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Le minacce all'ambiente più attuali
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 30 Ago 2013 09:26    Oggetto: Le minacce all'ambiente più attuali Rispondi citando

Leggi l'articolo Le minacce all'ambiente più attuali
Quale tra queste minacce all'ambiente ritieni che sia quella da affrontare con maggiore urgenza?





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{uomoselvatico}
Ospite





MessaggioInviato: 30 Ago 2013 17:10    Oggetto: Rispondi citando

La sovrapopolazione è la principale se non proprio l'unica causa, di tutte le emergenze ambientali e sociali sopra elencate.
Ed e'molto strano che non venga neppure menzionata, cosi come non viene neppure menzionata la logica soluzione di tutti problemi sopra elencati, (disocupazione, tensioni razziali sociali, e guerre comprese)
E questa soluzione non può che essere la riduzione demografica rapida ottenuta con metodi antidemocratici come ad esempio la sterilizzazione obbligatoria delle donne dopo il primo o secondo parto, oppure anche la sterilizzazione coatta di tutti coloro che sono troppo poveri per poter crescere digitosamente dei figli.

Altre soluzioni non ce ne sono.
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{ZenZero}
Ospite





MessaggioInviato: 30 Ago 2013 18:01    Oggetto: Rispondi citando

Un altro grande problema è la cementificazione. Ogni giorno si costruiscono strade, parcheggi, condomini, centri commerciali, ecc, togliendo zone verdi. Tuttavia non avviene mai l'opposto: creare spazi verdi dove prima esisteva il cemento.

Quali le conseguenze?
- Innalzamento delle temperature, con inverni meno nevosi e temporali più violenti in estate
- Diminuzione della produzione di ossigeno da parte delle piante
- Riduzione dell'assorbimento delle piogge da parte del terreno con conseguenti inondazioni
- Peggioramento della qualità della vita nelle città e nelle periferie

PS: non sono solo mie idee, si trovano molti articoli a riguardo su siti come Meteolive ;)
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ant_villani
Semidio
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Registrato: 06/07/05 07:19
Messaggi: 218
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 02 Set 2013 13:26    Oggetto: Rispondi citando

{uomoselvatico} ha scritto:
La sovrapopolazione è la principale se non proprio l'unica causa, di tutte le emergenze ambientali e sociali sopra elencate.
Ed e'molto strano che non venga neppure menzionata, cosi come non viene neppure menzionata la logica soluzione di tutti problemi sopra elencati, (disocupazione, tensioni razziali sociali, e guerre comprese)
E questa soluzione non può che essere la riduzione demografica rapida ottenuta con metodi antidemocratici come ad esempio la sterilizzazione obbligatoria delle donne dopo il primo o secondo parto, oppure anche la sterilizzazione coatta di tutti coloro che sono troppo poveri per poter crescere digitosamente dei figli.

Altre soluzioni non ce ne sono.


Mi sembra un pochino eccessivamente drastica come soluzione.
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Kalandra
Dio minore
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Registrato: 17/10/05 09:58
Messaggi: 776

MessaggioInviato: 02 Set 2013 15:18    Oggetto: Rispondi citando

mah! nessuno e tutti i quesiti proposti.

se è vero che la guerra è sempre stata nei secoli una sorta di "aborto differito", mandando a morire la generazione di mezzo quando le risorse locali scarseggiavano, oggi il cibo potrebbe essere sufficiente per tutti se non ci fosse lo sfruttamento economico di pochi sulle risorse e, appunto, il tentativo prettamente economico di standardizzazione della biodiversità.
(come diceva Vandana Shiva, siamo fatti per mangiare quello che cresce dove viviamo)
per il resto, la terra è un organismo vivo che nei millenni - anche senza l'intervento massiccio dell'uomo - è cambiato costantemente, in una sorta di crisi/nuovo equilibrio ricorrente che oggi è minacciato proprio dai rifiuti tossici, chimici e quant'altro.
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Zievatron
Dio maturo
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MessaggioInviato: 03 Set 2013 00:18    Oggetto: Rispondi citando

{uomoselvatico} ha scritto:
La sovrapopolazione è la principale se non proprio l'unica causa, di tutte le emergenze ambientali e sociali sopra elencate.

Ed anche di quelle non elencate. Su questo punto sono pienamente d'accordo. Salvo che la stessa sovrappopolazione è a sua volta il prodotto di uno squilibrio presente nell'umanità, che è il vero male.

Citazione:
... la logica soluzione di tutti problemi sopra elencati, (disocupazione, tensioni razziali sociali, e guerre comprese)
E questa soluzione non può che essere la riduzione demografica rapida ottenuta con metodi antidemocratici come ad esempio la sterilizzazione obbligatoria delle donne dopo il primo o secondo parto, oppure anche la sterilizzazione coatta di tutti coloro che sono troppo poveri per poter crescere digitosamente dei figli.

Altre soluzioni non ce ne sono.


Su questo, invece, dissento decisamente. E' falso per più motivi.

1.
Non c'è nessuna vera "necessità" di provvedere attivamente e deliberatamente al calo demografico. Il calo demografico è semplicemente I-N-E-V-I-T-A-B-I-L-E. L'Umanità, come sottosistema biologico dell'ecosistema, sta già provvedendo a prepararsi per una consistente auto-amputazione. Il metodo è sicuramente molto "selvatico" e quindi molto brutto. Infatti passa da alterazioni diffuse di molti comportamenti: sessuali, parentali, sociali, economici, politici. Inoltre è assistita dagli "effetti antropici" sull'ecosistema e loro ritorni. Non dovrebbe essere difficile capire che il picco mondiale della popolazione è vicino e che per fine secolo sarà già avvenuta una buona scorciata.

2.
Se si volesse per davvero fare qualcosa, "intelligentemente", ci si potrebbe solo chiedere come fare per rendere tale inevitabile scorciata meno brutta ed inefficiente.

3.
Dato il punto 2, non sarebbe l'eventuale soluzione adottata ad essere anti-democratica. Non più di quanto non siano anti-democratiche qualsiasi leggi che stabiliscono degli obblighi/divieti per i cittadini e le imprese in funzione di arginare problemi come l'inquinamento, gli incidenti, etc. Anti-democratica è qualsiasi legge che venga imposta da un gruppetto dominante per ragioni proprie, infischiandosene del parere degli esperti, della maggior parte della popolazione e più che mai delle conseguenze.
Viceversa, se il problema e le possibili scelte in merito venissero discusse pubblicamente ed adeguatamente, si attuasse un referendum orientativo e poi lo si rispettasse, si perverrebbe ad una scelta democratica in merito.
Ogni nazione sovrana al mondo (facciamo finta che ci siano ancora) può fare la propria scelta consapevole e democratica (o anti-democratica, o post-democratica) rispetto al problema.

4.
In base a cosa la soluzione prospettata, cioè la riduzione coatta della natalità, sarebbe "quella logica"?
Personalmente, penso che la riduzione coatta della natalità sia l'idea di soluzione più cretina che ci sia. Non considera che esiste già una spontanea tendenza alla riduzione della natalità, anche se molto male distribuita nel mondo. Essa comporta una forte coercizione individuale per la maggioranza della popolazione. Come testo di legge, la si potrebbe formulare ed approvare in poco tempo (in teoria). Ma una volta entrata in vigore la legge sorgerebbe il problema della sua attuazione concreta. Comporta una forte oppressione prolungata nel tempo con grande irregolarità dell'applicazione effettiva ed abusi vari diffusi.
Direi che l'idea di soluzione prospettata non è niente altro che uno dei tanti sintomi del problema e non un approccio valido per affrontarlo consapevolmente e superarlo in modo più efficiente.

A mio parere, il primo approccio valido, quello più importante, l'unico indispensabile per "rendere tale inevitabile scorciata meno brutta ed inefficiente", è lo sviluppo della cultura della procreazione responsabile e della morte responsabile. Coltivare nella popolazione CONSAPEVOLEZZA AUTODETERMINAZIONE RESPONSABILITA' , questa è la sola medicina che possa avere effetto curativo del vero male.
Purtroppo, la situazione si è fatta grave e non basta? O.K. Non basta, ma resta sempre il primo e più importante investimento che si possa fare.
Poi, visto che non basta, si possono aggiungere strategie di emergenza.
Si possono inventare incentivi per ricorrere ad un servizio di eutansia, proporzionali al tempo di vita probabile e costi di assistenza a cui si rinuncia. I servizi di eutansia li si potrebbe far diventare una cosa alla moda, un "must".
Non basta ancora?
Allora si può puntare sulla riduzione dell'assistenza medica. Per esempio, per prima cosa si possono bandire del tutto le terapie mediche che servono solo a prolungare la condizione di bisogno di terapie. In altre parole, benchè non si deve mai lasciarsi tentare da un incongruo obbligo di eutansia, si può imporre la rinuncia all'accanimento terapeutico.
Non basta ancora?
Allora si potrebbero bandire alcune categorie di farmaci, come vaccini ed antibiotici. Lasciare che la gente si ammali e muoia di malattie, salvo preferire l'eutansia, è 1000 volte meglio che fare la metà di tali morti con una terza guerra mondiale, molto più crudele e distruttiva. E' anche molto meglio che istituire obblighi di sterilizzazione.
Non basta ancora? (NON CI CREDO!!!)
A questo punto, siamo ormai arrivati ai confini tra quello che si potrebbe escogitare per "rendere tale inevitabile scorciata meno brutta ed inefficiente" ed il processo selvatico di risoluzione del problema già avviato da Madre Natura.
Un'ultima possibile azione, ma da considerare con la massima cautela, sarebbe di costruire un agente patogeno per provocare deliberatamente una pandemia che scorci la popolazione. Ma per essere valida, sempre come ultima azione di estrema emergenza, occorrerebbe che l'agente colpisse con efficacia solo in relazione a condizioni di svantaggio biologico. Se invece l'agente in questione colpisse del tutto alla cieca, staremmo già valicando il confine suddetto con risultati che potrebbero facilmente essere peggiori.
Riconoscere una situazione di emergenza va bene, ma non per fare di peggio.
La vita è fatta sempre e comunque di problemi, grandi o piccoli. Saperli accettare è la base per non fare di peggio con la pretesa di risolverli. Wink
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Zievatron
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MessaggioInviato: 03 Set 2013 08:48    Oggetto: Rispondi citando

Dimenticavo.
Tra le varie azioni che possono concorrere ad un migliore processo di riduzione demografica, si potrebbe anche inserire la pena di morte per vari reati. Ad esempio:
- reati dei politici quali essi siano
- molestie sessuali
- falso in bilancio
- associazione mafiosa
- estorsione / rapina a mano armata
- attività eversiva e terrorismo
- omicidi finalizzati all'attuazione/occultamento di altri illeciti, o per futili motivi.
Da collocarsi, nell'ordine di priorità, subito dopo la diffusione dell'eutansia e prima della riduzione dell'assistenza medica.

Se non si sfoltisce così, allora è proprio inutile pensarci. Rolling Eyes
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frenata
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MessaggioInviato: 03 Set 2013 10:06    Oggetto: Rispondi citando

{uomoselvatico} ha scritto:
La sovrapopolazione è la principale se non proprio l'unica causa, di tutte le emergenze ambientali e sociali sopra elencate.
Ed e'molto strano che non venga neppure menzionata, cosi come non viene neppure menzionata la logica soluzione di tutti problemi sopra elencati, (disocupazione, tensioni razziali sociali, e guerre comprese)
E questa soluzione non può che essere la riduzione demografica rapida ottenuta con metodi antidemocratici come ad esempio la sterilizzazione obbligatoria delle donne dopo il primo o secondo parto, oppure anche la sterilizzazione coatta di tutti coloro che sono troppo poveri per poter crescere digitosamente dei figli.

Altre soluzioni non ce ne sono.



sovrapopolazione cementificazione verissimo ma un mondo fitto di homo sapiens sapiens decenti interessanti creativi coraggiosi generosi democratici anche combattivi ma spirituali rispettosi dell'ambiente e degli altri così andrebbe bene invece masse consumistiche ignoranti inconsapevoli schiavizzate strumentalizzate a fini di pochi come tutti noi lo siamo in (MOLTO) diversa misura... così non va bene. Un mondo con più esseri cosiddetti "selvaggi" primitivi ma depositari di culture antiche alternative stile yanomami, tribù delle foreste amazzoniche... questi non (mi) disturbano
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MessaggioInviato: 03 Set 2013 11:47    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei far notare che sono INTERDIPENDENTI!
Shocked

- La biodiversità si riduce anche per l'Inquinamento, buco-ozono, Riscaldamento, ecc.

- La fascia d'ozono si riduce per via degli inquinanti e colpisce anche le piante e la vita degli oceani.

- I cambiamenti climatici accadono per inquinamento e stranezze sono attribuibili anche al cambiamento della nostra fascia d'ozono.

- Inquinamento è molto più pericoloso dato che avvengono cambiamenti climatici che lo concentrano e presenza di maggior ultravioletti.

- L'impoverimento degli oceani è dovuto anche per inquinamento e maggior acidificazione del Riscaldamento (maggior CO2) e ultravioletti (buco-ozono) che penetrano maggiormente spostando il plancton più in profondità. Questo riduce anche la biodiversità degli oceani.

Nella natura tutto è collegato al TUTTO. Ricordiamocelo dato che noi siamo IN MEZZO!!!

Ciao
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MessaggioInviato: 03 Set 2013 19:20    Oggetto: Rispondi citando

frenata ha scritto:
... un mondo fitto di homo sapiens sapiens decenti ... così andrebbe bene invece masse consumistiche ignoranti inconsapevoli schiavizzate strumentalizzate a fini di pochi come tutti noi lo siamo in (MOLTO) diversa misura... così non va bene.

Questo è un pensiero incongruo.
Se gli homo sono tanto fitti è proprio perchè sono indecenti. Se fossero decenti non sarebbero tanto fitti.

Citazione:
Un mondo con più esseri cosiddetti "selvaggi" primitivi ma depositari di culture antiche alternative ...

Infatti, non sono selvaggi, ma attestati in un modello di società tribale, senza compiere il passaggio alla società civile. E' la cultura assolutista che attribuisce ai popoli che non passano dalla tribalità alla civiltà di essere dei selvaggi. E' sempre la cultura assolutista che pretende di identificare un quadro di idee-valori-costumi-normative di riferimento unico valido al mondo e considera qualunque alternativa indegna di essere al mondo. La distruzione della varietà sociale è in sintonia con la distruzione della varietà biologica.
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frenata
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 08:56    Oggetto: Rispondi citando

perfetto, concordo su tutto ciò che hai espresso così bene zievatron Very Happy

cmnq forse... pensiamo positivo e adoperiamoci nel nostro piccolo ad essere d'esempio per quanto possibile con buone qualità, veramente umane, comprensive di pietà compassione (nel senso più alto) per gli schiavizzati Embarassed vrs l'evoluzione di ciascuno cercando di non essere vittime compiacenti però... la nuova giungla urbana civilizzata... a parole è molto più facile Rolling Eyes
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Zievatron
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 11:46    Oggetto: Rispondi citando

"Solo" a parole è facile.
La disgrazia del genere homo risale al tardo paleolitico.

Con un salto indietro, possiamo osservare che le speci pluricellulari sono un ramo che si diversifica da quello delle speci unicellulari, ma non le soppianta. Anche le speci unicellulari hanno proseguito il loro cammino evolutivo come unicellulari.
Analogamente, i primati selvatici sono di tante speci (varie speci di lemuri, di scimmie caudate, di pongidi) che hanno proseguito sulla loro strada di primati selvatici anche dopo l'avvento del ramo homo e dei suoi manufatti.
Nel paleolitico, iniziato 2,5 milioni di anni fa con i primi manufatti in pietra ad opera di ominidi alquanto scimmieschi, il genere homo aveva prodotto un buon ventaglio di speci homo differenti.
Fino ad allora, il principio della diversificazione e della continuazione di più rami aveva funzionato. Poi, per ragioni varie che è difficile stimare bene, prima che il paleolitico finisse, tutte le speci homo si sono estinte e l'homo sapiens è rimasta l'unica specie homo che ha saturato tutto il pianeta.
Il peggio è che questa specie unica tende proprio di suo a reiterare questo processo di riduzione delle alternative. Saturato il pianeta si divide in gruppi rivali che devono competere per saturare il pianeta di sè, o biologicamente, o culturalmente, altrimenti devono scomparire. E così reiteratamente, in proibizione della separazione e diversificazione.
Così, la grande rivoluzione della metallurgia, della ruota e della scrittura, sia pur progressivamente, ha posto fine al neolitico ed alle società tribali, soppiantate dalle società civili.
La successiva grande rivoluzione, caratterizzata dall'invenzione del torchio da stampa a caratteri tipografici in lega metllica e da quell'insieme di miglioramenti tecnici che hanno reso possibili i velieri adatti ad affrontare gli oceani, decreta la fine della civiltà antico-medioevale, o civiltà della storia manoscritta (Leonardo da Vinci compie 2 anni e Cristoforo Colombo ne compie 3 al tempo in cui Gutenberg produce la prima edizione ufficiale della Bibbia stampata tipograficamente, 1454. Niccolò Copernico nascerà 19 anni dopo.).
Tutta la Terra, con tutto ciò che è su di essa, o dentro di essa, è proprietà dei nuovi imperi che ne dispongono a proprio giudizio e capriccio.
Lo stesso con la successiva rivoluzione industriale, che inizia nel 1765 con l'impiego della macchina a vapore di James Watt. Lo stesso ancora con la successiva rivoluzione informatica, avviata dall'invenzione dei transistors intorno alla metà del secolo scorso.

In un ipotetico ecosistema alternativo, con uno sviluppo ottimale, dal paleolitico sarebbero emerse almeno una mezza dozzina di speci homo, ben separate, saldamente attestate in porzioni diverse del pianeta e variamente disposte a riconoscersi vicendevolmente la proprietà dei rispettivi territori, ma con seria difficoltà a soppiantarsi.
Alcune di queste avrebbero continuato indefinitamente il proprio cammino di vita in società tribali, e solo alcune altre avrebbero compiuto il passaggio alla società civile, determinando un nuovo ramo evolutivo che si aggiunge senza soppiantare quello da cui si è separato. Così, ad ogni grande rivoluzione tecnologica, si svilupperebbe un nuovo ramo che non soppianta i precedenti ma vi si aggiunge. Si avrebbe solo una lenta restrizione dei territori occupati dai rami precedenti per fare posto ai nuovi, senza estremizzare il processo, ma giungendo ad un nuovo equilibrio.
Una evoluzione di questo tipo implicherebbe il prevalere di una spinta di autolimitazione, con conseguente minore crescita demografica e tempi di aggiornamento delle tecnologie apparentemente più lunghi, ma attuati con molta più efficienza, perchè a fronte di una popolazione ben più modesta.
In questo ipotetico ecosistema alternativo, la popolazione totale di tutte le speci del genere homo non andrebbe oltre 1-1,5 miliardi di individui. Meno di mezzo miliardo di individui si attesterebbero in una civiltà basata sui combustibili fossili, ma tendente ad ottimizzarsi. Perciò potrebbe durare anche 3000 anni, invece che 300, e non mettere a rischio l'ecosistema. L'ultimo ramo evolutivo si sgancerebbe dai combustibili fossili e dalla Terra stessa, sviluppando habitat artificiali nello spazio. Dopo 3000 anni di vita, la civiltà dei combustibili fossili scomparirebbe, lasciando la maggior parte del suo territorio ai rami precedenti ed una minor parte al ramo successivo.

Purtroppo, è andata com'è andata, e rimediare sarà molto difficile. Però non è detto che non si riesca a trovare un accomodamento praticabile. Wink
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 11:58    Oggetto: Rispondi citando

Applause Applause Applause Applause
sei antropologo biologo demografo? Wink
bellissima e puntuale analisi e sintesi. E... ci sarà anche dell'altro? lo spirito, l'anima... La gente di buona volontà deve collaborare in modi pacifici (salvo difese in casi estremi?!? tanto se ti ammazzano le idee e l'esempio e l'amore e le cose buone e belle restano in ogni caso, anche se le occultano qlcn le troverà riscoprirà) per creare un nuovo mondo con fiducia e amore, credendoci sennò neanche una briciola si ottiene?!!

......."Fino ad allora, il principio della diversificazione e della continuazione di più rami aveva funzionato. Poi, per ragioni varie che è difficile stimare bene, prima che il paleolitico finisse, tutte le speci homo si sono estinte e l'homo sapiens è rimasta l'unica specie homo che ha saturato tutto il pianeta. ..." d'oh! Brick wall
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 12:13    Oggetto: Rispondi citando

@ Frenata.
Ovviamente, intendevo "tutte le altre". Laughing

Non sono antropologo, etc... Ma la materia mi affascina. Wink
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 12:15    Oggetto: Rispondi citando

scusa non capisco qst precisazione. forse sono un pochino tonta o soltanto lenta.
io ho riportato la tua frase perchè apprendo, e condivido la tua analisi e mi dispiaccio con te di qst monocultura consumistica nn autolimitante ecc ecc
ciao
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 12:19    Oggetto: Rispondi citando

@ frenata.
Laughing Laughing Laughing Scusami tu.
Pensavo volessi rilevare la "stranezza" della frase.

Quanto all'esserci dell'altro, che dicevi prima, può esserci tutto l'altro, certo. Wink
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 12:27    Oggetto: Rispondi citando

no no nessuna stranezza.

per il resto... meraviglioso ! Very Happy ola
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 14:59    Oggetto: Rispondi citando

che poi... parlo di pace amore ecc. ma per vivere bisogna lavorare, muoversi in città e tutto ed io spesso vorrei dare dei pugnoni Evvai morons agli inconsapevoli, autocelebranti, complici, carnefici di questo sistema, di questa monocultura, a chi è così sicuro, non si mette mai in discussione o prova ad immedesimarsi nei più deboli, sfigati, perdenti, a chi senza consapevolezza divide, esclude, esprime continui giudizi, è intollerante, e per cavolate! a chi non cerca mai di guardarsi allo specchio davvero, ma vede solo quello che vuole vedere in sè e negli altri, e si dice "che bravo sono, quanto ho lavorato, bene!" e secondo lui tutti gli altri fanno errori, hanno carenze. ok sì sarai bravo ma un po' di respiro lascialo pure agli altri a chi magari non condivide i tuoi entusiasmi per certe cose, a chi si fa più domande, a chi magari non ha avuto le tue occasioni, a chi semplicemente non ce la fa, o è diverso/a, insomma sono contro

a chi sta sempre con la ragione e MAI col torto
a chi dà buoni consigli se non può dare il cattivo esempio

per fare citazioni celebri


vabbè, viva cmnq l'amore e il pensiero positivo, il vedere il bicchiere mezzo pieno. Qst è, potrebbe essere molto molto peggio, cerchiamo di migliorare e se mi scontro di continuo, magari senza quasi mai manifestarlo apertamente, ma forse si capirà cmnq... forse anch'io sarò intollerante? mah, chissà, non credo

scusate il fuori tema, sarà il sonno....
Laughing Laughing
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 16:16    Oggetto: Rispondi citando

@Frenata

Tutti abbiamo un nostro individuale "profilo di tolleranze". Con i punti più alti ed i punti più bassi. E non è nemmeno sempre uguale, anzi, cambia in continuazione, anche se mantiene una nostra media tipica.
Mica siamo macchine! borg
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MessaggioInviato: 04 Set 2013 16:25    Oggetto: Rispondi

Squeeze
forse ho il profilo tolleranze diverso dalla maggioranza, e non parlo solo di intensità (ad es. gradirei silenzio tot in uff. Embarassed o solo toni molto bassi se proprio è necessario parlare, ecc), ma di target proprio.
no problem... todo bien.... Grazie
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