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Sallusti come le Pussy Riot
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ruud47
Mortale pio
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 10:18    Oggetto: Rispondi citando

"Come dice Splarz": Perchè non leggi l'articolo incriminato, che proprio Splarz meritoriamente ha linkato ? Devo confessare che io l'ho letto solo ora e, se prima avevo qualche dubbio sull'esattezza dei miei ragionamenti, ora che l'ho letto i dubbi si sono trasformati in certezze, opposte alle Tue.
Quanto poi a quello che, secondo quanto scrivi, sarebbe stato "precisato dalla corte di cassazione", mi sembra proprio una fesseria: la Corte, per ora, ha solo pronunciato il dispositivo di una sentenza ("PQM.. respinge il ricorso.."): la motivazione sarà depositata solo tra qualche settimana o tra qualche mese; e quindi ragionare all'ombra di (supposte) affermazioni dei giudici, significa solo rinunziare a ragionare con il proprio cervello, ritenendo sempre e comunque ineccepibile e non criticabile ciò che scrivono, o ciò che fanno, i Giudici.
Le loro sentenze sono sì "verità" immodificabili (i romani, quelli antichi, scrivevano che "res iudicata pro veritate habetur") ma solo per il mondo del diritto; nulla però ci impedisce, o dovrebbe impedirci, di considerarle sbagliate, ingiuste o pericolose, sotto altri profili.
Non a caso gli stessi romani aggiungevano che la res iudicata "facit de albo nigrum, exaequat quadrata rotundis, falsum in verum mutat ecc").
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freemind
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 10:58    Oggetto: Rispondi citando

ruud47, l'articolo incriminato dice delle cose false.
Il giudice ha dichiarato che la decisione di abortire spetta alla madre e alla figlia bypassando il volere del padre. L'articolo invece dice che il giudice ha costretto tutti all'aborto. L'articolo dice che la ragazza non voleva abortire mentre invece la verità è che lei lo voleva fare.
In pratica l'articolo è una balla! Perchè dobbiamo difendere questi signori?
L'opinione espressa dall'autore non è importante qui perchè non è lei il problema.
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mda
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 12:06    Oggetto: Rispondi citando

ruud47 ha scritto:
"(...) : la motivazione sarà depositata solo tra qualche settimana o tra qualche mese; e quindi ragionare all'ombra di (supposte) affermazioni dei giudici,(..)


Non dei giudici ma in questo caso dell'accusa.

Il giudice rende o alla difesa o alla accusa o entrambe (patta) le motivazioni addotte. Non può decidere con la sua testa ma secondo legge attribuendo ad uno o l'altro la "giusta" attribuzione di responsabilità e quindi ecco il giudizio. Ecco il perchè delle frasi latine.

Adesso capisci cosa sia un giudizio?
Wink

Comunque, nell'antica Roma era condannato (anche alla morte) chiunque trasgredisse o criticava una sentenza!

Ciao
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babylon5
Mortale devoto
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 13:19    Oggetto: Rispondi citando

ruud47 ha scritto:
"Come dice Splarz": Perchè non leggi l'articolo incriminato, che proprio Splarz meritoriamente ha linkato ?


Oh, quell'articolo lo avevo letto gia' qualche giorno fa e non sapendo ancora quello che c'era dietro, pensavo che anche il solo processo per una opinione, per quanto pesante, fosse una cosa assurda e ho pensato che mi mancava qualche pezzo del puzzle o che fossero tutti impazziti. Da quel che sappiamo adesso l'articolo dice una cosa e il giudice al quale l'articolo si riferisce ne ha decisa una ben diversa.

Quanto alla nota della cassazione... quale fesseria? L'ufficio stampa della cassazione ha emesso una nota perche' "ha ritenuto precisare aspetti del caso Sallusti non esattamente evidenziati dalla stampa nei giorni scorsi". In parole povere hanno detto "Lo abbiamo processato per diffamazione (per aver scritto il falso), non per avere espresso una opinione". Certo, non e' la sentenza, quella verra' depositata dopo con tutti i dettagli e le motivazioni.
Poi se tu non credi nemmeno che sia stata emessa tale nota e che tutti i giornali e agenzie di stampa che la hanno riportata se la siano inventata, beh affari tuoi Smile

Sinceramente non capisco persone come te che si arroccano su certe posizioni negando anche i fatti che ora abbiamo a disposizione e quali certezze tu abbia opposte alle mie.

La mia unica certezza e' che in quell'articolo sono state scritte cose false e fuorvianti dando una immagine distorta dai fatti.

Sono completamente d'accordo con te sul "nulla però ci impedisce, o dovrebbe impedirci, di considerarle sbagliate, ingiuste o pericolose, sotto altri profili", ma il fatto e' che mi sembra che di questo finora qui non si sia proprio parlato (che poi sarebbe eventualmente la cosa piu' interessante su cui fare una discussione, ma anche una su quali motivzioni ha una persona a scrivere certe cose e quali obiettivi vuole raggiungere), stiamo ancora cercado di farti capire di cosa stiamo parlando.
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Zeus
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Residenza: San Junipero

MessaggioInviato: 27 Set 2012 14:30    Oggetto: Rispondi citando

Il problema non sta nel punire o meno la diffamazione, che è giusto che venga sanzionata. Il problema è l'adeguatezza della pena.
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ruud47
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 17:05    Oggetto: Rispondi citando

Confesso ancora: sono superficiale e sciatto; non avevo letto il "comunicato" della Cassazione, con la quale questa afferma che risulterebbe dagli atti dei precedenti gradi di giudizio, che la notizia era falsa.
Orbene, innanzitutto è veramente singolare che un Giudice (la cassazione) che dovrebbe parlare solo attraverso le sue sentenze, senta la necessità di giustificarsi con un "comunicato stampa", forse temendo di averla "fatta grossa".
Più che singolare, grottesco, è poi che un Giudice, chiamato a giudicare sulla eventuale erroneità delle decisioni assunte nei precedenti gradi di giudizio, affermi, al di fuori della sentenza e prima di essa, che l'infondatezza risulterebbe ... dalle decisioni assunte nei precedenti gradi, che proprio lui è chiamata a sindacare.
Ma forse il problema è un altro: se anche fosse falso che il giudice non avesse autorizzato alcun aborto, ma si fosse limitato a "non impedire" che madre e figlia decidessero di abortire; e se un giornalista scrivesse che quel giudice è responsabile dell'aborto; mi spiegate perchè il giornalista avrebbe leso l'onore e la reputazione del giudice (neppure nominato nell'articolo!)?
E perchè, oltre a dover risracire con decine di migliaia di euro il giudice (non) diffamato, deve essere punito con 14 mesi di reclusione, senza condizionale?
Per me, il giornalista si è limitato ad esprimere la sua opinione (sbagliata, balzana, assurda), che non condivido, ma che mi secca mi venga impedito di conoscere.
E non mi piace un paese che, dopo aver sancito la pressochè totale irresponsabilità di chi ha il potere di privare gli altri della libertà (oltrechè dell'onore e della reputazione), metta in galera chi osa criticarne l'operato.
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splarz
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 19:29    Oggetto: Rispondi citando

ruud47 ha scritto:
se anche fosse falso che il giudice non avesse autorizzato alcun aborto, ma si fosse limitato a "non impedire" che madre e figlia decidessero di abortire; e se un giornalista scrivesse che quel giudice è responsabile dell'aborto; mi spiegate perchè il giornalista avrebbe leso l'onore e la reputazione del giudice
Parto dal presupposto che tu non sia in malafede e cerco di darti una risposta.
Punto primo: "anche se non fosse falso" togliamolo, quell'articolo parla di fatti falsi. Dovrei citartelo riga per riga, ma per descrivere l'odiosa violenza di quello scritto basta la prima riga
Citazione:
Una adolescente di Torino è stata costretta dai genitori a sottomettersi al potere di un ginecologo che, non sappiamo se con una pillola o con qualche attrezzo, le ha estirpato il figlio e l'ha buttato via

se non ti basta questa, di falsità, eccotene un'altra
Citazione:
Il magistrato [...] ha decretato l'aborto coattivo
che non esiste proprio.

Se fossi stato nel giudice diffamato (non serve nominarlo: di giudice che ha dato l'assenso -questa è l'unica funzione del giudice tutelare: dare l'assenso nel caso in cui manchi da parte di chi esercita la patria potestà- ce n'è uno solo) avrei voluto che Sallusti e Dreyfus finissero in galera e gli fosse tolta la possibilità anche di scrivere su un rotolo di carta igienica. Siccome si tratta di giustizia e non di vendetta, credo che la galera sia francamente un eccesso.
Pensare a strani complotti di dei magistrati o di condanna per un'opinione è una sciocchezza.
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Zugzwang
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 20:42    Oggetto: Rispondi citando

Comunque vorrei ricordare che stiamo parlando dello stesso Sallusti che esultava ed elogiava l'introduzione del Bavaglio.

Fosse una persona decente accetterebbe la condanna in silenzio.

Non essendolo, ha piantato su il casino.

Dice il saggio: "tutti fr... con il c..o degli altri"

scusate i francesismi
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Hulk
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 21:47    Oggetto: Rispondi citando

Trovo che non sia giusto che i giornalisti possano raccontare qualunque panzana, accusare di qualunque turpitudine, senza mai rispondere dei danni che fanno, dei disastri che procurano, delle vite che rovinano.
Penso proprio che un po' di galera sia giusta per un personaggio che, pur già condannato, continua a diffamare sicuro dell'impunità.
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maxstirner
Comune mortale *
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MessaggioInviato: 27 Set 2012 22:26    Oggetto: Rispondi citando

@ P.L. Tolardo

[...]

Citazione:
Ora però non esiste un Paese democratico in cui un Pm ha diritto di andare in giro a difendere il proprio operato senza attendere che lo decida il giudice
,

Ma noi, non lo siamo un paese democratico e se qualcuno ha dei dubbi possiamo elencarne i motivi: solo un paio tra i tanti, per confermare questa opinione.
1) I cittadini possono votare solo personaggi scelti da 5/6 segretari di partito, oppure non votare.
2) Governa un presidente del consiglio che nessuno ha votato.
Detto questo, in un paese normale l'imputato ha diritto di mentire solo in tribunale, quando l'imputato è chiamato a rispondere, non nei talk show. Se lo fa diffamando io credo che il giudice fa benissimo a denunciarlo. Se va in TV a mentire, stando bene attento a non incappare nella diffamazione o nella calunnia, Ingroia fa benissimo ad andare negli stessi siti a spiegare come stanno le cose.

Citazione:
accusare e condannare le persone di reati gravi anche fuori dalle aule del tribunale e non essere censurato o rimproverato mentre se un giornalista critica un magistrato essere condannato a 14 mesi di carcere.


Naaaa! I termini accusare e condannare sono sbagliati. Si accusa e si condanna solo in tribunale. Ingroia esprime il suo punto di vista e se questo appare come una conferma delle accuse, non dipende da lui. Non essendo l'Italia un paese normale, ha deciso che in questa anormalità può starci anche di rispondere nei luoghi frequentati da calunniatori, da mediatori tra Stato e Mafia, corrotti e corruttori che hanno licenza di andare ogni giorno in TV a raccontare le loro panzane. In un paese normale, questo non avverrebbe.
Ingroia va come cittadino a spiegare il suo punto di vista su quelle gravissime situazioni.
Sallusti è stato condannato per DIFFAMAZIONE AGGRAVATA, non per avere espresso delle critiche.

Citazione:
Sarebbe un Paese dove la libertà è a rischio e la mafia non è brutta perchè mette il pizzo ma perchè ha assassinato anche diversi giornalisti che avevano il torto anche di criticare certi magistrati che poi dopo tempo si sono rivelati collusi con la mafia...Insomma la libertà prescinde molto dal contenuto delle affermazioni che ci può piacere o meno o dal ruolo e perfino dalla dignità morale di chi si avvale del diritto di parola.


Sarebbe a rischio? Sarebbe?
Non è brutta perché mette il pizzo, ergo se non assassinasse diversi giornalisti, il pizzo alla Mafia sarebbe bello? Vi sono stati magistrati che si dimostrò fossero collusi con la Mafia? Possibile! Quali? Tanto per verificare se la percentuale è tale da essere presa in considerazione nelle nostre valutazioni sulla magistratura. Giornalisti uccisi dalla Mafia, perché criticavano dei magistrati che erano collusi con la Mafia? POtresti fare dei nomi? A me risulta che furono uccisi perché sgamavano i giochi della Mafia, giudici compresi, ma qui cosa c'entra la Magistratura? I giornalisti uccisi facevano semplicemente il loro mestiere come in pochi lo fanno.

Citazione:
Certo che fra Ingroia e Sallusti preferisco Ingroia e che ad Ingroia dare la mano e da Sallusti non accetterei nemmeno un caffè ma Ingroia e Sallustio hanno lo stesso diritto di critica: il primo di criticare chi critica la magistratura e il secondo di criticare chi difende la magistratura. Lo stesso identico diritto..


Pfffuii! Squeeze Meno male! Tutto avrei previsto tranne questa conclusione. Concordo per il diritto reciproco alla critica, ma Sallusti è stato condannato per DIFFAMAZIONE AGGRAVATA. E' l'aggravante che ha impedito che la pena potesse essere convertita in sanzione e come sai il reato in sè, è sanzionabile, l'aggravante la impedisce ed è per questo che è scattata la condanna al carcere.
Quando i giornalisti si sono accorti di questo? In tutti questi anni, quando centinaia di cittadini finivano in carcere per lo stesso motivo, li abbiamo mai sentiti scandalizzarsi? Appena hanno percepito che la stessa cosa poteva succedere ad ognuno di loro, allora è scoppiato lo scandalo. Questi non sono giornalisti!

Spero di non essere apparso eccessivamente aggressivo, affinchè mal non mi colga!

Non sarei tenuto a salutare Toilet monster
ma pur di aumentare il mio credito verso ignoti saluto tutti

cappello
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mda
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MessaggioInviato: 28 Set 2012 08:14    Oggetto: Rispondi citando

Zeus ha scritto:
Il problema non sta nel punire o meno la diffamazione, che è giusto che venga sanzionata. Il problema è l'adeguatezza della pena.


La pena è descritta nei termini di legge! Poi è compito della difesa convincere di abbassarla e della controparte alzarla.

Insomma: Tutto si gioca nel dibattimento e nella bravura degli avvocati!
Wink

Ciao
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MessaggioInviato: 28 Set 2012 15:59    Oggetto: Rispondi citando

ruud47 ha scritto:
che un Giudice (la cassazione) che dovrebbe parlare solo attraverso le sue sentenze, senta la necessità di giustificarsi con un "comunicato stampa"...


Mah, visto che si parlava tanto di "reato di opinione" sui media io non ci vedo nulla di male a spiegare che cosi' non era, mica e' una giustificazione, e' una precisazione che poi era rilevabile anche dalla sentenza di secondo grado di cosa si parlava, mica che le imputazioni sono cambiate da appello a cassazione, e i media dicevano cose inesatte.


ruud47 ha scritto:
e se un giornalista scrivesse che quel giudice è responsabile dell'aborto; mi spiegate perchè il giornalista avrebbe leso l'onore e la reputazione del giudice (neppure nominato nell'articolo!)?


Proprio perche' non ha scritto una cosa tipo "e' moralmente responsabile dell'aborto..." che sarebbe andata benissimo, e' libera opionione secondo me, ma ha scritto "Il giudice ordina l'aborto", che e' falso e diffamatorio.
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MessaggioInviato: 28 Set 2012 16:17    Oggetto: Rispondi citando

Passando ad altri argomenti su tutto cio', questa storia e' davvero curiosa. Da mesi si sapeva che ci doveva essere questa sentenza della Cassazione, con il concreto rischio che la condanna fosse confermata. Ed allora perche' tutto il tran tran solo da pochi giorni prima? Da mesi si poteva parlarne ed eventualmente cambiare la legge (cosa alla quale io sono favorevole, ci sono ben altre cose per le quali si debba andare un galera).

Fra l'altro sembra anche che se Sallusti avesse pagato 10.000 euro da donare in beneficenza il giudice avrebbe ritirato la denuncia. Magari la si puo' anche prendere come un ricatto se vogliamo, ma penso che una persona senza altri fini pagava e la chiudeva li' visto che rischiava di andare in galera e poi i soldi andavano appunto in beneficenza, non al giudice.

Vera o falsa che quest'ultima cosa sia, io penso che si e' voluto arrivare a questa sentenza, visto anche che il giorno dopo abbiamo il vero autore dell'articolo che confessa. Se lo avesse fatto due giorni prima credo che il caso Sallusti saltava (o forse no, non lo so, forse c'e' sempre l'omesso controllo e altre implicazioni) e si processava da zero lui... e c'erano secoli in caso per cambiare la legge.

L'altra cosa curiosa e' che ormai possiamo dare per scontato che questa legge verra' cambiata (e ripeto che sono d'accordo, mega multa, ma non carcere), ma il tutto nasce scatenato da Sallusti che da anni appoggia incondizionatamente una certa fazione politica che da anni sponsorizza delle belle leggi per limitare moltissimo le intercettazioni con relativa galera per i giornalisti che le pubblicano (questo c'era in certe proposte presentate al tempo).

In galera per aver detto una cosa falsa sulla stampa non vogliono che ci si vada, ma per aver pubblicato una intercettazione (indi una cosa vera) vorrebbero che ci si andasse.

Sono cosine strane e non capisco bene quale e' il fine ultimo Smile
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MessaggioInviato: 28 Set 2012 22:18    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Fra l'altro sembra anche che se Sallusti avesse pagato 10.000 euro da donare in beneficenza il giudice avrebbe ritirato la denuncia. Magari la si puo' anche prendere come un ricatto se vogliamo, ma penso che una persona senza altri fini pagava e la chiudeva li' visto che rischiava di andare in galera e poi i soldi andavano appunto in beneficenza, non al giudice.


Non mi risulta niente di simile? Shocked

Citazione:
Se lo avesse fatto due giorni prima credo che il caso Sallusti saltava Se lo avesse fatto due giorni prima credo che il caso Sallusti saltava


NO, è sempre colpa sua. Questa legge è stata voluta in questo modo dagli stessi giornalisti sia per multe che per reati in cui (come pare questo) la galera. Il giornalista non rischia niente (in questo caso all'estero rischiava la galera) ma il "responsabile" che rischia la pena al suo posto!

Citazione:
In galera per aver detto una cosa falsa sulla stampa non vogliono che ci si vada, ma per aver pubblicato una intercettazione (indi una cosa vera) vorrebbero che ci si andasse.


Wink

Il fatto che vogliono l'impunità di dire quello che vogliono e quando vogliono (che non esiste in nessun Paese democratico o dittatoriale) fregandosene delle leggi.

Ciao
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Pier Luigi Tolardo
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MessaggioInviato: 28 Set 2012 22:30    Oggetto: Rispondi citando

Che Sallusti abbia fatto il martire un po' a tutti i costi è senz'altro vero, certo lui non tirato fuori i 20.000 euro aggiuntivi per Save The Children che chiedeva Cocilovo per ritirare la denuncia, però anche la magistratura ci ha messo del suo. Mettiamo che solo 5.000 euro di multa come in primo grado fossero pochi ma si potevano allora quadruplicare come è previsto dalla legge ed aggiungere fino 6 mesi di carcere con la condizionale perchè questa pesantezza? E poi la Cassazione: il Pg aveva chiesto di concedere le attenuanti generiche, che si concedono a ladri ed assassini, per poter rifare il processo, diminuire la pena, prendere tempo per rivedere la legge. Sembra quasi che con Sallusti ci si sia accaniti perchè? Perchè Sallusti, come il proprietario del suo giornale, è, a torto, un avversario implacabile della magistratura?
Così fosse la magistratura si sarebbe fatta prendere in braccio da Sallusti, un bel autogoal mentre invece era l'occasione per far vedere che la magistratura non solo è ma appare imparziale anche quando tratta casi che riguardano un giudice e un avversario dei giudici in quanto tali.
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MessaggioInviato: 29 Set 2012 00:23    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Perchè Sallusti, come il proprietario del suo giornale, è, a torto, un avversario implacabile della magistratura?


Perchè Sallustri è il responsabile della testata e quindi volendo quella posizione lavorativa deve rispondere come tutti della legge sulla editoria che lo vede responsabile (o possiamo, secondo me, definirlo "complice", se non di più), e quindi avendo fatto un crimine e scopo primario della magistratura è quindi NON è accanimento, anzi, sono stati molto buoni per i gravissimi fatti commessi.

Cosa che in passato, ricordiamocelo, successe egualmente ad altri.

Del fatto, poi che il proprietario sia inviso o martirizzato dalla magistratura, non ci crede più nessuno tanto che i comici lo prendono in giro per questo e TUTTI ridono di questo fatto.

Ciao
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MessaggioInviato: 29 Set 2012 01:07    Oggetto: Rispondi citando

Ehm, mda, il proprietario inviso o martirizzato de "Il Giornale" e' Paolo Berlusconi, non Silvio... presumo che Silvio implicassi nel tuo post. Il fatto che poi Paolo sia uno che spesso si e' preso le colpe dell'altro in effetti e' un ulteriore motivo per i comici di prenderlo in giro e per tutti di riderne Smile
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MessaggioInviato: 29 Set 2012 09:26    Oggetto: Rispondi citando

Tolardo ha scritto:
Sembra quasi che con Sallusti ci si sia accaniti perchè? Perchè Sallusti, come il proprietario del suo giornale, è, a torto, un avversario implacabile della magistratura?
Magari aspettiamo di leggere le motivazioni?
Dopo aver letto con quanta arroganza Sallusti continua a difendere il suo operato e quell'ignobile articolo quasi quasi cambio idea.
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MessaggioInviato: 29 Set 2012 13:15    Oggetto: Rispondi citando

La Cassazione non può occuparsi di riesaminare le prove, ma può solo verificare che sia stata applicata correttamente la legge e che il processo nei gradi precedenti si sia svolto secondo le regole.

Dico questo perche' avendo la Cassazione confermato il giudizio di secondo grado (sentenza che non ho letto, anzi se qualcuno la trova in giro scriva un link che sarei curioso di leggerla), le motivazioni praticamente sono gia' scritte in quella sentenza, non credo che ci sara' nulla di particolarmente nuovo in quella della cassazione.
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MessaggioInviato: 29 Set 2012 15:02    Oggetto: Rispondi

Mi dispiace sinceramente di non essere d’accordo sulle valutazioni che sia Padellaro che Travaglio fanno sul “il Fatto Quotidiano” nel merito della condanna di Sallusti, a un anno di galera, per diffamazione aggravata.
Non siamo tutti più intimiditi né meno liberi perché, scrivendo cose false e diffamatorie, come riconosciuto in 3 gradi di giudizio, si paga in termini penali come ogni altro cittadino.
Ciò può soltanto spingere tutti i giornalisti a pubblicare solo notizie verificate seriamente, possibilmente vere, anche se mi rendo conto che ciò per la categoria sia piuttosto pesante.
Nella questione specifica porrei l’accento sul fatto che l’articolo incriminato, pubblicato su Libero nel 2007, non fu scritto dal direttore Sallusti, ma da quel gentiluomo al soldo della CIA di nome Farina, in arte spionistica Betulla, che si nascose dietro lo pseudonimo di Dreyfus.
L’ordine dei giornalisti, invece di invocare tutele e trattamenti di riguardo, dovrebbe impegnarsi a far abolire l’anonimato professionale affinchè nessuno possa sottrarsi alle proprie responsabilità, e, se questa norma fosse stata in vigore quel vigliacco prezzolato di Farina sarebbe stato processato e condannato al posto di Sallusti, probabilmente con soddisfazione di tutti, anche dei lettori di “Libero”.
Non scordiamoci che la “libertà di stampa” non esiste: i giornalisti nella loro maggioranza sono “liberi” solo di obbedire ai diktat delle varie “linee editoriali” stabilite dalla proprietà e adattano le notizie a queste direttive, praticano con abbondanza l’omissione, praticamente stracciano ogni giorno la deontologia professionale e la propria dignità.
Se la paura della galera li spingerà a dire meno balle, la cosa non mi dispiace, ma sostenere di essere vittima dei magistrati e di Napolitano, come fa Sallusti, è veramente una commedia ridicola che vuole legalizzare la diffamazione a mezzo stampa.
Paolo De Gregorio
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