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Se entri nel teletrasporto, quello che ne esce sei tu o è una copia?
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 18 Mag 2020 10:00    Oggetto: Se entri nel teletrasporto, quello che ne esce sei tu o è una copia? Rispondi citando

Leggi l'articolo Se entri nel teletrasporto, quello che ne esce sei tu o è una copia?
... e tu sei morto disintegrato? Storie di Scienza.


 

 

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algi
Semidio
Semidio


Registrato: 08/03/12 18:02
Messaggi: 298

MessaggioInviato: 18 Mag 2020 10:29    Oggetto: Rispondi citando

Tutto bello,tutto vero.Tutto vecchio e poi tutto rinnovato.Salvo...i 'se' Wink...
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{Ruzzolo}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Mag 2020 14:25    Oggetto: Rispondi citando

Non sapevo della Nave di Plutarco - bellissima similitudine.
Io avevo immaginato una storia simile, immaginate in un futuro molto remoto, dove il trapianto di organi e' fatto automaticamente da macchine e gli arti artificiali sono migliori di quelli biologici: qualcuno potrebbe pezzo per pezzo cambiarsi completamente. Dove e' il limite oltre il quale non sei piu' umano e diventi una macchina? e' un limite "di quantita di pezzi?" non ha senso. E' un limite di qualita' dei pezzi? nemmeno; allora un computer senziente ... potrebbe essere spento senza rimorsi? e quanti anni mancano alla creazione del primo computer senziente o del primo ex-umano?
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{sofia}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Mag 2020 14:57    Oggetto: Rispondi citando

Non puoi fare nessuna "altra precisazione per spiritualisti e religiosi", perché creeresti un paradosso nel quale neghi una delle variabili dell'equazione che tu stesso hai introdotto.
La narrazione stessa dell'articolo presuppone intrinsecamente che ci sia qualcosa di più della mente, in un essere umano.
Solo in questo caso si potrebbe infatti parlare di copia mentre l'originale viene distrutto, altrimenti, se esiste solo la mente, non c'è alcuna copia.
Se copio un file, ogni file è l'originale e il primo file cancellato è cancellato, non muore.
C'è un vizio logico nel discorso, tutto qui, e grazie a questo vizio ci sono e ci saranno infinite discussioni e disquisizioni più o meno filosofiche.
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jack.mauro
Semidio
Semidio


Registrato: 07/02/15 16:44
Messaggi: 465

MessaggioInviato: 18 Mag 2020 16:41    Oggetto: Rispondi citando

{Ruzzolo} ha scritto:
Io avevo immaginato una storia simile, immaginate in un futuro molto remoto, dove il trapianto di organi e' fatto automaticamente da macchine e gli arti artificiali sono migliori di quelli biologici...


Non sei poi così lontano da "l'uomo bicentenario"...

h**ps://it.wikipedia.org/wiki/L%27uomo_bicentenario_(film)
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jack.mauro
Semidio
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Registrato: 07/02/15 16:44
Messaggi: 465

MessaggioInviato: 18 Mag 2020 16:48    Oggetto: Rispondi citando

Paolo Attivissimo ha scritto:
Se entri nel teletrasporto, quello che ne esce sei tu o è una copia?


In Upload, sperando di non fare troppi spoiler, hanno adottato l'espediente contrario a qualsiasi sistema digitale, e cioè è possibile spostare la coscienza su hardisk, ma non copiarla... forse proprio per evitare le cazzate che tutti faremmo tranquillamente se sapessimo di poter ripristinare il backup precedente in caso di problemi...
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francescodue
Dio minore
Dio minore


Registrato: 26/09/08 10:00
Messaggi: 550

MessaggioInviato: 18 Mag 2020 20:31    Oggetto: Rispondi citando

Anche in un romanzo che ho letto anni fa, si era trovato il modo di copiare integralmente la mente in un supporto definito "cervello a microbolle", che veniva poi impiantato in un corpo cibernetico praticamente perfetto.
Era una procedura, nel tempo, diventata standard per tutti quelli che morivano.
Ovviamente, visto che l'originale era morto, non c'era il dubbio di chi fosse quello "vero".
Però era interessante la disquisizione che facevano i protagonisti, prima e dopo la transizione. Sostanzialmente si sentivano secondi umani: cioè arrivati dopo ma con tutte le problematiche di relazione che avevano anche prima.
E, naturalmente, cominciavano ad analizzare il problema tra umani biologici (quindi mortali) e umani cibernetici (tendenzialmente immortali).
Ultimo appunto: la procedura sembrava non funzionare correttamente con cervelli troppo giovani.
In pratica, prima di trasmigrare in un nuovo corpo, godetevi la vita presente.
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{Marco}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Mag 2020 21:46    Oggetto: Rispondi citando

Risposta ben diversa in Altered Carbon (Netflix). Non è proprio teletrasporto, più vicino a Upload, consigliato se non vi disturba troppa violenza :-)
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{aldo}
Ospite





MessaggioInviato: 18 Mag 2020 22:09    Oggetto: Rispondi citando

Ieri c'era "il sesto giorno" in tv
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colemar
Semidio
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Registrato: 17/08/10 23:44
Messaggi: 447

MessaggioInviato: 19 Mag 2020 00:56    Oggetto: Rispondi citando

"Continuità soggettiva dell'esistenza".

Mi piace, in tre parole c'é una potente sintesi della questione.
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uomoselvatico70
Eroe in grazia degli dei
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Messaggi: 183

MessaggioInviato: 19 Mag 2020 02:47    Oggetto: Rispondi citando

Tra l'altro dall'infanzia alla tomba sostituiamo tutte le nostre cellule non so quante decine di volte, ragion per cui siamo già le copie, delle copie, delle copie di quel che eravamo 30-40 anni fa.
Oggi per dire sono andato lavorare in giardino e sono a pezzi...
Quando lo facevo a 20 anni, manco sudavo.
Ragazzi, non sono più quello di una volta...


Sad Crying or Very sad
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gomez
Dio maturo
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Registrato: 28/06/05 10:26
Messaggi: 2105
Residenza: Provincia di Torino

MessaggioInviato: 19 Mag 2020 04:04    Oggetto: Rispondi citando

Zeus News ha scritto:
Se entri nel teletrasporto, quello che ne esce sei tu o è una copia?

Ma soprattutto, quando ti svegli al mattino sei sempre tu o credi solamente di esserlo? Be', da veramente da pensare.

Della la Nave di Plutarco non sentivo parlare dai tempi del ginnasio... da qualche parte devo ancora avere i testi dell'epoca, devo andare a cercare quelli di filosofia.
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{conan}
Ospite





MessaggioInviato: 19 Mag 2020 07:30    Oggetto: Rispondi citando

Sarebbe una vera e propria 'reincarnazione artificiale'. Ma la credo impossibile.
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wallyweek
Mortale adepto
Mortale adepto


Registrato: 17/12/07 10:06
Messaggi: 33

MessaggioInviato: 19 Mag 2020 08:48    Oggetto: Rispondi citando

Articolo davvero interessante, penso che guarderò la serie (o almeno i primi episodi).

Il tema tuttavia non è proprio una novità assoluta, lo spunto è lo stesso del romanzo breve "Furto di identità" di Robert J. Sawyer, un poliziesco fantascientifico di cui consiglio caldamente la lettura.
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zero
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MessaggioInviato: 19 Mag 2020 10:55    Oggetto: Rispondi citando

Il teletrasporto di singoli fotoni NON e' fantascienza, ma un esperimento realmente eseguito.
Secondo gli scienziati, dato che il fotone di arrivo ha esattamente le stesse caratteristiche di quello di partenza, SONO lo stesso fotone, perche' cio' che definisce il fotone non e' la materia, ma le sue caratteristiche.

Ma per il teletrasporto di persone, la complessita' aumenta in maniera esponenziale.
Scannerizzare tutti i singoli atomi produce una enorme quantita' di informazioni, che devono essere memorizzate da qualche parte. Da qualche parte avevo letto una stima, ed era un numero veramente mostruoso.

Quindi, per qualche secolo, il problema "ma sono veramente io" restera' puramente filosofico.
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SverX
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MessaggioInviato: 19 Mag 2020 11:23    Oggetto: Rispondi citando

provo ad avventurarmi in una dimostrazione Rolling Eyes

una persona ha un incidente e si amputa un braccio. corsa all'ospedale e i medici glielo riattaccano (e immaginiamo un futuro nel quale attraverso chissà quale metodo, il braccio riattaccato funzionerà in tutto e per tutto come prima, e senza cicatrici)

il fatto che la persona sia stata per un (breve) lasso di tempo separata in due parti direi che non ci fa neanche domandare per un istante se la persona risultante dall'unione delle sue due parti sia una persona diversa, no?

e se fossero tre parti? quattro? cinquanta?

quindi secondo me se per un tempo infinitesimale ogni atomo del nostro corpo rimane separato da tutti gli altri per poi ritornare insieme a tutti gli altri esattamente nello stesso modo... beh, avete capito come la penso Smile
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gqn77
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MessaggioInviato: 19 Mag 2020 14:11    Oggetto: Rispondi citando

Lessi tempo fa un racconto di fantascienza dove per mandare su un pianeta lontano una persona essa veniva copiata e inviata come sola informazione per essere poi ricostruita sul posto. Di conseguenza, chi desiderava fare l'esploratore di pianeti aveva una versione di se che rimaneva senza soddisfare il proprio sogno al punto di partenza mentre era la copia a esplorare i pianeti come avrebbe voluto anche l'originale.
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{critico}
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MessaggioInviato: 19 Mag 2020 17:08    Oggetto: Rispondi citando

@ zero
no, i fotoni hanno una massa, seppur minima.
il teletrasporto della massa è assolutamente impossibile, oggi e in futuro, quindi fantascienza.

quello che è stato teletrasportato negli esperimenti, sono SEGNALI privi di massa, come per esempio la polarizzazione di un fotone E NON IL FOTONE.
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francescodue
Dio minore
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Registrato: 26/09/08 10:00
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MessaggioInviato: 19 Mag 2020 20:22    Oggetto: Rispondi citando

Ora che mi ci fate pensare, c'era un romanzo di fantascienza che trattava qualcosa di simile ma contrario.
In pratica era possibile creare dei surrogati, eventualmente limitando i sensi o altre caratteristiche, per poter essere in più posti simultaneamente (o anche per fare esplorazioni pericolose). Tuttavia, e questo era il punto interessante, al termine della missione, ogni surrogato veniva rifuso con l'originale, che quindi assorbiva i ricordi di tutte le sue copie. Senza farsi problemi di chi fosse l'originale.
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silver57
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MessaggioInviato: 19 Mag 2020 21:16    Oggetto: Rispondi

La prima volta che mi sono scontrato con questo dubbio amletico è stato durante la lettura dell'appassionante "L'io della mente" di Dennett e Hofstadter in cui i due filosofi si interrogavano sul significato di coscienza ed ipotizzavano appunto un sistema di teletrasporto che distruggesse un corpo per ricostruirlo dopo aver inviato le informazioni in un altro luogo.

Il fatto è che noi basiamo tutti i nostri ragionamenti sulla indiscutibile unicità di noi stessi. Siamo costituiti da un HW (il nostro corpo), un SW (la nostra mente), ed un DB (la nostra memoria in cui sono codificate le nostre esperienze) talmente complessi da renderci unici come sono unici, nonostante tutto, anche due gemelli omozigoti.

L'ipotesi del teletrasporto che costruisce una copia identica di noi stessi mette un po' in crisi i nostri ragionamenti basati sostanzialmente sulla nostra unicità. Sarebbe ancora più divertente immaginare le copie collocate nello stesso luogo senza bisogno di teletrasportarle.

Propongo questa soluzione al dilemma. Come due gemelli omozigoti (ipoteticamente identici in tutto) dal momento della nascita (ma anche prima), facendo inevitabilmente esperienze diverse, diventano persone diverse (alimentano in modo diverso, anche se di poco, il loro database interno) così una macchina che clonasse in modo perfetto un essere umano (ma il discorso funziona anche con un cavallo) produrrebbe due esseri umani che per un istante sono indistinguibili ma che con il trascorrere del tempo diventano due persone diverse.

Nel caso del teletrasporto che distrugge l'originale non si pone neppure il problema, si tratterebbe di due persone che per un istante sono identiche ma che dall'istante successivo una copia cessa di esistere, l'altra evolve in una persona diversa.

Ognuno di loro ha coscienza di sé e sa di essere unico.
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