Olimpo Informatico

[paolodegregorio]

Draghi o non Draghi?
di Paolo De Gregorio, 5 febbraio 2021

La disputa attuale che riguarda il problema di affidare il potere a “tecnici” o “politici” è mal posta, perché vi è bisogno di entrambi, ma con una distinzione che veda la politica prevalere sull’economia.
Naturalmente nel mondo attuale, basato sul capitalismo, succede esattamente il contrario e il potere reale è quello delle banche, degli industriali, dei proprietari dei mezzi di informazione, che è in grado di piegare la politica ai propri interessi, ora con la corruzione, ora con le minacce, ora con la eliminazione fisica, ora con la calunnia e il discredito. Una politica che appare corrotta e impotente è un buon risultato proprio per chi ha lavorato in quella direzione e si propone come unico sistema capace di produrre, informare, distribuire le merci.

La grande “democrazia” americana ha istituzionalizzato la supremazia dell’economia sulla politica permettendo, persino nel Congresso, la presenza di lobby capaci di ottenere leggi a proprio favore, con finanziamenti legali di candidati e partiti.

Come uscire da questa sostanziale dittatura dell’economia sulla politica?
Ad esempio, si può partire dalle evidenze emerse durante la pandemia Covid che la sola sanità pubblica, è stata costretta a fronteggiare. Ne deriva la necessità di eliminare la competenza regionale sulla sanità, eliminando le convenzioni tra sanità pubblica e sanità privata, eliminando la concezione di azienda delle ASL, ed eliminando il potere della politica sulle nomine nella sanità pubblica. Devono prevalere gli interessi dei cittadini, dove prevenzione e ricerca sarebbero spese illuminate, frutto di una apertura mentale politica e non solo tecnica.

Draghi, che oggi viene chiamato ad un eminente ruolo politico, è un tecnico, un banchiere, il cui massimo livello di competenza è dirigere la Banca d’Italia e la Banca Europea, ma che non è mai stato eletto in nessun collegio elettorale che, da banchiere centrale, non si è mai accorto di ciò che succedeva al Monte dei Paschi di Siena.

Un buon politico può nascere solo dall’esperienza di amministratore del territorio in cui vive, per portare in Parlamento problemi e proposte dei cittadini, dopo essere stato giudicato per le sue capacità e qualità morali. Non mi fido di chi si propone in politica senza passare dall’esperienza amministrativa e dal radicamento nel territorio.

La POLITICA con la P maiuscola deve svolgere il delicato compito di creare una classe dirigente con capacità di vedere le cose nel loro insieme, dal particolare del proprio Comuna al generale del paese intero, passando da sindaco a parlamentare e magari tornare a fare il sindaco dopo due legislature.
Quanto ai “tecnici” è giusto utilizzarli come consulenti e inserirli sulle strutture ministeriali e nei laboratori di ricerca, ma è solo una buona politica votata al benessere generale dei cittadini che deve prendere le decisioni.
Paolo De Gregorio

[ZioCrick]

Caro Paolo,
vedo solo ora che in questo forum c'è anche l'angolo della politica.
È un argomento a cui tengo molto e concordo con tua analisi e soprattutto sulla tua definizione di "Politica con P maiuscola".

Voglio solo dare un personale contributo con un paio di precisazioni.

Hai parlato della grande “democrazia” americana.
Correggimi se sbaglio; penso che le virgolette significassero un tono ironico, nel senso che gli USA non hanno mai nemmeno lontamente conosciuto il concetto di "democrazia", così come per qualsiasi altra nazione di questo pianeta.

La storia ci insegna che l'unico tentativo di democrazia (potere al popolo) tentato dall'umanità è avvenuto nella Grecia antica con le città stato, ma funzionò solo fintanto che gli abitanti delle città erano pochi.
Successivamente iniziarono ad eleggere i loro rappresentanti tra i migliori di ogni categoria di cittadini (gli aristei) e nacque l'aristocrazia (il potere dei migliori) che sarebbe stata una splendida soluzione, se non che, a causa delle aberrazioni umane, chi aveva il "potere" iniziò ad abusarne, etc. etc. fino al disastro totale del regime totalitario di stampo nazicomunista attuale, in mano a poche famiglie criminali, proprietarie del sistema finanziario mondiale che sta dominando il pianeta.
Quindi la democrazia è a tutt'oggi un mera utopia e il termine viene usato nella propaganda dei suddetti criminali per mantenere i popoli illusi, ignoranti e sottomessi.


Poi parli di Draghi come di un tecnico.
Si certo, è un personaggio del sistema finanziario, quindi del sistema criminale di cui sopra, ed infatti è stato messo in quel ruolo proprio per attuare la distruzione della nostra nazione, esattamente come fece tempo fa per la Grecia.
Quindi un bel "deretro draghi" ci starebbe bene.

A questo punto mi piacerebbe sottoporti il mio programma politico ma mi sembra che non posso pubblicare il link al mio sito.

È un peccato perchè essendo l'angolo della politica mi sarebbe piaciuto intavolare un confronto costruttivo e utile a redigere un vero programma con un elenco di "azioni" come il mio e non di "buoni propositi" come quelli dei partiti classici e anche neonati in questi ultimi due anni.

Lunga vita e prosperità.

[Homer S.]

[ZioCrick]

[Homer S.]

In tal caso l'MP devi mandarlo agli *ori, che decidano in merito.

[Maary79]

[anabasi]

Vai nel tuo profilo (il pulsante è in alto di fianco alla scritta "Olimpo Informatico") e inserisci il URL del tuo sito nel campo "sito web".

Ad ogni modo, il consiglio di Maary79 è ottimo: copiare-incollare le parti interessanti permette a chi ti legge di proseguire con la lettura senza doversi spostare di sito in sito, cosa che magari non tutti farebbero.

[ZioCrick]

Grazie mille Maary79 e anabasi per la vostra disponibilità.
Come ho scritto in privato a Maary79 la pagina del programma è parecchio lunga, per cui visti i vostri consigli ho messo il mio sito nel profilo come consigliato da anabasi e qui riporto solo l'introduzione e i primi 20 punti del programma (purtroppo qui viene persa la formattazione del testo, che lo renderebbe più leggibile).
In totale sono oltre 60 e sono in crescita perché ogni tanto ricevo suggerimenti da varie persone che si occupano di politica in modo qualificato e spesso apporto modifiche, correzioni e/o aggiunte.

Suggerisco a chi fosse interessato di guardare anche le video pillole che si trovano nella pagina corrispondente alla voce di menù "Partito del Buonsenso".

Ovviamente gradirei avere le vostre considerazioni, suggerimenti per migliorarlo ed eventuali domande su punti che potrebbero risultare poco chiari.
Grazie per la collaborazione.
Marco



Questa è una bozza del Programma politico del buonsenso, ovvero di come, secondo gli italiani di buonsenso, dovrebbe essere gestita una nazione civile.

Lungi dall'essere completo e preciso, mi aspetto e incoraggio il contributo di chiunque abbia a cuore le sorti della nostra onorata nazione e voglia passare dalle parole ai fatti.
A questo proposito ringrazio di cuore gli amici che mi hanno dato e continuano a darmi, idee e suggerimenti per ampliare, integrare e migliorare questo programma.
Se vuoi partecipare scrivimi a marco@positivamente.it

Ultimo aggiornamento: [22-07-2022]




 Linee guida

Il criterio su cui si basa il programma è semplicemente il buonsenso.
In particolare la definizione di alcuni termini della lingua Italiana.

Buonsenso
Capacità naturale, istintiva, di giudicare rettamente, soprattutto in vista delle necessità pratiche

Democrazìa
1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi;
in partic., forma di governo che si basa sulla sovranità popolare esercitata per mezzo di rappresentanze elettive, e che garantisce a ogni cittadino la partecipazione, su base di uguaglianza, all’esercizio del potere pubblico

Politica
a) 1a La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la Costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica;
b) L’attività di chi partecipa direttamente alla vita pubblica, come membro del governo, del parlamento, di un partito, di un sindacato, di un movimento, ecc.

Partito
4. a. Nel linguaggio polit., associazione volontaria di un numero più o meno grande di cittadini, con una propria struttura organizzativa, costituita sulla base di una comune ideologia politico-sociale, e avente come obiettivo la realizzazione di un determinato programma, attraverso la partecipazione alla direzione del potere o attraverso la pressione e l’influenza nel governo e nello stato:



 Programma politico
1. Ripristino immediato della SOVRANITÀ MONETARIA. Una nazione che non ha la proprietà della moneta è schiava dei poteri finanziari! Questo implica l'Uscita immediata dall’Euro. Non si può imporre una moneta unica ad un insieme di nazioni che non hanno nulla in comune dal punto di vista sociale, politico ed economico.
2. Riappropriazione della Banca d’Italia da parte dello stato che deve diventare l’unico ente autorizzato a stampare moneta e presso cui il cittadino può depositare i propri risparmi e tramite il quale può ricevere lo stipendio, effettuare e ricevere pagamenti, con assegni, bonifici etc. a costo zero. (Articolo 1 della Costituzione Italiana). La Banca d'Italia deve garantire ai cittadini la sicurezza dei loro risparmi che non correranno mai il rischio di veder sparire i loro quattrini a causa del fallimento della banca su cui li hanno depositati e non verranno mai gravati di balzelli di qualsiasi tipo.
3. Dichiarazione di illegittimità del debito pubblico e relativo annullamento.
4. Abolizione delle imposte sul reddito. Uno stato sovrano non ha bisogno di soldi da parte dei cittadini per coprire le spese correnti. Per bilanciare eventuali tendenze inflazionistiche sono sufficienti delle imposte sui consumi, quando necessarie.
5. Abolizione dell’IVA. Assurda invenzione che complica inutilmente la gestione finanziaria delle aziende.
6. Abolizione dell'IMU e delle rendite catastali. Una persona che con il suo lavoro è riuscita ad acquistarsi una casa non ha alcuna rendita dalla casa stessa, ma anzi è già caricata delle spese di manutenzione e di gestione.
Per le seconde case pure e se l'alloggio viene affittato ne ricava un guadagno del tutto legittimo con il quale non riuscirà probabilmente mai a recuperare i soldi dell'acquisto dell'alloggio.
7. Abolizione del tetto massimo di spesa all’uso del contante. Il contante non deve avere restrizioni di nessun genere. Nessuna istituzione deve avere il controllo di come i cittadini spendono i loro soldi.
8. Abolizione dei titoli di stato di qualunque genere a scopo raccolta fondi. Uno stato proprietario della propria moneta non ha bisogno di chiedere prestiti a nessuno, tanto meno ai privati. Eventuali titoli garantiti potranno essere emessi solo per cittadini italiani che vogliano valorizzare i propri risparmi.
9. Introduzione del Piano di Lavoro Garantito per eliminare la disoccupazione come descritto qui: https://www.retemmt.it/mmp-blog-43-fondamenti-del-piano-lavoro-garantito-caratteristiche-vantaggi/) (Articolo 4 della Costituzione Italiana).
10. Tutte le spese dello stato devono essere pubbliche, comprensibili e disponibili facilmente al cittadino.
11. La retribuzione dei lavoratori degli enti pubblici deve essere decisa su una base meritocratica in funzione della produzione e dei risultati ottenuti, e il posto di lavoro deve avere lo stesso trattamento di un'azienda privata, ovvero va applicato il licenziamento per giusta causa e l'assenteismo cronico non deve più essere tollerato.
12. Le leggi devono essere scritte in italiano comprensibile a chiunque, non in burocratese, senza tutti i riferimenti a leggi o commi precedenti che rendono impossibile la comprensione diretta e immediata al cittadino non addetto ai lavori. Se una legge va a modificarne una precedente, aggiungendo o togliendo qualcosa, la legge precedente deve essere eliminata, riscritta e ripubblicata completamente nella nuova versione.
13. Chiarezza nell'informazione pubblica. L'informazione pubblica non deve riportare opinioni ma fatti e deve essere gestita in modo da essere comprensibile per chiunque e deve essere dichiarata la fonte e i dati precisi con numeri. Quindi diventa illegale fornire dati generici senza i dettagli, in mancanza dei quali diventa procurato allarme.
14. I beni di prima necessità devono ridiventare pubblici sia nella produzione che nella distribuzione: Acqua, energia elettrica e termica, quindi annullamento di tutte le privatizzazioni di enti e servizi pubblici.
15. Le miniere devono essere pubbliche, perché le risorse del sottosuolo sono di tutti.
16. Scuole pubbliche gratuite fino a quelle dell'obbligo.
17. Sanità pubblica gratuita. Deve inoltre essere potenziata al fine di fornire un servizio istantaneo per qualsiasi necessità relativa alla salute di ogni cittadino. Non deve esistere un sistema sanitario che ti prenota una visita dopo mesi.
18. Trasporti pubblici gratuiti per lo meno quelli cittadini.
19. Autostrade gratuite questo implica la revoca della concessione ad aziende private ed il ritorno ad una gestione pubblica.
20. Uscita dalla NATO. L'Italia deve essere una nazione di pace, in conformità all'articolo 11 della Costituzione Italiana, quindi non può appartenere ad un gruppo che fomenta guerre in giro per il pianeta.

[Homer S.]

Cito dalla Treccani:

[ZioCrick]

Grazie Homer per il contributo.

siccome non sono un miliardario, i mezzi non li ho io.

Però credo fermamente in ciò che vari personaggi nella storia dell'umanità, tra filosofi, politici e affini hanno sostenuto, ovvero che se si riesce a creare una squadra di persone etiche, competenti e determinate, l'obiettivo lo si raggiunge!

Bada che c'è una grande differenza tra "gruppo" e "squadra".
Un gruppo, giusto per usare una metafora. è un "gregge di pecore"... una "squadra" invece è un insieme di guerrieri, ovvero di persone che conoscono e condividono perfettamente la meta e remano tutte nella stessa direzione per raggiungerla a qualunque costo, anche a costo della propria stessa vita.

Saprai sicuramente che la storia dell'umanità è piena di personaggi che hanno avuto grandi idee e hanno anche realizzato grandi cambiamenti positivi per l'umanità stessa o per singole nazioni, ma ad un certo punto sono stati eliminati fisicamente e il tutto si è fermato!
E sai perché?
Perché erano soli!

Invece una squadra è inarrestabile! Perché possono far fuori il leader, ma immediatamente viene sostituito da un altro membro della squadra e via di seguito, finché anche se ne rimanesse uno solo, la sua determinazione sarebbe tale che raggiungerebbe la meta!

Ovviamente l'eliminazione fisica di un'intera squadra (plotone) potrebbe avvenire solo in una situazione di guerra, ma in un'azione politica possono eliminarne uno ma non tutti, perché sarebbe troppo evidente il gioco e provocherebbero veramente una rivoluzione popolare armata!

Quindi i mezzi per raggiungere la meta, ovvero andare al governo, passano dalla creazione di una vera squadra, e a mio parere lo si può fare con il passa-parola.
Parlandone con amici, parenti, conoscenti a tappeto.
Oggi abbiamo anche il web; come vedi noi non ci conosciamo di persona ma stiamo comunicando sull'argomento, quindi la cosa è perfettamente realizzabile.

Con il passa parola si può arrivare a scoprire e coinvolgere i potenziali membri della squadra il che tradotto nell'ambito politico sono persone che abbiamo il coraggio di passare dalle chiacchiere alle "azioni" e quindi avere il coraggio di prendersi la responsabilità di ricoprire incarichi organizzativi di partito prima, e successivamente istituzionali, ovvero diventare parlamentari, ministri etc.
Questo ovviamente non esclude gli altri, perché servono anche tantissimi sostenitori che in una eventuale fase elettorale voterebbero per questo partito.

Ci stai?

PS: Io ho già creato una chat in Telegram, ma per il solito discorso dei link, non lo pubblico qui, ma l'ho messo nella pagina del mio sito alla voce del menù "Partito del Buonsenso".
Oppure chi è interessato può scrivermi in privato e gli giro il link.

[Homer S.]

Mi spiace, ma no. Il tuo programma si profilava come mera propaganda, e questa tua risposta lo conferma tale.

Basta la matematica: abolire il debito pubblico, rinunciare alle tasse sul reddito, l'IVA, l'IMU... Si parla di almeno tre o quattromila miliardi di euro, dati fiscali pubblicamente disponibili alla mano. E questo solo per quattro punti su venti.
Non meravigliarti se c'è chi non ci crede. Piuttosto chiediti se sia o meno un caso che la classe politica dell'ultimo trentennio abbia fallito proprio perché ad ogni consultazione elettorale si sperticava in promesse sempre più inverosimili.

[ZioCrick]

Ok, allora mi spiace ma forse ti manca la conoscenza su cosa sia la "sovranità monetaria" che, guarda a caso, è il primo punto del programma, senza la quale tutto il resto è irrealizzabile.

Ed è proprio il motivo per cui tutti i politici dal 1981 in poi hanno fatto promesse da "marinaio".

Consiglio a te, ma anche a tutti coloro che hanno lo stesso tipo di considerazione, di guardare le video pillole numero 7, 8 9, e poi la 14 e 15.

Poi eventualmente ne riparliamo.