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[merlin]

Feci il primo tema sull'europa unita in terza elementare; quindi un bel po' di anni prima che si arrivasse al Trattato di cui ora si commemora il tramonto definitivo; checché ne dicano i soliti rivenduglioli di scampoli scritti. Me lo ricordo perché (ovviamente) me lo fecero i miei genitori, che probabilmente di Europeismo ne sapevano quanto me, occupati com'erano a campare la vita e i compiti di scuola non me li facevano mai; mentre invece mi facevano ripetere sempre le lezioni per l'indomani. Ma questo è un dettaglio, relativo a un comportamento dimenticato, più che desueto.
Ho detto tramonto definitivo perché le "due velocità" contraddicono in spirito, termini ed in pratica quella che fu l'idea stessa di una Europa Unita; amche al di là e al di sopra dei "trattati". Del resto, che viaggiassimo da tempo sul treno delle finzioni è certificato dal fato, ad esempio, che la Germania a suo tempo si avvantaggiò di aiuti e chiusure d'occhi e d'orecchie in materia di economie fiannziarie e di mercato; per negare poi le medesime cose, in nisura assai più ridotta, ai "paesi del profondo sud" europero con la scusa che non ne avevano fatto richiesta a tempo debito.

[matteo251]

Anche io feci il tema. Mi piacque. Ma la realtà odierna è diversa.
E' l'Europa delle banche, più che degli Stati. Perdere la sovranità monetaria è un grosso danno, perchè paghiamo gli interessi fuori dello Stato. E poi perchè gli Stati hanno esigenze e abitudini economiche diverse.
Già in Italia lo stesso stipendio di un impiegato ha un valore diverso fra Nord e Sud.
Infine si è aggiunta altra burocrazia inutile a quella che già siamo capaci a creare da soli.
Mi aspettavo qualcosa di meglio.

[Maary79]

Anch'io non l'avrei mai pensata in questo modo...tra Europa e globalizzazione. Gli interessi sono solo di banche e potenti.

[{sistema}]

Mi chiedo dove sia il "dolce" del compleanno per noi italiani.
Da quando alcuni politici stolti ci hanno proiettati in europa molto prima che fossimo pronti, ogni cosa è andata male e versiamo in una crisi senza precedenti, escludendo le guerre, con un impoverimento generalizzato e l'afflusso gigantesco di nullatenenti che ci impoveriranno ulteriormente, per non parlare della delinquenza (anche se forse, fra 30 anni andrà meglio, quando molti di noi saranno morti o in pensione, avendo vissuto una vita da schifo).
Ma è vero, politici stolti sono figli di un popolo stolto, ovviamente, e questo è quello che ci meritiamo collettivamente.
Tanti auguri.