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Recensioni e diffamazione online
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Zeus News
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MessaggioInviato: 23 Nov 2013 15:07    Oggetto: Recensioni e diffamazione online Rispondi citando

Leggi l'articolo Recensioni e diffamazione online
Una donna è stata querelata per una recensione negativa di un ristorante scritta su Trip Advisor. Quale di queste affermazioni trovi più vicina al tuo pensiero?
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StarTac
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MessaggioInviato: 23 Nov 2013 17:16    Oggetto: Rispondi citando

Una recensione tra tante passa inosservata mentre querelando la cliente, cosa che trovo assurda e ridicola, si sono sputtanati a livello planetario.
Bastava segnalare la recensione a "tripadvisor" invece che fare tutto sto casino inutile.

P.S.
Io ne scrivo tante di recensioni su Tripadvisor, conosco bene il portale e riconosco subito le recensioni autentiche da quelle fasulle. Spesso dopo la recensione negativa vedi spuntare recensioni positivissime scritte dagli stessi titolari che si autocelebrano ( con account fasulli che recensiscono solo se stessi ), il chè fa capire che chi ha dato un parere negativo era sincero. Per me la signora ha espresso il suo parere, punto!
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Zeus
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Residenza: San Junipero

MessaggioInviato: 23 Nov 2013 17:38    Oggetto: Rispondi citando

Vi segnalo anche un articolo pubblicato ieri sull'Espresso.

Citazione:
Trovo inaccettabile che si venga perseguiti non per aver detto il falso o infangato gratuitamente enti o persone, ma per aver espresso su un social network un’opinione che può piacere o non piacere, ma considero più che legittima e manifestata nei modi consoni all’ambiente, con una battuta.

Zittire la gente è una gran brutta cosa, e mi dispiace vedere profuse energie giudiziarie in fatti del genere, come se le procure non avessero del lavoro serio da svolgere.
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aldorote
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 25 Nov 2013 07:19    Oggetto: Rispondi citando

Zeus News ha scritto:
Leggi l'articolo Recensioni e diffamazione online
Una donna è stata querelata per una recensione negativa di un ristorante scritta su Trip Advisor. Quale di queste affermazioni trovi più vicina al tuo pensiero?


sarebbe utile pubblicare anche il nome del ristorante, in modo da poterlo evitare come il fuoco
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Rozzemilio
Dio maturo
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MessaggioInviato: 25 Nov 2013 09:47    Oggetto: Rispondi citando

Prova a guardare qui
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pentolino
Semidio
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MessaggioInviato: 25 Nov 2013 10:04    Oggetto: Rispondi citando

Ho letto la recensione ed è quasi del tutto nei limiti della legittima critica, severa ma corretta.

Peccato però che ci sia una precisa calunnia sul vino ("roba da creare problemi di salute") che va ben oltre.
Dire che il vino fa schifo ci sta, accusare il ristoratore di avvelenare i clienti secondo me no.
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fuocogreco
Dio maturo
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Registrato: 26/07/12 05:14
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MessaggioInviato: 25 Nov 2013 23:36    Oggetto: Rispondi citando

Il servizio on line TripAdvisor deve essere prima di tutto utile per i potenziali clienti di ristoranti (e non) . Che si venga incriminati per aver scritto un giudizio negativo mi sembra veramente troppo. Certo è che se il giudizio lo si da per qualcosa che riguarda la salute si dovrebbe andare più a fondo e non certo limitarsi all' applicazione commerciale .
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pentolino
Semidio
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Registrato: 04/09/08 13:53
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MessaggioInviato: 26 Nov 2013 08:11    Oggetto: Rispondi citando

E rivolgersi ai NAS, non a tripadvisor...
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Yargo
Mortale devoto
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Residenza: Varese

MessaggioInviato: 26 Nov 2013 12:05    Oggetto: Rispondi citando

fuocogreco ha scritto:
Il servizio on line TripAdvisor deve essere prima di tutto utile per i potenziali clienti di ristoranti (e non) . Che si venga incriminati per aver scritto un giudizio negativo mi sembra veramente troppo. Certo è che se il giudizio lo si da per qualcosa che riguarda la salute si dovrebbe andare più a fondo e non certo limitarsi all' applicazione commerciale .



...Parlo della mia esperienza, negativa, con le recensioni di TRIP ADVISOR...secondo me a volte ci sono accordi sottobanco...e lo dico non per amore di polemica, che tra l'altro adoro, ma perché mi è accaduto questo. Due anni fa andammo per le vacanze estive in un Hotel di Rimini che aveva riaperto dopo alcuni anni in cui le cose non andavano bene (e di questo c'è traccia in svariati giudizi online su siti/blog e pure TA)...ci siamo trovati benissimo, personale cordiale, si mangiava DAVVERO BENE (con scelta di diversi piatti ogni pasto e buffet a volontà) CAMERE PULITE con CONDIZIONATORE...ebbene l'hotel ha ricevuto alcune critiche negative e va bene...nessun problema...ma purtroppo quando abbiamo messo le nostre recensioni siamo stati contattati e accusati di essere stati pagati per fare una recensione positiva...e quando abbiamo replicato che così non era...la disgraziata disonesta, per essere carini, ha fatto rimuovere la recensione dal sito...ora ditemi voi...l'imparzialità dove sta? (oltretutto, contattato l'albergo, la signora era una di quelle fastidiose che pretendeva per BEN 60 euro con PENSIONE COMPLETA IN AGOSTO, di avere una suite e di essere servita come una regina) ....io da allora posso solo sconsigliare di fidarsi di TA...
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toto200
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MessaggioInviato: 27 Nov 2013 16:39    Oggetto: Rispondi citando

fuocogreco ha scritto:
se il giudizio lo si da per qualcosa che riguarda la salute si dovrebbe andare più a fondo e non certo limitarsi all'applicazione commerciale

Quindi stai affermando che "se ci si limita all'applicazione commerciale (e non si va più a fondo, traduzione: non ci si rivolge ai NAS) il giudizio è chiaramente da intendersi di tipo commerciale". Per cui non è da prendersi alla lettera. Per cui non c'è calunnia: è chiaramente un modo di esprimersi colorito, non il tentativo di far credere che succede esattamente quello che c'è scritto.

Per cui, se su T.A. io scrivessi "sono morto di fame prima che il cameriere venisse a prendere le ordinazioni", il ristoratore - dopo aver letto la recensione - non dovrebbe chiamare il 118 per cercare un morto nella sua sala. E non dovrebbe, poi, querelare il suo cliente perchè - essendo rimasto vivo - non è vero che sono morto.

Allora siamo d'accordo. Mr. Green

pentolino ha scritto:
Peccato però che ci sia una precisa calunnia sul vino ("roba da creare problemi di salute") che va ben oltre.

Se ha scritto quello vuol dire che il vino è stato assaggiato, e nessuno è finito all'ospedale. Altrimenti altro che recensione negativa.
Quindi lo scritto è chiaramente un giudizio lapidario, come se io scrivessi su T.A. che il caffè "ti avvelena".
Anch'io sarei andato ... oltre? E potrei essere querelato perchè è indubbio che nessuno è mai morto avvelenato per il caffè?

Ma quale precisa calunnia, ma andiamo.

Invece di fare tesoro delle critiche, e cambiare fornitore di vino, o invitare (azione commerciale di efficacia infinita a costo zero offerta su un piatto d'argento) il cliente a ritornare dicendogli che il vino - una bottiglia può capitare - questa volta lo avrebbe offerto lui, si cerca di terrorizzare chi esprime giudizi in modo da impedire la pubblicità negativa: "anche se ti fa schifo il mio vino, te lo bevi e stai zitto". Alla faccia della concorrenza e della meritocrazia: i forzitalioti 1.0 hanno fatto scuola

Ma non riusciamo più a ragionare, e dare un peso alle cose all'interno del loro contesto?
Ma veramente siamo convinti che, perchè così è stato stabilito, Ruby fosse la nipote di Mubarak? Jump
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pentolino
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MessaggioInviato: 27 Nov 2013 17:13    Oggetto: Rispondi citando

qui la distinzione che stiamo facendo è tra "il vino che servi fa schifo" e "il vino che servi è dannoso per la salute".
La prima è una critica soggettiva e colorita, nessuno è mai morto per del vino semplicemente cattivo, se no mio suocero sarebbe sotto terra da un bel pezzo; la seconda è un'accusa grave, come dire che il ristoratore è un avvelenatore.
La prima fa appunto appunto parte del normale diritto di critica; la seconda secondo me ed altri (compreso il ristoratore) è diffamazione (ho usato impropriamente in termine calunnia in precedenza).
La concorrenza, la meritocrazia, i forzitalioti e la nipotina di Mubarak non c'entrano proprio nulla; ed anzi, proprio ragionando siamo arrivati alle nostre conclusioni scartando la massa di caproni che si scagliava contro la violazione della libertà di espressione con slogan tipo "Adesso non ci si può nemmeno più lamentare di un ristorante".
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toto200
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MessaggioInviato: 28 Nov 2013 10:06    Oggetto: Rispondi citando

pentolino ha scritto:
qui la distinzione che stiamo facendo è ...


Mi hai convinto Mr. Green

1. Hai ripetuto pari pari, senza nulla aggiungere, gli stessi concetti che avevi già espresso nel tuo precedente intervento. Intervento che ...

2. ... io avevo confutato dimostrando che la tua tesi non era valida nel caso che io avessi scritto "il caffè ti avvelena" oppure "sono morto di fame": dunque andava perfezionata.

3. Ciò che non capisci, di quanto asserisco, viene etichettato come "non c'entra nulla".

Sono tre motivi inoppugnabili: ma sai che mi hai proprio convinto Jump
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Hulk
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MessaggioInviato: 29 Nov 2013 15:35    Oggetto: Rispondi citando

pentolino ha scritto:
Ho letto la recensione ed è quasi del tutto nei limiti della legittima critica, severa ma corretta.

Peccato però che ci sia una precisa calunnia sul vino ("roba da creare problemi di salute") che va ben oltre.
Dire che il vino fa schifo ci sta, accusare il ristoratore di avvelenare i clienti secondo me no.


SONO D'ACCORDO: le opinioni devono restare divise dai fatti
"Ho atteso delle ore" è un fatto se dico il falso ne devo rispondere.
"Mi fa schifo" è un'opinione, massima libertà di opinione.
"il vino crea problemi alla salute" è un fatto se non è vero è calunnia
"il vino mi ha fatto temere per la mia salute" è un'opinione.

Chi recensisce (o in genere scrive in internet come altrove) dovrebbe seguire la regola di contrassegnare chiaramente i fatti dalle opinioni riferite, evitando situazioni di ambiguità scorrette.

Fa parte della netiquette!
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Zeus
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MessaggioInviato: 29 Nov 2013 15:45    Oggetto: Rispondi citando

Ecco, bravo... parli proprio tu che non tanto tempo fa hai definito le tariffe dell'Enel "una vera e propria rapina".
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MessaggioInviato: 02 Dic 2013 21:36    Oggetto: Rispondi citando

Ora l'indagine sulla libert di espressione è abbinata ad una storia del tutto diversa: una clausola capestro, che in Italia sarebbe nulla (e probabilmente anche negli USA, in quanto la signora non sembra aver ricevuto compenso alcuno in cambio di una grave limitazione al proprio comportamento, configurando così un limpidissimo patto leonino), non solo, il fatto che non abbia ricevuto nulla e paypal abbia annullato il pagamento fa sì che il rapporto non sia in pratica mai esistito: un contratto si perfeziona con la volontà delle due parti, in linea generale, se una sola parte agisce e l'altra non conferma il proprio impegno, il contratto non esiste.
Probabilmente ci sono dei particolari che non conosciamo e che potrebbero cambiare la situazione legale.
L'abbinamento del caso con l'indagine sulla libertà di espressione costituisce una provocazione utile a capire quanto sfaccettata possa essere la realtà in relazione ad un tema che spesso viene affrontato con l'accetta del massimalismo, che produce diverse situazioni grottesche.
Non di meno se la signora nel suo post ha riferito i fatti senza mentire od omettere aspetti rilevanti, non sembra accettabile che sia per questo punita.
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MessaggioInviato: 03 Dic 2013 09:50    Oggetto: Rispondi citando

Hulk ha scritto:
... grave limitazione al proprio comportamento ...

Se capisco bene Hulk intendeva fare un'analogia tra il caso in esame e questo.

Ma gli sforzi, almeno stando a quanto descritto dagli articoli, per impedire che la transazione sia misurata (premiando gli onesti e rendendo palesi gli abusi, in modo che l'evoluzione sia meritocratica) non sono casi sporadici. Il tentativo da parte dei potenti di imporre la legge della jungla piegando le leggi - nate per difendere i deboli, perchè i forti sanno difendersi da soli - a proprio vantaggio (O.T. come quello di far avanzare "chi è amico di" anzichè "chi è capace di") non è un malvezzo solo italiano ... anche se in Italia la pratica è oramai ritenuta normale e non indigna - purtoppo - nemmeno più ...
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MessaggioInviato: 03 Dic 2013 15:14    Oggetto: Rispondi citando

Zeus ha scritto:
Ecco, bravo... parli proprio tu che non tanto tempo fa hai definito le tariffe dell'Enel "una vera e propria rapina".


Hai ragione, ho usato un termine sbagliato. Non dovevo dire rapina, ma raggiro. A conferma è uscita questa estate (7 agosto, ... ma guarda!) l'indagine di AEEG (Autorità Energia Elettrica Gas) che certifica come le tariffe del mercato libero sono mediamente più alte di quelle del mercato tutelato.

Ma come! Sono anni che ci invitano a risparmiare abbandonando il mercato tutelato ed "approfittando" delle offerte del mercato libero!

Ora scopriamo che per risparmiare è meglio stare nel mercato tutelato. Salvo i contratti che garantiscono il risparmio rispetto al mercato tutelato, che esistono e che (ma guarda!) rappresentano lo 1,7% del mercato sia a volumi consumati sia a numero clienti.

Sono cose difficili da accettare, soprattutto per chi, come me, crede nel mercato competitivo, vedere che lo si utilizza per approfittarsi della credulità popolare ("se Enel, Edison, Eni ed altri colossi dicono che si risparmia sarà pur vero, vorrei vedere che così non fosse!").

Questi sono tutti collusi nel grande affare e ridono di Telecom che non ha saputo fare altrettanto con i cellulari ed ora versa in pessima salute.

L'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) non dice nulla (ma guarda!) e l'AEEG si limita a comunicarci, sia pur in agosto, che il mercato libero è più caro di quello tutelato (per l'energia elettrica le percentuali variano fra l'11,56 ed il 17,78% a seconda della fascia di quantità consumata, la punta massima nella fascia 5.000-15.000 kWh annuali). fonte: pag 85 dell'allegato A alla relazione sull'indagine AEEG sul mercato libero dell'energia elettrica e del gas, 7 agosto 2013.
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Zeus
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MessaggioInviato: 03 Dic 2013 15:41    Oggetto: Rispondi citando

Il mio discorso voleva essere un altro: si fa presto in un forum o su Facebook o in un sito come Trip Advisor a farsi "prendere la mano" e scrivere cose che possono essere considerate diffamanti. E che non dovrebbero essere considerate alla stregua di un articolo su un giornale, a mio avviso. Ma secondo molti sì.
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Hulk
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MessaggioInviato: 03 Dic 2013 16:06    Oggetto: Rispondi citando

Concordo, ma nasce il problema del confine fra forum e articolo per la stampa. Difficile da risolvere.

Non vedo bene che in testa ad un sito sia scritto:
"forum con opinioni da prendere con le molle (sparate pure le palle che volete tanto non conta)",
mentre un altro avverta
"sito serio (occhio a quel che scrivete!)"

E' vero che al bar se ne dicono tante che in sede "ufficiale" non si ripeterebbero mai, ma è vero anche che in sede di giudizio è difficile ottenere la distinzione, anche se il celeste Formigoni ha ottenuto che il giudizio di "pirla", dato, se non sbaglio, in Consiglio Regionale, sia considerato un intercalare non offensivo ...

Poi c'è il fatto che spesso la controparte va provocata, meglio se mi fanno causa, così si ridicolizzano e sputtanano da soli (io poi sono nullatenente e possono chiedere tutti i danni che vogliono tanto non otterranno niente).

Da meditare.
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AldoWeb
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MessaggioInviato: 22 Nov 2014 16:58    Oggetto: Rispondi

Mi chiedo come si possa prelevare una somma da una carta di credito, senza essere autorizzati e senza che venga considerato reato.

Aldo Spanò[/i][/color]
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