimento, e' assai piu' subdolo e pericoloso. | Non so se è stata una azione programmata o solo il risultato di spinte di tipo economico-commerciale. Non vedo una Spectre che agisce sotto la superficie anche se moltissime sono le entità più o meno note o ufficiali che cercano di controllare in qualche modo tutto l'impianto. Il fatto è che nessun tipo di "dittatura" può prescindere dal popolo che opprime, e non solo perché grazie ad esso giustifica il proprio ruolo e trae risorse, motivazioni ed energia. Nessun predatore mette in atto l'azione della predazione senza una preda. Ma il "popolo", la massa degli utenti, dei cittadini ecc... ha molta più "energia potenziale" di quanto possa averne un sistema integrato e supercontrollato (è sufficiente quella derivante dalla sua massa che non è omogenea ma reticolare e irregolare, caotica e imprevedibile).
Le rivoluzioni "esplosive" (vedi le grandi rivoluzioni come quella francese o quella russa), non nascono mai dal popolo ma da piccole elite che fanno da innesco e poi guidano il movimento.
Teniamo presente che la filosofia dell'Open Source non è nata da una richiesta delle masse ma solo da - anche qui - ristrette elite o singoli individui che hanno operato una serie di scelte che, per ragioni assai complesse, si sono rivelate vincenti. |
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{Giona} Ospite
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Inviato: 20 Mar 2012 21:39 Oggetto: |
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C`è qualcuno che conosca la vera storia della nascita di internet?
A giudicare dai commenti non credo poiche se cosi fosse sarebbero stati molot diversi. |
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Zorro Dio maturo
Registrato: 23/08/05 08:56 Messaggi: 1111 Residenza: Torino
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Inviato: 30 Mar 2012 08:12 Oggetto: |
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Amerigo Gagliardi ha scritto: | Ermengarda Categna ha scritto: | Questo prova la grandezza di Internet: si può avere uno scambio anche con qualcuno che non esiste. |
Be', che uno possa dire "io non esisto" è comunque una bella vittoria sulla logica aristotelica. |
C'era già riuscito Jean Paul Sartre: "l'essere e il nulla" distinguere il sè e la coscienza di sè, e la logica formale di primo grado: se ogni affermazione vera può essere negata l'affermazione "io esisto" può essere negata in "io NON esisto"
Augh! Ho detto!
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