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Zeus News Ospite
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Inviato: 31 Mag 2003 00:00 Oggetto: Wi-Fi: una lettura prospettica |
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Commenti all'articolo Wi-Fi: una lettura prospettica
Non solo una nuova moda per cyberfighetti: forse siamo di fronte alla svolta democratica e condivisa dell'informatica. La futura New Economy acquista nuove, fascinose tecnologie. |
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Guerino Giancola Ospite
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Inviato: 04 Giu 2003 07:33 Oggetto: Parecchie inesattezze |
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Secondo il mio modesto parere, questo articolo presenta notevoli inesattezze. Soprattutto confonde il concetto di protocollo con le problematiche di propagazione del campo elettromagnetico. La frase che desecrive come un problema del protocollo IEEE 802.11b sia la propagazione in linea retta delle onde elettromagnetiche (!?) è significativa, in questo senso. Tra l'altro mi sembra un grave errore concettuale il voler confrontare la capacità trasmissive di una Wireless LAN (che tra l'altro arriveranno anche a ritmi cinque volte maggiori del Wi-Fi grazie alla standardizzazione del protocollo IEEE 802.11a) con le capacità trasmissive dell'UMTS. Nel primo caso si tratta di sistemi prevalentemente indoor con coperture ridotte e mobilità limitata, con lo scopo principale di fornire accesso radio a infrastrutture fisse a larga banda (non per altro si parla di "wireless ethernet"), nel secondo caso parliamo di una rete radiomobile cellulare che ha l'ambizione coprire l'intera area nazionale garantendo un elevatissimo livello di mobilità per i terminali (fino a 500Km/h con trasferimento dati a 144Kbps). La chiusura dell'articolo, che parla di una rete capillare e condivisa, infine, è del tutto fuori contesto nel campo delle WLAN. |
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Massimo Bolzoni Ospite
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Inviato: 04 Giu 2003 10:28 Oggetto: WI-FI e ultimo miglio |
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Nell'articolo si fa riferimento alla possibilità di utilizzare la tecnologia in questione per superare le bariere dell'ultimo miglio.
Tale possibilità, tecnicamente valida e affrontabile in altre parti del mondo (USA senza dubbio), in Italia non è permessa.
Il service provider che intenda collegare alla propoia rete e di li alla BigInternet una rete wireless ha l'obbligo di utilizzare .... un cavo!!!
Inoltre è possibile realizzare W-LAN solo in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Come riferimento si veda:
http://www.comunicazioni.it/it/index.php?IdPag=699
Un rattristato saluto. |
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Salvatore Falco Ospite
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Inviato: 04 Giu 2003 15:56 Oggetto: Quando la politica offusca la tecnologia |
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Mi rendo conto che l'idea principale di questo articolo fosse discutere l'impatto sociale di una nuova tecnologia, il Wi-Fi, ma ancora una volta capita di leggere considerazioni che si basano su assunti tecnologicamente sbagliati.
L'autore dell'articolo dimostra di non avere le basi per comprendere una tecnologia trasmissiva (vd. il problema "le onde si propagano in linea retta" !!!), l'accesso alla rete (vd. "non occorre portare un cavo interrato in ogni singola casa di ogni villaggio della Val d'Aosta", non dicendo che si sta parlando di wireless _LAN_, cioé reti _locali_, non metropolitane), la destinazione d'uso della W-LAN (vd. confronto con l'UMTS, molto più "costoso"); poi stranamente fa riferimento a "isole interconnesse, collegate tra di loro con un accesso internet" (ma allora il cavo, nel villaggio valdostano, ce lo portiamo o no?), e allora viene fuori l'intento sociale, quello di una 'rete' libera dai vincoli imposti da provider e gestori di reti.
Insomma, l'intento è condivisibile, ma è davvero così scandaloso aspettarsi che chi parla di tecnologia sia anche capace di comprenderla? |
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Michele Bottari Ospite
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Inviato: 04 Giu 2003 21:48 Oggetto: Inesatezze... |
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Mi spiace non essere stato preciso e faccio ammenda.
Quando ho parlato del problema delle onde che si propagano in linea retta, intendevo che esso è un limite della tecnologia Wi-Fi, che si avvale di trasmissioni radio ad alta frequenza (questo costringe, per esempio ad una rete di ripetitori che si devono "vedere" tra di loro). Non era mia intenzione sostenere che esistono sistemi per curvare la propagazione delle onde elettromagnetiche.
Per il paragone con l'UMTS, non sono in gioco questioni tecniche, ma socio-politiche. Il costo enorme e la chiusura di sistemi come l'UMTS contro l'accessibilità e la potenziale apertura delle reti Wi-Fi.
Gli scenari che ho abbozzato (molti ispirati dall'articolo citato nel testo) sono del tutto ipotetici: per ora sono solo possibilità teoriche, alcune inspiegabilmente impedite dalla legge, come fa notare Massimo Bolzoni.
Per quanto riguarda il mio rapporto con la tecnologia, lo chiarisco subito: io la tecnologia la odio e cerco di parlarne il meno possibile.
Il disagio che arreco è quindi limitato. |
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Salvatore Falco Ospite
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Inviato: 09 Giu 2003 11:05 Oggetto: ... e ancora inesattezze |
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Credo che ci siano degli equivoci.
Per quanto riguarda alla rete di ripetitori che si devono 'vedere': in questo momento il portatile e' connesso all'hot spot che sta al piano di sopra, quindi non c'e' bisogno di 'Line-of-sight' tra trasmettitore e ricevitore.
Per quanto riguarda UMTS contro Wi-Fi: l'U(MTS costa tanto ed e' 'chiuso' solo perche' fa cose _completamente_ diverse dal Wi-Fi; anche lo Shuttle costa di piu' ed e' 'chiuso' rispetto ad una bicicletta, sebbene siano entrambi mezzi di trasporto.
Infine, permettimi una battuta: pur non commentando il fatto che scrivi di tecnologia odiandola, il fatto che cerchi di parlarne il meno possibile si era capito. |
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Michele Bottari Ospite
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Inviato: 10 Giu 2003 17:32 Oggetto: re:...ancora inesattezze |
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La bicicletta costa poco, lo shuttle costa tanto. La bicicletta è open: la sua tecnologia è nota e per costruirla bastano quattro utensili in croce. Lo shuttle è chiuso: la sua tecnologia è segreta; ed anche solo per entrare nell'elenco dei fornitori dell'ente aerospaziale bisogna versare, credo, generosi contributi alle campagne elettorali di qualche futuro presidente USA. Occorre ammettere che fanno_cose_completamente_diverse: a me la bicicletta è utilissima, di uno shuttle non saprei che farmene. |
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Michele Bottari Ospite
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Inviato: 10 Giu 2003 17:43 Oggetto: Segnalazione altro commento |
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Riporto integralmente il commento di Andrea, Venezia all'art. 2140:
Il Wi-Fi può!
Può offrirci vaste e interessanti possibilità,aprendoci nuove prospettive di utilizzo della Rete.Non per la velocità di connessione , ne per la possibilità di utilizzo in luoghi aperti, ma per l'opportunità di creare una Rete davvero Globale di comunicazione ,libera dai condizionamenti o dalle pretese economiche dei grandi carriers.Pensate a quanto sta succedendo all'UMTS:telefoni ipercostosi , che oggi vengono venduti con sconto di 250 euro e tariffe inavvicinabili che oggi ci sono proposte a prezzi quasi di svendita stagionale.Per convincermi a passare ad una tecnologia superiore e più costosa dovete convincermi di tre cose:convenienza,facilità d'uso e contenuti innovativi sono le sue caratteristiche predominanti.
Ora chiediamoci:qual'è il target della telefonia di terza generazione ?
Probabilmente il laureato in ingegneria elettronica cerebroleso:un tizio che si studia un manuale di 40 pagine per spedire la faccia di Paperino con la musica di Fra Martino Campanaro alla sua fidanzata.
Siamo davvero,intendo noi tutti ,persone normali,come le tre citrulle della pubblicità?
Siamo così ansiosi di farci vedere dagli altri?
Vi viene il sospetto che anche per il Wi-Fi l'uso che ci viene proposto sia assolutamente sbagliato e che sia invece necessario pensare a cosa potrebbe realmente servire?
I miei saluti a tutti.
Andrea (spadarossa at iol.it), venezia |
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Guerino Giancola Ospite
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Inviato: 11 Giu 2003 17:03 Oggetto: In risposta ad Andrea |
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In merito al target della telefonia di terza generazione, ho ottimi motivi per pensare che non sia il mercato di massa attualmente acquirente di terminali 2G/2G+ (almeno in una fase iniziale, come d'altronde è accaduto con i sistemi TACS/GSM). Non per niente, i "veri" operatori di telefonia radiomobile (TIM+VODAFONE) ancora non hanno lanciato servizi su rete UMTS, sia per verificare cosa succederà ad H3G con il suo "Tre", che per preparare un'infrastruttura solida e robusta per l'utenza business alla quale in realtà puntano. Niente facce di Paperino, quindi, ma dirigenti che si scaricano in taxi la presentazione in power point appena revisionata dalla propria segretaria. Per quanto riguarda H3G, invece, la scelta "commerciale" di basso livello è giustificabile dal fatto che parliamo di una start-up che ha la necessità di crearsi un mercato di base.
In riferimento alla querelle Wi-Fi vs. UMTS, ribadisco ancora che è concettualmente un errore voler confrontare due sistemi con obiettivi così differenti. Non si tratta di sistemi proprietari contro sistemi "open", ma di sistemi a bassa mobilità ed elevata capacità (WLAN) contro sistemi ad alta mobilità e bassa capacità (UMTS) (vedi l'immagine all'indirizzo: http://www.cordis.lu/infowin/acts/ienm/bulletin/11-1996/umts.gif). |
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Salvatore Falco Ospite
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Inviato: 11 Giu 2003 17:27 Oggetto: A commento di [6] e di [7] |
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"[...]Occorre ammettere che fanno_cose_completamente_diverse: a me la bicicletta è utilissima, di uno shuttle non saprei che farmene."
Benissimo. Allora perché li metti a paragone? Se vuoi dire che la bicicletta per te è il mezzo di trasporto ideale, la paragoni alla macchia, allo scooter o a qualcosa di simile, _non_ allo shuttle.
"[Il Wi-Fi] ...può offrirci [...] l'opportunità di creare una Rete davvero Globale di comunicazione,libera dai condizionamenti o dalle pretese economiche dei grandi carriers"
Allora, sia chiara una cosa: una rete globale (o meglio Globale, come la chiama Andrea), col Wi-Fi NON la fai!! Ci sono oggi parti del mondo che alla rete non sono connesse, malgrado tutto stia nello stendere un cavo, costoso quanto vuoi, ma un cavo; con il Wi-Fi basta avere affianco a casa un parco, una piazza, una tangenziale o comunque un edificio in cui il Wi-Fi non ci sia e la connessione al resto della rete (quella Globale) NON è possibile. Basta una sola zona 'isolante' e il Wi-Fi si interrompe, per il semplice fatto che è stato progettato per le reti di computer all'interno o nelle immediate vicinanze degli edifici.
Nota finale: anche a me piacerebbe una rete gestita dagli utenti, un p2p dell'informazione, ma il Wi-Fi non è la soluzione. Fai una ricerca sui progetti amatoriali sulle MAN (METROPOLITAN Area Networks), è quello che stai cercando. |
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