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GrayWolf Dio maturo


Registrato: 03/07/05 17:24 Messaggi: 2325 Residenza: ... come frontiera i confini del mondo...
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Inviato: 28 Ago 2012 01:42 Oggetto: |
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Rimaniamo nel campo delle ipotesi
[nemmeno io ho la capacità di organizzare qualcosa].
A mio parere il virus auspicato esiste già:
si chiama paura.
Come gli animali difendono la propria nicchia ecologica, così l'uomo
[anche il comune cittadino] quando vedrà la sua nicchia ecologica minacciata, reagirà per paura.
Paura di perdere quello che ha,
Paura di non poter sfamare se stesso e i propri figli,
Paura di perdere quello che faticosamente ha "conquistato"
[poco importa se glielo hanno fatto credere e in realtà non ha niente].
Sarà la paura che scatenerà guerre e forse anche epidemie, non generate dalla voglia espansionistica delle ere passate quando c'era qualcosa da "conquistare", ormai non è rimasto più niente, per lo meno qui sulla terra.
Sarà proprio la paura che decimerà il genere umano e non so dire se a beneficio dei più forti o dei potenti o delle masse.
Quando al supermercato inizieranno a scarseggiare i generi alimentari [badate bene: il cibo, non i generi di consumo] allora si scateneranno le piccole lotte fra cittadini; pian piano queste lotte cresceranno espandendosi a macchia d'olio fino a coinvolgere tutti quanti.
Nel 1971, Roberto Vacca scrisse un libro: "Medioevo prossimo venturo: il collasso dei grandi sistemi"
Allora lo tacciarono di essere un catastrofista, ora le sue parole, le sue predizioni si stanno avverando tutte, a partire dalla crisi energetica.
In un passo del libro ipotizza un blackout dovuto a un aereo precipitato su una centrale elettrica:
a catena, tutte le centrali collegate per farsi carico dell'erogazione suppletiva, una a una saltano, iniziando da quelle più deboli, risultato:
supermercati non più riforniti [soprattutto di surgelati],
incidenti a catena [aerei e stradali] per mancanza di controllo del traffico,
cittadini chiusi in grattaceli serviti elettricamente e senza le adeguate contromisure [problemi di costi e arroganza dei costruttori].
Quanto ci vorrà perché qualcuno spari a qualcun altro per l'ultimo pezzo di merluzzo congelato o
in modo meno cruento, appiccherà involontariamente un incendio che ha origine in un fuoco acceso per potersi scaldare, visto che il riscaldamento elettrico non funziona
e quanto ci metterà quest'incendio impossibile da domare a mietere altre vittime?
Ancora: chi rimuoverà i morti, degli incidenti di cui sopra, dalle strade ? Nessuno!
Così i contagi potranno diffondersi senza poter essere arginati.
Come dicevo, non ho le capacità, i mezzi e gli strumenti per diffondere il virus della paura, ma... |
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mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 28 Ago 2012 02:47 Oggetto: |
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Zievatron ha scritto: |
Ma proprio la trasformazione in un modello di civiltà equilibrata e sostenibile è la soluzione che porta ad una popolazione stabile. |
Se intendevi quello per società sostenibile basterebbe mettere un limite alle nascite come in Cina e altre Nazioni.
La Cina dispone di immense quantità d'energia (carbone, uranio, ecc.) e materie (specie "rare") proprio perchè non le consumò con la sovrappopolazione (malgrado fosse già molto popolata dall'inizio) data la sua legge ed ora impera su tutti grazie anche ad questo.
Molto è stato fatto aiutando la distribuzione della contraccezione, ma anche non dando soldi persi alle popolazioni affamate.
Nota: Scrissi quella nota per il timore di ritrovarmi la polizia in casa con l'accusa di terrorismo
Ciao |
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mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 28 Ago 2012 02:52 Oggetto: |
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GrayWolf ha scritto: | Rimaniamo nel campo delle ipotesi
[nemmeno io ho la capacità di organizzare qualcosa].
A mio parere il virus auspicato esiste già:
si chiama paura.
(....)
. |
Questo sarebbe MOLTOOOOOOOOO PEGGIO di un virus mondiale in quanto non solo il fattore di violenza ma soprattutto quello di distruzione!
Se si distrugge qualcosa questa non può essere usata dal sopravvissuto!
Inoltre una pandemia alla fine rientra ma la Violenza no, occorrono secoli per ristabilire una vita civile come accadde per la fine dell'impero Romano.
Ciao |
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OXO Dio maturo


Registrato: 10/05/05 18:30 Messaggi: 1942 Residenza: Scandicci
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Inviato: 28 Ago 2012 08:50 Oggetto: |
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Tutte "affascinanti" queste ipotesi, ma credo che rimanga un problema di fondo insormontabile: l'egoismo.
Fino a quando non saremo sull'orlo del baratro, nessuno farà niente, e quando l'inevitabile si paleserà chiaramente davanti ai nostri occhi non potranno che esserci soluzioni drastiche e sbrigative: d'altronde la storia ci insegna che fino a che il pericolo non ci minaccia personalmente, nessuno se ne cura...  |
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GrayWolf Dio maturo


Registrato: 03/07/05 17:24 Messaggi: 2325 Residenza: ... come frontiera i confini del mondo...
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Inviato: 28 Ago 2012 09:45 Oggetto: |
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@OXO
Proprio questo volevo sottolineare:
L'essere umano è un animale che difende il proprio territorio;
fino a quando nessuno entra nei confini tutto va bene, ciò che accade fuori da essi ha poca importanza, ma se qualcuno valica quella linea immaginaria allora sono guai.
Noi ora siamo sul filo del rasoio, i "confini personali" si stanno restringendo sempre più, siamo costretti a una "vicinanza" sempre più opprimente, quando lo spazio a nostra disposizione si sarà ristretto al punto da impedire di muoverci [nel senso più ampio del termine, dalla mancanza di comodità alla mancanza di cibo] allora la reazione non può essere che la violenza e noi non siamo abituati [tranne un minor numero] a una tale reazione e proprio perché disabituati, la reazione sarà sproporzionata "al danno" che crederemo di aver subito o che subiremo effettivamente.
L'opulenza è un bene fittizio che fa dimenticare.
@mda
Vorrei sottolineare che non sono un fautore della violenza, anzi!
Occorre però tenere presente che l'essere umano è un violento, ha bramosie, possiede l'istinto di sopravvivenza
[come sottolineato prima, non sapendo più come si fa a sopravvivere e come tenere a bada la proprie bramosie, l'unica cosa che gli rimane è la violenza, animale e ancestrale].
Vero è ciò che dici: "una pandemia rientra la violenza no", ma quali alternative abbiamo?
Dopo la caduta dell'impero Romano, il ristabilimento della vita civile è stato lungo e faticoso perché, a mio parere, mancavano i mezzi, mancava la cultura o comunque quest'ultima era in possesso di pochi.
Come ho accennato nel mio post precedente, c'erano territori inesplorati che promettevano una "vita migliore" [purtroppo il paradigma era il maggior guadagno considerato unico veicolo del benessere] ciò agì da valvola di sfogo e diluì nel tempo lo stabilirsi di un equilibrio.
Oggi il paradigma è lo stesso, ma valvole di sfogo non ce ne sono più.
Sono convinto che solo l'intelligenza può salvarci, ma sono altresì convinto e così pessimista da pensare che quando hanno distribuito il cervello, molti erano in sciopero, in ferie o in pausa pranzo. |
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mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 28 Ago 2012 13:15 Oggetto: |
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Giusto quello che dici ma tieni conto che nessuno di noi, civilizzati dalla tecnologia, saprebbe sopravvivere senza la tecnologia e la sovrastruttura della nostra civiltà.
Quanti di noi sanno coltivare un pezzo di terra? Fare una candela di cera? Fare un arco? Tessere una tela? Sapere quali "frutti" del bosco mangiare senza ucciderci? Come disinfettarci senza disinfettanti? Ecc. ecc.
Gli antichi Romani avevano ancora queste conoscenze di base, mentre noi no.
Cosa serve sapere l'informatica se i computer, ma basterebbe la rete, sono distrutti?
Quando si scrisse Robinson Crusue era logico che un uomo sopravviva in un ambiente non civilizzato, ma ora? Muore!
I mezzi e la cultura di oggi non servono in uno stato di guerra dove noi siamo i profughi.
L'unico modo di sopravvivere in un mondo ostile fatto da una guerra è rubare. Ovvero violenza!
Ciao |
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GrayWolf Dio maturo


Registrato: 03/07/05 17:24 Messaggi: 2325 Residenza: ... come frontiera i confini del mondo...
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Inviato: 28 Ago 2012 16:15 Oggetto: |
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Direi che siamo in sintonia.
Come dicevo siamo disabituati [mi autocito]
GrayWolf ha scritto: |
L'opulenza è un bene fittizio che fa dimenticare.
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Qui entra in gioco ciò che sinteticamente ho indicato con "intelligenza" e "cultura".
Proprio per quello che dici, da persona intelligente, ti rendi conto dei limiti e allora:
perché non far si che le nuove generazioni imparino quelle cose: arco,candela,tela,frutti,disinfettanti ecc. ecc.?
forse per noi è troppo tardi [anche se non lo credo] ma loro...
Se i militari anziché abituare le persone a combattere, insegnassero
[come succede nei corpi speciali] anche alla gente comune a sopravvivere, forse le cose cambierebbero.
Ci sarebbe sì della violenza, ma sarebbe contenuta proprio dallo "spirito di corpo" che si verrebbe a creare
e che ora è ad appannaggio esclusivo alle squadre di combattenti in cui la vita di uno dipende dagli altri e viceversa.
Purtroppo quest'ultimo pensiero fa parte di quella chimera chiamata Utopia. |
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mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 28 Ago 2012 16:33 Oggetto: |
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Giusto ma mi sa tanto che sopravviveranno benissimo quelli che ora chiamiamo incivili o retrogradi, barbari, indigeni.
Ciao |
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OXO Dio maturo


Registrato: 10/05/05 18:30 Messaggi: 1942 Residenza: Scandicci
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Inviato: 28 Ago 2012 16:41 Oggetto: |
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Scusate, io condivido il ragionamento in sè, però non vedo perché limitarsi ad un'ottica regressista: non è scritto da nessuna parte che il progresso porti necessariamente con sè il concetto di sfruttamento indiscriminato e scriteriato delle risorse.
La grande sfida di oggi è proprio la formulazione e l'applicazione di un modello di sviluppo sostenibile, basato non sulla massimizzazione del profitto (che sempre si concretizza nell'arricchimento dei pochi a scapito dei molti) ma sul razionale ed efficiente utilizzo delle (scarse) risorse disponibili a beneficio del maggior numero di persone possibili.
Questo discorso, ovviamente, non deve essere inteso come meramente economico, ma al contrario deve partire da una radicale rivoluzione culturale che si può attuare solo con l'educazione.
Parliamoci chiaro, ci sono alcuni sparuti "eletti" che vivono consumando ben più di quanto sarebbe necessario a diverse nazioni africane per risanare i bilanci pubblici e garantire una vita dignitosa ai propri cittadini: tutto ciò è semplicemente immorale ed inaccettabile, ma fino a quando i modelli culturali e comportamentali si baseranno su certi volgari stereotipi non potrà esserci alcuna soluzione se non "criminale" (ovvero un atto di forza volto a spezzare il sistema esistente), e, a prescindere da chi ne sarà il regista più o meno occulto, non potranno esserci che prevaricazione e soprusi, ma mai controllo. |
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mda Dio maturo


Registrato: 01/11/06 10:39 Messaggi: 6648 Residenza: Figonia
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Inviato: 28 Ago 2012 20:44 Oggetto: |
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OXO ha scritto: | Scusate, io condivido il ragionamento in sé, però non vedo perché limitarsi ad un'ottica regressista: non è scritto da nessuna parte che il progresso porti necessariamente con sé il concetto di sfruttamento indiscriminato e scriteriato delle risorse. |
ANZI il progresso è eliminazione dello sfruttamento e miglioramento e minor uso di risorse! Il progresso è ed deve essere il miglioramento dell'uomo!
Spesso gli ingannatori usano termini come "Progresso" ma anche altri per nascondere in realtà le loro nefandezze! Come Mussolini che parlava di "Democrazia" per fare un esempio.
Però la bella vita funziona solo quando si possiede Energie per mantenerla e noi ci affacciamo verso una rivoluzione in scarsità di energia/materiali e forte handicap dell'inquinamento.
Sapremo riadattarci, magari coniugando il sapere accumulato?
Ciao |
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Zievatron Dio maturo


Registrato: 23/12/10 00:36 Messaggi: 3240
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Inviato: 29 Ago 2012 02:01 Oggetto: |
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GrayWolf ha scritto: | ... A mio parere il virus auspicato esiste già:
si chiama paura.... |
Attenzione!
Le due cose non sono per niente in sostituzione equivalente tra loro.
Il "virus auspicato" di cui si parlava era inteso come strumento estremo di emergenza per evitare quel disastro globale che hai descritto e verso il quale stiamo scivolando.
Se un qualche gruppo adeguato riuscisse ad operare una pandemia controllata, tale da ridurre la popolazione mondiale di circa un 10% annuo fino a scendere a circa 3 miliardi, si guadagnerebbe il tempo per operare una trasformazione della civiltà verso un modello sostenibile e tendente alla stabilità. Si eviterebbe così quella catastrofe dalla quale, poi, non si sa se sarà possibile riprendersi seriamente ed ammesso che ci si riesca si avrebbe comunque un periodo ben più tragico e più lungo.
Altro che ammalarsi e morire abbastanza tranquillamente!
Sulle scarse probabiltà di riuscire ad eseguire una buona operazione ed evitare la catastrofe globale, sono daccordo.
L'umanità sembra più propensa ad ottenre il meglio che può (o quel che tristemente crede sia) dall'oggi e domani chi vivrà vedrà.
Ci vorrebbe una tempestiva "paura globale" della catastrrofe globale che induca a chiedere e ad affrontare programmi seri per scongiurarla.
In questo caso ci si potrebbe anche riuscire. |
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fuocogreco Dio maturo


Registrato: 26/07/12 06:14 Messaggi: 2227
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Inviato: 31 Ago 2012 00:10 Oggetto: |
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Hai perfettamente ragione: c' è una parte dell' umanità che muore per mancanza di cibo e acqua e l' altra parte che si ammala perchè ha il problema opposto. Questa crisi che è venuta nei paesi cosiddetti ricchi per me non è poi del tutto così disastrosa ma ci permette di capire che andando avanti a sperperare con il nostro modello di vita veramente la terra potrà essere in serio pericolo. |
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