Il gioco "guardie e ladri" non avrà mai fine. Ciò che fa la differenza non è l'astuzia, ma la legalità ... e io non ho ben capito da che parte sta il commentatore.
Dice Paolo "se lascio la chiave di casa sotto lo zerbino, dico forse che mi hanno attaccato la casa? O semmai dico che sono pirla io che ho lasciato la chiave in un posto ovvio?".
Il fatto che io metta la chiave di casa sotto lo zerbino, non autorizza che estranei DEBBANO farne uso.
Posso mettere la chiave in quel posto perchè una persona AUTORIZZATA possa entrare per miei motivi.
Perchè se andiamo al paradosso, io non potrei nemmeno uscire di casa in quanto aprendo la porta, do implicitamente il consenso a chiunque ad entrare (la porta in quell'istante non era chiusa a settima mandata di chiave, ne con tripla spranga).
Come dire che se ho un server attivo su internet, quei "bravi[1] ragazzi" del CCC (151.217.0.0/16) non debbono rompere le palle con continui port-scan per pubblicizzarsi.
[1] vedi l'Innominato dei Promessi Sposi
Buon 2016 e salute a tutti.
Quello che mi stupisce, al di la della posizione politica, è il fatto che un personaggio
pubblico e quindi bersaglio ideale per chiunque voglia farsi pubblicità etc., non stia
attento alle regole base della sicurezza informatica.
Insieme a questo dico che entrare in uno spazio privato, anche se fosse "aperto"
è comunque da condannare.
ciao
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