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immigrazione o invasione pilotata?
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
Dio minore


Registrato: 13/07/07 12:00
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MessaggioInviato: 30 Apr 2017 17:12    Oggetto: immigrazione o invasione pilotata? Rispondi citando

- Immigrazione o invasione pilotata? -
di Paolo De Gregorio, 30 aprile 2017

Credo che molti fenomeni storici abbiano un loro “contrappasso” o forse una “nemesi” (vendetta della storia), e oggi ci troviamo a subire una vera e propria invasione, dopo avere per secoli invaso altri paesi, spogliandoli di ricchezze e materie prime, schiavizzandoli, distruggendo identità culturali, imponendo una nuova religione, mascherando questo orrendo colonialismo con fasulle motivazioni di portare la civiltà e migliorare la vita delle popolazioni invase.
Anche allora un aiuto decisivo alla più sporca pagina della Storia (e parliamo solo dal 1500 in poi) venne offerto dalla Chiesa cattolica che, con le buone o con le cattive, si inserì in questo percorso di sradicamento, dando un contributo decisivo al disegno imperialista che la sola forza militare non avrebbe raggiunto.

Oggi, sempre con l’appoggio della religione, quella islamica, si pianifica una invasione dell’Europa, sostenuta economicamente e politicamente da stati come l’Arabia Saudita e da vari emiri del Medioriente, da personaggi come Soros, dal sultano turco Erdogan che, apertamente, invita i 5 milioni di turchi già presenti in Germania a fare almeno 5 figli a testa, operazione che ha già ottenuto uno spostamento a destra di alcuni stati dell’Europa basato sul disastro che provoca questa invasione.
Non solo, ma la prova provata che c’è dietro un disegno di destabilizzazione dell’Europa, è l’azione di gruppi terroristi, che si muovono come pesci nel mare nelle grandi comunità islamiche ormai presenti dappertutto, con persone nate addirittura in Europa e radicalizzate in ambienti islamici occidentali.

Certamente questo disegno esiste ed è stato indotto anche dalla destabilizzazione del Medioriente, con la guerra per procura fatta fare dagli Usa a Saddam Hussein contro l’Iran, seguita dalle guerre del Golfo, accompagnate dall’invasione dell’Afghanistan, dalla schiacciante superiorità militare di Israele contro il popolo palestinese che rivendica il diritto ad avere uno Stato, dall’appoggio dell’Occidente in Siria a ribelli contro il presidente Assad, fino al ruolo destabilizzatore in Libia, e in Egitto appoggiando un colpo di stato militare contro un fronte islamico regolarmente eletto.
A fronte di una situazione in cui sul campo è impossibile contrastare la superiorità militare occidentale e israeliana, la parte più radicale dell’Islam ha concepito una strategia di medio e lungo termine di invasione dell’Europa, che si sposa con ambienti europei di estrema destra che crescono ogni volta che vi è uno sbarco di (falsi) profughi o un attentato terroristico.

Le anime belle e un po’ farlocche che parlano di accoglienza infinita ed operano nella direzione di una integrazione in una economia che è già piena di disoccupati, è il più grande problema che ci troviamo di fronte, perché, se non si capisce la strategia che c’è dietro gli sbarchi, non si può attivare nessuna strategia di contrasto.
Allargando un po’ lo sguardo sul fenomeno dei cosiddetti “migranti”, e in particolare su quelli provenienti dall’Africa, la loro emigrazione in massa verso l’Europa non produce nessuna diminuzione della popolazione di questo continente, anzi si è passati da cento milioni di africani nei primi del ‘900 al miliardo attuale, aumento più pronunciato proprio in questi anni di massiccia emigrazione verso l’Europa, il che dovrebbe far concludere, a persone raziocinanti, che i problemi di sovrappopolazione di questa portata non si risolvono con “l’accoglienza”.

Le prime mosse per incominciare a cambiare i rapporti con il mondo islamico sono la fine della presenza militare degli USA e della Nato e lasciare spazio alla diplomazia senza flotte e portaerei all’orizzonte, uno stato ai palestinesi, l’abbandono dell’Afghanistan, la fine delle forniture di armi a minoranze e smetterla di acuire i già cattivi rapporti tra sunniti e sciiti che generano continue stragi e violenze di ogni tipo.

L’Islam, come tutte le religioni, è destinato a indebolirsi ed a scomparire, perché le religioni, soprattutto quando diventano teocrazie, fanno dei disastri e impongono sacrifici ed infelicità incompatibili con la natura umana, soprattutto alla parte più debole, le donne, che essendo le più colpite sono quelle che hanno più interesse a cambiare usi e costumi imposti dalla religione.
Questa potenzialità di cambiamento e di abbandono dei precetti islamici si è già manifestata in Iran dove la guida suprema, Ali Khamanei, aveva chiesto alle donne iraniane di fare più figli per la grandezza della nazione, e le donne hanno risposto sposandosi di meno e facendo meno figli.

L’abbandono della religione è il presupposto di qualunque progresso sociale a cominciare dalla prima libertà per una donna che è quella di decidere se e quando fare figli usando la contraccezione. Nella cattolicissima Italia le donne non si filano per nulla gli anatemi preteschi sulla famiglia, e la loro emancipazione ha contagiato tutta la società, lasciando la religione nella marginalità e nell’impotenza e imponendo quella “crescita zero” (due figli a coppia) che sarà la salvezza del pianeta.
Le donne islamiche devono compiere questo cammino, possibilmente aiutate dalle donne europee che inventeranno mille modi per far penetrare idee e contraccettivi, ogni attività di aiuto all’immigrazione deve essere interrotta e la responsabilità di chi impedisce la contraccezione, mantiene le persone nella ignoranza, nella infelicità, nella paura, deve risultare evidente e innescare quel processo di laicizzazione e progresso di cui le religioni tutte sono le più acerrime nemiche.
Paolo De Gregorio
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Maary79
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MessaggioInviato: 02 Mag 2017 11:14    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Le prime mosse per incominciare a cambiare i rapporti con il mondo islamico sono la fine della presenza militare degli USA e della Nato e lasciare spazio alla diplomazia senza flotte e portaerei all’orizzonte, uno stato ai palestinesi, l’abbandono dell’Afghanistan, la fine delle forniture di armi a minoranze e smetterla di acuire i già cattivi rapporti tra sunniti e sciiti che generano continue stragi e violenze di ogni tipo.


Tutto condivisibile quello che hai scritto, e per come la vedo io si potrebbe benissimo lasciarli nel loro brodo, ma sei sicuro che poi gli sbarchi diminuirebbero?
Non credo. E anche se quei popoli cominciassero ora a "svegliarsi", quanti anni ci vorrebbero per arrivare al risultato che dici tu? 50 anni non basterebbero.
Per non contare che gli sbarchi provengono da tutta l'Africa e non solo dal medio oriente.
In quei paesi ci saranno sempre guerre e guerriglie interne.
Stavano bene colonizzati. Questa è la dura realtà che i benpensanti non accettano.
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R16
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MessaggioInviato: 02 Mag 2017 19:44    Oggetto: Rispondi

@paolodegregorio
Madonna.......sempre le solite idee bellissime, ma irrealizzabili....Confused
Ma quand'è che fai delle proposte serie e, sopratutto fattibili? Rolling Eyes
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