Olimpo Informatico

[liver]

Come al solito, deraglio rovinosamente nell'OT:
discutevo con alcuni amici (della mia età, sigh) sulla barbarie alimentare in cui siamo caduti.

Essendo loro figli di contadini non hanno potuto confermare le mie impressioni (bastardi: uova, latte e formaggi freschi, olio d'oliva di macina, pollame ruspante, eccetera).

Per questo giro la domanda a qualche urban tra di voi:
io sono convinto che il momento peggiore per la nostra alimentazione siano stati gli anni 70.

Ricordo la dispensa piena di carne Simmenthal, l'olio Topazio, quando andava bene l'olio Sasso, a Natale e Pasqua l'olio Dante. Eppoi l'Amaro Cora, il Rosso Antico, il surrogato di cioccolato, il formaggino Susanna, o, peggio, il Grunland, tutta roba che nella mia dispensa non entra da tempo, nemmeno per il gatto.

E non parliamo di diossine, DDT, ormoni nelle carni, metanolo. Tutte sostanze che non erano proibite, quindi neppure controllate.

Vi risulta?

[rebelia]

mah, credo che tu abbia ragione: prima spesso il cibo era cresciuto o coltivato in casa, dopo c'e' stata una presa di coscienza dei consumatori: li' in mezzo il far-west che dici tu

[ot] noto una certa propensione a parlar di cibo, eh? [/ot]

[brain]

a me qui me lo dicono sempre che sono un EAT-ALIANO