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paolodegregorio Dio minore
Registrato: 13/07/07 12:00 Messaggi: 979
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Inviato: 13 Feb 2017 16:14 Oggetto: cari romani, cari romanisti... |
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- Cari romani, cari romanisti…… -
di Paolo De Gregorio, 13 febbraio 2017
Tutti parlano (ipocritamente) dello Stadio della Roma che la “perfida” Raggi (forse laziale) non vuole far costruire.
I terreni dove dovrebbe sorgere questo impianto (zona Tor di Valle area golenale soggetta ad una possibile esondazione del Tevere) sono stati acquistati dal costruttore Luca Parnasi con la società Eurnova. Due banche straniere (Rothschild e Goldman Sachs) cercano i fondi necessari per la realizzazione dell’opera. Alla fine lo stadio sarà di proprietà di una società (Stadio TDV srl) di Parnasi e del magnate James Pallotta e sarà affittato alla AS Roma.
Altro che stadio della Roma!
E dietro questa questione dello stadio si cela una cementificazione da un milione di metri cubi, al cui finanziamento è interessata la Banca Unicredit, che avanza dal Parnasi un prestito da 450 milioni di euro (fonte il Sole 24 ore) che intenderebbe recuperare con questa operazione.
La società sportiva Roma non ha alcun bisogno di uno stadio diverso dall’Olimpico che comunque non sarebbe nella sua piena proprietà.
Se il suo bilancio glielo consente, potrebbe finanziare delle scuole calcio in ogni grande quartiere romano con direttori sportivi i suoi ex calciatori (Totti e Conti in testa), al fine di sostituire progressivamente tutti gli stranieri con calciatori nati e formati nella capitale, che avrebbero sicuramente quel quid in più in termini di agonismo e senso di appartenenza ad una squadra che ti ha allevato fin da piccolo, ti ha formato tecnicamente, ti ha sostenuto economicamente, ti ha offerto il rapporto con ex grandi campioni.
Di questo ha bisogno la Roma Calcio e di questo hanno bisogno i giovani romani che vogliono emergere nello sport preferito dagli italiani, e sarebbe una gran soddisfazione produrre in casa ciò che gli altri sono costretti a comprare all’estero, dove vince solo chi ha più denaro e ti ritrovi a tifare per una Spa (società per azioni), oggi italiana, ma domani cinese o americana.
Tutte le squadre di calcio dovrebbero tornare ad essere di nuovo delle “società sportive”, finirla con il mercato della carne da pallone e presentarsi in campo con gli atleti forgiati nelle proprie scuole di calcio. Così dovrebbe funzionare lo Sport per cui vale la pena tifare e appassionarsi.
Cominciamo da Roma!
Paolo De Gregorio |
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Maary79 Moderatrice Sistemi Operativi e Software
Registrato: 08/02/12 12:23 Messaggi: 12224
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Inviato: 14 Feb 2017 15:36 Oggetto: |
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Per me possono andare a quel paese stadi e calciatori.
Però... Visto che non se ne può fare senza...
Perché non privatizzano gli stadi a questo punto?
Se li costruiscono dove vogliono, con i soldi degli imprenditori (o banche), pagano poi le tasse al comune e allo Stato e siamo tutti contenti.
Si dovrebbe pensare di più ai romani, ai disservizi, alla povertà, precarietà lavorativa, alla delinquenza. |
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