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L'ipocrisia dei politici alle prese col Datagate
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 29 Ott 2013 20:30    Oggetto: L'ipocrisia dei politici alle prese col Datagate Rispondi citando

Leggi l'articolo L'ipocrisia dei politici alle prese col Datagate
Prima, dicevano: ''Perché ti scoccia se ti sorveglio? Hai qualcosa da nascondere?''



La postazione d'ascolto statunitense di Menwith Hill, nel Regno Unito (2003). (Fai clic sull'immagine per visualizzarla ingrandita)
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{VelaImpavida}
Ospite





MessaggioInviato: 30 Ott 2013 02:22    Oggetto: Rispondi citando

Eh! Il duro mestiere delle spie!
Quando ci fan comodo le paghiamo bene e tutti gli stati spiano tutti gli altri coi soldi dei contribuenti col solo limite dell'interesse specifico / soldi a disposizione / corruzioni da pagare in giro per ottenere le informazioni.
Quando si fanno scoprire cadiamo dalle nubi, o meglio facciamo finta di cadere dalle nubi, e gridiamo allo scandalo. Per un po'.
Poi tutto torna come prima e la recita ricomincia.
Ma questa recita per chi è? Tanto lo sanno tutti fin dai tempi di 007 Sean Connery (e ne son passati di anni!) che "se scoperto, il nostro governo negherà ogni partecipazione" e se utile negherà anche che le spie esistano o siano mai esistite e se c'erano non erano nostre.
Quanti elettori ci saranno mai rimasti che non hanno mai visto 007 ?
Possono essere rimasti solo dei bambini che vogliono spiare chi gli pare a loro ma senza doverne subire anch'essi le conseguenze.
Se ci pensassero su un po' di più questi politici ci risparmierebbero queste sceneggiate.
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gb
Mortale adepto
Mortale adepto


Registrato: 13/06/13 04:12
Messaggi: 32
Residenza: Italy

MessaggioInviato: 30 Ott 2013 04:13    Oggetto: Rispondi citando

La frase "commedianti della sicurezza" mi piace molto e descrive anche il mio pensiero circa la serieta' con la quale nel nostro paese si affronta questo tema.

Oltre che dal punto di vista governativo, infatti, anche da quello aziendale le tematiche della sicurezza e della privacy sono viste come fumo negli occhi e come un mezzo per gonfiare i soldi delle commesse.

Peccato pero' che e' stato dimostrato che i sistemi di sorveglianza invasivi che ultimamente hanno dato scandalo sono usati, oltre che per ragioni di sicurezza, per effettuare spionaggio economico ai danni di aziende e stati.

Fiato sprecato far notare che accessi fraudolenti a caselle di posta e database di fatturazione sono un ottimo strumento per concorrenti senza scrupoli per ottenere informazioni preziose per rubare i clienti altrui.

Questo e' uno dei settori nei quali il nostro paese puo' essere definito arretrato.
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dany88
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 12/02/09 11:14
Messaggi: 1300

MessaggioInviato: 30 Ott 2013 09:27    Oggetto: Rispondi citando

bhè, c'è una leggera differenza tra essere spiati da altri stati (con interessi politico-economici annessi) ed essere spiati dal proprio stato.
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{Enorme Vigenti}
Ospite





MessaggioInviato: 30 Ott 2013 09:28    Oggetto: Rispondi citando

Però bisogna anche considerare che un politico per lavoro elabora strategie diplomatiche con altri paesi. Ma se questi ultimi lo spiano, possono avvantaggiarsene.
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Orowitz
Comune mortale
Comune mortale


Registrato: 17/06/06 10:43
Messaggi: 2

MessaggioInviato: 30 Ott 2013 09:52    Oggetto: Rispondi citando

Anche Paolo Attivissimo è nel Movimento 5 Stelle?
"i nostri governanti potranno vantarsi pubblicamente di aver risolto il problema e noi, che eleggiamo questi commedianti della sicurezza, faremo finta di crederci"

Shocked
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gomez
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 28/06/05 10:26
Messaggi: 2105
Residenza: Provincia di Torino

MessaggioInviato: 30 Ott 2013 10:25    Oggetto: Rispondi citando

gb ha scritto:
La frase "commedianti della sicurezza" mi piace molto e descrive anche il mio pensiero circa la serieta' con la quale nel nostro paese si affronta questo tema.

La cosa più divertente è che i nostri Servizi Segreti, interrogati in merito all'affermazione degli USA "Erano gli stessi Europei a spiare e passarci i dati" hanno risposto "È falso, noi non abbiamo mai trasmesso dati agli USA."

Notare, non "non abbiamo mai spiato i nostri cittadini" ma "non abbiamo mai trasmesso i dati". Shocked

Non credo affatto che sia un lapsus casuale. Twisted Evil

Mauro
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spacexplorer
Dio minore
Dio minore


Registrato: 08/10/09 10:22
Messaggi: 610

MessaggioInviato: 30 Ott 2013 10:39    Oggetto: Rispondi citando

Hum, non penso che l'indignazione venga dai politi pubblicamente indignati
per esser stati spiati quanto piuttosto dalla necessità di tenere buoni gli
elettori per continuare a propria volta a spiarli.

Non sono d'accordo con chi urla contro "lo spionaggio" comunque: la raccolta
di ogni sorta di informazioni viene praticata ogni giorno da qualsiasi essere
vivente ed è necessaria per sopravvivere. Non siamo nel mondo ideale dove
tutti gli esseri viventi cooperano in armonia per star meglio, siamo nel
mondo reale dove *gruppi* di esseri viventi cooperano per il proprio
interesse (o per quel che ritengano sia il loro interesse) sino a quando ciò
sarà di loro gusto. Il problema non è "spiare o non spiare" ma quanto e come
farlo.

Il problema di chi come me non gradisce l'esser monitorato (controllato,
spiato, ascoltato, profilato, usate la sfumatura terminologica che più
vi aggrada) non è il nascondere qualcosa, è la possibilità di garantire la
mia libertà un domani. Se ogni cosa che faccio è nota a $qualcuno un domani
$qualcuno può decidere che abbiamo opinioni diverse e poiché le opinioni
diverse non piacciono è meglio levarmi dai piedi. Se sa *tutto* di me non
solo può saper qualcosa di usabile per ostacolarmi (ad es. informare
un'eventuale moglie che ho un'amante, un mio eventuale superiore in qualche
gerarchia che mi stà antipatico o che so che ha un'amante e potrei informare
sua moglie se un domani fosse necessario ecc ecc) ma può anche fabbricare
prove a suo uso e consumo. Non mi preoccupo se c'è un bipede all'NSA o
all'AISI/AISE o al BVD o alla Wind o alla Vodafone o nel palazzo di fronte
che ascolta le mie telefonate, mi preoccupo se la cosa è massiva al punto da
permettere un'analisi statistica accurata quanto basta per ipotizzare con
buon successo quel che farà una popolazione, uno stato, un comune ecc e poter
usare queste informazioni per pilotare la politica. Il vecchio adagio che il
singolo è intelligente e la folla stupida è sempre valido. Mi preoccupo se la
cosa è abbastanza massiva per capire dalle relazioni sociali dei singoli chi
"colpire" e "come" per "far venire" alla "maggioranza" una certa idea, per
far vincere un appalto all'azienda amica, per far salire il prezzo
d'un'azione, per influenzare le simpatie di qualche mio "stakeholder" ecc.
Questo è il GROSSO problema.

Poter ascoltare e monitorare *il singolo* è necessario almeno sino a quando
non saremo socialmente evoluti quanto basta da rendere fenomeni criminosi
(ovvero svantaggiosi alla collettività) talmente residuali e di scarso
impatto da esser trascurabili. Senza questo ascolto con lo sviluppo dei
trasporti, delle tlc ecc sarebbe pressoché impossibile trovare mafiosi,
ladri, trafficanti di droghe varie ecc.

Poter analizzare la massa basandosi su dati presi senza la consapevolezza dei
"proprietari" al contrario è necessario per fare dittature, violare le regole
del commercio a proprio vantaggio ecc. Anche questo è un *desiderio* comune
sostanzialmente a tutti gli esseri viventi, ma un conto è il desiderio, un
altro è il realizzarlo su scala, un altro ancora è NON AVERE strumenti per
rendere tale "arma" disponibile a tutti. Se ogni cittadino potesse spiare gli
altri come i vari Servizi di sicurezza allora non ci sarebbero problemi, la
società bene o male sarebbe equilibrata. È la sproporzione tra i "gruppi" di
cittadini il problema.
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{A1961}
Ospite





MessaggioInviato: 30 Ott 2013 10:55    Oggetto: Rispondi citando

Perfettamente d'accordo con Paolo. l'ipocrisia travolge in Italia anche coloro che finchè si tratta di "bunga, bunga" o la soddisfazione "di avere una banca" "spiare" va bene. E poi gli stessi in un improbabile orgoglio nazionale, si indignano se americani e inglesi spiano altri paesi. Ma credo nel campo dell' "intelligence" questa situazione sia normale o perlomeno non estranea, sta ai vari paesi fare le contromosse diplomatiche e accordi di garanzia, soprattutto tra Paesi alleati...e per favore non caschiamo dalle nuvole indignandoci. Certa gente in Italia dovrebbe veder un pò di bei film sul tema. S'impara molto e alla fine non ci s'indigna ipocritamente.
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TeoMan
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 03/12/08 10:42
Messaggi: 180

MessaggioInviato: 30 Ott 2013 15:08    Oggetto: Rispondi citando

''Perché ti scoccia se ti sorveglio? Hai qualcosa da nascondere?''

Beh, nel loro caso si direbbe che la risposta sia SI' !!!!!!!!
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{hisecum}
Ospite





MessaggioInviato: 02 Nov 2013 23:06    Oggetto: Rispondi citando

Ma uno Stato non dovrebbe servire i suoi cittadini?
E li serve spiandoli, per se' e per conto dell'impero d'oltre mare?
Vessandoli con le tasse?
Con una "giustizia" intrinsecamente ingiusta perché lentissima e contraddittoria per le troppe stratificazioni legislative?
Con un apparato fiscale immondo e una pervasività oggi enorme, che generano elusione ed evasione (poi ipocritamente perseguite con un ipercontrollo da Grande Fratello)?
Con una burocrazia paralizzante?
Con una classe di politicanti incompetenti da decenni?
Con un sistema pensionistico generatore di povertà e disuguaglianze?
Con un supporto alla scuola sempre più logoro (per non parlare della ricerca), che vorrebbe formare classi di lavoratori, invece di formare persone?
Con una sanità sempre più sfasciata?
Con imponenti fughe di capitali perché le principali aziende sono ormai straniere?

Italia, paese della moda e del design.
Cioè della superficialità e dell'ipocrisia...
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Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 05 Nov 2013 20:30    Oggetto: Rispondi citando

L'ipocrisia dei politici alle prese col Datagate. Editoriale di Paolo Attivissimo.
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Zievatron
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 22/12/10 23:36
Messaggi: 3234

MessaggioInviato: 09 Nov 2013 01:59    Oggetto: Rispondi

dany88 ha scritto:
bhè, c'è una leggera differenza tra essere spiati da altri stati (con interessi politico-economici annessi) ed essere spiati dal proprio stato.

Specialmente considerando che i politici hanno spesso qualcosa da nascondere. Sono i primi ad averne. Dunque, è perfettamente logico che non vogliano essere spiati. Illogico è che caschino dalle nuvole.
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