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Cinese fulminata dall'iPhone, il caricatore non era originale
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Zeus News
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MessaggioInviato: 17 Lug 2013 07:26    Oggetto: Cinese fulminata dall'iPhone, il caricatore non era originale Rispondi citando

Leggi l'articolo Cinese fulminata dall'iPhone, il caricatore non era originale
Secondo la Tv cinese, l'iPhone che ha fulminato la giovane cinese era collegato a un caricatore non originale.
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Luko
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MessaggioInviato: 17 Lug 2013 07:41    Oggetto: Rispondi citando

sia mai che gli affari della apple in cina possano essere intaccati
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amldc
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Messaggi: 1382

MessaggioInviato: 17 Lug 2013 10:06    Oggetto: Rispondi citando

Per quanto Apple non mi sia precisamente simpatica, che il caricabatterie non fosse originale è la prima cosa che ho sospettato.
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{Michele}
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MessaggioInviato: 18 Lug 2013 09:12    Oggetto: Rispondi citando

Apple ha anche precisato che la ragazza aveva visto il film di the ring 7 giorni prima..
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etabeta
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MessaggioInviato: 18 Lug 2013 20:19    Oggetto: Rispondi citando

Allora io sono fulminato di natura.

Con il caricabatterie di un walkman Sony ci ricarico l'ipod 7 della signora, il walkman in questione, il mio motorola Atrix 4G e l'altro motorola EX112 e sono ancora in vita.

E se il "fulmine" dipendesse da qualche componente interno all'iPhone?

Sarebbe necessario capire come è stato impugnato perché se ha toccato solo il guscio potrebbe anche essere che i cavi che partono dal plug dell'iPhone fossero scoperti e venuti a contatto, entrambi contemporaneamente, con il guscio del telefono.

Con una 220 monofase un filo alla volta te lo puoi mettere anche in bocca e non ti fulmini.

Question
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Stx
Dio minore
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MessaggioInviato: 19 Lug 2013 09:55    Oggetto: Rispondi citando

etabeta ha scritto:
Con una 220 monofase un filo alla volta te lo puoi mettere anche in bocca e non ti fulmini..


Direi proprio di no. Con la 220 monofase non e' necessario venire a contatto con due fili per "prendere la scossa".

Se vieni a contatto con il filo in fase puoi chiudere il circuito a terra per esempio attraverso i tuoi piedi.

Se il percorso della corrente passa per il cuore (e l'impianto non e' protetto da interruttore differenziale) rischi la vita.
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roberto65
Eroe
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MessaggioInviato: 19 Lug 2013 15:21    Oggetto: Rispondi citando

Diciamo che i caricabatteria non originali fanno danni: io ne ho uno che, quando il telefono (iphone 4s) è in carica, mi scasina del tutto il touch, clicco su un'icona e mi si apre dell'altro...
Poi, se anche ci fosse un cortocircuito tra l'alimentazione primaria (220V) e la secondaria che va al trasformatore, di sicuro con quei fili così sottili non credo che ci possa passare tanta corrente da bruciare la pelle prima di bruciare il filo stesso
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Zievatron
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MessaggioInviato: 20 Lug 2013 11:09    Oggetto: Rispondi citando

Sono stati degli extraterrestri contrari ad Apple che hanno folgorato la ragazza (o forse un suo clone) con un folgoratore e creato la messa in scena per screditare la Apple. borg
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mda
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Residenza: Figonia

MessaggioInviato: 20 Lug 2013 17:26    Oggetto: Rispondi citando

Pare che era bagnata con piedi nudi e lo avesse staccato dalla presa. In quel mentre, cosa che accade anche se stacchi QUALSIASI OGGETTO, avrebbe preso la scossa fatale e inoltre NON cera nessun salvavita!

Infatti mi pareva strano che avesse preso la scossa dall'alimentatore in quanto si sarebbe bruciato prima il filino (filo piccolo) che collega l'alimentatore al dispositivo!

Che i familiari vedano la possibilità di farsi un ricco bottino facendo causa e cattiva pubblicità verso una grande azienda, non è la prima volta.

See more at: http://forum.zeusnews.com/viewtopic.php?p=601707#601707

Ciao -
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mauro_mbf1948
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MessaggioInviato: 25 Ago 2013 20:32    Oggetto: Rispondi citando

Purtroppo oramai TUTTI gli alimentatori che sembrano molto leggeri, (poche decine di grammi), per ricaricare batterie di apparecchiature in bassa tensione e tecnologiche, per risparmiare, dato che il filo di rame costa, non utilizzano più trasformatori di isolamento dalla rete pèr abbassare la tensione da 220 AC a pochi Violt (max 12) AC, per induzione elettromagnetica.

Come è noto per reattanza capacitiva, condensatore e resistenza in serie (anticortocircuito appena colleghi il condensatore scarico), si può simulare una caduta di tensione, ma è fittizia.-

Applicata ad un ponte di diodi od un normale ponte diodi integrato, con l'ausilio al massimo di un transistor di regolazione della tensione in uscita e della corrente, o con un banale regolatore integrato a tre piedini, si può avere una caduta di tensione sufficiente ad alimentare in CC una piccola apparecchiatura elettronica che non superi i 100 W di assorbimento, con apparente uscita in corrente continua perfetta.

Con lo stesso sistema, con la precauzione di mettere in antiparallelo un diodo tipo 1N4004 o 1N4007 ad un LED , si può alimentarlo con la 230 V monofase senza bruciarlo. Il diodo è necessario per evitare che il diodo led, che conduce in un senso solo, venga con il tempo distrutto quando riceve la tensione in senso opposto sui terminali nel punto di non conduzione. Questa tensione inversa che distruggerebbe con il tempo il LED viene deviata dal diodo della serie IN che si trova in antiparallelo al LED (quindi in quel momento in conduzione diretta) bypassando il LED e proteggendolo. E il ciclo si ripete. Ognuno dei due LED e diodo 1N conducono in un solo senso alternativamente.

Ma la caduta di tensione è fittizia si ha solo a VALLE del ponte di diodi e solo all'uscita dove è presente un condensatore elettrolitico di filtro (antidisturbo, non necessario di solito per le batterie che possono essere ricaricate con corrente unidirezionale pulsante o con ripple residuo, a differenza di circuiti contatori o logici, o di amplificatori audio che senza il condensatore ronzerebbero fortemente.)

Ma ricordiamoci che uno dei fili, in questi alimentatorini da due soldi, ossia la massa, è collegata direttamente, per cui se viene messa erroneamente la spina dal lato di fase, in assenza di salvavita, minimo si prende una scossa forte. Se poi uno è cosi sciocco o sprovveduto da essere immerso nella vasca mentre ricarica il cellulare, e lo sta usando a piedi nudi, se il CASE esterno del cellulare fosse veramente metallico, i guai sono forse garantiti.-

Non è la bassa tensione che uccide, o l'I-Phone, è il fatto che la massa del cellulare è collegata alla massa dell'alimentatore comune con il negativo della batteria, durante la ricarica, per via di spinotti jack o mini USB che non sono invertibili, ma l'alimentatore la cui spina non polarizzata era stata inserita a casaccio, perchè non bisognosa di terra, purtroppo si è trovata sul lato di fase che era connesso con il lato di massa, quindi sulla massa del telefono, invece che avere il neutro sulla massa.

Infatti le spine degli alimentatori non sono polarizzate; si possono mettere in qualsiasi modo perchè di solito, alimentatore cavetto di uscita e cellulare sono in materiale isolante. Anche certe apparenze metalliche di solito è plastica che pare metallo ma non lo è.-

Chiaramente se invece si ha il case del cellulare veramente in metallo, la massa del cellulare è collegata con la massa di uscita dall'alimentatore, c'è realmente il rischio grave che la spina sia purtroppo inserita massa sulla fase invece che sul neutro. Ricordiamoci la leggera scosserellina che si prende sulla maniglia metallica del frigo o suol corpo della lavatrice, o della lavastoviglie, o della cucina elettrica, quando mancasse una corretta messa a terra (vite di terra, allentata o stretta su contatto ossidato di massa).

Se si tocca un solo polo, e si è sufficentemente isolati da terra, il rischio non si pone qusi purchè non siano alte tensioni!. Ma in altre condizioni, purtroppo il nostro corpo conduce benissimo la corrente, per cui in caso di mancanza di isolamento si avrà una corrente dalla fase verso la terra.

Purtroppo bastano da 5 a 10 mA di corrente, per fare un sussulto, con trenta e più si rischia la vita, infatti i salvavita intervengono con 33 milliampere.

Nel mio giardino dove ho una rete di collegamenti con canaline, prese stagne scatole stagne e quadretti elettrici (ho un laghetto con dei pesci, pompe, galleggianti, illuminazione etc.) ho mandato a monte di tutto un salvavita differenziale da 10 mA, mentre quello di casa è suddiviso per stanze (ognuno ha una protezione da 33 mA).

Perchè questo? perchè altrimenti in caso di dispersione in giardino a seguito di temporale o danno a cavetti elettrici, scatterebbe sempre quello in casa, mai quello fiuori, nemmeno se fossero con la stessa sensibilità. Scatta prima quello più vicino al contatore a meno che uno come detto non si di valore di taratura inferiore dell'altro..

Se ricordate bene e guardate il vostro PC sia come le apparecchiature da ufficio, le prese di corrente dei cavi di alimentazione sono disposti da un lato a triangolo in modo che per nessuna ragione ci possa essere inversione, fra massa il che potrebbe portare la fase su una massa metallica che potrebbe andare a contatto con l'operatore. Purtroppo però se si connette la spina di solito di tipo tedesco al contrario, siu può ugualmente mandare la fase sullo schassis della macchina.
Se si avverte quindi a contatto dell'elettrodomestico o della apparecchiatura da ufficio una scosserellina leggerissima (come se vibrasse qualcosa) su una parte metallica dell'apparecchiature, sarà sufficienete GIRARE LA SPINA per evitare qualsiasi problema, e contrasasegtnare presa e spina con un segno a pennarello per non invertire per caso la spina e correre rischi

(questo specialmente con lavatrici e lavastoviglie, e stufette elettriche o piastre elettriche per cottura.....) .
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mauro_mbf1948
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MessaggioInviato: 25 Ago 2013 21:27    Oggetto: Rispondi citando

mda ha scritto:
Pare che era bagnata con piedi nudi e lo avesse staccato dalla presa. In quel mentre, cosa che accade anche se stacchi QUALSIASI OGGETTO, avrebbe preso la scossa fatale e inoltre NON cera nessun salvavita!

Infatti mi pareva strano che avesse preso la scossa dall'alimentatore in quanto si sarebbe bruciato prima il filino (filo piccolo) che collega l'alimentatore al dispositivo!

Che i familiari vedano la possibilità di farsi un ricco bottino facendo causa e cattiva pubblicità verso una grande azienda, non è la prima volta.

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Ciao -


Amico mio, dimentichi un particolare. Il filino dell'alimentatore non è un filino, e regge sicuramente alcuni ampere, altrimenti non reggerebbe il carico.. Le batterie scariche fanno passare istantaneamente anche se per pochi attimi, una corrente molto elevata, perchè la resistenza degli accumulatori ricaricabili è bassissima, dell'ordine di pochi decimi di Ohm. Pertanto la corrente istantanea sarebbe così elevata da bruciare subito quello che chiami filino.
Supponi solo l'alimentazione standard a 4,7 Volt tipica dei cellulari, e quindi una uscita in cc di soli 6 volt al massimo. Dividi per 0,5 Ohm e vedi quanti ampere passerebbero attraverso il tuo "filino".

Il tuo cuore va in fibrillazione con la sola corrente che ti attraversi il corpo di 50 - 100 mA.

Tu sei più delicato che un filino di qualsiasi alimentatore.

Prima ti folgora poi forse si brucia dopo, per corto circuito di terra causato dal tuo corpo.. Ma ormai non te ne importa più nulla..-

La scossa non la ha presa a VALLE dell'alimentatore, ma ha toccato la MASSA che era collegata sulla rete domestica, ossia la massa del cellulare, lo spinotto del cellulare il jack audio, tutti connessi alla massa del dispositivo e per corretta polarità alla massa dell'alimentatore (di solito al negativo).

Purtroppo se la spina era girata (fase su massa), la ragazza si è trovata a condurre verso terra. E se era anche bagnata o scalza o uscita dalla doccia, la sua resistenza era così bassa, che è rimasta folgorata subito.

Estraendo anche a mani bagnate l'alimentatore dalla presa di corrente, od una spina, a meno che non avesse gocciolato sui contatti, o non ci fosse stata condensa su muri e nella presa di corrente siccome di solito solo la parte finale soltanto dei terminali è metallica ma il resto degli spinotti è sempre isolato in plastica, come ha tolto la spina, non avrebbe preso la scossa perchè sarebbero stati già estratti i contatti che in nessun caso puoi arrivare a toccare quando sono sotto tensione. Ma probabile che ci fosse condensa se era in una stanza da bagno.

E non ti credere che il caricatore originale non abbia quel problema. Se non c'è un vero trasformatore di isolamento con i due avvolgimenti separati elettricamente (non autotrasformatore che usa una presa intermedia) non sei isolato dalla rete. (si sente dal peso se c'è un alimentatore con trasformatore di isolamento o no.)

E se per disgrazia giri l'alimentatore nella presa e ti trovi la massa collegata a contatto sulla fase, e non sei sufficientemente isolato, prendi la scossa, perchè sovente per ulteriore risparmio, invece che usare un ponte di diodi, ne usano solo uno più uno zener, per cui viene raddrizzata una sola semionda, sufficiente per caricare in corrente unidirezionale pulsante una batteria...

In tal caso la massa del tuo cellulare si trova sulla massa della rete elettrica, come di solito avviene nei circuiti...

Se inverti la spina, ti trovi potenzialmente la fase sulla massa del tuo alimentatore e dell'apparecchiatura collegata, ossia anche sul jack ausio, sullo spinotto di ricarica, e con le parti metalliche collegate, a contatto con la massa. Vitine ad esempio di fissaggio circuito...

Se non sei ben isolato dalla terra, il rischio di folgorazione esiste, se poi sei a piedi scalzi, mani umide, od altro, e non hai un buon salvavita, sensibile ed efficiente, e regolarmente testato con l'apposito pulsante, i guai sono garantiti.
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Cesco67
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MessaggioInviato: 25 Ago 2013 22:13    Oggetto: Rispondi citando

mauro_mbf1948 ha scritto:
Purtroppo oramai TUTTI gli alimentatori che sembrano molto leggeri, (poche decine di grammi), per ricaricare batterie di apparecchiature in bassa tensione e tecnologiche, per risparmiare, dato che il filo di rame costa, non utilizzano più trasformatori di isolamento dalla rete pèr abbassare la tensione da 220 AC a pochi Violt (max 12) AC, per induzione elettromagnetica.

Come è noto per reattanza capacitiva, condensatore e resistenza in serie (anticortocircuito appena colleghi il condensatore scarico), si può simulare una caduta di tensione, ma è fittizia.
Quasi tutti gli alimentatori a spina e tutti gli alimentatori dei PC sono in tecnologia switching. I trasformatori di isolamento galvanico ci sono ma non lato rete bensi' dopo il circuito oscillante.


mauro_mbf1948 ha scritto:
Nel mio giardino dove ho una rete di collegamenti con canaline, prese stagne scatole stagne e quadretti elettrici (ho un laghetto con dei pesci, pompe, galleggianti, illuminazione etc.) ho mandato a monte di tutto un salvavita differenziale da 10 mA, mentre quello di casa è suddiviso per stanze (ognuno ha una protezione da 33 mA).

Perchè questo? perchè altrimenti in caso di dispersione in giardino a seguito di temporale o danno a cavetti elettrici, scatterebbe sempre quello in casa, mai quello fiuori, nemmeno se fossero con la stessa sensibilità. Scatta prima quello più vicino al contatore a meno che uno come detto non si di valore di taratura inferiore dell'altro..
Non e' detto che in caso di dispersione nel giardino intervenga sicuramente solo il differenziale da 10mA; per come hai descritto l'impianto in caso di guasto a terra potrebbe intervenire il diff. da 10mA, oppure il diff. da 30mA (da 33mA non esistono) oppure entrambi
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mauro_mbf1948
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MessaggioInviato: 25 Ago 2013 22:59    Oggetto: Rispondi citando

Guarda che parlo con cognizione di causa. Tutti i differenziali per uso domestico da 30 mA come li definisci tu sono in relalà da 33 mA. Controlla e vedrai che c'è scritto 0,033 A.

Non dirmi che i differenziali da 33 mA non esistono sono tutti per uso domestico, da 33 mA = 0,033 A

Ho fatto un sacco di prove. Prendi due differenziali da 33 mA o 30 mA o come vuoi, collegane uno vicino all'ultimo carico in giardino ed uno vicino al contatore. Provoca una dispersione in giardino, (basta alimentare una lampadina da 15 W ad incandescenza con un filo sulla virola e fare toccare con il terreno l'uscita dell'altro capo del portalampade; nemmeno si accende) Ebbene scatta PRIMA sempre quello in casa. Invertiti i due differenziali come ho fatto io, credendo che ci fossero tolleranze, scatta prima sempre e solo quello in casa. Guarda che ho fatto parecchie prove invertendoli e mettendone di tipo e marche diverse, pensando a tolleranze costruttive. Scatta sempre quello in casa e solo lui.

Purtroppo un differenziale termico salvavita completo da 10 mA costa ben più di uno standard, e bisogna ordinarlo talvolta, non tutti li hanno.- Quando un salvavita costava 40.000 lire uno da dieci mA costava centomila lire.

Per quello che ho messo in giardino la protezione da 10 mA. Inoltre avendo un laghetto con pompe esterne per acquario, comunque con cavo a contatto con il terreno ed in ambiente umido, e una pompa di drenaggio giardino acqua piovana, a cavo sommergibile, in ogni caso ho preferito metterne uno più sensibile in giardino ed uno meno sensibile standard in casa.

Questo per non correre il rischio non del tutto remoto, di trovarmi senza corrente senza luce e senza caldaia murale durante un temporale, per una presa inumiditasi, magari di notte... Avevo anche mia madre anziana e malata, non potevo restare al buio o senza corrente!

Anche quelle stagne per esterno possono inumidirsi internamente per condensa... L'umidità sovente risale attraverso i cavi elettrici per capillarità, specie se sono a treccia ed hanno anche una minima lesione dell'isolamento, che con l'invecchiamento, specie per le prese e spine si puo verificare. In tal caso ti trovi la presa stagna o l'interruttore stagno umidi dentro.

Ma ho anche suddiviso forza motrice da luce elettrica dei lampadari (pure essi con la terra) con interruttori termici e differenziali separati sia per forza motrice e luce anche per gruppi di stanze. Da non trovarsi con lo scatto dell'interruttore differenziale principale che non può essere riattivato per dispersione in una presa di corrente qualsiasi anche in casa.)

Basta isolare per tentativi una sezione della casa e si capisce dove c'è stato il guasto. Ma non ti trovi al buio! (abito al pianterreno e ricevo poca luce.)

Più ho un interruttore termico differenziale separato in un quadretto esterno per tutto il giardino che mi alimenta altre utenze (quadretto del laghetto, quadretto della pompa di drenaggio, prese stagne, teleruttore del compressore) che mi alimenta anche la centralina sicurezza gas, collegata ad elettrovalvola di intercettazione del contatore gas (all'esterno di casa), ed uno sempre separato dal quadro anche se in esso alloggiato, per collegare la saldatrice ad arco al contatore con apposita prolunga volante a sezione notevole, senza farla passare per i fili domestici. Avevo una saldatrice da 2,9 kVA. (il contatore ENEL è da 4,5 KW)

Avrai capito che sono appassionato del FAIDATE.

Saltasse anche il quadro elettrico, od avessi un guasto non intercettabile al momento, l'interruttore per la saldatrice, con tanto di differenziale da 33 mA, collegato direttamente all'uscita del contatore ENEL, in parallelo al quadro di casa, potrebbe bypassare in emergenza il quadro elettrico principale di casa (che potrei staccare dal contatore, per fare una riparazione), senza avere l'impianto sotto tensione (per una lampada che mi faccia luce, ad esempio ed il frigorifero soprattutto.)
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mauro_mbf1948
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MessaggioInviato: 25 Ago 2013 23:58    Oggetto: Rispondi citando

Cesco67 ha scritto:
mauro_mbf1948 ha scritto:
Purtroppo oramai TUTTI gli alimentatori che sembrano molto leggeri, (poche decine di grammi), per ricaricare batterie di apparecchiature in bassa tensione e tecnologiche, per risparmiare, dato che il filo di rame costa, non utilizzano più trasformatori di isolamento dalla rete pèr abbassare la tensione da 220 AC a pochi Violt (max 12) AC, per induzione elettromagnetica.

Come è noto per reattanza capacitiva, condensatore e resistenza in serie (anticortocircuito appena colleghi il condensatore scarico), si può simulare una caduta di tensione, ma è fittizia.
Quasi tutti gli alimentatori a spina e tutti gli alimentatori dei PC sono in tecnologia switching. I trasformatori di isolamento galvanico ci sono ma non lato rete bensi' dopo il circuito oscillante.


mauro_mbf1948 ha scritto:
Nel mio giardino dove ho una rete di collegamenti con canaline, prese stagne scatole stagne e quadretti elettrici (ho un laghetto con dei pesci, pompe, galleggianti, illuminazione etc.) ho mandato a monte di tutto un salvavita differenziale da 10 mA, mentre quello di casa è suddiviso per stanze (ognuno ha una protezione da 33 mA).

Perchè questo? perchè altrimenti in caso di dispersione in giardino a seguito di temporale o danno a cavetti elettrici, scatterebbe sempre quello in casa, mai quello fiuori, nemmeno se fossero con la stessa sensibilità. Scatta prima quello più vicino al contatore a meno che uno come detto non si di valore di taratura inferiore dell'altro..
Non e' detto che in caso di dispersione nel giardino intervenga sicuramente solo il differenziale da 10mA; per come hai descritto l'impianto in caso di guasto a terra potrebbe intervenire il diff. da 10mA, oppure il diff. da 30mA (da 33mA non esistono) oppure entrambi


Aggiungo anche che se scattassero tutti e due, se uno è da 10 mA lo lasci staccato e resta la corrente in casa, se invece sono identici non riesci a riattivare la corrente in casa, perche scatta lui per primo, mai quello fuori.

Per quanto riguarda gli alimentatori switching so che sono usati, ma non penso in un apparecchietto che deve costare 12 euro. In ogni caso è sempre un rischio, se si brucia e va in corto un semiconduttore e non c'è isolamento vero con due avvolgimenti separati, tipici di un trasformatore, il rischio esiste sempre.- Solo un trasformatorino tradizionale, (non autotrasformatore) ti isola veramente dalla rete.- Poi a valle di esso puoi stabilizzare la corrente nel modo che preferisci. Ma la prima caduta di tensione che fanno anche con alimentatore switching, è sempre per reattanza capacitiva a condensatore e resistenza.-
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Cesco67
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MessaggioInviato: 01 Set 2013 21:36    Oggetto: Rispondi citando

mauro_mbf1948 ha scritto:
Per quanto riguarda gli alimentatori switching so che sono usati, ma non penso in un apparecchietto che deve costare 12 euro. In ogni caso è sempre un rischio, se si brucia e va in corto un semiconduttore e non c'è isolamento vero con due avvolgimenti separati, tipici di un trasformatore, il rischio esiste sempre.- Solo un trasformatorino tradizionale, (non autotrasformatore) ti isola veramente dalla rete.- Poi a valle di esso puoi stabilizzare la corrente nel modo che preferisci. Ma la prima caduta di tensione che fanno anche con alimentatore switching, è sempre per reattanza capacitiva a condensatore e resistenza.-

Gli alimentatori switching sono piu' economici degli equivalenti alimentatori lineari, per lo meno costruiti in grande numero proprio come succede con gli alimentatori per i telefonini, pc (portatili e non), rasoi elettrici, ecc.

Se guardi questi schemi (trovati con una banale ricerca su google) ti accorgi che l'isolamento galvanico c'e' ed e' a valle del circuito oscillante.


link


link

Il secondo schema non e' completo, o per lo meno l'uscita non e' raddrizzata, ma il principio non cambia: l'uscita e' galvanicamente isolata dalla rete da trasformatori, che magari a vedersi non assomigliano a questo

link


ma possono essere simili a questo

link

Esistono alimentatori switching senza trasformatore di uscita (solo un'induttanza) ma solitamente sono alimentati con tensione AC trasformata oppure sono all'interno di apparecchi che non hanno connessioni elettriche con l'esterno, p.es. schede elettroniche delle lavatrici


mauro_mbf1948 ha scritto:
Guarda che parlo con cognizione di causa. Tutti i differenziali per uso domestico da 30 mA come li definisci tu sono in relalà da 33 mA. Controlla e vedrai che c'è scritto 0,033 A.

Non dirmi che i differenziali da 33 mA non esistono sono tutti per uso domestico, da 33 mA = 0,033 A

Quando dici che parli con cognizione di causa e' perche' sei un elettrotecnico o perche' sei un amante del fai da te?
Se l'ipotesi corretta e' la seconda tutto il ragionamento che hai fatto ci puo' stare (prove empiriche senza adeguate strumentazioni e condizioni non ripetibili), ma se sei un elettrotecnico (magari che progetta impianti elettrici) mamma mia!

Allora, i differenziali da 33mA non esistono, per lo meno non sono normalizzati in Europa.
Giusto per un esempio guarda questo link, una delle ditte piu' note fra il grande pubblico che produce materiale elettrico; le sensibilita' dei differenziali sono 10mA, 30mA, 100mA, 300mA, 500mA (ci sono altre taglie, da 1A in su, ma solitamente sono riservate ad interruttori per uso industriale). Ma anche altri costruttori di differenziali producono apparecchi con le stesse tarature differenziali, tutti quelli che ho avuto modo di utilizzare, e sono decine fra Italiani, Tedeschi e Francesi.
Tali soglie non sono state decise a caso dal costruttore ma sono stabilite dalle norme di prodotto.
Se hai un link di un produttore che produce differenziali da 33mA in accordo con le normative europee postalo pure che sono pronto a rimangiarmi tutto quello che ho appena scritto



mauro_mbf1948 ha scritto:
Ho fatto un sacco di prove. Prendi due differenziali da 33 mA o 30 mA o come vuoi, collegane uno vicino all'ultimo carico in giardino ed uno vicino al contatore. Provoca una dispersione in giardino, (basta alimentare una lampadina da 15 W ad incandescenza con un filo sulla virola e fare toccare con il terreno l'uscita dell'altro capo del portalampade; nemmeno si accende) Ebbene scatta PRIMA sempre quello in casa. Invertiti i due differenziali come ho fatto io, credendo che ci fossero tolleranze, scatta prima sempre e solo quello in casa. Guarda che ho fatto parecchie prove invertendoli e mettendone di tipo e marche diverse, pensando a tolleranze costruttive. Scatta sempre quello in casa e solo lui.

Quella prova fatta in quel modo non significa nulla, la resistenza di terra non e' nota e non e' noto nemmeno sapere se a valle del differenziale che alimenta sia il quadro del giardino che le altre utenze siano presenti gia' delle dispersioni di valore tale da non fare intervenire il differenziale da 30mA; inoltre non e' nemmeno nota (al sottoscritto) quale sia l'este
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mauro_mbf1948
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MessaggioInviato: 02 Set 2013 19:17    Oggetto: Rispondi citando

Guarda per i rischi di cui tu parli, devi sapere che l'impianto di terra condominiale è stato fatto da una ditta specializzata per tutto io condominio, direttamente nel mio giardino che posizionato molto in ombra e poco al sole ha una profondità di terreno per fare crescere alberi e di conseguenza l'impianto venne effettuato presso di me.

Io sono un appassionato fai da te e mi sono anche documentato, mio padre che mi iniziò a questa passione era elettricista ed operatore cinematografico in tempo di guerra, per cui andava "prendersi la corrente" sui fili della trifase (dai pali della luce) del paese dove si trovavano le truppe, per fare il cinema per loro e per potersi collegare con la macchina di proiezione e gli amplificatori ancora a valvole. I proiettori allora erano ancora ad arco voltaico, ed avanzamento manuale dei carboni per illuminare il passaggio della pellicola, (ancora di celluloide) c'erano ancora gli altoparlanti elettrodinamici, perchè non erano stati inventati ancora magneti permanenti di tale potenza, e gli amplificatori come detto erano tutti a valvole e di quelle grosse con zoccolo rotondo OCTAL (mi pare di ricordare questo termine, OCTAL e NOVAL per quelle in tutto vetro) e gli OCTAL avevano una tacca di identificazione (irreversibile) ad incastro, per posizionare correttamente sul portazoccolo. Poi vennero le valvole tutto vetro, che avendo distanziati i primi due piedini avrebbero reso impossibile l'inserimento errato.

Sappi che quando venimmo ad abitare nella casa dove sono adesso, c'era ancora la 220, ma purtroppo dato che il nostro palazzo non aveva ascensore, prendevamo la corrente o meglio l'Enel ci aveva dato la corrente utilizzando due fasi della 220 trifase, invece che darci una fase ed un neutro. Poi finalmente quando ci fu il passaggio a 400 V per l'ascensore dell'ala destra dell'edificio, (noi non ne abbiamo), e tutti hanno caldaie murali personali, (non esiste il centralizzato da noi) avemmo anche noi la corrente con un fase ed il neutro.

QUINDI COME INCOSCIENZA è STATA MAGGIORE QUELLA DELL'IMPIANTO da parte dei tecnici DELL'ENEL CHE LA MIA, che per fare quella prova interponendo una lampadina ad incandescenza la avevo messa da soli 15 watt, calcolando la resistenza del filamento A FREDDO in modo che scattasse subito, considerando che la TERRA condominiale era quella che scaricava alla MASSA del terreno del mio giardino,tramite due puntazze collegate fra di loro in parallelo con corda di rame interrata..- Non credo che una fase a valle del mio contatore collegato alla TERRA DIRETTA (HUMUS) tramite una lampadina potrebbe causare problemi ad altre utenze, in quanto feci la prova sul terreno di una aiuola mia distante dalla condotta comunale dell'acqua che scorre su un muro a 20 metri circa di distanza. E la condotta condominiale è isolata dalla terra. Per una frazione di secondo (nemmeno ci fu l'arrossamento del filamento, difficile che sarebbe passata una corrente pericolosa, dato che allora parlo del 1990 non c'erano telefonini, televisori digitali come adesso, non c'erano videoregistratori DVD, non c'erano computer portatili, c'erano ancora i CRT, ed i televisori a cinescopio. E lo scatto avvenne in meno di mezzo secondo.) Nota che lessi su una rivista....per fare quell'esperimento, ma mi guardai bene dal collegare una lampadina fra fase e terra dell'impianto condominiale!
Tornando al discorso corrente con due fasi dataci dall'ENEL, Sai bene no, che vuol dire avere due fasi, e quindi avere sempre una apparecchiatura sotto potenziale tensione....Basta solo pensare a frigorifero, lavatrice, lavastoviglie...sempre umidi, se per caso si deteriora il contatto della vite di connessione dello chassis dell'elettrodomestico alla terra....

Per questo quando portai fuori in giardino i cavi separati per forza motrice e illuminazione (dato che essendo appassionato fai da te avevo bisogno di prese di corrente esterne per i miei elettroutensili, sarebbe stato impossibile utilizzare i COLORI DEI FILI, nelle canaline stagne, per stabilire quale la fase e quale il neutro, in modo da interrompere con gli interruttori derivati degli impianti la fase, per le piccole utenze (pompe per laghetto ed acquario.), durante la manutenzione, in quanto non volevo avere prese e spine volanti anche se stagne, collegate (magari sotto un potenziale temporale, e vento furibondo) ma solo cavi diretti a quadretti e scatole stagne, con interruttori. Avevo rimosso le spine... pressofuse della pompa, e del riscaldatore dell'acquario, perche pompe riscaldatori e cavi sono immergibili fino ad un metro e con acqua di mare, (anche se la avevo messa esterna), ma le spine sono per uso interno di casa!. Infatti il quadretto del laghetto per pompa, elettrovalvola di rabbocco, sensore di livello elettronico etc, si trova a ben 5 metri dal laghetto, per evitare qualsiasi contatto accidentale. E stacco il quadro diretto quando faccio manutenzioni.
Capirai che quando hai le mani nell'acqua, non si va d'accordo con la corrente....


Come detto, il neutro NON c'ERA, o meglio era impossibile, erano due fasi!!.

Per questo oltre che collegarmi all'impianto di terra condominiale avevo messo questi differenziali a sensibilità diversa. Supponendo che scattino entrambi potrei riattaccare quello in casa lasciando staccato quello fuori, anzi disattivandone gli interruttori dal quadro di casa alle rispettive lineee.

Poi finalmente con il passaggio alla 400 trifase, ci dettero uno fase della 400 (380 per capirci) ed un neutro. E naturalmente dovetti andarmi a controllare se per caso ci fossero i cavi con i colori invertiti fra di loro, e ristabilire i giusti colori invertendo negli interruttori (non a doppia interruzione i fili nel modo corretto.-

Per quanto riguarda gli alimentatori che gentilmente mi hai mostrato, non credevo che potessero usarli in caricatori per telefonini, che devono costare pochissimo, ho visto un componente che sembra un MOSFET più un Integrato di cui non conosco la sigla ma sembrerebbe un integrato commutatore (sbaglio?) mentre comprendo benissimo l'uso per apparecchiature di tipo diverso che devono caricare delle batterie. Un rasoio a batterie ricaricabili senza contatti esterni che si ricarica per induzione, costa anche 80 euro se non di più, ed essendo a batterie ricaricabili sigillate deve poter resistere all'acqua, avere un controllo della ricarica, infatti il mio quando è carico fa lampeggiare un led, nel senso che mantiene quella soglia e non oltre, mentre durante la ricarica il led è acceso fisso.. e durare a lungo, senza sovraccaricarlo. Un caricabatterie per telefonino ne costa anche meno di 12, figurarsi quelli "UNIVERSALI". Costano più + i componenti elettronici che il resto.-
Interessanti quegli schemi perchè di solito nei circuiti dimostrativi non mettono molte volte i valori dei resistori e dei condensatori.-
Per il differenziale a 33 mA mi riprometto di ricontrollare, posso anche avere letto male, ma mi è rimasto quel ricordo. Farò un controllo sui miei quadretti.-

Per adesso ti saluto e ti ringrazio della "chiacchierata"
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MessaggioInviato: 02 Set 2013 20:09    Oggetto: Rispondi

Cesco67 ha scritto:
Un consiglio mi viene da dartelo: evita in futuro di eseguire certe prove perche' e' piuttosto pericoloso in quanto rischi di mandare in tensione le masse degli apparecchi collegate a terra e tutte le masse metalliche collegate in equipotenziale all'impianto di terra (p.es. l'impianto idrico)


Continuo su una cosa che non ti avevo detto. Ho costruito seguendo una rivista di elettronica un controllo delle dispersioni di terra, o meglio per controllae se una apparecchiatura è correttamente collegata alla terra, O SE DISPOERDE.. Ha due scale, una da 1 fino a 10 mA, ed una che parte da 10 mA in su fino a 100 mA. E' un dispersimetro, utilizza il sistema del differenziale con elettronica sensibile, ma invece che alimentare un Relè semplicemente visualizza su due scale di LED in cascata, il valore della dispersione di corrente.
Tutte le apparecchiature che ho collegato, dal saldatore per elettronica alle altre utenze, , le ho prima controllate con questa apparecchiatura.-
l'USO è SEMPLICISSIMO, SI COLLEGA L'APPARECCHIO ALLA CORRENTE, IN USCITA SI APPLICA L'UTENZA DA CONTROLLARE, SI SELEZIONA PRIMA LA SCALA MAGGIORE E POI QUELLA MINORE PER LEGGERE LE EVENTUALI DISPERSIONI.
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