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La fine della libertà
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 17 Apr 2003 23:00    Oggetto: La fine della libertà Rispondi citando

Commenti all'articolo La fine della libertà
Come fanno i governi a legittimare la propria eccessiva brama di controllo.
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noss
Ospite





MessaggioInviato: 22 Apr 2003 10:06    Oggetto: Galileo spione? Rispondi citando

Ma non era un sistema di geolocalizzazione alla GPS?
Che centra con echelon?
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Christian Baldigari
Ospite





MessaggioInviato: 22 Apr 2003 14:09    Oggetto: Risposta a NOSS Rispondi citando

Galileo, oggi come oggi è una sonda spaziale della NASA che va alla scoperta (è di quest'anno la notizia) di nuovi satelliti e meteoriti che sono nel nostro Sistema Solare. Poi vi è il Galileo inteso come sitema GPS. E le funzionalità di questo satellite sono innumerevoli...(e non è solo presunzione). Gli articoli su "alcune" delle potenzialità di Galileo, si possono trovare sul sito dell'ESA (http://www.esa.int/export-ind/ESA-Article-art_print_friendly_1042792339949.html)
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bravo
Ospite





MessaggioInviato: 23 Apr 2003 00:21    Oggetto: se sei pulito non hai nulla da perdere Rispondi citando

bell'articolo, ma non capisco il pensiero dell'autore: è ovvio che per controllare il crimine non per finta bisogna controllare, bisogna cercare informazioni, il più possibile, e indagare molto e bene. controllare non significa togliere la libertà. è ovvio che se la polizia mi chiede i documenti, devo mostrarglieli (rifiutarsi è un atto cretino, ottuso, inutile, se sono pulito); anzi, son ben falice di sapere che la polizia si dà da fare. è ovvio per un terrorista servirsi della rete: e allora che facciamo, non controlliamo più, e vada pure tutto a quel paese? di terroristi ce ne sono più che abbastanza quindi, visto che non penso nessuno sia interressato alle mie lettere d'amore o agli affari miei, non mi importa niente se qualcuno dovesse mai aprire una mia mail per vedere se per caso non ci fosse qualcosa di losco, e vedendo subito che non c'è niente la chiudesse. per spiare sistematicamente la gente ci vorrebbero milioni di burocrati che fanno solo quello tutto il giorno. questi sistemi che fanno tanto indignare sono semplicemente dei programmi con dei criteri di selezione e controllo di email basati su parole chiave studiate da esperti come "esplosivo, arma, sostanza, documenti" o parole che vengono usate in gergo dalla malavita, e solo se vengono intercettate email che le contengono, vengono esaminate, e poi ancora, se sembrano effettivamente sospette, si continua a intercettarne altre dello stesso mittente per capire se effettivamente si tratti di qualcosa di illegale, e si agisce di conseguenza. punto e basta. non spendono miliardi solo per curiosare nella normale posta elettronica della gente. nel mondo occidentale il senso di privacy diventa sempre più importante e questo tipo di provvedimenti non ha l'obiettivo di combattere la privacy, anche se di fatto, nei casi sospetti lo fa, (e meno male!) ma appunto, di cercare l'illegalità. non vedo perchè chiamarla "scusa", come se non fosse vera. da quando fare dei controlli per cercare l'illegalità è una cosa sbagliata? spesso si dice che nel mondo manca ordine, che conta solo il potere del denaro (anche quando un terrorista trasferisce di nascosto montagne di soldi per chissà quali scopi), che bisogna regolamentare questo e quello, e poi per la sicurezza chissenefrega, preferiamo che si possano portare a compimento le stragi pur di poter spedire saluti e baci in modo assolutamente segreto. come se il rischio dell'eventualità (anche se remota) che un giorno un computer apra una nostra email fosse più spaventoso di quello di perdere la vita. mi sembra un atteggiamento infantile che non ha il senso delle priorità. sono favorevole a istituzioni di controllo di questo tipo perchè l'alternativa, viste le dimensioni e la potenza della rete, è il caos. un sistema di controllo di questo tipo è una specie di sistema immunitario della rete che va alla ricerca di elementi dannosi.
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Christian Baldigari
Ospite





MessaggioInviato: 23 Apr 2003 11:14    Oggetto: Risposta a BRAVO Rispondi citando

Devo dire che il commento da te scritto mi fa molto piacere! Si, mi fa piacere perchè è molto ben ragionato. Forse in alcuni punti troppo. Troppo preciso.
La storia di Internet messa all'inizio è l'esempio di come l'unione di tante persone (se leggi il libro scoprirai che i "creatori" di Internet non erano solo americani), di tante menti, ha portato all'evoluzione di oggi. La condivisione delle informazioni (e non faccio riferimento a MP3 e via dicendo), della tecnologia ha permesso l'enorme passo avanti compiuto fino ad oggi. Adesso non è più così.
Quando parlo di controllo, è vero, posso andar tranquillo se ho la coscnza a posto. Se non ho nulla di cui preoccuparmi. Ma permettimi di avere dei dubbi: il controllo può far bene alla sicurezza ma allo stesso tempo può limitarla. Perchè alla fine si diventa sospettosi di tutti. E quando si sospetta di qualcuno si svolgono indagini...intercettazioni...controlli... A questo punto il mio punto di vista diventa differente dal tuo: tu lo vedi con il solo obiettivo della sicurezza nazionale. Io, personalmente, vedo anche altro. Vedo che non posso far nulla senza che qualcuno sappia vita morte e miracoli della mia vita. E a me non piace affatto.
E poi ricordi lo scandalo negli USA della ENRON? I falsi in bilancio di cifre astronomiche? Chi ha portato avanti quella denuncia sono state tre donne dell'FBI. Le stesse tre persone che 3 mesi prima dell'attacco alle Twin Towers hanno avvisato i loro superiori riguardo la possibilità di un attacco terroristico. Ma sappiamo tutti com'è andata. E la sicurezza contro il terrorismo? Dov'è andata a finire? Allora ci vogliono ancora più controlli? Negli USA la legge anti-terrorismo è stata emanata dal Presidente Clinton, quindi è già da tanto che è attiva ma nessuno ha fatto niente, nonostante gli infiniti fondi e le infinite capacità a disposizione. Oggi gli americani, quando vanno a lavoro, passano tranquillamente sotto il controllo di metal detector, raggi X e via dicendo. Al momento qualcuno un pò esasperato da tanto controllo c'è (e chi non lo sarebbe???). Eppoi mettici una buona dose di economia e condisci il tutto: oggi il mondo lo muovono i soldi. E se io avessi sul mio portatile un nuovo progetto che potrei brevettare? Potrebbe essere la mia fortuna (viste le ultime leggi americane ed europee al riguardo...). Potrebbe...
Questo è il messaggio che l'articolo vuole mantenere: la sicurezza, i controlli, vanno tutti bene, a patto di non oltrepassare ogni limite. Altrimenti si torna indietro e non si va assolutamente avanti.
Comunque devo ringraziarti per il tuo commento, mi piace discutere con persone che hanno idee diverse, ma che comunque le sanno esporre senza creare polemiche. A presto
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Vivere_Davvero
Ospite





MessaggioInviato: 23 Apr 2003 13:11    Oggetto: La libertà è finita da un pezzo.. Rispondi citando

E' finita quando gente come chi ha risposto a quest'articolo ha smesso di ragionare con la propria testa delegando in sua vece i poteri forti. Solo un lobotomizzato non si rende conto che il controllo dell'informazione non è difesa ma esercizio del potere.. Solo chi ha le rane nel cervello non capisce che controllare lo scambio di idee vuol dire sopprimere ogni opinione diversa da quella dei poteri forti.. Ma di pecore e lobotomizzati ormai è pieno il mondo.. Buona vita a tutti.
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Alex
Ospite





MessaggioInviato: 24 Apr 2003 07:35    Oggetto: Tutto regolare... Rispondi citando

Le nazioni, oltre ad essere enti politici sono anche enti economici; in quanto tali sono assimilabili a mega-imprese e lo scopo di una impresa si raggiunge controllando ogni "processo d'impresa".
Non mi stupisce quindi che la tendenza a livello planetario sia di tipo dirigista: è quella che rende (economicamente) di più.
La storia insegna che gli uomini non riescono mai a fermarsi ad un livello intermedio nel loro altalenare fra una tendenza e l'altra: da un picco negativo si passa senza soluzione di continuità ad un picco positivo e viceversa.
Perché, come sa ogni persona che ha superato i vent'anni, noi impariamo veramente solo dalle esperienze che viviamo sulla nostra pelle e visto che abbiamo una vita limitata non possiamo "importare" le esperienze dei nostri nonni e quindi siamo destinati a ripetere ciclicamente gli stessi errori: storia docet.
Il resto è accademia...

P.S.
A livello sociale memorizziamo le esperienze ma, visto che ciò non succede a livello personale, il risultato è che per fare in modo che la gente si comporti coerentemente con le conquiste sociali è necessario addestrare i cittadini usando ogni mezzo possibile: scuole, manifestazioni popolari, leggi & regolamenti ecc.
Va da se' che un "addestramento" esterno sarà solo una buccia superficiale che, proprio come vediamo ai nostri giorni, non indica una comprensione vera... e la gente si comporta per quello che ha "veramente capito" e non secondo la fasulla buccia di rivestimento...
Ciao
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Tania
Ospite





MessaggioInviato: 24 Apr 2003 07:36    Oggetto: purtroppo Rispondi citando

quello che si proclama un paese libero, sta diventando una dittatura di pensiero.
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Christian Baldigari
Ospite





MessaggioInviato: 24 Apr 2003 11:08    Oggetto: Risposta a ALEX Rispondi citando

Quello che dici è il succo del discorso fatto nell'articolo: è l'economia il motore portante del mondo. Lo dimostrano TUTTE le guerre che da sempre si combattono nel mondo: il dio denaro è l'unico interesse.
E grazie per il tuo commento.
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Fabrizio
Ospite





MessaggioInviato: 28 Apr 2003 14:03    Oggetto: I sogni svaniscono all'alba... Rispondi citando

Questa mitizzata internet, certo libera, certo utopica, certo ELITARIA. Pensiamoci un attimo, su internet possono attingere notizie una minoranza del mondo, ricchi abbastanza da avere un computer, istruiti abbastanza da saper cercare quello che si vuole sapere, con un retroterra culturale medio-alto. Tutto il resto è già stato fagocitato da pubblicità, venditori, spammers e siti porno. Il problema della privacy lo si pone chi è in grado di vedere i pericoli e spesso, francamente, un po' in maniera paranoica. Io francamente non ci perdo il sonno a sapere che qualche robot può frugare nelle mie comunicazioni, non ho nulla da nascondere, e nel momento in cui ciò che comunico verrà considerato sovversivo mi comporterò di conseguenza. Tanto l'internet mitica l'ucciderà (o l'ha già fatto) prima l'economia di mercato.
Sveglia, ragazzi, è ora di alzarsi, basta sognare...
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Stefano Barni
Ospite





MessaggioInviato: 28 Apr 2003 14:08    Oggetto: potrebbe essere tardi Rispondi citando

preoccuparsi della privacy nel momento in cui ci si sente minacciati significa arrivare tardi, perché si attira su di sé l'attenzione.

il problema è proprio questo: io scambio con altri informazioni che la legge, la morale e quant'altro giudicano lecite, per cui lo faccio in chiaro. domani la legge cambia e quel che prima si poteva dire liberamente diventa tabù: da quel momento comincio a proteggermi.

ebbene, questo significa attirare su di sé l'attenzione e rivelare (o far comunque ritenere) di avere davvero qualcosa da nascondere...
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Christian Baldigari
Ospite





MessaggioInviato: 28 Apr 2003 14:39    Oggetto: Risposta Rispondi citando

Non conta solo il fatto di essere o meno "puliti". L'esercizio di controllo è un "esercizio di potere". E ciò significa che una volta esercitato tale potere sarà sempre così! Già adesso siamo stra-controllati e non ve ne rendete neanche conto: vi basta utilizzare il cellulare e siete localizzati, il bancomat e/o la carta di credito per sapere dove siete o gli acquisti che preferite, il telepass....e la lista sarebbe troppo lunga. Questo esercizio di potere è il controllo dell'informazione (è oggi significa controllare il mondo!). Chi ha letto "1984" di Orwells si renderà conto che il tutto parte dal controllo dell'informazione. E se chi ha il potere esercita questo controllo, noi non abbiamo più la possibilità di esprimerci.
Il tutto senza dimenticarci il lato "economico" della questione: importanti progetti, notizie, INFORMAZIONI, che invio via posta, via Internet e via dicendo, possono essere facilmente trafugate a mia insaputa. E non mi venite a parlare di fiducia in coloro che controllano...sarebbe come raccontare favole!
I diritti (come i doveri) vanno rispettati. E qualcuno non CI rispetta!
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Stefano
Ospite





MessaggioInviato: 08 Lug 2003 21:58    Oggetto: La libertà nasce dalle coscienze Rispondi citando

E'troppo semplice piangere per una libertà di Internet,quando la libertà quotidiana è solo una parola da sempre.Nessun movimento politico,sociale o culturale ha mai portato ad un vero cambiamento sociale verso una vita più libera.
Ma è presto detto perchè: l'uomo non è libero,ma è schiavo di se stesso e di 48 leggi che dominano questo pianeta.Provate a leggervi Gurdjeff e ne saprete qualcosa in più.
Guardiamo ad esempio ad i fari accesi di giorno:non sono una follia macroscopica?
Eppure qualcuno ha fatto qualcosa perchè questa legge non passasse?
Siamo sempre stati in galera.Ne usciremo solo quando prenderemo coscienza delle nostre catene,che sono soprattutto mentali.
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Stefano2
Ospite





MessaggioInviato: 08 Lug 2003 23:43    Oggetto: inoltre... Rispondi

... gli esseri umani non nascono. Sono coltivati.
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