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Nel dramma Almaviva la tragedia della povertà italiana
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Zeus News
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MessaggioInviato: 24 Dic 2016 14:30    Oggetto: Nel dramma Almaviva la tragedia della povertà italiana Rispondi citando

Leggi l'articolo Nel dramma Almaviva la tragedia della povertà italiana
I lavoratori respingono l'accordo che proponeva stipendi inferiori all'indennità di disoccupazione. Saranno licenziati.


 

 

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{tozer}
Ospite





MessaggioInviato: 24 Dic 2016 15:53    Oggetto: Rispondi citando

Almaviva, un nome assolutamente fuori luogo per questa azienda, ha fatto dello sfruttamento dei lavoratori, fin dagli inizi, il suo business.
Con la complicità della politica, che ha fatto finta di niente per anni.
Sull'altro versante, c'è anche da dire che lo stato italiano, ormai una palla al piede di tutti i cittadini, preleva dal lavoro dipendente anche più del 100 percento dello stipendio, di fatto raddoppiando il carico per i datori di lavoro.
Che in epoca di crisi si trovano in difficoltà anche a licenziare, fra buonuscita, costi di licenziamento e TFR, e non sanno più dove sbattere la testa.
Pensare che gli svizzeri tassano il lavoro al 15 percento.
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{miricae}
Ospite





MessaggioInviato: 24 Dic 2016 16:16    Oggetto: Rispondi citando

Caro Tolardo, crisi e ammortizzatori sociali.
Crisi, significa che le aziende lavorano poco e assumono di meno o niente del tutto.
Ammortizzatori sociali, significa che le aziende pagano un fee alle persone, per non lavorare.
C'è una drammatica incongruenza, che diventa ancora più drammatica per le piccole aziende, e provoca il rifiuto all'assunzione di nuove persone.
Per quanto il datore di lavoro possa essere addirittura un filantropo, un'azienda è un ente economico e viene trattata così anche dallo Stato.
In caso di crisi, come ora, non è che lo Stato dice all'azienda: poverini, per un po' non vi tasso così potete andare avanti senza licenziare.
Al contrario: basta un niente e questo mostro senza cuore (e senza cervello) si scaglia con violenza contro le aziende che non ce la fanno, succhiando il succhiabile, per poi, una volta che l'azienda è moribonda e deve licenziare, riscagliarsi contro i datori di lavoro, colpevoli di ogni nefandezza (cosa che nelle medie/grandi aziende è possibile più che nelle piccole, in effetti).
Diceva Keynes, semplificando, che il mercato ha fisiologicamente dei periodi favorevoli e dei periodi sfavorevoli, è normale, e bisogna tassare di più nei periodi favorevoli per accantonare risorse, e tassare di meno, fare grandi opere pubbliche, e diminuire la lotta all'evasione fiscale (la gente deve prima vivere, per poi pagare le tasse), nei periodi meno favorevoli.
Niente di questo è mai stato fatto, in questa repubblica delle banane, anzi, si sta facendo l'esatto opposto.
Di una goccia in questo mare ne parla lei nell'articolo, ma le conseguenze della stoltezza politica italiana dureranno ancora decenni, mi creda.
E le pagheranno i cittadini, che d'altra parte hanno votato gli stolti che li hanno guidati alla rovina.
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 25 Dic 2016 15:16    Oggetto: Rispondi citando

Queste aziende hanno il solo scopo di spremere i disperati all'osso, e magari facendo le famose telefonate promozionali che tutti odiano. Dispiace per chi perde il lavoro, ma è meglio che chiudano. Anzi sarebbe meglio vietare le telepromozioni tout court.
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babbo
Mortale devoto
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MessaggioInviato: 26 Dic 2016 08:41    Oggetto: Rispondi citando

Almaviva, indipendentemente dal mercato, se una commessa a queste Società è Italiana, devono usare personale Italiano almeno in percentuale.

Inoltre il massimo ribasso, le aziende accettano tutto per vincerle queste commesse, se nessuno risponderebbe perchè non ce guadagno con personale Italiano, loro lo sanno, le aziende committenti sarebbero costrette ad accettare prezzi di mercato.

con andare del tempo, alla fine saranno gli operatori a dover pagare le società per poter lavorare.

ma questo in tutti i settori.

Ciao
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{Alan}
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MessaggioInviato: 26 Dic 2016 21:27    Oggetto: Rispondi citando

Secondo me, piuttosto che andare in disoccupazione era meglio accettare uno stipendio più basso e poi cercare un altro posto di lavoro... Nei periodi di crisi bisogna fare anche dei sacrifici, non continuare ad utilizzare gli amortizzatori sociali per fare un bel niente e vivere alle spalle degli altri. prima o dopo il mucchio si smucchia.
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Maary79
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MessaggioInviato: 27 Dic 2016 13:22    Oggetto: Rispondi citando

@Alan

Avevano già accettato una riduzione del loro salario, in cambio la promessa di non licenziare. Dopo alcuni mesi, l'azienda voleva di nuovo licenziare, e allora pronta un'altra proposta di diminuire gli stipendi. Fino a quando andranno avanti così?

Almeno una volta, con Fiat, lo stato apriva il portafoglio...ora lo devono aprire i lavoratori.

Poi se ti informi un attimo leggerai che ci sono anche molti interinali, assunti a tempo determinato, senza alcun diritto, con dei contratti part-time da 600 euro al mese (compresi orari festivi e serali), alcuni con un secondo lavoro, quanto dovrebbero decurtarsi ancora da quel misero stipendio?

Perchè non si parla di ridurre le tasse alle aziende piuttosto? O mettere una regola per queste commesse/appalti, in modo che un'azienda vinca SOLO in determinate condizioni?
Anche nel caso che concorrano aziende straniere?

Il fatto è che va cambiato tutto il sistema lavoro, e anche il sistema degli ammortizzatori sociali, che vanno estesi a tutti, il lavoro se non permette la sopravvivenza va integrato da un sussidio, chiamatelo anche reddito minimo o di cittadinanza, ma qualcosa del genere ci vorrebbe.
E se pensate che poi queste persone vivrebbero alle spalle degli altri senza lavorare, pensate subito dopo se capitasse a voi, di trovarvi in certe situazioni.

{utente anonimo} ha scritto:
Queste aziende hanno il solo scopo di spremere i disperati all'osso, e magari facendo le famose telefonate promozionali che tutti odiano. Dispiace per chi perde il lavoro, ma è meglio che chiudano. Anzi sarebbe meglio vietare le telepromozioni tout court.


Il fatto è che non chiuderanno mai, l'operatore che ti scassa la sera, mentre mangi, magari sarà albanese o rumeno, ma ti scasserà in ugual modo.
E poi, io mi sono anche rotta di fare lo spelling all'operatore dell'est, che quando chiamo io fatica a capire ciò che dico.
Io ho fatto proprio caso che quando chiamo io mi rispondono dall'est, quando chiamano loro, per offrirmi questo o quello sono italiani, magari pagati a cottimo, senza alcun fisso mensile.
Questo lo odio di più di ciò che sono costretti ad offrirmi.
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Gladiator
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MessaggioInviato: 27 Dic 2016 15:43    Oggetto: Rispondi citando

@Maary79

Certo con FIAT lo stato apriva il portafogli e lo ha aperto talmente tante volte che una buona fetta dei debiti che lo stato ha oggi derivano anche da quello e la FIAT, per ringraziare, se n'è andata all'estero lasciando comunque a casa una buona parte dei lavoratori che erano stati tante volte salvati dalle aperture di portafoglio dello stato e pagando pure meno tasse in Italia.

Personalmente ritengo che la tassazione delle aziende in Italia sia esagerata e sia soprattutto esagerato quanto una aziende deve sborsare per un lavoratore a fronte di quanto il lavoratore porta poi a casa, ritengo che ridurre la tassazione alle aziende sia doveroso ma per farlo è necessario prima combattere l'evasione fiscale, la corruzione ed il sommerso in modo da avere risorse da destinare a detta detassazione.

Temo però che un'azione di questo tipo ucciderebbe il malato prima di potergli somministrare la cura successiva quindi sono oramai giunto alla conclusione che questo paese, ad ogni giorno che passa, si allontana sempre di più dal suo futuro... Crying or Very sad

In quanto alle offerte, a me gli operatori Vodafone già da almeno un mese mi chiamano sempre da Tirana per proporre le loro offerte.
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Maary79
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MessaggioInviato: 29 Dic 2016 16:35    Oggetto: Rispondi citando

Si, è vero che lo Stato ha sbagliato con la Fiat, perchè non è riuscito a far si che l'azienda rimanesse in Italia come lo era prima, lo Stato doveva appropriarsi di Fiat, e per ridarla indietro ai legittimi proprietari, questi avrebbero dovuto pagare il prezzo di tutti gli incentivi ricevuti e con l'interesse.

Lo Stato ha fatto bene a cercare di salvare il lavoro, ma doveva aspettarsela, questi farabutti non guardano in faccia nessuno, poi se hanno la legge dalla loro parte, il gioco è fatto.
E' così che farei con Almaviva e qualsiasi altra azienda che voglia chiudere, tagliare, per portare il lavoro fuori.
Altrimenti vai, ma il tuo prodotto o servizio non lo vendi in Italia.

La globalizzazione continuerà a fallire finchè non ci saranno pari stipendi e pari regole per tutti gli stati, sia per gli UE sia per i paesi emergenti.
Cosa impossibile certo, ed è per questo che servono norme nazionali che limitino questi fenomeni oltre che ad un abbassamento delle tasse per le aziende, e una lotta concreta all'evasione fiscale.
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MessaggioInviato: 29 Dic 2016 17:06    Oggetto: Rispondi citando

@Maary79

Lo stato, con FIAT, non poteva agire diversamente da come ha agito infatti il ricatto era o ci dai i soldi che ti chiediamo - a piangere e senza contropartite - altrimenti chiudiamo e tutti gli operai e impiegati vanno a casa.
E le leggi che avrebbero dovuto governare questi aspetti erano state promulgate da politici compiacenti e asserviti agli Agnelli e, quindi, non avrebbero mai potuto tutelare lo stato ed i cittadini.

Il problema in questo paese - ma anche nel mondo - è che finché le leggi le fanno politici graditi e compiacenti a capitalisti, lobbies e multinazionali non ne verrà mai fuori nulla di buono per operai e impiegati e per la maggior parte delle persone.

In quanto alla globalizzazione non sta affatto fallendo il suo obiettivo di ribassare stipendi, aspettative e pretese delle classi medie e operaie del mondo occidentale e industrializzato degli anni di fine del secolo scorso anzi, lo sta portando avanti in modo egregio senza nemmeno dover concedere troppo ai lavoratori dell'Est Europa o dell'India e della Cina ecc. che servono come termine di paragone per il ribasso suddetto.
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Maary79
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MessaggioInviato: 29 Dic 2016 20:02    Oggetto: Rispondi citando

Dunque dici che non c'è niente da fare? Che è questo il risultato che si erano programmati fin dall'inizio? Politici, lobbisti e compagnia bella?
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MessaggioInviato: 29 Dic 2016 20:48    Oggetto: Rispondi citando

Che questo siano ciò che hanno programmato fin dall'inizio, probabilmente con qualche aggiustamento lungo il percorso, sono abbastanza convinto.

Se ci sia o meno qualcosa da fare, pur essendo pessimista sulle possibilità di fare qualcosa e di avere successo, credo che sia ancora possibile, ad esempio guarda qui: link
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Maary79
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MessaggioInviato: 30 Dic 2016 19:51    Oggetto: Rispondi citando

Si, conosco, sono inscritta li e pure su change.org, ogni tanto firmo e inoltro qualche petizione ad amici o colleghi.
Non firma praticamente nessuno. Sebbene inoltri cose che sarebbero importanti per tutti.
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MessaggioInviato: 02 Gen 2017 13:49    Oggetto: Rispondi citando

Gladiator ha scritto:
In quanto alla globalizzazione non sta affatto fallendo il suo obiettivo di ribassare stipendi, aspettative e pretese delle classi medie e operaie del mondo occidentale e industrializzato degli anni di fine del secolo scorso anzi, lo sta portando avanti in modo egregio senza nemmeno dover concedere troppo ai lavoratori dell'Est Europa o dell'India e della Cina ecc. che servono come termine di paragone per il ribasso suddetto.

Esatto.
L'obiettivo della globalizzazione era proprio questo: dare la più completa libertà di impresa e di movimento dei capitali, oltre i limiti delle legislazioni nazionali di tutela del lavoro e dei lavoratori.
In pratica, il Capitalismo intendeva "disarmare" gli Stati, cioè impedire che l'autorità politica, democraticamente costituita, potesse operare a difesa dei popoli.
Non esistendo validi meccanismi di governance sovranazionali, un mercato globale può aggirare qualsiasi tentativo di porre obiettivi sociali prioritari rispetto alll'unico obiettivo riconosciuto dal capitale: il profitto e quindi la sua crescita, a qualsiasi costo.

In questo è vero che la globalizzazione ha raggiunto completamente (e aggiungo con sconforto, facilmente) il suo obiettivo.

Quello che rimane, come possiamo vedere e continueremo a vedere negli anni a venire, sono solo le macerie dei concetti di Stato, società, diritti civili e del lavoro, primato dell'uomo sul denaro: tutte cose di cui possiamo parlare ma non hanno più rilievo nelle nostre società.

Non ci sono soluzioni: la disoccupazione, il disagio sociale, le differenze di reddito, non faranno altro che crescere, perché altro non possono fare.

La cosa buffa, buffissima, che sarebbe anche comica se non fosse drammatica, è che la maggior parte della popolazione occidentale pur avendo il quadro chirissimo davanti agli occhi, e avendo anche cominciato già da anni a sperimentarne le conseguenze nefaste, ancora non lo capisce e si illude che noi si sia in una crisi congiunturale, che prima o poi passerà...
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{utente anonimo}
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MessaggioInviato: 03 Gen 2017 15:21    Oggetto: Rispondi citando

Propongo come cittadino italiano di riattaccare immediatamente il telefono quando si siamo chiamati da call center che impiegano personale non italiano. Io appena sento una parlata con accento non italiano riattacco. In teoria se tutti lo facessero si renderebbe nullo il lavoro dei call center che impiegano lavoratori non italiani ed inoltre ne si potrebbero evitare le incompresioni che possono accadere se l'intrlocutore del call center è straniero
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fuocogreco
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MessaggioInviato: 05 Gen 2017 02:04    Oggetto: Rispondi citando

@Roberto 1960
Tu dici che non ci sono piu' soluzioni, che la disoccupazione, il disagio sociale , la differenza di reddito aumenteranno . In parte purtroppo ti devo dare ragione. E a quei politici che dicono che c'e' una piccola ripresa lo fanno solo per i comodi loro ( vedere gli ultimi esempi di Berlusconi e di Renzi , eterni ottimisti che fine hanno fatto ).
Io penso che , forse una soluzione esiste anche se e' molto drastica. Una nuova GUERRA MONDIALE che , in qualche modo resetti un po' tutto : l'economia delle multinazionali, le grandi banche internazionali che pensano soltanto ad aumentare sempre piu' il profitto , i politici corrotti e conniventi con questo sistema di cose . Lo so che la mia e' una soluzione estrema ma non ne vedo altre, purtroppo....
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Roberto1960
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MessaggioInviato: 05 Gen 2017 09:51    Oggetto: Rispondi citando

@ fuocogreco
In passato spesso le guerre sono stati conflitti tra le ambizioni di grandi gruppi di potere. In quanto tali i popoli sono stati coinvolti come strumenti e come vittime piuttosto che come fruitori di processi in qualche modo di ricostruzione.
Raramente si è trattato di processi rivoluzionari che hanno realizzato quello che tu spereresti, ovvero un "reset" delle società, economico e civile.

E comunque gli armamenti nucleari hanno reso le guerre mondiali inconcepibili, in quanto troppo distruttive.
Tant'è che dai pochi grandi conflitti globali del secolo scorso si è passati alle numerose geurriglie locali.
Il tutto naturalmente per preservare lo "strumento guerra" come perfetto mezzo di business per il Potere.

Quindi la soluzione guerra oggi è improponibile.
Ha ragione Einstein, non sapremmo come andrebbe a finire una eventuale terza guerra mondiale, l'unica cosa sicura è che la quarta sarebbe combattuta con le clave, e non è certo questo il futuro che vogliamo prospettare ai nostri figli e nipoti.

In realtà l'unica forma plausibile di "reset", come lo chiami tu (ho capito benissimo cosa intendi e concordo), consisterebbe in una vera e propria rivoluzione sociale, non necessariamente violenta, che riporti l'uomo e il suo benessere al centro dei programmi politici ed economici.
Purtroppo tutto ciò poggia su un assunto che è evidentemente utopico: che larghi strati di popolazione prendano consapevolezza di come realmente funziona il mondo e che poi impongano classi dirigenti totalmente differenti da quelle attuali.

Assurdo, no?
Guarda cos'è successo alle ultime elezioni presidenziali americane: un multimilionario eletto a presidente, l'esatto contrario di quello che sarebbe dovuto succedere (e dall'altra parte non c'era di meglio...)
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MessaggioInviato: 06 Gen 2017 00:37    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
Ha ragione Einstein, non sapremmo come andrebbe a finire una eventuale terza guerra mondiale, l'unica cosa sicura è che la quarta sarebbe combattuta con le clave, e non è certo questo il futuro che vogliamo prospettare ai nostri figli e nipoti.


Beh, saro' troppo pessimista e negativo ma penso proprio che andando avanti di questo passo tra magari venti, trenta o quarant'anni la guerra sara' combattuta proprio con le clave .
Purtroppo questo certamente non e' quello che spero ma e' quello che temo . E sarebbe veramente un gran bel reset .

Roberto1960 ha scritto:
In realtà l'unica forma plausibile di "reset", come lo chiami tu (ho capito benissimo cosa intendi e concordo), consisterebbe in una vera e propria rivoluzione sociale, non necessariamente violenta, che riporti l'uomo e il suo benessere al centro dei programmi politici ed economici.
Purtroppo tutto ciò poggia su un assunto che è evidentemente utopico: che larghi strati di popolazione prendano consapevolezza di come realmente funziona il mondo e che poi impongano classi dirigenti totalmente differenti da quelle attuali.


L'hai detto tu nella tua frase che ( purtroppo aggiungo io ) tutto cio' poggia su un'assunto utopico quindi resta ahime' la mia ipotesi Rolling Eyes Rolling Eyes

P.s. Speriamo comunque che mi sbagli
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MessaggioInviato: 06 Gen 2017 04:00    Oggetto: Rispondi citando

Roberto1960 ha scritto:
Guarda cos'è successo alle ultime elezioni presidenziali americane: un multimilionario eletto a presidente, l'esatto contrario di quello che sarebbe dovuto succedere (e dall'altra parte non c'era di meglio...)

Sì, c'era, inopinabilmente.
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Maary79
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MessaggioInviato: 06 Gen 2017 12:11    Oggetto: Rispondi

fuocogreco ha scritto:

Io penso che , forse una soluzione esiste anche se e' molto drastica. Una nuova GUERRA MONDIALE che , in qualche modo resetti un po' tutto : l'economia delle multinazionali, le grandi banche internazionali che pensano soltanto ad aumentare sempre piu' il profitto , i politici corrotti e conniventi con questo sistema di cose . Lo so che la mia e' una soluzione estrema ma non ne vedo altre, purtroppo....


Un'altra guerra non resetta nulla. E c'è già una guerra in atto volendo...che provoca solo morti in mare, e invasioni di popoli disperati o in cerca di vita migliore (che poi ovviamente non trovano e si arrangiano in modi più o meno legali o vengono sfruttati). Una guerra che provoca morti e caos anche in occidente.

Poi, in occidente (compresa l'Italia) c'è ancora gente che sta bene (che si compra il suv e fa la fila davanti al negozio per il nuovo Apple o Samsung S qualcosa). Poi c'è chi si accontenta, del suo stipendio basso ma sicuro. Come me del resto.
Chi me lo fa fare di rischiare quel poco che ho, e che mi permette di vivere e di togliermi ogni tanto qualche sfizio (tipo una vacanza low cost all'anno, o di cambiare un elettrodomestico che si rompe).

Ora mi dirai...finchè non c'è qualche disperato che ti ammazza per 50 euro...e certo, sono consapevole della povertà di molte persone, ma sembra che una soluzione non ci sia (utopie di Roberto a parte, che si dovrebbe mettere i politica...forse... Wink ).
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