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La banca dati della Sanità
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 16 Ott 2003 23:00    Oggetto: La banca dati della Sanità Rispondi citando

Commenti all'articolo La banca dati della Sanità
Le conseguenze dell'approvazione del Decreto Legge 269 sarebbero gravissime: si creerebbe una banca dati centralizzata contenente dati analitici sulla salute dei cittadini. Attraverso i farmaci prescritti e le prestazioni specialistiche ottenute potrebbe essere sempre possibile ricostruire la storia sanitaria di ciascun soggetto.
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Francesco Panzetti
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 11:48    Oggetto: Maggiore chiarezza Rispondi citando

Questo articolo è interessante, e ci invita tutti a riflettere attentamente. Ma è scritto con un linguaggio dalla struttura troppo politichese; infatti si limita ad orientare il giudizio dei lettori avvertendoli di sicuri pericoli, senza però addentrarsi nel merito di questi. Ritengo che sia necessario, da parte del Sen. Cortiana o almeno di un giornalista, un approfondimento sui pericoli. Esempi, casi di studio, proiezioni, questo avrei voluto, anzi che opinioni, pur autorevoli e rispettabili, su cui fidarmi. Esattamente, Senatore, IN COSA consistono tali pericoli? Quali sono i fini eversivi per i quali tali dati sulla sanità potrebbero essere deviati?
Desidero chiarire che non sono scettico, ma semplicemente prudente; affinché io creda che queste parole non esprimano, pur inconsapevolmente, una psicosi da privacy, il Sen. me lo deve dimostrare. Non c'è niente di male, in questo: i fisolofi, che conoscono le insidie del linguaggio e della ragione, usano argomentare fin quasi alla pedanteria, pur di essere chiari.
Ringrazio chiunque vorrà has explicare cartas.
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Stefano
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 12:40    Oggetto: Come al solito! Rispondi citando

Come al solito lo zelo di un senatore poco attento alla stesura "tecnica" del decreto ed al suo significato, espone il malcontento "scovato" opportunamente per discutere uno strumento (a mio avviso) indispensabile per "stanare" i furbetti.
Il problema annoso (essendo un operatore informatico sanitario addetto proprio alle casse accettazione) sta nel verificare se EFFETTIVAMENTE la dichiarazione di "convenienza" da apporre alla ricetta per avere lo "sconto" sulla prestazione sia vero o no. Mi spiego meglio; se io dichiarassi sulla ricetta di guadagnare meno di venti milioni di lire del vecchio conio avrei uno sconto pari al totale della prestazione richiesta. E' evidente che questa furberia moltiplicata per TUTTE le aziende sanitarie pubbliche e private e per tutte le prestazioni fanno, furbetto piu' furbetto meno, la differenza nelle tasche nostre e nel pianto generale del bilancio della Sanita'. Io quindi controcorrente (forse) applaudo e grido "FINALMENTE COSE CONCRETE!!!!"....

Un saluto a tutti
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Zufolo
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 16:57    Oggetto: a me pare demagogia Rispondi citando

Già il ministero delle finanze ha il database dei contribuenti, completo di tutti i loro redditi, le anagrafi hanno tutto il resto dei dati.
E poi che vuol dire "50 milioni di carte. chi ci guadagna?" . E allora, chi stampa un miliardo di schede elettorali tutti gli anni ? non dovremmo fare elezioni solo perché poi qualcuno prende l' appalto delle schede ?
chissà come mai non si sono preoccupati delle decine di appalti che assegna il Consip spesso a prezzi praticamente sottocosto, come i PC che a quella cifra non li trovi a vendere.....
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Paolo Spagnolli
Ospite





MessaggioInviato: 17 Ott 2003 17:43    Oggetto: Giuste preoccupazioni Rispondi citando

Sono un medico ospedaliero e vedo di buon occhio che il paziente possa conservare i suoi dati sanitari su di un chip, in modo da fornire a qualsiasi medico che egli voglia consultare (tenuto al segreto d'ufficio!)una precisa documentazione di malattie o ricoveri pregressi. Diverso e totalmente ingiustificato, pericoloso per le conseguenze (pensiamo per esempio che dati genetici, sempre più diffusi in futuro, potrebbero essere discriminatori, se diffusi, per assunzioni od altro)è creare una tessere che trasmetta centralmente (a disposizione di chi?) una serie di dati sensibili come questi!
Perciò si ad una tessera personale sanitaria e no a questo mastodontico e supercostoso progetto omnicomprensivo.

Dr Paolo Spagnolli Geriatra
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Ago
Ospite





MessaggioInviato: 18 Ott 2003 11:16    Oggetto: Non ha un po' esagerato? Rispondi

"attraverso i farmaci prescritti e le prestazioni specialistiche ottenute potrebbe essere sempre possibile ricostruire la storia sanitaria di ciascun soggetto, con violazione non solo del diritto alla riservatezza e alla privacy, soprattutto del fondamentale diritto alla salute."

A parte che l'autore ha palesemente ignorato quali potrebbero essere i vantaggi per i medici ad avere una simile quantità di dati a propria disposizione (ma poi ci si lamenta perchè la ricerca arranca...), dove sarebbe la mancanza di diritto alla salute? Mah...
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