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Il prossimo secolo: illusioni sul futuro
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Zeus News
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MessaggioInviato: 28 Set 2012 18:48    Oggetto: Il prossimo secolo: illusioni sul futuro Rispondi citando

Leggi l'articolo Il prossimo secolo: illusioni sul futuro
Come credi che sarà la vita per la maggior parte della gente nel 2100?



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Kalandra
Dio minore
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Registrato: 17/10/05 09:58
Messaggi: 776

MessaggioInviato: 29 Set 2012 10:48    Oggetto: Rispondi citando

ho letto l'articolo cartaceo del link (ho preso anche il libro ma non l'ho ancora aperto) e, fin qua è anche probabile che così sarà:

Citazione:
perché nel 2100 l’invecchiamento si può curare, è alle prese con programmi che gestiscono casa e comunicano con interfacce sulle pareti dell’appartamento, la sua salute è tenuta sotto controllo da sensori per proteine e DNA che analizzano all’istante le molecole espulse dal corpo per analisi di routine, grazie a cui prevenire le malattie, indossa lenti a contatto con microchip che permettono di essere subito in rete e ottenere le informazioni che si desiderano.


questo invece non servirà, non ne avran bisogno:

Citazione:
La macchina di John è a levitazione magnetica, permette di arrivare al lavoro in un attimo


perché è più probabile che tutto (o quasi) sarà svolto in realtà virtuale.
o, se ci sarà, sarà riservato ai pochi "dominatori" per il loro svago esclusivo, perché tutti gli altri saranno fisicamente rinchiusi in singoli piccolissimi "container", in un ritmo di sonno/veglia controllato.
..ché, se si apron gli occhi e si è in rete..
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maxstirner
Comune mortale *
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MessaggioInviato: 30 Set 2012 01:11    Oggetto: Rispondi citando

C'è una domanda che mi frulla continuamente nel cervello:

L'uomo ha mai rinunciato all'uso di qualsiasi arma egli sia in possesso?

LA RISPOSTA E' NO!

Oggi sappiamo che le centinaia di migliaia di bombe atomiche che possono distruggere la terra diverse volte, sono addirittura obsolete, in quanto esistono molti altri tipi di arma molto più terrificanti. Diversamente dalle bombe atomiche, esse possono distruggere le solo forme viventi, non rendendo radioattivo il territorio. Direi che questo aspetto è una lusinga per i militari che pure non hanno esitato ad usare le bombe atomiche e a sperimentarle a migliaia.

link

Se a questo aggiungo un aumento strepitoso della popolazione mondiale, non posso essere ottimista e sono contento che quel futuro non mi riguardi.

Non sarei tenuto a salutare Toilet monster
ma pur di aumentare il mio credito verso ignoti saluto tutti

cappello
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{Gianni}
Ospite





MessaggioInviato: 30 Set 2012 10:18    Oggetto: Rispondi citando

Voglio credere che ci sia una via diversa: cioè che da qui al 2100 ci sia abbastanza tempo per dare corso ad un nuovo ordine mondiale in cui ci sia piu' equilibrio di risorse, una demografia meno esplosiva, meno ingiustizie (i ricchi meno ricchi ed i poveri meno poveri) e la terra che ovviamente sarà sempre sfruttata lo sia almeno con piu' accortezza.....
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Zievatron
Dio maturo
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MessaggioInviato: 30 Set 2012 11:40    Oggetto: Rispondi citando

Gianni! Anche io lo vorrei credere.
Il punto è che credere può servire solo a darci coraggio per affrontare la realtà, e può servire solo se al credere aggiungiamo la ricerca e la elaborazione seria delle informazioni, per capire la realtà che abbiamo davanti e come potremmo affrontarla.
Il rischio è che la si trovi talmente spaventevole da ripiegare nell'illudersi finchè si può.
Dunque, servono fior di cervelloni che si dedichino a quest'opera e ci dicano come stanno realmente le cose e quali sono le prospettive verosimili.
Non servono, invece, le dissertazioni salottiere, più o meno colte e più o meno ottimiste/pessimiste che siano.

Quel che è certo è che questo secolo sarà un secolo molto difficile, nel corso del quale è giocoforza che l'umanità debba raggiungere il suo picco di sovrappopolazione della Terra e poi declinare. Quello della produzione delle fonti energetiche non-rinnovabili pare che sia stato già raggiunto.
Quale quota del divario tra domanda ed offerta di questo bene è copribile dallo sviluppo delle fonti rinnovabili?
Quanto ci manca per altri picchi critici?
Come facciamo a trasformare questa civiltà per adattarla alle condizioni reali del mondo in modo "meno violento" e distruttivo possibile?
Ho scritto meno violento, perchè non mi sembra credibile che non si scateni nessuna violenza.

Per le pecorelle, la soluzione è ovvia:
Mangiamo e figliamo finchè c'è erba e quando l'erba finisce... Piantiamo il zippero.
Per i lupi, la soluzione è ovvia:
Macelliamo le pecorelle di troppo e, se siamo troppi noi stessi, macelliamo qualche branco di lupi di troppo.

Ma l'Uomo cos'è? Un bizzarro incrocio tra pecora e lupo?
Quale soluzione Umana e Civile può inventarsi, ammesso che possa inventarsene una?
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Marcus Prometheus
Mortale devoto
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Residenza: Romania

MessaggioInviato: 30 Set 2012 13:04    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me il problema dell'energia a buon mercato sara' piu' che risolto grazie all'Eolico di alta quota, sistemi Kite Stem e Kite Gen dell'ingegner Massimo Ippolito. Questo potrebbe anche risolvere il problema della carenza di acqua dolce ed alleviera' almeno temporaneamente ossia rimandera', ma rimandando forse anche aggravera' i picchi ulteriori di tutto il resto che possono provocare un collasso di civilta': Per i picchi di tutte le risorse intendo:
Superfici di terreno coltivabile disponibile, profondita' di suolo superficiale fertile (topsoil), Aqqua dolce fossile in Nordamerica, Nordafrica, India, ecc; Acqua dei fiumi specialmente nel West degli USA ed in Cina ove vari fiumi enormi gia' non arrivano piu' al mare, Legname & foreste, zone e specie di pesca, metalli rari terre rare, e perfino metalli comuni, biodiversita', aria acqua e terra pulite spazio fisico procapite, e chissa' cosa altro sto trascurando.

Oltre ai picchi c'e' poi il problema potenzialmente ancora piu' grande dell'Anidride Carbonica o CO2 con effetto serra riscaldamento globale ed allagamento citta' e zone costiere. Forse anche esso e' rimediabile tecnologicamente in vari modi presentati anni fa da rivista Focus, per esempio uno era il mandare nell'atmosfera polveri che assorbissero parte della radiazione solare come accade naturalmente per un paio di anni dopo le esplosioni piu' grandi dei vulcani una volta o due ogni paio di secoli.

C'e' infine il rischio guerre a livelli tecnologici attuali, data anche la fragilita' del sistema di scambi globalizzato, con consegne just in time di merci e semilavorati provenienti dagli antipodi. Bastano 10 missili con bombe ad impulsi elettromagnetici (che sfasciano ogni sistema elettrico) in atmosfera sopra le maggiori zone economiche del pianeta per rimandarci tutti all'epoca della pietra, neanche a quella del carbone, per la quale non siamo piu' organizzati in mancanza di elettricita'. A quel punto potrebbero sopravvivere quasi solo i boscimani del Kalahari raccoglitori cacciatori, e qualche pescatore del Pacifico.

Come se non bastasse c'e' il problema della rinascita della spinta jihadista e supremazista della religione rimasta piu' impermeabile alla modernita' e che sta sfruttando a suo favore sia la fine della esplosione demografica autoctona in Europa sia il prosieguo a ritmi di 6 figli per donna nell'Africa ed Asia islamiche.

Cordiali saluti a tutti i liberi e laici
Marcus Prometheus.
Penso che tutte le grandi religioni del mondo: ...
... cristianesimo, islamismo e comunismo,
siano, a un tempo false e dannose. Bertrand Russell

Accogliere solo i profughi laici dall'Islamismo Espellere tutti gli islamisti.
Combattere il masochismo antioccidentale, che mina liberta' e democrazia.
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Gladiator
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MessaggioInviato: 30 Set 2012 16:06    Oggetto: Rispondi citando

Ho letto anch'io ieri lo stesso articolo su Le Scienze e apprezzo il fatto che Zievatron abbia proposto questo sondaggio poichè la stessa idea mi aveva sfiorato senza poi concretizzarsi compiutamente.

Sfruttando quindi l'opportunità e venendo al nocciolo dell'argomento, il mio primo pensiero era stato che l'articolo fosse intriso di ottimismo fantascientifico poichè guardando la situazione planetaria attuale la maggior parte delle "previsioni" espresse mi sembrano molto utopistiche a prescindere dai loro fondamenti tecnico/scientifici che sono, con ogni probabilità, attendibili e realizzabili.

In effetti ciò che, a mio avviso, non depone alla loro realizzazione è questa situazione di instabilità e di degrado del clima politico, economico e di convivenza fra persone e popoli che sta continuamente peggiorando in modo esponenziale in questi ultimi anni e che mi porta ad essere scarsamente ottimista per il futuro prossimo e anche per quello a medio termine.

Poi, esprimendo il mio voto nel sondaggio, ho fatto un atto di speranza ed ho votato "Grossomodo come adesso, con qualche giocattolo in più e/o in meno." intendendo con ciò che questa sia la migliore opzione che il futuro ci può riservare come conseguenza delll'attuale situazione.

Alla fine spero di sbagliarmi e che vada veramente moto meglio ma non lo credo...
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Gladiator
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MessaggioInviato: 30 Set 2012 16:11    Oggetto: Rispondi citando

Zievatron ha scritto:
[...]
Ma l'Uomo cos'è? Un bizzarro incrocio tra pecora e lupo?
Quale soluzione Umana e Civile può inventarsi, ammesso che possa inventarsene una?

Penso che chi sarà in grado di dare risposte realistiche a queste domande potrà veramente porre le basi per un futuro migliore e sostenibile per tutti gli uomini e per il pianeta sul quale viviamo e che stiamo continuamente violentando, purtroppo, ad oggi, in nessuna parte del mondo si vede qualcuno in grado di dare queste risposte, si vedono solo persone che continuano a dare le risposte che a loro convengono con ovvi, disastrosi, risultati.
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maxstirner
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MessaggioInviato: 30 Set 2012 23:40    Oggetto: Rispondi citando

Io credo che vi sia un nesso con questo interessante video; per chi lo desidera.., però consiglio di guardarlo fino in fondo





cappello
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Gregoriorosso
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 09:34    Oggetto: Rispondi citando

il cambiamento è l'unica cosa certa.
La maggioranza del "grossomodo come adesso" (38%) esprime una speranza contro-fattuale, rassegnata e disperata, e rifiuta ogni responsabilità. Speranza che manca ai pessimisti che prevedono la "fine della civiltà" e della "estinzione" (assieme 37%). Notevole simmetria.
Io non mi domando se sono lupo o pecora, penso a come evitare che il cambiamento distrugga la dignità dei viventi e vanifichi la ricerca tragica che ne governa l'evoluzione. Quanti aquiloni ci vogliono per questo ? Quante risorse e quanto tempo ? Provate a calcolare e poi riprovate ancora.
Risultato: rimanere umani e salvare candelabro (di coccio) e bicicletta (di legno).
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LucioMenci
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 10:29    Oggetto: Rispondi citando

Io mi guardo indietro. Cosa c'era cento anni fa? E cosa c'è ora? Cento anni fa c'era la meccanica che creava gioiellini (come le automobili modello T), create grazie all'ultima invenzione del progresso: il lavoro a catena.
Adesso cosa c'è? Le auto decisamente più sofisticate ma sempre prodotte con il lavoro a catena. I torni manuali sono stati sostituiti da dei robot antropomorfi. E poi? I computer che permettono di gestire tutto questo, la cui diffusione è andata piano piano ad estendersi da pochi laboratori di ricerca, a qualche multinazionale, a molte aziende, a moltissimi cittadini comuni.

Possiamo trasferire tutto questo partendo dalla tecnologia odierna? Certo: Il lavoro non sarà mai eliminato, ma sempre più semplificato, non togliendo il personale dalle aziende, ma facendogli fare sempre più controllo (ci saranno sempre più cose da controllare) e sempre meno manualità. Ciò che abbiamo adesso di più moderno (i computer) saranno un ricordo di quello che si sarà alla fine del secolo, ma saranno essenzialmente sempre computer (intelligenza artificiale, risposte a domande espresse nel metodo più comodo possibile, ma sempre senza modalità di pensare tipiche della science fiction). E ciò che è stato in passato presidio di poche multinazionali e piano piano sta passando ad essere esteso ad molte società potrà presto essere di dominio pubblico (cosa? Quotazioni in borsa? Minifabbriche per costruirsi di tutto? Come le stampanti 3D, o chissà cos'altro).

Questo secondo punto porterà ancora di più a differenziare i «poveri» (in spirito, in fantasia e/o in risorse e capacità di gestirle) dai «ricchi» che potranno inventarsi o crearsi ciò che più li possa distinguere dagli altri e/o nuove sorgenti di risorse - perché il tutto dovrà essere ESASPERATAMENTE controllato dai governi per evitare consumi eccessivi. Probabilmente sarà razionata l'energia totale utilizzabile nella giornata, e probabilmente sarà quella la nuova moneta del futuro, con la quale si dovrà gestire e misurare tutto.

Vuoi l'auto a levitazione magnetica? Certo, basta che sappi che devi pagare 15 MegaJoule della tua riserva personale (l'energia consumata per la produzione, oltre alle tasse, all'ammortamento delle spese ed al guadagno dell'azienda). Poi, se vuoi andare in cima ad un monte consumerai altri 75KJ (di energia elettrica), mentre quando tornerai a casa potrai guadagnarne 40 (ricaricando le batterie).

Un panino alla mortadella? 800J (il suo valore energetico più l'energia usata per la produzione).

Ah, già: Vuoi un figlio? Costa 25MJ (il consumo che avrà fino all'indipendenza - prezzo che il governo ti restituirà detraendone l'attrito). Pagamento alla cassa dell'ospedale per la rimozione temporanea del contraccentivo obbligatorio, prego.
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maxstirner
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 12:40    Oggetto: Rispondi citando

Non so come eliminalo.
Prego lo staff di eliminare questo commento inutile

Grazie
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 16:29    Oggetto: Rispondi citando

LucioMenci ha scritto:
(...) Il lavoro non sarà mai eliminato, ma sempre più semplificato, non togliendo il personale dalle aziende, ma facendogli fare sempre più controllo (ci saranno sempre più cose da controllare) e sempre meno manualità (...)

Io credo che tu hai toccato il punto centrale ma non lo hai elaborato bene.
Il lavoro è il punto centrale, sì.
Ma purtroppo l'idea che "ci saranno sempre più cose da controllare" è, a mio avviso, assolutamente fallace, già adesso smentita dai fatti.

L'Occidente sta perdendo gradualmente tutto il lavoro.
Perché? Perché altrove, in società arretrate a basso livello di benessere, costa molto meno, punto.

Questa situazione è destinata a migliorare?
Ma certo che no, il progresso scientifico e tecnologico non fa che esasperare questa linea di tendenza giorno dopo giorno.
Già oggi la Cina è in grado di produrre praticamente tutto quello che serve al mondo intero.
Tra vent'anni basterà una frazione del popolo cinese, opportunamente schiavizzato ed industrializzato, a fare ciò.
E noi continueremo SEMPRE a perdere occupazione: quando sento il grande tecnico alla guida della nazione dire che il prossimo anno "usciremo dalla crisi" non so se ridere o piangere!

La risposta delle elité a tutto questo qual è?
Il tentativo di rivedere il paradigma di crescita del capitalismo?
Cominciare a rivedere il modello globalizzato, perché evidentemente INSENSATO, per tornare all'unica economia percorribile, cioè quella localizzata, in cui una regione del mondo PRODUCE QUANTO CONSUMA?
Capire che la libertà di commercio sfrenata del WTO equivale ad una corsa pazza verso la catastrofe, dove invece si debba IMPORRE la parità commerciale a tutti i paesi del mondo (tanto esporti quanto importi)?
Capire che se c'è lavoro per 50 e invece siamo in 100 BISOGNA LAVORARE LA META' ma lavorare tutti?

Non mi pare proprio.
La risposta delle elité sta davanti ai nostri occhi, tristissima e deprimente: siccome i cinesi sono più forti di noi (economicamente) noi DOBBIAMO DIVENTARE COME LORO, cioè schiavi, malpagati, senza tutele, poveri ai limiti della fame, ignoranti, disperati.

Guardate che questa E' LA REALTA'!
L'hanno addirittura scritta nella Costituzione (si chiama Fiscal Compact): leggetela bene.
Eppure, pur essendo una realtà CONCLAMATA ed EVIDENTISSIMA la vedono ancora in pochi.

Proprio non vedo come si possa essere ottimisti in questa situazione.
Ci sveglieremo? Quando? Già adesso stiamo perdendo occupazione di anno in anno, da decenni!
Quando cominceranno a fare la fame parti consistenti della popolazione, mentre un supermanager citrullo che dice scemenze dalla mattina alla sera prende un premio di produzione di 50 milioni e, non contento, se li porta in Svizzera per non pagarci manco le tasse?

Purtroppo non vedo alcuna luce...
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 16:32    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
panino alla mortadella? 800J (il suo valore energetico più l'energia usata per la produzione)

credo che siano 800 kJoule, cioè mille volte di più, per un panino che si mangia in due bocconi (unità di misura non standard), anche solo considerando pane e mortadella: mi risulta che i fertilizzanti per crescere il grano e i mangimi dati ai maiali, più i vari processi che portano al panino siano ennevolte il suo contenuto energetico, con enne vicino a 2 per il pane e 8 per la carne. Controllate, non fidatevi troppo, sono numeri ballerini. Anche i 25 MJ per crescere un figlio sono pochi: corrispondono a circa 7 kWh.
Comunque sostituire i joule ai dollari non ci libererà dalle crisi economiche: senza scomodare Marx, basta considerare che l'impoverimento e l'inquinamento del suolo diminuiscono inesorabilmente la sua produttività. Nuove tecnologie possono rimediare, ma gli sviluppi tecnologici sono avvenuti fino ad oggi in presenza di una disponibilità di risorse che sta riducendosi. Continuo a pensare a candele e biciclette.
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LucioMenci
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 16:35    Oggetto: Rispondi citando

Ok, scusa, i numeri che ho indicato erano completamente inventati e scritti senza nessuna presa di causa, solamente per fare un esempio
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 17:39    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
Ci sveglieremo? Quando? ... Quando cominceranno a fare la fame parti consistenti della popolazione... Purtroppo non vedo alcuna luce...

Ritengo che la fame non favorisca i risvegli, anzi... al massimo qualche tumulto con assalto ai forni. Rivolte che non hanno cambiato niente. La rivoluzione cinese invece eliminò le carestie che tenevano le masse soggette ai signori feudali, poi via all'industrializzazione. La prossima mossa della Cina? Si sono comprati miniere e terre in Africa e in America latina, ora vogliono le risorse dell'Artico. Mandando nel mondo ogni anno molte migliaia giovani ricercatori e tecnici, non schiavi. I nostri giovani laureati migrano per disperazione, i loro no.
Qui abbiamo imparzialmente ridotto sia la produzione agricola sia quella industriale, convinti che nella società postindustriale servano manager e controllori - non operai e tanto meno di ricercatori e tecnici.
Nel cambiamento globale va meglio ai cinesi, o a chi pensa di poter chiudere le frontiere? Le frontiere commerciali in Cina e Giappone furono aperte dalle cannoniere.
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Gregoriorosso
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 17:49    Oggetto: Rispondi citando

LucioMenci ha scritto:
Ok, scusa, i numeri che ho indicato erano completamente inventati e scritti senza nessuna presa di causa, solamente per fare un esempio

mi è piaciuto il tuo intervento, per questo l'ho studiato.
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fuocogreco
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MessaggioInviato: 01 Ott 2012 21:28    Oggetto: Rispondi citando

Io ( lo spero soprattutto per i giovani) spero che il modello di capitalismo sfrenato e globalizzato che ci ha portato a questa crisi profonda socio-economica cambi gradualmente, facendo posto ad una forma di economia più sostenibile ed attenta ai problemi dell' ambiente. Per quanto riguarda il lavoro sono d' accordo sul fatto lavorare tutti, lavorare meno, sono però un pò scettico che questo possa veramente avvenire Think perchè penso che ci sono entità politicoeconomiche che faranno di tutto che ciò non accada.
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Danielix
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MessaggioInviato: 09 Ott 2012 19:13    Oggetto: Rispondi citando

Ziev, questo almeno guardatelo fino in fondo, non è poi così troppo lungo.
Poi dimmi.




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Zievatron
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MessaggioInviato: 16 Ott 2012 14:41    Oggetto: Rispondi

Danielix,
Quel video l'avevo già visto.
E' molto preoccupante, ma non va preso come una condanna senza possibilità di appello.
Cioè, il problema globale dell'attuale civiltà e specie dell'uomo è gravissimo, ma questo non ci condanna automaticamente ed inevitabilmente a tornare nel neolitico.
Purtroppo, non potremo evitare un periodo terribile, questo sì.
Però è sufficiente che una parte dell'umanità si comporti saggiamente, cioè, che alcune nazioni attuino buone politiche perchè si salvi quanto basta per la fase di ripresa dopo l'imminente catastrofe globale. Wink
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