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La truffa tecnologica
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 23 Gen 2003 01:00    Oggetto: La truffa tecnologica Rispondi citando

Commenti all'articolo La truffa tecnologica
Le diavolerie elettroniche non sono accessibili? Riconvertiamole!
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sinadex
Ospite





MessaggioInviato: 24 Gen 2003 06:02    Oggetto: azz!! spero sia il posto giusto per segnalare Rispondi citando

bhe, vediamo... qualche anno fa, non so come, abilitai la funzione "LP" su un videoregistratore della Nordmende (che non lo prevedeva) ma dopo un lungo black-out oltre a resettare orologio e timer, ha fatto sparire la funizone.
qualcosa di più moderno:
la maggior parte delle telecamere digitali (miniDV, DV e Digital_8) hanno l'ingresso digitale disabilitato e per il modello identico tranne per il fatto di avere l'ingresso abilitato costa un buon 15/20% in più. in rete si trova lo schema per costruire un semplice cavetto pc-->telecamera che permette, usando un programma apposito, di modificare il programma interno della telec. e abilitare l'ingresso
altro esempio: le schede video con chip radeon della serie 9500/9700 sono più o meno simili e basta spostare una resistenza sulla scheda (ma mi pare ci sia pure un programma apposito) per abilitare parti del processore video disattivate nei modelli di fascia inferiore.
telefonini: un parente residente a Londra e in un incontro natalizio mi mostra un Nokia 8310 comprato all'atto della stipula del contratto con una compagnia di telefonia mobile inglese (la Orange) bloccato in modo da non poter utilizzare altra scheda che quella della Orange. con altre schede (tim, omnitel, wind e blu) il telefono richiede un codice di sblocco per poter utilizzare quelle schede con la scritta "telefono con restrizioni, inserire codice sblocco"
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Mauro
Ospite





MessaggioInviato: 24 Gen 2003 14:37    Oggetto: GRANDI....... Rispondi citando

Se la cosa prendesse piede sarebbe davvero una gran cosa per il consumatore
grazie per la proposta
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felice liccardi
Ospite





MessaggioInviato: 24 Gen 2003 19:08    Oggetto: Proposta molto, ma mooooooolto... seria Rispondi citando

Bravo... Speriamo ti seguano numerosi ed agguerriti...
Complimenti
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arsenio bravuomo
Ospite





MessaggioInviato: 24 Gen 2003 19:38    Oggetto: tutto piuttosto giusto Rispondi citando

guarda, ho scoperto ieri che la videocamera sony che uso a scuola può fare anche il dv-in, oltre che al dv-out, anche se sul manuale ovviamente non c'è scritto. verrà un tecnico con un floppetto a riprogrammare il firmware e il gioco è fatto. ovviamente la stessa videocamera identica ma con il firmware più potente costa di più.

comunque bravo. bell'articolo.

ciau
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Mackley
Ospite





MessaggioInviato: 25 Gen 2003 10:58    Oggetto: www.AltroConsumoTecnologico Rispondi citando

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Ospite






MessaggioInviato: 25 Gen 2003 23:37    Oggetto: OK Rispondi citando

Sono pienamente daccordo, a quando il link dove c'è questa banca dati?
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Roberto
Ospite





MessaggioInviato: 26 Gen 2003 02:12    Oggetto: Marche e prezzi diversi, stessa sostanza Rispondi citando

L'abitudine di produrre modelli di punta e limitarli virtualmente per farne i modelli più economici ha anche il suo contrario; pensiamo ai monitors ad esempio: Tizio acquista un monitor LCD da 300 euro all'ipermercato, marchiato con un nome sconosciuto, o conosciuto per "economico", mentre Caio va ad acquistare un bel modello di simili caratteristiche, di marca prestigiosa, da 500 Euro, nel supernegozio d'informatica senza sapere che sotto la plastica c'è esattamente lo stesso telaio e lo stesso pannello (magari neppure di qualità ISO) dell'apparecchio acquistato da Tizio! E pensare che "quel catenaccio" Caio non lo comprerebbe mai...
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Ocimin
Ospite





MessaggioInviato: 26 Gen 2003 16:36    Oggetto: Radeon 9500 diventa Radeon 9700 Rispondi citando

Ecco il mio contributo. Questo è il link che informa sulla possibilità di trasformare una scheda video Radeon 9500 in una Radeon 9700....per chi interssa:
http://news.hwupgrade.it/8989.html

Ocimin
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Ingenuo 2001
Ospite





MessaggioInviato: 28 Gen 2003 19:42    Oggetto: Temo che... Rispondi citando

... esisterà qualche leggina che permette ai produttori di denunciare chiunque tenti di mettere loro i bastoni tra le ruote...
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Molok
Ospite





MessaggioInviato: 29 Gen 2003 15:11    Oggetto: Attenzione all'inversing-engineering Rispondi citando

E' ILLEGALE !!!!
Nella maggior parte dei casi smontare "l'orologio" è una operazione illegale, i produttori si proteggono proprio dal "sopruso" dei dispositivi limitati.

Comunque vedremo, sono con voi!
Se scopro qualcosa ve lo faccio sapere.
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Ocimin
Ospite





MessaggioInviato: 31 Gen 2003 01:58    Oggetto: E Linux? Rispondi citando

A me risulta che la maggior parte di driver sotto linux sono stati fatti tramite inversing-engineering. E' quindi illegale anche quello?
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Stefano Barni
Ospite





MessaggioInviato: 31 Gen 2003 11:24    Oggetto: il reverse engineering non è sempre illegale Rispondi citando

tieni presente che non in tutti paesi del mondo la legge definisce illegale il reverse enginnering di software proprietario.

inoltre, anche nei paesi dove il r.e. è illegale, esistono deroghe ammesse dalla legge stessa o esistono, al minimo, sentenze favorevoli: ad esempio, si può effettuare r.e. quando l'obiettivo è l'interoperabilità con altri software. è il caso dell'italia.

per fare un esempio, fare reverse engineering per capire a fondo il formato dei suoi files e scrivere un programma (vedi openoffice) che li manipoli correttamente non è reato.
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Ocimin
Ospite





MessaggioInviato: 01 Feb 2003 03:37    Oggetto: ancora sul r.e. Rispondi citando

Che in alcuni Paesi possa essere legale fare r.e. mi sta bene, ma non sarebbe comunque utilizzabile in un Paese dove è considerato illegale (e come se potessi importare la mariuana dalla Svizzera in Italia perchè la è legale...). Comunque mi sembra strano che basti una motivazione così semplice come la interoperabilità con altri software: se fosse così smonto hardware e reversoingegnero qualsiasi software e poi programmo (magari prendendo come base un software GPL già esistente) una funzione che giustifichi il mio studio: lo metto in codice aperto ed ecco che tutti vengono a sapere delle specifiche del software/hardware analizzato. Farebbero prima a dire che è legale il r.e. su software e hardware.
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Stefano Barni
Ospite





MessaggioInviato: 01 Feb 2003 18:43    Oggetto: non facciamo confusione... Rispondi citando

attenzione a non confondere il r.e. con il riutilizzo del codice. e' evidente che dopo avere fatto r.e. si puo', sempre per rendere il sw proprietario interoperabile con altri sw, implementare le opportune interfacce, ma non si può riutilizzare il codice eventualmente disassemblato. prendi per esempio samba: deriva da studi approfonditi sul funzionamento del prootocollo smb di microsoft e i suoi sorgenti sono pubblici, ed è un prodotto legale. ma tutta l'implementazione aperta del protocollo è stata fatta da zero.

inoltre l'esempio della marijuana non calza: quello è un prodotto vietato"; sarebbe come importare un sw (aperto o no) che la legge del tuo paese vieta di utilizzare (vedi programmi di crittografia in alcuni stati...

quanto all'opportunità di consentire sempre e comunque il r.e., sfondi una porta aperta.
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GIORGIO NOTA
Ospite





MessaggioInviato: 03 Feb 2003 15:01    Oggetto: LA TRUFFA TECNOLOGICA Rispondi citando

SE COMPRO UN PRODOTTO DI LIVELLO SUPERIORE AD UN COSTO INFERIORE, COME FACCIO A SEMTIRMI TRUFFATO?
NON E' L'OPPOSTO? PER NON FARSI FREGARE DAI FURBI SECONDO ME BISOGNA ESSERE ANCHE INTELLIGENTI!!!!
E MODESTAMENTE NON E' QUELLO CHE DI SOLITO SOSTENIAMO NELLE NOSTRE 'ELUGUBRAZIONI'?
A PRESTO.
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Ocimin
Ospite





MessaggioInviato: 04 Feb 2003 22:12    Oggetto: Scusa se insisto sul r.e.... Rispondi citando

....ma e' un argomento che mi interessa. Se questa non fosse la sede adatta (forse e' un po' fuori tema rispetto al thread) dimmi dove ti posso scrivere per continuare la discussione.
Il problema che volevo evindenziare con l'esempio della marijuana era questo: la casa che produce l'hardware X puo' dire "nessuno puo' scrivere un driver per la mia periferica a meno che non lo faccia io", un po' come capita per il software proprietario che dice "io ti vendo il mio software a condizione che ogni copia che installi abbia una licenza"? Insomma, puo' vendere hardware sotto certe condizioni? Se si, anche se in Turkmenistan chi produce drivers per periferiche con questi contratti non viene penalmente perseguita, io come italiano non posso comunque utilizzarli.
Quando dici che sfondo una porta aperta, intendi dire che la legge non punisce questo tipo di reati o che se ne sta parlando ormai da tempo?
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Stefano Barni
Ospite





MessaggioInviato: 05 Feb 2003 02:54    Oggetto: ma quale "scusa", anzi.... :-) Rispondi citando

non mi risulta che sia possibile vietare di scrivere drivers per lo hardware che si produce. è vero che sotto le ben note spinte lobbistiche si potrebbe arrivare anche a questo, ma attualmente credo che tutto ciò che un produttore può lecitamente fare sia negare l'assistenza a chi non usa i suoi drivers (e forse solo entro certi limiti).

richiedere che ad ogni installazione di un certo sw corrisponda una licenza è cosa ancora diversa. chi produce hardware ha un atteggiamento diverso percheé lo hardware non si duplica facilmente come il software.

il problema delle differenze esistenti tra le leggi dei diversi paesi del mondo, quando si opera in un ambiente virtuale e privo di confini fisici come internet, è molto grave. in effetti non solo c'è il caso di sw prodotto ove è legale farlo e non utilizzabile in altre nazioni nelle quali esso risulta facilmente reperibile per la natura stessa di internet, ma va anche tenuto presente che alcune nazioni (ad esempio i democratici u.s.a.) considerano reo anche chi opera al di fuori del loro territorio, sotto leggi diverse.

vedi il caso sklyarov, cittadino russo arrestato durante un viaggio in usa per avere scritto in russia un programma vietato negli stati uniti.

sfondi una porta aperta perché io sono linea di principio contrario ai brevetti e al diritto di privativa e favorevole alla condivisione libera delle conoscenze. soprattutto poi quando mi trovo costretto a constatare che il concetto di diritto d'autore (e di brevetto) cosi' come sono stati concepiti non hanno piu' senso. tempo fa, era necessrio garantire che l'inventore potesse sfruttare economicamente le proprie invenzione: spesso queste erano frutto di attività individuali ed erano necessari investimenti per produrle operativamente. in pratica l'inventore doveva cercare nell'industria un alleato e proprio principalmente da questo scomodo alleato andava protetto. ora le cose vanno diversamente: quasi tutti i brevetti di una certa importanza nascono in ambito industriale, e il brevetto è diventato semplicemente un'arma per garantirsi posizioni di monopolio.
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Davide
Ospite





MessaggioInviato: 10 Feb 2003 14:43    Oggetto: Scheda di rete su notebook Acer Rispondi citando

Esattamente come nell'articolo.
Un collega che ha acquistato un notebook Acer SENZA scheda di rete ha notato nel pannello di controllo, nella lista dell'HW una scheda di rete. Indagando ha scoperto che il suo PC ha una scheda di rete completamente funzionante (mancavano due ponticelli) con tanto di presa sul pannello postariore occlusa da uno stupido tappo di plastica.
Consiglio: controllate il vostro pannello di controllo, potreste scoprire HW inaspettato!
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jacopo
Ospite





MessaggioInviato: 10 Feb 2003 15:48    Oggetto: dei passaggi un po'... Rispondi

"Il telefonino di Maria costa, poniamo, 250 euro. Ciò significa che con 250 euro Maria ha soddisfatto il produttore e tutta la catena di intermediari che giungono fino a lei." NO
Stai analizzando la cosa dal punto di vista del singolo prodotto, dovresti fare i conti con le economie di sala.
Inoltre per quanto riguarda i programmi, saprai meglio di me che e' piu' facile sviluppare un software stabile e completo.. e poi disabilitargli delle funzioni, piuttosto che realizzare 2 software.

"E quando c'è un cartello, il prezzo non è determinato dai costi di produzione, ma da quanto il consumatore è disposto a pagare per un prodotto." NO
Mi dispiace ma il cartello e' cosa ben diversa, il prezzo e' determinato da molti fattori.. e uno di quelli fondamentali e' proprio "quanto il consumatore e' disposto a pagare", te davvero credi di pagare il prezzo di produzione di una maglietta della SPAM?? e non mi venire a dire che c'è un cartello fra i produttori di T-shirt.
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