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Controllo a distanza dei dipendenti, un compromesso poco soddisfacente
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 05 Set 2015 08:00    Oggetto: Controllo a distanza dei dipendenti, un compromesso poco soddisfacente Rispondi citando

Leggi l'articolo Controllo a distanza dei dipendenti, un compromesso poco soddisfacente
Il ministro del lavoro vieta i controlli a distanza diretti, ma permette quelli indiretti.


 

 

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{Diego}
Ospite





MessaggioInviato: 05 Set 2015 15:24    Oggetto: Rispondi citando

Beh, se uno è pagato per lavorare e giusto che lavori, altrimenti prenda ferie e faccia i c...i suoi da un'altra parte.
Questi controlli sono normali in altri Paesi e possono portare al licenziamento, ma nessuno si scandalizza, sindacati per primi, dato che difendono i lavoratori, non i lazzaroni.
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{Luisings}
Ospite





MessaggioInviato: 06 Set 2015 18:54    Oggetto: Rispondi citando

Ciò che scrive Diego lo appoggio completamente.
Tuttavia devo aggiungere che i sindacati devono pur salvare la faccia, per continuare a pagare gli stipendi e le pensioni da favola che assegnano ai loro dirigenti (che si auto-assegnano...), sulle spalle dei lavoratori-contribuenti che dovrebbero rappresentare...
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{Cgup Cabra}
Ospite





MessaggioInviato: 06 Set 2015 20:13    Oggetto: Rispondi citando

Eheheheh, ma chi l'ha detto che i sindacati difendono i lavoratori? Casomai tutelano i lazzaroni, tant'è che forse tutti questi ultimi sono iscritti mentre degli altri sensibilmente meno. Perché chi lavora mediamente non ha bisogno di tutele particolari; anzi il padrone se lo tiene ben stretto.
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Sinapsi
Eroe
Eroe


Registrato: 28/05/12 10:45
Messaggi: 47

MessaggioInviato: 07 Set 2015 08:45    Oggetto: Rispondi citando

Voi non vi rendete conto di quello che dite.
Permettere al datore di lavoro di avere il controllo totale per mezzo di app, vuol dire addio completamente alla privacy.
Può sapere cosa fate e dove siete in ogni momento. Ovviamente anche al di fuori dell'orario di lavoro. Di domenica in ogni momento della vostra vita.

Se andate in un sito per vedere quella tal malattia a cosa serve lo saprà, saprà tutto le vostre ricerche che eventualmente farete (accesso alla cronologia)!
Saprà anche dove andate in ferie, chi sono i vostri amici, se usate facebook. Saprà che avete scritto in questo blog e COSA avete scritto. E' ovviamente non potete farlo, anche se lo avete fatto di domenica a casa vostra (il tablet è aziendale).

Magari voi siete di sinistra e quindi al datore di lavoro non va bene, quindi vi licenzia, certo non perché di sinistra, ma perché si è avuto un calo di produzione:). Oppure perché juventini o interisti.

Mi dite che è esagerato... Sicuramente ma dipende SOLO dal datore di lavoro. E' non vi deve nemmeno avvertire.

Allora siete ancora così sicuri che " tanto io non ho niente da nascondere" e chi lavora bene se lo tiene stretto. Ma voi davvero pensate che tutti quelli che sono licenziati sono dei lazzaroni che non fanno niente. Ma svegliateivi va.
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{Davd}
Ospite





MessaggioInviato: 07 Set 2015 10:26    Oggetto: Rispondi citando

Infatti la questione non è affatto semplice: a chi riceve un cellulare per uso personale come si fa a garantire la privacy? Vuoi controllare il mio lavoro? Va bene ma mi devi fornire una app sotto il mio controllo che funga da da cartellino: io la attivo e ti do accesso ai dati nel momento in cui inizio a lavorare e poi dopo 8 ore la disattivo. E poi quali dati? La cronologia di internet cosa ha a che fare con il lavoro? Trovo assolutamente folle ed incoerente che per mettere un dispositivo nuovo me lo devi chiedere ma se il controllo è già integrato me lo puoi rifilare senza chiedermi il permesso e promettendo di fare il bravo. È una presa per i fondelli
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Maary79
Moderatrice Sistemi Operativi e Software
Moderatrice Sistemi Operativi e Software


Registrato: 08/02/12 12:23
Messaggi: 12224

MessaggioInviato: 07 Set 2015 17:59    Oggetto: Rispondi citando

@sinapsi

Tu confondi i dispositivi da lavoro che vanno usati al lavoro, con i dispositivi personali, che li usiamo per farci i cavolacci nostri! O vogliamo che il datore di lavoro ci faccia usare i suoi strumenti per andare su fessbuk, you porn e compagnia bella?? Wink

Chi lo fa merita di essere beccato!! Twisted Evil
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psionman2
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 07/09/10 14:48
Messaggi: 83
Residenza: torino

MessaggioInviato: 07 Set 2015 18:41    Oggetto: Rispondi citando

quoto al 100% Maary79

Caro sinapsi, uso i pc del datore di lavoro da 32 anni, per i fatti personali ho sempre usato un account di posta personale (quantomeno dal 95), possibilmente via WEB, ho sempre usato per uso personale un browser diverso da quello suggerito dall'azienda(magari con i cookies disabilitati) , ho sempre messo i dati su una una cartella personale protetta e backuppata su una chiavetta personale, ho sempre restituito il mio pc formattato con il solo sistema operativo .
Ho sempre pensato che quando sto lavorando mi pagano per cui non mi faccio i c..i miei, non fumo per cui non mi prendo pause , allora mi faccio un giro dove mi pare, finita la sigaretta virtuale chiudo il browser "personale".
Uso un telefono cellulare aziendale dal 1994 , ho sempre sincronizzato con outlook aziendale, dichiarando privato ciò che era privato. Ora con i Galaxy puoi usare Knox e dividere in 2 il tuo telefono , zona privata e zona aziendale .
Ho installato centinaia di applicazioni mobile aziendali su notebook , pc e terminali industriali, tablet e smartphone, tutti quelli che rompevano i cog....ni erano dei lazzaroni, gli altri che lavorano ringraziavano per poter smettere di usare la carta e controllare il loro lavoro.

Quoto Davd, le applicazioni per la gestione dello smartphone esistono , purtroppo hanno tuttora costi non indifferenti. C'è ancora di meglio, c'è una ad esempio che quando entri in azienda il telefono in dotazione ad esempio smette di accedere all'account personale facebook, twitter etc., etc. Stessa cosa anche se sei all'esterno a seconda degli orari, etc.

Vuoi essere sempre online usa un telefono personale !!

In Italia abbiamo + di 90 milioni di SIM , per cui quasi 2 a testa , visto che quelli con meno di 10 anni non ce l'hanno o non dovrebbero averlo.

Avendo quasi 2 SIM a testa , quindi non rompiamo i cog...ni se ti controllano quando lavori. Forse qualcuno si è dimenticato che per guadagnare si deve lavorare !! Rolling Eyes

ps
sono di sinistra , non amo i sindacati ne i partiti , tutti della stessa pasta=ladri burocratizzati
ps 2
ho lavorato in piccole aziende, spa , mutinazionali non mi ha mai rotto i co...ni nessuno , anche quando negli anni 90 saltavo la pausa pranzo per navigare con Gopher e poi Netscape a spese dell'azienda , che dipenda dal fatto che nell'orario di lavoro lavoravo?!?
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{Davd}
Ospite





MessaggioInviato: 07 Set 2015 21:08    Oggetto: Rispondi citando

Psionman2 Tutto vero per il tipo di lavori più "ordinario" con orario e mansioni d'ufficio. Esistono però molti lavori che prevedono lunghi momenti di vuoto (lunghe attese dove le alternative sono sfogliare una rivista, chiaccherare o smanettare sul cell) o che magari necessitano di una parte di elaborazione e attivià da casa di sera o nel weekend. infatti in questi casi il cell è strumento di lavoro-personale proprio perchè non è possibile separare le due cose ( se mi facessi un cell privato dovrei comunque girare tutto il giorno con due cell e quello di lavoro sarebbe l'ombra di quello privato). La questione non cambia: come può il datore di lavoro garantire la privacy del lavoratore avendo di fatto l'accesso indisturbato a questa enorme mole di dati? fa giurin giuretta che non sbircia? Soprattutto se non corre nessun rischio se lo fa? E se gli butta bene riesce anche con qualche cavillo a fare pesare legalmente le informazioni ottenute? Gli viene consegnato indisturbatamente un'enorme potere ricattatorio. O una legge dice che non si può fare in modo chiaro e con sanzioni precise o è come dichiarare che si può fare. E se sono tutti d'accordo sul farlo lo strumento di sorveglianza deve essere nelle mani del lavoratore che si lascia sorvegliare secondo i termini dell'accordo per togliere al datore la tentazione di andare oltre.
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MaXXX eternal tiare
Dio maturo
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Registrato: 18/02/09 11:13
Messaggi: 2290
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MessaggioInviato: 07 Set 2015 21:47    Oggetto: Rispondi citando

Concordo con psionman2.

Altrimenti è possibile rifiutare il byod ossia se per lavorare hai bisogno di talbet e smartphone e non solo del pc aziendale dici al tuo datore di lavoro che non vuoi usare il tuo telefono/tablet ecc. per lavorare e te ne fai dare uno aziendale che userai SOLO per lavorare.

la privacy così è salva ma c'è cmq il rischio (anche in ufficio cmq..) che vogliano cronometrare le prestazioni.

ora se uno non lavora hanno ragione ma se mi cronometri quanti secondi ci metto a fare una cosa e che magari lunedì di metto l'1% in più del martedì è eccessivo!
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psionman2
Eroe in grazia degli dei
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Residenza: torino

MessaggioInviato: 08 Set 2015 10:13    Oggetto: Rispondi citando

Ciao

D'accordo per il cronometraggio, non si può fare, e se lo facessero i sindacati dovrebbero li apposta anche per quello.

Siccome le aziende stanno spingendo per BYOD, per cui risparmiano in HW possono spendere qualcosa per il software
Non vorrei fare pubblicità gratuita ma se usi un Galaxi oppure uno della Mela con Soti Mobile Control (lo deve fare l'azienda) loro possono controllare la device come HW per intero e creare 2 aree con applicazioni duplicate e aree di memoria duplicate e separate , l'azienda non può vedere cosa c'è nell'area privata e tu non puoi copiare dati dell'area azienda se non su sistemi previsti . Non potrai installare APP nell'area azienda se non quelle previste , ma potrai fare quello che ti pare nella zona privata.
Sulla device tu puoi verificare ciò che controllato e ciò non lo è , e non si può dare una sbirciatina nell'area privata perchè a questo ci pensa Knox del Galaxi.
Se le aziende vogliono ci sono diverse soluzioni che garantiscono da una parte la privacy e dall'altra la sicurezza dei dati della azienda. Hanno difetto si pagano e necessitano di una organizzazione, poichè fanno anche molte altre cose, come la distribuzione degli aggiornamenti, la verifica dello stato delle batterie, etc.etc.
Di solito ci pensano quando i buoi sono scappati.
Mobile Control funziona anche con altre device (Windows/Android/iOS) ma con alcune la soluzione è più robusta grazie all'OS (vedi Android con Knox) è più robusta
Per gli Smartphone / Tablet Android meglio scegliere device con alemo 1,5GB , meglio 2GB ram o più. Cool
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{Davd}
Ospite





MessaggioInviato: 08 Set 2015 10:25    Oggetto: Rispondi citando

Psionman2 grazie mille per i chiarimanti! quindi se ho capito bene l'azienda per unsare il controllo e rispettare la privacy deve impegnatsi attivamente e dotarsi di un sistema apposito: se non lo fa e sbircia è fuori legge sia per il jobs act sia per la legge sulla privacy
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Cesco67
Dio maturo
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Registrato: 15/10/09 10:34
Messaggi: 1758
Residenza: EU

MessaggioInviato: 08 Set 2015 18:57    Oggetto: Rispondi citando

psionman2 ha scritto:


Siccome le aziende stanno spingendo per BYOD, per cui risparmiano in HW possono spendere qualcosa per il software
Non vorrei fare pubblicità gratuita ma se usi un Galaxi oppure uno della Mela con Soti Mobile Control...

Sara', ma se devo usare un mio device per l'azienda, saranno cavoli miei decidere quale apparecchio comprare e quali sw installarci (ad esclusione, ovviamente, di quelli strettamente necessari per il lavoro), oltre, eventualmente, ad ottenere i permessi di root. Se all'azienda ciò non gli sta bene che mi forniscano loro un terminale per lavorare
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psionman2
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 09 Set 2015 09:07    Oggetto: Rispondi citando

a Cesco67
esatto, poi esistono i compromessi alcuni intelligenti altri meno,
ad esempio .
l'azienda ti propone un telefono e ti scala tanto al mese dallo stipendio(poco), x minuti mese(tanti) , xy GB al mese (sempre tanti)
in questo modo responsabilizza il proprio dipendente e così diminuiscono i guasti ed aumenta la disponibilità dell'utente a lavorare magari anche fuori orario, in cambio di una device di livello superiore e costi telefoniche dell'utente azzerati. Certo magari non ti lascia scaricare i film .
Un esempio pratico e reale,giugno- luglio 2015
Un mio cliente ha dato 160 sim e smartphone a degli autisti, questo è parte di quelle attività che come diceva Davd "(lunghe attese dove le alternative sono sfogliare una rivista, chiacchierare o smanettare sul cell) - , ma l'azienda si è dimenticato di chiudere le porte , dopo si è trovato decine di Terabyte scaricate, in pratica film normali e non, da pagare.
Non credo che nessuno degli autisti si sia posto il problema della privacy!!
Quindi non nascondiamoci dietro ad un dito! Laughing
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{Davd}
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MessaggioInviato: 09 Set 2015 10:38    Oggetto: Rispondi citando

Psionman2, davvero quegli autisti se ne fregavano della privacy o semplicemente non sapessero di poter essere controllati così pervasivamente? Il problema è che la gente considera lo Smart Phone come un supertelefono e non sa cosa può fare. Per esempio non mi è ancora chiaro se la posizione sia rilevabile anche con gps e wi-fi spenti attraverso i ripetitori ma soprattutto chi ha accesso a questi dati: sicuramente i gestori (vodafon tim ecc) ma i clienti aziendali? E l'utente finale?
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Cesco67
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MessaggioInviato: 09 Set 2015 13:03    Oggetto: Rispondi citando

psionman2 ha scritto:
a Cesco67
esatto, poi esistono i compromessi alcuni intelligenti altri meno,
ad esempio .
l'azienda ti propone un telefono e ti scala tanto al mese dallo stipendio(poco), x minuti mese(tanti) , xy GB al mese (sempre tanti)
in questo modo responsabilizza il proprio dipendente e così diminuiscono i guasti ed aumenta la disponibilità dell'utente a lavorare magari anche fuori orario, in cambio di una device di livello superiore e costi telefoniche dell'utente azzerati. Certo magari non ti lascia scaricare i film
...

Spero che questo esempio non sia di quelli "intelligenti", perché avere lo stipendio decurtato (anche se di poco) per la disponibilità di lavorare fuori orario mi sembra una bestialità. Surprised
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psionman2
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MessaggioInviato: 09 Set 2015 15:28    Oggetto: Rispondi citando

{Davd} ha scritto:
.. Per esempio non mi è ancora chiaro se la posizione sia rilevabile anche con gps e wi-fi spenti attraverso i ripetitori ma soprattutto chi ha accesso a questi dati: sicuramente i gestori (vodafon tim ecc) ma i clienti aziendali? E l'utente finale?


Ciao, la posizione è rilevabile sempre dall'operatore, altrimenti il tuo cellulare non funzionerebbe , a prescindere da GPS, aGPS , wifi etc.
A questi dati hanno accesso l'operatore per il funzionamento del sistema, a chi rivende le informazioni in forma anonima (ad esempio provider --> a TomTom per la localizzazione del traffico, etc..) , e alla Giustizia tramite opportuna richiesta legale al provider (non sono intercettazioni) ma solo incroci tra traffico e posizione .
Se il tuo telefono non è stato taroccato con software spia / modifiche etc. quando è spento , l'operatore sa quando e dove quando l'hai spento. poi nulla.
Ma siete tutti così preoccupati di far sapere dove siete ? Io il cellulare lo spengo quando salgo sull'aereo!!
ci sono decine di sistemi per controllare le persone : Carte di credito, Bancomat, Telepass, carte fidelity, etc.etc
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{Davd}
Ospite





MessaggioInviato: 09 Set 2015 16:42    Oggetto: Rispondi

"Ma siete tutti così preoccupati di far sapere dove siete?" Se è per questo basterebbero tutti i fatti personali che raccontiamo quasi gratis a facebook ;-). La questione è un'altra: nel rapporto di lavoro si è creato un enorme sbilanciamento del potere tra le parti, il datore (se la legge lo consente o lascia lo spiraglio per farlo) può arrivare sapere ogni pelo del c**o dei lavoratiri ma non il contrario. per intenderci, io da contratto dovrei lavorare 40 ore settimanali ma in maniera informale ne lavoro anche di più, di contro l'azienda mi consente sempre in maniera informale la piena libertà di gestire le giornate lavorative. Pre venti anni non essendoci stato modo di misurare queste reciproche informalità il sistema funzionava. Ma ora nel momento in cui l'azienda voglia fare fuori qualcuno ci mette un attimo a dimostrare che alle 14 di quel martedì il lavoratore non era dove previsto
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