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Zeus News Ospite
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Inviato: 14 Dic 2003 01:00 Oggetto: L'eredità di John Connor |
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Commenti all'articolo L'eredità di John Connor
Combattere gli effetti perversi della tecnologia utilizzando la tecnologia stessa. E' questo l'insegnamento di John Connor, forse il migliore hacker del cinema. Altro che quella mezza calzetta di Neo... |
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Ospite
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Inviato: 16 Dic 2003 02:06 Oggetto: |
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"Come il vero hacker, John ci dà un insegnamento: non esiste tecnologia buona o cattiva. Gli effetti dipendono da come la si usa"
Cito a memoria (magari le parole non combaciano esattamente, ma la sostanza è quella..):
"Ogni scoperta che noi facciamo è sospesa sul baratro della distruzione" E.Majorana |
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Ospite
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Inviato: 16 Dic 2003 02:23 Oggetto: Precisazioni |
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"l'eletto, nella prima parte di The Matrix, di giorno fa il programmatore, di notte si diverte a violare sistemi informatici e campa vendendo non meglio precisate "pastiglie" ai ragazzini."
Ma quali pastiglie? Ma che film ha visto l'autore? Neo vendeva qualcosa di simile ai minidisc che probabilmente contenevano software copiato...
Le uniche pillole che si vedono le fornisce Morpheus e fanno intendere chiaramente che hanno lo scopo di risvegliare neo dal sonno in cui le macchine lo tengono nella realtà.
Viene proposta la figura di J. Connor come hacker: mah.. abbastanza opinabile a dire il vero, tant'è che nonostante mandi indietro nel tempo un cborg riprogrammato per salvarsi la vita ed evitare la guerra il suo scopo fallisce miseramente. Il che va anche a nostro discapito dato che ci ritroviamo per le mani un film infimo come Terminator 3 [inevitabile, dopo 2 capolavori come il primo e il secondo] |
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Ospite
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Inviato: 16 Dic 2003 02:26 Oggetto: Bah |
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Ma la conclusione qual è? Che Connor è un buon esempio di hacker perchè fa un buon uso della teconologia? Mah.
L'hacker dovrebbe indicare chi fa un uso diverso della tecnologia, diverso da ciò per cui è stata concepita. Non so, John Connor come hacker mi sembra una figura un po' zoppicante. Inoltre non mi pare che nel film si dica che è Connor a riprogrammarlo, piuttosto che lui ha dato l'ordine, o cmq ha solo avuto l'idea. Ma materialmente è stato qualcun altro a farlo.. |
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Michele Bottari Ospite
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Inviato: 16 Dic 2003 10:51 Oggetto: Re: Precisazioni |
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>Ma quali pastiglie? Ma che film ha visto l'autore? Neo vendeva qualcosa di simile ai minidisc che probabilmente contenevano software copiato...
E' vero: forse le pastiglie le avevo prese io.
Comunque ho corretto. Il senso del discorso non sembra cambiato. Grazie per la segnalazione. |
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Sverx Ospite
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Inviato: 16 Dic 2003 11:03 Oggetto: John Connor onesto? |
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Ma non puoi affermare che il John del secondo episodio della saga fosse "diverso" dagli altri e poi -nello stesso articolo- citare il momento in cui svuota un bancomat (commentando qualcosa tipo: "soldi facili!"...) |
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Michele Bottari Ospite
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Inviato: 17 Dic 2003 11:11 Oggetto: Commenti |
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Questo mi piace dei lettori di ZeusNews: una piccola distrazione, e ti bacchettano le mani.
Anonimo mi rimbrotta sui minidisc, ed arriva addirittura ad insinuare l'idea che J. Connor non sia l'autore materiale della riprogrammazione del T-800.
"L'olimpico" Sverx ne ricorda un peccato di gioventu' ("soldi facili" al bancomat), che lo renderebbe non diverso dagli altri hacker del cinema. Io ritengo che comunque J.C. non sia assimilabile ad un pirata informatico.
Ma il punto non e' questo. Io vorrei sapere come li guardate i film. Con la moviola, fotogramma per fotogramma? |
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Cheope Ospite
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Inviato: 18 Dic 2003 03:38 Oggetto: Analisi da analisi :o) |
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Concordo sul fatto che John Connor il più convincente degli eroi che ci vengono propinati ultimamente.
Non so perchè ma è quello più "genuino", meno implicato in fregnacce filosofiche cyberpunk, William Gibson, Orwell e altre amenità rimescolate e rimostrate ogni volta in tutte le salse.
Ma non concordo sul fatto che non abbia anche lui un passato da cracker...
O che lui sia assimilabile ad un hacker...
Credo che tutti si ricordino bene la scena, solo accennata nell'articolo, ripresa anche da Sverx, (e già allora ci sapeva fare con le macchine tipo bancomat o antifurti), di Terminator II in cui John ragazzino preleva soldi a sbafo da uno sportello bancomat grazie ad una specie di portatile. Dopo quella scena arrivano i due Terminator che danno vita al celebre inseguimento.
Non credo che l'intento immediato di quella parentesi sia stato quello di far capire che John "padroneggia la tecnologia del nemico".
Non ditemi che in quelle prime battute (con i Guns n'Roses in sottofondo a celebrare), John vi sembra
l'erore tutto positivo. Io trovo che sia senza dubbio l'identikit del teppistello di strada, l'incarnazione della (non)etica cracker, quella dei "soldi facili" come li chiama lui.
Ma non c'è niente di male in questo, anzi.
Quella del personaggio da un passato non proprio cristallino è una costante narrativa che non è stata inventata da chissà quale capolavoro cyberpunk, ma dalle favole, quei racconti millenari dove c'è l'irriducibile lotta tra il bene e il male...
Nell'articolo mi sembra di capire che questo concetto è visto negativamente, almeno quanto negativamente si vedono i cracker. Ma in tutte le favole, il protagonista, prima di poter sconfiggere il nemico, deve subire una specie di processo catartico per prendere consapevolezza e sicurezza di sè e delle sue armi.
Non è solo una moda quella di mettere lì eroi dal dubbio passato. E' un topos letterario.
Il fatto che l'eroe non sia l'incarnazione del Bene con la B maiuscola fin dall'inizio enfatizza il cambiamento, la crescita: ai nostri occhi l'eroe che dal quasi-male arriva al molto-bene fa più strada di un eroe che dal bene arriva al molto-bene. Questa imperfezione iniziale del futuro eroe lo rende più "umano", e quindi è più facile per noi comuni mortali, che guardiamo il film o leggiamo il racconto, identificarci con lui, vedere quel personaggio più simile a noi e quindi amarlo, ammirarlo.
Anche John Connor ha un tipico passato da cracker. E tutto quello che fa dopo è una tipica redenzione, tipica delle sceneggiature più classiche e straviste.
Ma nel John adulto, non vedo lo stupore, il sentore, la fiducia nel progresso di The Mentor... Anche perchè, come dice Michele, non è che lui si faccia vedere spesso...
Jonh non vuole scoprire niente di nuovo, perchè non ne ha bisogno, sa già qual è il suo destino, fin dalla nascita. E' Sarah a raccontargli cose che lui non ha ancora fatto. E lui va incontro al suo destino.
Secondo me John non è un hacker... E' un fatalista....
Forse la mia analisi del film è troppo scientifica, forse guardo i film con la "moviola" o con lo sguardo di chi non pensa solo alla storia, ma anche al dietro le quinte...
[impossibile nascondere che so recitare a memoria ogni singola battuta di Guerre Stellari, Episodi IV, V, VI e di Alien I, II, III il quarto non mi è piaciuto]
Certo è che, Michele, a toccare un mostro sacro come Terminator, è ovvio che gli appassionati saltano sulla sedia ad ogni imprecisione!!! |
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