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Campagna comparativa Microsoft vs Linux: chi ha ragione?
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Microsoft ha recentemente lanciato una campagna pubblicitaria basata sull'idea che, a conti fatti, Windows costa alle aziende meno di Linux, ossia che il Costo Totale di Proprietà (TCO) di Windows sia inferiore. Che cosa ne pensi?
Non conosco abbastanza i due sistemi operativi, ma mi fido degli studi citati da Microsoft nella sua campagna
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Non conosco abbastanza i due sistemi operativi e non posso esprimermi
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Non conosco abbastanza i due sistemi operativi, ma gli studi citati non mi sembrano poi tanto indipendenti
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Ritengo impossibile una generalizzazione: ogni business ha le sue esigenze
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Conosco abbastanza Windows e Linux e sono d'accordo con Microsoft
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Conosco abbastanza Windows e Linux e non sono assolutamente d'accordo con Microsoft
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E il Mac? Perché non lo citano?
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Voti Totali : 97

Autore Messaggio
cdimauro
Semidio
Semidio


Registrato: 24/09/07 08:37
Messaggi: 268

MessaggioInviato: 25 Ott 2007 06:16    Oggetto: Rispondi citando

Rispondo a questo http://forum.zeusnews.com/viewtopic.php?p=227490 messaggio che è stato scritto nel thread "In prova: Ubuntu 7.10"
{rey} ha scritto:
Una risposta dettagliata la merita anche "cdimauro" con il suo quoting così accurato. Il tempo è denaro, non va sprecato ed è vero. Se non rispondo a mia volta punto punto non è perche non abbia argomenti altrettanto validi, ma perchè ritengo non meriti spenderne con una persona che fa affermazioni così.....folkloristiche, per essere leggeri.

Allora potevi anche risparmiarti di scrivere. Io, invece, non ho difficoltà a risponderti punto per punto con le tue affermazioni che cozzano violentemente contro la letteratura informatica, le definizioni tecniche e la logica. Ma procediamo con ordine.
Citazione:
Il testo si commenta da solo. Uno che definisce TCP e Palladium leggende metropolitane,

Qui stai decontestualizzando la mia risposta. Tu avevi scritto:

"Ciò perchè si crede che il modello proprietario di gestione delle licenze software non sia corretto, e da ora in poi portato a configurazioni che limiteranno sempre di più la libertà di scelta degli utenti, aziende o privati che siano."

e io ho risposto con

"Queste sono le classiche leggende metropolitane su Palladium, TCPA, TC, ecc., se permetti."

che è perfettamente attinente.
Citazione:
ed il DRM una cosa buona e giusta

Dimmi tu cosa ci sarebbe di sbagliato nei DRM.
Citazione:
o vive su Marte o ha scopi sospetti, purtroppo nemmeno tanto nascosti.

L'unico scopo che ho è quello di difendere la proprietà intellettuale e il lavoro di tanta gente.

Il tuo, invece, mi sembra evidente: proteggere gli scrocconi che vogliono usufruire del lavoro altrui senza sganciare un centesimo. Rolling Eyes
Citazione:
(a proposito, ora si chiama MS NGSCB, *Microsoft Next-Generation Secure Computing Base, e non è una leggenda metropolitana, documentati).

Lo so bene, e ho anche letto il documento di MS in proposito, cosa che non hai fatto sicuramente tu quando ai citato la limitazione della libertà di scelta degli utenti, da cui la mia risposta sulle leggende metropolitane.
Citazione:
L'altra chicca è dire che non esiste nessun monopolio, e qui vale quanto detto sopra, dopo aver smesso di ridere.

Chicca? Si vede che, oltre a difettare di conoscenze nel campo dell'informatica, non conosci nemmeno le definizioni BASILARI di quelle dell'economia. Rolling Eyes

Mi riporteresti cortesemente la definizione di monopolio?
Citazione:
Infine, tralasciando il fatto che l'"occhiata approfondita agli altri prodotti" forse l'ho data visto che mi "servo" dei pc e dei sistemi operativi annessi da più di 25 anni e che qualcosina ho imparato, definire gli analisti "non schierati" vicini alla comunità open source di nuovo si commenta da sè. Vi sono molti analisti, per tua sfortuna, che sono in grado di valutare obiettivamente un SO senza essere di fazione. Per contro ve ne sono moltissimi che sono pagati per screditare ad ad oltranza.

E ce ne sono altri che non si fanno pagare, ma sono ugualmente schierati anche se pretendono di farsi passare per "obiettivi".
Citazione:
Hai frequentato qualche corso per l'uso delle forzature verbali?

No.
Citazione:
A parte le polemiche - potremmo riempire il forum - a dispetto di me, di te, e di chi mesta nel troguolo con scopi mercenari, il SO libero si diffonderà sempre di più. Non sono come te che mi dici "credi male", ma se tu invece sei convinto, in buona o cattiva fede non so, che ciò non avverrà, non ti rimane che fare "wait and see". E' ciò che faccio io, ma mentre tu sputi veleno, io mi dò da fare per qualcosa in cui credo.

Purtroppo vedo che difetti anche di logica di ordine superiore a quella booleana, per cui se uno parla in maniera critica di qualcosa automaticamente "va contro e ci sputa veleno".

E' un classico: "se non sei con me, sei contro di me".
Citazione:
In modo "onesto", visto che a leggerti chi propugna il SW libero sono tutti "scrocconi" che approfittano dell'altrui ingegno. Un'altra affermazione che qualifica chi la scrive. Come chi afferma che tutti i neri sono bastardi....
rey

Ecco qui un'altra perla: una generalizzazione che stravolge quanto avevo scritto. E sì che l'italiano avremmo dovuto impararlo tutti a sQuola. Quello che avevo scritto è questo:

"Io credo, invece, che la grande paura che circola è quella degli scrocconi, che di fronte a sistemi DRM inattaccabili finiranno col perdere la manna dal cielo rappresentata dalla copia a sgamo e a danno dei legittimi proprietari.

Perché è innegabile che tantissima gente che usa sistemi "free", alla fine ascolta musica e guarda film di cui NON detiene diritti, facendo pure uso di codec audio/video su cui pendono brevetti e regolari licenze, ma di cui non hanno scucito neppure un centesimo per usufruirne.

Forse per "free" questa gente intende anche il diritto a poter rubare il lavoro altrui.... "

Dove avrei scritto che chi usa software free, e quindi TUTTI, sarebbero degli scrocconi? Rolling Eyes
Conosco della gente che è talmente coerente coi propri principi di usare software "libero", che non installa nemmeno i driver closed source di Ati o nVidia. Non so se tu sei altrettanto coerente...
Citazione:
ps per fortuna, dagli altri e più misurati interventi vedo che di "scrocconi" ve ne sono parecchi. Signori, uno che ha il diritto di scrivere in lista vi (ci) ha definiti, in pratica, ladri. Ma che bella gente si incontra nel mondo dell'IT...o forse non è "il mondo dell'IT" ma qualcos'altro di meno "tecnologico".

Sì, è il mondo di novella 3000.it: quello per cui le parole, pur se scritte in italiano assumono significati diversi da quello per cui sono state usate.

Sempre che, e scusa la malafede ma a questo punto il dubbio è legittimo, tu non abbia appositamente stravolgere il mio pensiero per lanciare la tua invettiva contro "il nemico". Rolling Eyes
Citazione:
ps2 ah, "cdimauro" se nella conversione da MS Word ad OO Writer perdi la numerazione dei paragrafi, mi sa che non ci sai fare molto.....per curiosità ho provato 5 minuti fa su un documento di 87 pagine e le numerazioni sono tutte al loro posto... parlare di meno e fare di più, che ne dici?

Altro esempio di generalizzazione "fai-da-te": quindi se a te funziona tutto per forza di cose dovrebbe funzionare a me? Rolling Eyes

Se ti capita di passare in quel di Catania, fammi sapere che quel documento (redatto da TIM, tra l'altro) te lo apro davanti e così mi farai vedere perché, a un certo punto, la numerazione dei paragrafi salta.

Vediamo se basterà al san tommaso della situazione, o negherà di fronte all'evidenza. Rolling Eyes
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ivan ortega
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 07:46    Oggetto: Anche 15. Rispondi citando

{rey} ha scritto:
vorrei rispondere ad ortega che se in 10 anni di frequentazione di Linux Day non ha trovato cambiamenti, o non ha visto nulla o è una affermazione di parte. Sono meno anni che vi partecipo, e di cambiamenti ne ho visti, parecchi ed in meglio. E' di molto diminuita per esempio la connotazione da geek di scantinato per far posto a manifestazioni più allargata all'utenza media. Però dato che ora la gente si interessa di più a Linux questo forse può da fastidio a chi cerca di screditarlo con ogni mezzo.


Non è un'affermazione di parte: volevo passare a Lnx in maniera decisiva, ma se poi mi tocca fare un desktop a livello di studente delle medie...
Certo, l'utenza si è allargata, ma prima che aumenti di livello... e poi non è che di hw se ne sia implementato molto, e a parte quelle applicazioni autoinstallanti strafamose, non vedo nulla neanche all'orizzonte.
No, non mi dà fastidio e non cerco di screditarlo; se dici questo, non hai letto quello che ho scritto in precedenza e cioè che sono a completa disposizione e GRATUITAMENTE (uscendo anche con denaro) per divulgare ancora di più e meglio Lnx. Ma lo si dovrebbe fare sotto alcune mie direttive, visto che ho cognizione su argomenti, ripeto, tipo usabilità, design, procedure, ecc. Se non ci sono programmatori e gente capace di mettere le mani su linee di comando e batch, non so cosa dire.
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 07:55    Oggetto: Rispondi citando

Potremmo parlarne nel thread di cui sopra, cortesemente? Wink
Grazie
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 08:11    Oggetto: Re: Anche 15. Rispondi citando

ivan ortega ha scritto:
Ma lo si dovrebbe fare sotto alcune mie direttive, visto che ho cognizione su argomenti, ripeto, tipo usabilità, design, procedure, ecc.

Forse è proprio questo il problema per cui non sei stato coinvolto come vorresti. Vuoi dirigere lo sviluppo anziché collaborare insieme agli altri sviluppatori. Rolling Eyes
Puoi anche avere delle buone idee, ma devi metterle sul piatto e farle vivisezionare anche agli altri senza pretendere che siano accettate senza battere ciglio. Questo io lo chiamo lavoro di gruppo. IMHO. Smile
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 08:18    Oggetto: Rispondi citando

Il problema è che il lavoro di gruppo di cui parli non sempre è rispettato, e genera fork, quindi spreco di risorse.

In una società privata, invece, il lavoro di gruppo è imposto: non puoi fare di testa tua, devi confrontarti obbligatoriamene con gli altri esponendo le tue idee.
I responsabili delle linee guida del progetto decideranno poi quali soluzioni accettare; e in genere non mancano mai le motivazioni, perché ognuno deve capire cosa c'è che non andava nella propria idea che era stata scartata, per potersi migliorare.

E' un lavoro di ottimizzazione delle risorse, che non sono illimitate e vanno gestite in maniera utile.
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 09:26    Oggetto: Rispondi citando

In una società privata, l'obiettivo è il guadagno.
In un LUG, l'obiettivo è la diffusione del software Linux e della sua filosofia.
Non ha scopo di lucro (almeno, non mi risulta).

[Inizio OT]
E' normale che in una dinamica di gruppo ci sia la figura del referente (o del capogruppo o capoprogetto che dir si voglia), ma in una società privata viene imposto da chi paga, in un gruppo libero, viene eletto democraticamente (o scelto in base alle caratteristiche riconosciute da tutto il gruppo).
Comunque, anche in una società privata, se il capogruppo non riesce a relazionarsi con i suoi collaboratori, possono nascere grossi problemi che metteranno in difficoltà la società. Quindi, o licenzi i collaboratori o licenzi il capogruppo o la società va in fallimento.
[Fine OT]

In un gruppo libero, arrivare e dire, fin da subito, decido io cosa fare e come farlo, non è un bel biglietto da visita. Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 09:57    Oggetto: Rispondi citando

Indubbiamente, ma vedi in un gruppo "aperto", proprio per sua natura, anche se i rappresentanti vengono eletti democraticamente è altrettanto vero che c'è gente che in ogni caso non accetta questa "direzione" e alla prima occasione se ne esce con un fork del progetto.

In un gruppo "chiuso" si fanno gli interessi dell'azienda, e chi "rema contro" o torna sui suoi passi o viene defenestrato, perché non si può mettere in pericolo l'azienda e gli altri lavoratori, che a fine mese devono portare la pagnotta a casa (con gli ideali non si campa).
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GFP
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 14:50    Oggetto: Rispondi citando

.. La classica visione aziendalista del mondo.
Peccato che sia stata praticamente cestinata una trentina di anni fa. basterebbe leggere come sono nati i progetti del Boeing 707, o, rimanendo nell'ambito informatico, alla filosofia di Lotus Notes, che definisce l'uso corretto del workflow, ma salvaguardando la partenità dell'idea collaborativa.

Comunque sono discorsi vecchi.

"L'unico scopo che ho è quello di difendere la proprietà intellettuale, ed il lavoro di tanta gente" afferma cdimauro..
Bravo.. Sei un vero e fervente sostenitore della GPL. Tutti te ne siamo grati.. come siamo grati alla convenzione di Berna, al software libero, ed alla sua variante "copyleft" che, sfruttando il copyright assicurano che le opere di ingegno (rilasciate con tale modalità) garantiscano le quattro libertà fondamentali: Usare, studiare, distribuire, e migliorare rilasciando nuove opere di ingegno basate sulle precedenti (copyleft).

Vorrei inoltre farti notare che, quando la GPL è nata non esistevano i brevetti software, non esisteva il DRM, o come preferite denominarla, internet non era così diffusa, non esisteva il software come servizio, ed il software era sostanzialmente su computer che spaziavano dal PC al mainframe, mentre recentemente si è infilato ovunque, ed è diventato altamente distribuito. (non sono parole mie... ma dell'Avv. Carlo Piana dell'Ordine di Milano).

Il motivo dell versione 3 della GPL tende a difendere i sopracitati diritti proprio dai rischi di forking che tu citi.. e pertanto non vedo alcun tentativo liberticida.

Vuoi una definizione di monopolio..?

TOPCON..!!!
Very Happy
Ha brevettato la focalizzazione dell'immagine attraverso l'obiettivo di ripresa (comunemente denominato reflex) nelle macchine fotografiche.
La Topcon sono decenni che non produce apparecchi fotografici, ma "qualcuno" ha continuato a campare su quei diritti bloccandone in parte il miglioramento, ed il lavoro di tanta gente.. la stessa che tu dici di difendere.. Laughing

Dici di parlare "in maniera critica"... Critica sicuramente si, ma non assertiva, e penso che questo conduca a svariate travisazioni del tuo reale pensiero.

Trovo logico il tuo ragionamento partendo da una logica "aziendalista" e di puro profitto (che è poi uno degli scopi fondamentali delle Aziende..). Ma pensi veramente di poter analizzare un fenomeno giuridico (perchè è infine di questo che stiamo parlando..) come la GPL partendo da tale logica..?

Il recente esempio degli Aerosmith, degli Artisti che li hanno preceduti, e di tutti coloro che li seguiranno sta rendendo squallidamente obsoleto il concetto di "furto", edi "copia non legale" finora drammaticamente paventato dalle Majors. Ritieni veramente possibile ed attuale arginare i cambiamenti planetari che stanno avvenendo con la registrazione di brevetti?

Quello che stiamo intavolando è un bel confronto.. Non roviniamolo con stilettate sarcastiche (e me ne accuso io per primo.. sia chiaro..)

Con stima
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cdimauro
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 15:33    Oggetto: Rispondi citando

GFP ha scritto:
.. La classica visione aziendalista del mondo.

Non l'ho mai nascosto, e non credo che sia un "male".
Citazione:
Peccato che sia stata praticamente cestinata una trentina di anni fa. basterebbe leggere come sono nati i progetti del Boeing 707, o, rimanendo nell'ambito informatico, alla filosofia di Lotus Notes, che definisce l'uso corretto del workflow, ma salvaguardando la partenità dell'idea collaborativa.

Comunque sono discorsi vecchi.

Già, e son discorsi che non puoi applicare a qualunque situazione.

Tra l'altro io non ho mai affermato che il modello di software closed / proprietario sia l'unico da prendere in considerazione, contrariamente a quanto, invece, afferma Stallman sull'open source.

Io sono per il software che risolve i miei problemi nel "migliore" dei modi. Di qualuque natura esso sia. Non ne faccio una questione filosofica/ideologica, ma prettamente pragmantica.
Citazione:
"L'unico scopo che ho è quello di difendere la proprietà intellettuale, ed il lavoro di tanta gente" afferma cdimauro..
Bravo.. Sei un vero e fervente sostenitore della GPL. Tutti te ne siamo grati.. come siamo grati alla convenzione di Berna, al software libero, ed alla sua variante "copyleft" che, sfruttando il copyright assicurano che le opere di ingegno (rilasciate con tale modalità) garantiscano le quattro libertà fondamentali: Usare, studiare, distribuire, e migliorare rilasciando nuove opere di ingegno basate sulle precedenti (copyleft).

Peccato che delle 4 libertà che citi (immagino prendendole dal manifesto di Stallman) 2 siano degli obblighi / restrizioni.

Anche qui non m'invento niente: basta analizzare queste famose quattro "colonne" su cui si basa il software "libero" per capire quando si parla di libertà e quando di costrizione.
Citazione:
Vorrei inoltre farti notare che, quando la GPL è nata non esistevano i brevetti software, non esisteva il DRM, o come preferite denominarla, internet non era così diffusa, non esisteva il software come servizio, ed il software era sostanzialmente su computer che spaziavano dal PC al mainframe, mentre recentemente si è infilato ovunque, ed è diventato altamente distribuito. (non sono parole mie... ma dell'Avv. Carlo Piana dell'Ordine di Milano).

Sulle date ci sarebbe da andare a scavare nella storia e confrontarle. Al momento non ho questo tempo.

Di sicuro, però, prima della GPL esisteva il software realmente libero: quello public domain.
Citazione:
Il motivo dell versione 3 della GPL tende a difendere i sopracitati diritti proprio dai rischi di forking che tu citi.. e pertanto non vedo alcun tentativo liberticida.

Non è esatto: la GPLv3 è nata principalmente per togliere di mezzo DRM e brevetti dal codice GPL. Ed è anche per questo che un certo Linus Torvalds s'è rifiutato di adottarla, visto che non è contro i DRM "per principio". Ma questa è storia, e dovrebbe essere nota a tutti.

In estrema sintesi, la GPLv3 è il coronamento del sogno di Stallman: creare tanti piccoli Richard che pensano e agiscono come lui. Lui che è contro i DRM e i brevetti, per sua scelta, obbligherà tutti quelli che usano software GPL a farne a meno.

Così, se lui per sua scelta non ha mai comprato un DVD perché non gli andavano giù le loro protezioni, non dovranno farlo nemmeno gli altri.

Perché ha deciso lui che tutto ciò è giusto e si DEVE fare così. Quindi anche se io voglio volontariamente prendere il portafogli e tirare fuori i soldi per affittarmi o comprare un DVD perché MI PIACE (sarà un'eresia anche quella di godersi la vita come più ci aggrada? Mah), se uso un s.o. GPL v3 (ma spero che Linus non passi mai a questa licenza, così Linux non avrà di queste restrizioni) non posso farlo.

Questa è la "libertà" di cui si riempie la bocca il sign. dittatore Stallman. A voi la scelta (cioé nessuna: ha deciso già tutto lui).
Citazione:
Vuoi una definizione di monopolio..?

Sì, perché vedo che continua a mancare. Chissà perché. Wink
Citazione:
TOPCON..!!!
Very Happy
Ha brevettato la focalizzazione dell'immagine attraverso l'obiettivo di ripresa (comunemente denominato reflex) nelle macchine fotografiche.
La Topcon sono decenni che non produce apparecchi fotografici, ma "qualcuno" ha continuato a campare su quei diritti bloccandone in parte il miglioramento, ed il lavoro di tanta gente.. la stessa che tu dici di difendere.. Laughing

Qual è il problema? Basta pagare la licenza per lo sfruttamento del brevetto, ed è tutto risolto.

Comunque so dove vuoi arrivare (ti cito un altro nome anch'io: Acacia) e comprendo il tuo punto di vista, ma non esiste un strumento / principio oggettivo per discriminare quando un brevetto è "giusto" oppure no.
Citazione:
Dici di parlare "in maniera critica"... Critica sicuramente si, ma non assertiva, e penso che questo conduca a svariate travisazioni del tuo reale pensiero.

Trovo logico il tuo ragionamento partendo da una logica "aziendalista" e di puro profitto (che è poi uno degli scopi fondamentali delle Aziende..). Ma pensi veramente di poter analizzare un fenomeno giuridico (perchè è infine di questo che stiamo parlando..) come la GPL partendo da tale logica..?

Il recente esempio degli Aerosmith, degli Artisti che li hanno preceduti, e di tutti coloro che li seguiranno sta rendendo squallidamente obsoleto il concetto di "furto", edi "copia non legale" finora drammaticamente paventato dalle Majors. Ritieni veramente possibile ed attuale arginare i cambiamenti planetari che stanno avvenendo con la registrazione di brevetti?

Perché no? Gli artisti sono liberi di scegliere se vendere la loro musica, o rilasciarla sotto forma di Creative Common.

Possibile che non sia concepibile il fatto che gli investimenti (siano essi nel campo della musica, dell'informatica, della farmacia, ecc.) debbano essere tutelati?

Per quanto riguarda la GPL, non vedo perché non se ne dovrebbe discutere, a prescindere dalla visione che se ne ha: è una licenza, e i limiti che pone sono OGGETTIVI. Capacità di comprensione non penso che manchino ai presenti, per cui la sua analisi non mi sembra fuori portata.
Citazione:
Quello che stiamo intavolando è un bel confronto.. Non roviniamolo con stilettate sarcastiche (e me ne accuso io per primo.. sia chiaro..)

Con stima

Parli con uno che si confronta da decenni: non starei scrivendo qui se non mi piacesse dialogare, anche e soprattutto con persone che la pensano diversamente da me. Wink

Ciao
Cesare
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 15:57    Oggetto: Rispondi citando

@cdimauro:
"Free as in freedom"
Se qualcuno non è d'accordo su come si sta portando avanti un progetto, può sempre crearne uno suo basandosi su ciò che ha imparato. Perché ciò sarebbe male? Non siamo tutti uguali, abbiamo esigenze ed esperienze diverse che si riflettono sul nostro modo di rapportarci con gli altri in tutti i campi. C'è chi ha la necessità di essere guidato e chi, invece, di guidare.
I linuxari duri e puri non sentono la necessità di mettersi in mostra. Si mettono nel loro cantuccio e fanno tutto quello che vogliono con il loro S.O. senza imporre nulla a nessuno. Ma, anche, non accettano imposizioni di sorta.

L'obiettivo di chi sviluppa programmi OpenSource è quello di scambiare informazioni con altre persone (non entità) per accrescere il proprio bagaglio di conoscenza (che è quello che si fa anche in un forum o in un newsgroup) e, quindi, migliorarsi e aiutare a migliorare.

In un'azienda ciò non può accadere perché l'obiettivo non è la crescita dell'individuo, ma il profitto dell'azienda, che utilizza l'individuo per incrementare il proprio ritorno economico. Quindi, istruirà l'individuo perché sia il più possibile proficuo, lo sfrutterà all'inverosimile e poi, quando non sarà più "redditizio", lo sostituirà con qualcun'altro. (esempio portato all'estremo, ovviamente).

Tutto questo, ovviamente, IMHO. Wink

Citazione:
Se io ho un'idea e tu hai un'idea e ce le scambiamo, abbiamo 2 idee a testa.


@GFP:
concordo, sta nascendo un bel confronto, speriamo di riuscire a mantenerlo a un livello civile ed educato. Smile
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 16:06    Oggetto: Rispondi citando

Mamma mia, quanto siete prolissi... mi sa che non ce la farò a starvi dietro. Rolling Eyes

Ho letto velocemente il tuo intervento, mi ha colpito questa frase:
cdimauro ha scritto:
Qual è il problema? Basta pagare la licenza per lo sfruttamento del brevetto, ed è tutto risolto.

La conoscenza non può e non deve essere brevettata. Pensa al campo medico.
Chi non ha i soldi per pagare i brevetti, non avrebbe diritto a nulla... solo a non esistere.

Se Gutenberg avesse brevettato i suo caratteri mobili, dove saremmo adesso?
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 18:45    Oggetto: Rispondi citando

bdoriano ha scritto:
@cdimauro:
"Free as in freedom"
Se qualcuno non è d'accordo su come si sta portando avanti un progetto, può sempre crearne uno suo basandosi su ciò che ha imparato. Perché ciò sarebbe male? Non siamo tutti uguali, abbiamo esigenze ed esperienze diverse che si riflettono sul nostro modo di rapportarci con gli altri in tutti i campi. C'è chi ha la necessità di essere guidato e chi, invece, di guidare.
I linuxari duri e puri non sentono la necessità di mettersi in mostra. Si mettono nel loro cantuccio e fanno tutto quello che vogliono con il loro S.O. senza imporre nulla a nessuno. Ma, anche, non accettano imposizioni di sorta.

L'obiettivo di chi sviluppa programmi OpenSource è quello di scambiare informazioni con altre persone (non entità) per accrescere il proprio bagaglio di conoscenza (che è quello che si fa anche in un forum o in un newsgroup) e, quindi, migliorarsi e aiutare a migliorare.

Ti faccio un esempio pratico dello spreco di risorse di cui parlo: FireFox col suo Gekko e Konqueror.

Entrambi browser.
Entrambi nati per fare le stesse cose.
Entrambi dotati di un motore di rendering diverso.

Qui non è questione di imporre qualcosa a qualcuno, ma di buon senso: ha senso avere due team che lavorano a progetti con identiche finalità, ma in cui persino il motore di rendering è diverso?
Citazione:
In un'azienda ciò non può accadere perché l'obiettivo non è la crescita dell'individuo, ma il profitto dell'azienda, che utilizza l'individuo per incrementare il proprio ritorno economico. Quindi, istruirà l'individuo perché sia il più possibile proficuo, lo sfrutterà all'inverosimile e poi, quando non sarà più "redditizio", lo sostituirà con qualcun'altro. (esempio portato all'estremo, ovviamente).

Tutto questo, ovviamente, IMHO. Wink

Mi spiace, ma non concordo. Dipende dall'azienda. Ho fatto stage e tesi di laurea all'STMicroelectronics e l'ambiente era completamente diverso da quello che descrivi.

Nella società in cui lavoro adesso è di fondamentale importanza la crescita dell'individuo: non siamo visti come manodopera da sfruttare, ma come persone che vanno valorizzate e incentivate. Perché se una persona lavora in un ambiente "confortevole", in cui si trova bene, anche l'azienda ne trarrà giovamento, e anche gli altri colleghi.

Questa è la visione che ha imposto il nostro "capo" (lo metto tra virgolette perché si farebbe delle grasse risate se lo chiamassi così, e poi s'incazzarebbe pure Laughing ), che ha lavorato per parecchi anni all'HP ed è quella che in gergo viene definita "the HP way". Wink
Citazione:
Se io ho un'idea e tu hai un'idea e ce le scambiamo, abbiamo 2 idee a testa.

Bisogna vedere poi se il primo dei due che arriva a sfruttarne qualcuno non faccia le scarpe all'altro. Neutral
Citazione:
@GFP:
concordo, sta nascendo un bel confronto, speriamo di riuscire a mantenerlo a un livello civile ed educato. Smile

Concordo. Onestamente non vedo poi perché dovrebbe degenerare: anche se abbiamo posizioni diverse e la discussione può essere "accesa", l'importante è rimanere sempre nei limiti del rispetto del proprio interlocutore. Very Happy
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MessaggioInviato: 25 Ott 2007 18:50    Oggetto: Rispondi citando

bdoriano ha scritto:
Mamma mia, quanto siete prolissi... mi sa che non ce la farò a starvi dietro. Rolling Eyes

Eh, lo so: scrivo molto. Però ho bisogno di farlo in alcuni casi non perché di natura sono prolisso, ma perché mi serve esplicitare in maniera chiara e precisa il mio pensiero. Smile
Citazione:
Ho letto velocemente il tuo intervento, mi ha colpito questa frase:
cdimauro ha scritto:
Qual è il problema? Basta pagare la licenza per lo sfruttamento del brevetto, ed è tutto risolto.

La conoscenza non può e non deve essere brevettata. Pensa al campo medico.
Chi non ha i soldi per pagare i brevetti, non avrebbe diritto a nulla... solo a non esistere.

Se Gutenberg avesse brevettato i suo caratteri mobili, dove saremmo adesso?

Forse saremmo messi male, ma non si possono trarre conclusioni facendo queste ipotesi: la storia non si costruisce coi sé o coi ma.

Ad esempio i brevetti sono nati proprio diffondere la conoscenza e al contempo tutelare il lavoro degli inventori. Wink

Ma oggi dimmi chi è che investirebbe nel campo della medicina senza avere la garanzia di un ritorno economico? Se io, azienda farmaceutica, spendo miliardi in ricerca e non avessi la tutela del brevetto, la molecola a cui ho lavorato verrebbe clonata dai concorrenti il giorno stesso che metterei in commercio il mio farmaco.

A queste condizioni, credimi: NESSUNO sarebbe disposto a fare ricerca. E senza ricerca non c'è progresso e non migliorare la qualità della nostra vita.
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 11:04    Oggetto: Rispondi citando

Avere una visione aziendalista non è assolutamente un difetto. La mia voleva essere una semplice constatazione.

Che i casi da me citati ad esempio non possano essere estesi a qualsiasi situazione, o realtà è una opinione negata, in pratica, dai fatti cdimauro, ma approfondire queste tesi ci porterebbe, molto probabilmente, fuori argomento, e pertanto mi astengo dal proseguire.

Considerandoti una persona ?attenta? all'argomento, mi lascia perplesso il tuo giudizio sull'operato di Stallmann. Identifichi in lui la GPL3, e ciò non risponde al vero.

La GPL3 è nata da una bozza partorita da Richard M. Stallmann, ed Eben Moglen, questo è vero, ma tale bozza è stata successivamente pubblicata e varie commissioni hanno iniziato e sezionarla, a valutarla proponendo svariate modifiche. Ti ricordo che è stato persino creato un sistema di scrittura collaborativa in cui chiunque era autorizzato a commentare, e suggerire modifiche in ogni sua parte.

Si può pertanto affermare che la GPL3 è frutto di una mediazione fra varie correnti di pensiero, incluso quello di figure che potevano essere penalizzati dalla stesura finale (leggi stakeholders..).

Addebitare la paternità della GPL3 a Stallmann è praticamente e moralmente falso.. Sai benissimo che lo stesso Stallman la ritiene infatti troppo morbida ed annacquata. Stallmann non ha deciso per tutti. Stallmann e Moglen hanno lanciato una proposta. Chi ha voluto ha commentato, apportato modifiche, e suggerimenti. La GPL3 è il risultato di tutto ciò.

Linus Torvalds, al contrario, la trova estremamente rigida, ed afferma che non vi si adeguerà.. Bene.. Nessun problema.. Il sistema operativo GNU/Linux può infatti permettere la coesistenza di programmi rilasciati sotto diversi tipi di licenze (GPL2, GPL3, LGPL, MIT/BSD, Apache, MPL, Prodotti proprietari ecc.). Nessuno, pertanto, sarà costretto ad addeguarvisi come affermi.

Capisco benissimo (e non voglio assolutamente essere sarcastico.. credimi..) che per chi ha una visione Aziendalista, tutto questo possa risultare vagamente confusionario, ma il manifesto ?The Cathedral and the Bazaar? ancora insegna, e se tu sei per il programma che risolve i problemi prescindendo dalla sua licenza, converrai sulla praticità della filosofia opensource.

Certo cdimauro.. La GPL3 è ?anche? contro il DRM che permette una grossa ingiustizia:
Tu ed io lavoriamo alla stessa idea assieme.
Io la brevetto per primo separatamente da te.
Tu dovrai pagare me per ogni tuo prodotto che conterrà tale idea. (che è proprio quello che tu affermi in un tuo post..)

La GPL3 non impedisce di installare DRM, esclude la proibizione di aggirare tali misure di protezione.

Mi fa piacere vederti soddisfatto del tuo lavoro.. davvero.. Ti faccio però notare che, riferendoti al tuo Capo, ed alla sua visione ?mormoniana? affermi: ?Questa è la visione che ha imposto il nostro capo?

Allora forse bdoriano ha ragione.. Nella tua Azienda avranno come obbiettivo l'essere umano, e la sua crescita, ma se ti ?impongono? i modi di vedere...

Hai ragione.. la storia non si fa né coi se, né coi ma.. ma nemmeno con le storielle dei neonati portati dalle cicogne.

Affermare che i brevetti siano nati per diffondere la conoscenza e tutelare il lavoro degli inventori mi pare faccia il paio con la guerra strumento per diffondere la democrazia..!

Penso che Meucci si stia rivoltando nella tomba, e Mr. Bell scompisciandosi dalle risate. (Chi muore di virus HIV, o di malaria, forse, un pò di meno..)
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 12:27    Oggetto: Rispondi citando

GFP ha scritto:
Avere una visione aziendalista non è assolutamente un difetto. La mia voleva essere una semplice constatazione.

Che i casi da me citati ad esempio non possano essere estesi a qualsiasi situazione, o realtà è una opinione negata, in pratica, dai fatti cdimauro, ma approfondire queste tesi ci porterebbe, molto probabilmente, fuori argomento, e pertanto mi astengo dal proseguire.

Non c'è problema.
Citazione:
Considerandoti una persona “attenta” all'argomento, mi lascia perplesso il tuo giudizio sull'operato di Stallmann. Identifichi in lui la GPL3, e ciò non risponde al vero.

La GPL3 è nata da una bozza partorita da Richard M. Stallmann, ed Eben Moglen, questo è vero, ma tale bozza è stata successivamente pubblicata e varie commissioni hanno iniziato e sezionarla, a valutarla proponendo svariate modifiche. Ti ricordo che è stato persino creato un sistema di scrittura collaborativa in cui chiunque era autorizzato a commentare, e suggerire modifiche in ogni sua parte.

Si può pertanto affermare che la GPL3 è frutto di una mediazione fra varie correnti di pensiero, incluso quello di figure che potevano essere penalizzati dalla stesura finale (leggi stakeholders..).

Addebitare la paternità della GPL3 a Stallmann è praticamente e moralmente falso.. Sai benissimo che lo stesso Stallman la ritiene infatti troppo morbida ed annacquata. Stallmann non ha deciso per tutti. Stallmann e Moglen hanno lanciato una proposta. Chi ha voluto ha commentato, apportato modifiche, e suggerimenti. La GPL3 è il risultato di tutto ciò.

http://en.wikipedia.org/wiki/Gplv3#Version_3

"GPLv3 was written by Richard Stallman, with legal counsel from Eben Moglen and Software Freedom Law Center."

Non v'è dubbio che sia poi stata modificata grazie al supporto di altre persone, ma la paternità è la sua...
Citazione:
Linus Torvalds, al contrario, la trova estremamente rigida, ed afferma che non vi si adeguerà.. Bene.. Nessun problema.. Il sistema operativo GNU/Linux può infatti permettere la coesistenza di programmi rilasciati sotto diversi tipi di licenze (GPL2, GPL3, LGPL, MIT/BSD, Apache, MPL, Prodotti proprietari ecc.). Nessuno, pertanto, sarà costretto ad addeguarvisi come affermi.

Se Linux passa alla GPLv3 succederà questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Tivoization e purtroppo Linus ha dichiarato che, con le ultime modifiche apportate, adotterà questa licenza.

In particolare, dal link: "La Tivoization è la creazione di un sistema che incorpora software sotto i termini di una licenza copyleft, ma usa l'hardware per proibire agli utenti di eseguire versioni modificate del software su quell'hardware. L'inventore del termine, Richard Stallman, ritiene che questa pratica neghi agli utenti alcune delle libertà che la GNU General Public License (GNU GPL) intende garantire"

E inoltre (da qui http://www.italy.fsfeurope.org/projects/gplv3/diff-draft2-draft3.en.html): "Finally, every program is threatened constantly by software patents. States should not allow patents to restrict development and use of software on general-purpose computers, but in places where they do, we wish to avoid the special danger that patents applied to a free program could make it effectively proprietary. To prevent this, the GPL assures that patents cannot be used to render the program non-free."

Questo per i brevetti.
Citazione:
Capisco benissimo (e non voglio assolutamente essere sarcastico.. credimi..) che per chi ha una visione Aziendalista, tutto questo possa risultare vagamente confusionario, ma il manifesto “The Cathedral and the Bazaar” ancora insegna, e se tu sei per il programma che risolve i problemi prescindendo dalla sua licenza, converrai sulla praticità della filosofia opensource.

Ho letto parte di quel libro, ma non sono d'accordo alcune delle cose che asserisce. Per "praticità" non so a cosa ti riferisca.
Citazione:
Certo cdimauro.. La GPL3 è “anche” contro il DRM che permette una grossa ingiustizia:
Tu ed io lavoriamo alla stessa idea assieme.
Io la brevetto per primo separatamente da te.
Tu dovrai pagare me per ogni tuo prodotto che conterrà tale idea. (che è proprio quello che tu affermi in un tuo post..)

Questo è ciò che succede normalmente coi brevetti, non essendoci altra tutela migliore al momento.

Non dico, infatti, che sia la miglior tutela, ma AL MOMENTO sicuramente lo è.
Citazione:
La GPL3 non impedisce di installare DRM, esclude la proibizione di aggirare tali misure di protezione.

Non mi risulta: "Some devices are designed to deny users access to install or run modified versions of the software inside them, although the manufacturer can do so. This is fundamentally incompatible with the purpose of the GPL, which is to protect users' freedom to change the software where changes are possible. The systematic pattern of such abuse occurs in the area of products for individuals to use, which is precisely where it is most unacceptable. Therefore, we have designed this version of the GPL to prohibit the practice for those products. If such problems arise substantially in other domains, we stand ready to extend this provision to those domains in future versions of the GPL, as needed to protect the freedom of users."
Citazione:
Mi fa piacere vederti soddisfatto del tuo lavoro.. davvero.. Ti faccio però notare che, riferendoti al tuo Capo, ed alla sua visione “mormoniana” affermi: “Questa è la visione che ha imposto il nostro capo”

Allora forse bdoriano ha ragione.. Nella tua Azienda avranno come obbiettivo l'essere umano, e la sua crescita, ma se ti “impongono” i modi di vedere...

Non sono stato abbastanza chiaro: non l'ha imposto a me e ai miei colleghi, ma ai finanziatori della società.
Tanto per fare un esempio, per il 2 novembre i miei due figli avranno 100€ a testa (fino alla maggiore età, se non ricordo male) perché per tradizione qui alla festa dei morti si fanno dei regali ai bambini; a dicembre, invece, ci sarà un "christmas party" per i dipendenti; e non sono le sole "comodità". Non mi risulta che altre società si comportino allo stesso modo.

Valorizzare il lavoratore e/o farlo vivere in un ambiente confortevole ha un costo, che la mia azienda sostiene perché il mio "boss" ha deciso così.

Potrebbe benissimo attenersi al "minimo sindacale", ma non è questo che vuole.
Citazione:
Hai ragione.. la storia non si fa né coi se, né coi ma.. ma nemmeno con le storielle dei neonati portati dalle cicogne.

Affermare che i brevetti siano nati per diffondere la conoscenza e tutelare il lavoro degli inventori mi pare faccia il paio con la guerra strumento per diffondere la democrazia..!

Penso che Meucci si stia rivoltando nella tomba, e Mr. Bell scompisciandosi dalle risate. (Chi muore di virus HIV, o di malaria, forse, un pò di meno..)

Gli esempi che hai portato dimostrano soltanto che esistono delle storture, ma non che i brevetti non siano nati per diffondere la conoscenza e tutelare il lavoro degli inventori.
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 13:59    Oggetto: Rispondi citando

Non differenziamoci sulla terminologia cdimauro.. L'idea è stata di Stallmann e Moglen, e, se per "paternità" intendiamo idea vuol dire che concordiamo su questo punto, ma affermare che la stesura finale corrisponda in tutto e per tutto allo Stallmann-pensiero è falso ideologico perchè sappiamo entrambi quante persone hanno collaborato alla stesura della GPL3.
Se ciò è vero (come è vero.. e lo ammetti anche tu..) parlare del solo Stallmann, e non di tutta la comunità risulta una forzatura no..?

Scusami, ma non capisco le tue citazioni riguardo la TIVoization, e quella successiva. Guarda che sostengono proprio le ragioni per la GPL3.. ovvero:
L'apparecchio TIVo, in vendita negli States, contiene del software GPL; pertanto chiunque può ricevere, modificare il codice contenuto in questi apparecchi.
Il problema è che, non disponendo poi del codice di cifratura, il compilato non funziona sul TIVo.
Questo rende inutile qualsiasi tentativo di modifica (anche banale..), ed è profondamente contraria allo spirito della GPL, e delle sue famose quattro colonne.
La GPL3 risolve questo escamotage saltato fuori dal cappello dei DRM (dove la R la si può leggere come "RIGHTS", e come "RESTRICTION".. è bene precisarlo..).
Adottando la GPL3 non si può dunque usare la norma antipirateria per impedire di rimuovere i DRM da software soggetto a tale licenza.
In altri termini: a qualcuno faceva comodo utilizzare un certo software libero, ma voleva poi renderlo proprietario... Comodo no..?

Ma non era il solo.. (e passo alla tua seconda citazione..) Prima era possibile ottenere software libero tramite particolari esenzioni, e rilasciarlo come proprietario.. e non sto parlando di copyright.. sto parlando di brevetti eh..?

Come puoi vedere la GPL3 ha "aggiunto" libertà.. e "limitato" la possibilità di un uso a scopo di lucro universalmente riconosciuto come uno dei target delle Aziende.

Appunto cdimauro.. succede con i brevetti.. e non con la GPL3...

Non vedo alcuna differenza fra ciò che ho affermato, e quanto tu hai quotato in Inglese..
Ripeto:
La GPL3 non impedisce di installare DRM, esclude la proibizione di aggirare tali misure di protezione..

In altre parole: tu puoi mettere tutti i sistemi anti-pirateria che vuoi, ma io ho comunque il diritto di aggirarli.. Dove sta la differenza..?

Per quanto riguarda la tua Azienda ti ringrazio del chiarimento.. non avevo capito a chi fosse rivolta l'imposizione. Mi duole comunque avvertirti che, avendo lavorato per anni per multinazionali Nipponiche, posso affermare che, politiche analoghe, erano utilizzate negli anni '80 (1982 per l'esattezza..). Tale politica non ha comunque evitato che le stesse Aziende decidessero, in anni successivi, di chiudere filiali straniere in fretta e furia lasciando i suoi "cari ed amati collaboratori, ed i loro figli" a bocca aperta e senza occupazione.. Che, anche in quel caso la logica Aziendale del profitto abbia avuto la meglio..?

p.s.: Il mio non è "dente avvelenato".. Ero già passato con successo in un'altra Multinazione Europea... Wink
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 14:46    Oggetto: Rispondi citando

GFP ha scritto:
Non differenziamoci sulla terminologia cdimauro.. L'idea è stata di Stallmann e Moglen, e, se per "paternità" intendiamo idea vuol dire che concordiamo su questo punto, ma affermare che la stesura finale corrisponda in tutto e per tutto allo Stallmann-pensiero è falso ideologico perchè sappiamo entrambi quante persone hanno collaborato alla stesura della GPL3.
Se ciò è vero (come è vero.. e lo ammetti anche tu..) parlare del solo Stallmann, e non di tutta la comunità risulta una forzatura no..?

Sì, per paternità intendevo sostanzialmente l'idea: è partito tutto da Stallman, che ha lavorato alla prima stesura, facendosi aiutare da Moglen per quanto riguarda l'aspetto legale. Le altre bozze sono figlie dei commenti / contributi arrivati poi da altra gente.
Citazione:
Scusami, ma non capisco le tue citazioni riguardo la TIVoization, e quella successiva. Guarda che sostengono proprio le ragioni per la GPL3.. ovvero:
L'apparecchio TIVo, in vendita negli States, contiene del software GPL; pertanto chiunque può ricevere, modificare il codice contenuto in questi apparecchi.
Il problema è che, non disponendo poi del codice di cifratura, il compilato non funziona sul TIVo.
Questo rende inutile qualsiasi tentativo di modifica (anche banale..), ed è profondamente contraria allo spirito della GPL, e delle sue famose quattro colonne.

Non so se il controllo della firma digitale era esteso sull'intero software del TiVo, ma proteggere il PROPRIO codice (quindi non open source) non lo trovo "grave". Tutt'altro.
Citazione:
La GPL3 risolve questo escamotage saltato fuori dal cappello dei DRM (dove la R la si può leggere come "RIGHTS", e come "RESTRICTION".. è bene precisarlo..).

E' bene precisare che la R in DRM ha soltanto il significato di Rights, mentre quella che riporti è la nota storpiatura di Stallman.
Citazione:
Adottando la GPL3 non si può dunque usare la norma antipirateria per impedire di rimuovere i DRM da software soggetto a tale licenza.
In altri termini: a qualcuno faceva comodo utilizzare un certo software libero, ma voleva poi renderlo proprietario... Comodo no..?

Lo trovo errato soltanto se le "restrizioni" erano estese a tutto il codice, e non soltanto alle parti proprietarie.
Citazione:
Ma non era il solo.. (e passo alla tua seconda citazione..) Prima era possibile ottenere software libero tramite particolari esenzioni, e rilasciarlo come proprietario.. e non sto parlando di copyright.. sto parlando di brevetti eh..?

Come puoi vedere la GPL3 ha "aggiunto" libertà.. e "limitato" la possibilità di un uso a scopo di lucro universalmente riconosciuto come uno dei target delle Aziende.

Appunto cdimauro.. succede con i brevetti.. e non con la GPL3...

Non vedo alcuna differenza fra ciò che ho affermato, e quanto tu hai quotato in Inglese..
Ripeto:
La GPL3 non impedisce di installare DRM, esclude la proibizione di aggirare tali misure di protezione..

In altre parole: tu puoi mettere tutti i sistemi anti-pirateria che vuoi, ma io ho comunque il diritto di aggirarli.. Dove sta la differenza..?

La differenza sta nel fatto che vorrei avere il diritto di proteggere quanto meno il MIO codice proprietario. Quello open source era "libero" (lo metto tra virgolette perché non concordo col termine, in quanto, come ho già detto prima, delle quattro "colonne" due non sono libertà, ma restrizioni / imposizioni) e non v'è dubbio che dovrebbe restare tale.

In soldoni: perché non può essere presente codice "blindato" che fa uso di altro codice open source? Ogni parte godrebbe dei rispettivi "diritti & doveri" e "coesisterebbe pacificamente".
Citazione:
Per quanto riguarda la tua Azienda ti ringrazio del chiarimento.. non avevo capito a chi fosse rivolta l'imposizione. Mi duole comunque avvertirti che, avendo lavorato per anni per multinazionali Nipponiche, posso affermare che, politiche analoghe, erano utilizzate negli anni '80 (1982 per l'esattezza..). Tale politica non ha comunque evitato che le stesse Aziende decidessero, in anni successivi, di chiudere filiali straniere in fretta e furia lasciando i suoi "cari ed amati collaboratori, ed i loro figli" a bocca aperta e senza occupazione.. Che, anche in quel caso la logica Aziendale del profitto abbia avuto la meglio..?

p.s.: Il mio non è "dente avvelenato".. Ero già passato con successo in un'altra Multinazione Europea... Wink

Che le aziende abbiano come scopo principale il profitto è indubbio, come è pure fuor di dubbio che i "rami secchi" vadano eliminati.
Comunque non è che ci si arrivi così a cuor leggero. Non fa piacere a nessuno che un ramo d'azienda venga chiuso: sarebbe molto meglio che fosse sano e produttivo.

P.S. Non hai chiarito perché la filosofia opensource sarebbe "più pratica". Smile
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 16:37    Oggetto: Rispondi citando

http://drm.info/
"Digital Restrictions Management (DRM) is a technology that affects all users of computers, media players, mobile phones and other devices."

http://www.fsf.org/campaigns/drm.html
"DRM is often written as "Digital Rights Management", but this is misleading, since it refers to systems that are designed to take away and limit your rights. So, we suggest you use the term "Digital Restrictions Management" instead. We also suggest "Treacherous Computing" as a replacement for the misleading "Trusted Computing"."

Come vedi non è solo una storpiatura di Stallmann.. ( Smile .. stai facendo un sacco di torti a tanta altra gente addebitando tutto a Stallmann sai..? Smile .. scherzo ovviamente.. ).

Se tu hai una idea, e ti scrivi il tuo software, lo brevetti come è tuo innegabile diritto, lo copri da debito Copyright, e poi lo inserisci in (esempio stupido) un macinino da caffè. nessuno ha il diritto di modificarlo senza il tuo consenso, senza ledere un tuo legittimo diritto.
Diverso è il caso a cui si riferisce la GPL3.
Mi piacerebbe aggiungere che, nel caso io riuscissi, con pratiche di reverse engineering, a "succhiare" per poi modificare il frutto del tuo ingegno, riuscendo a mia volta a brevettarlo.. (di casi ne esistono diversi..).. Ti sarebbe molto difficile provarlo (aprire un compilato è duro..). Ma nel caso lo rilasciassi sotto GPLX ti sarebbe più semplice in quanto potresti facilmente accedere al codice sorgente.
Anche questo è un esempio di praticità..

Sai sicuramente meglio di me quanto è complicato registrare un brevetto senza incorrere nella violazione di uno dei miliardi già esistenti..

Per contro non si può pretendere che, per salvaguardare qualcuno, tutto il resto della popolazione del globo sia costretta a cedere una sua libertà (ovvero poter usare, studiare, distribuire, migliorare software scaturito e rilasciato liberamente..). Per cui starà a te verificare che nessuno utlizzi il tuo brevetto non al resto del mondo cederti una sua legittima libertà.

Permettimi di dissentire sul fatto che "ogni parte godrebbe dei rispettivi diritti & doveri"
Se per garantire un tuo diritto tu ne vieti uno a me il conto non torna.. ti pare..?
Sarebbe come legiferare che è vietato mangiar carne nel mondo solo perché alcuni milioni sono vegetariani.. Smile

Per quanto riguarda la "praticità".. hai ragione.. Embarassed ma non stavo facendo lo gnorri.. Solamente che la risposta è insita proprio nel contesto del confronto cdimauro..
La praticità nasce proprio dal fatto che non occorrono così tante ricerche, verifiche legali non considerando il profitto come l'unico target.

In GNU/Linux tu puoi installare software coperti da diverse licenze (mi riferisco esclusivamente a software non proprietari.. sia chiaro..) senza doversi preoccupare di consultare l'avvocato, o verificare la regolarità del pagamento delle licenze con l'amministrativo di turno.

Se io avessi una idea di un software per un macinino da caffè.. non la proporrei al produttore che installa il tuo software proprietario.. Rischierei di venderne meno no..? Smile. Specialmente se non ci fosse la GPL3, e la tua idea fosse adottata. Il Mio produttore avrebbe un macinino sempre attuale come funzioni in quanto garantito da una comunità di milioni di persone,, Il tuo produttore dovrebbe abbassare il prezzo dopo qualche anno se tu non gli fornissi nuovi rilasci di software. Pernsi che lo troverebbe pratico..?

Sei un impenitente Aziendalista..!!! Laughing Prima parli di Aziende che hanno a cuore la crescita dei propri Collaboratori, di elargizioni economiche (ma.. i premi di produzione li da anche la Fiat no..?), e poi mi parli di "Rami Secchi".. Eppure sai meglio di me che prima di aprire una nuova filiale si fanno studi, proiezioni, budget ecc. Anche chi ha fatto quegli studi verrà defenestrato..? E siamo poi sicuri che l'Azienda verifichi se la mancata produttività non derivi da una carenza manageriale..?

Vecchie storie cdimauro.. ma, purtroppo sempre attuali..
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 17:44    Oggetto: Rispondi citando

GFP ha scritto:
http://drm.info/
"Digital Restrictions Management (DRM) is a technology that affects all users of computers, media players, mobile phones and other devices."

http://www.fsf.org/campaigns/drm.html
"DRM is often written as "Digital Rights Management", but this is misleading, since it refers to systems that are designed to take away and limit your rights. So, we suggest you use the term "Digital Restrictions Management" instead. We also suggest "Treacherous Computing" as a replacement for the misleading "Trusted Computing"."

Come vedi non è solo una storpiatura di Stallmann.. ( Smile .. stai facendo un sacco di torti a tanta altra gente addebitando tutto a Stallmann sai..? Smile .. scherzo ovviamente.. ).

Per forza: mi porti siti che fanno sempre riferimento a lui. La FSF è roba sua. Il sito drm.info (che tra l'altro ha pure un dominio .info, introdotto di recente) si rifà alla FSF. Ed è sempre a carico di Stallman che finora ho sentito parlare di "Restrictions" (ecco qui http://linuxdidattica.org/rms/lectio-stallman-it.html un suo scritto: "Apple ha progettato il proprio software specificamente per imporre restrizioni agli utenti, è una tecnica nota come DRM o «Digital Restriction Management» (Gestione Digitale delle Restrizioni).")

Se cerchi su wikipedia (lo so, lo so: non è che tutto quello che c'è scritto è vero Wink) DRM trovi questo http://en.wikipedia.org/wiki/Digital_rights_management non una voce con "restrictions", anche se poi ne parlano brevemente. 8)

Stallman è l'origine di tutti i mali, un po' come lo è Gates dalla parte opposta. Laughing
Citazione:
Se tu hai una idea, e ti scrivi il tuo software, lo brevetti come è tuo innegabile diritto, lo copri da debito Copyright, e poi lo inserisci in (esempio stupido) un macinino da caffè. nessuno ha il diritto di modificarlo senza il tuo consenso, senza ledere un tuo legittimo diritto.
Diverso è il caso a cui si riferisce la GPL3.
Mi piacerebbe aggiungere che, nel caso io riuscissi, con pratiche di reverse engineering, a "succhiare" per poi modificare il frutto del tuo ingegno, riuscendo a mia volta a brevettarlo.. (di casi ne esistono diversi..).. Ti sarebbe molto difficile provarlo (aprire un compilato è duro..). Ma nel caso lo rilasciassi sotto GPLX ti sarebbe più semplice in quanto potresti facilmente accedere al codice sorgente.
Anche questo è un esempio di praticità..

Sai sicuramente meglio di me quanto è complicato registrare un brevetto senza incorrere nella violazione di uno dei miliardi già esistenti..

Certamente, e da questo punto di vista non posso che darti ragione: è decisamente più pratico.

Quanto al reverse engineering, penso che la chiave di volta stia tutto qui. Ne avevo parlato in un altro sito, ma ti espongo brevemente e in maniera estremamente sintetica la mia idea.

E' quella che se con tecnologie di tipo "trusted" diventerà praticamente impossibile effettuare il reverse engineering del codice (se non per il solo legittimo proprietario che ha generato l'eseguibile), si potrebbe benissimo fare a meno dei famigerati brevetti.

Il perché è molto semplice: io posso creare il software eccezionale per un macinino da caffé, e distribuirlo in milioni di "copie" avendo la ragionevole certezza che, anche se venisse smontato e vivisezionato, nessuno potrebbe capirne i "segreti".

Certo, è possibilissimo che un altro abbia la stessa brillante idea. In questo lo costruirebbe anche lui e lo venderebbe. Sarebbe perfettamente legittimo perché è frutto del suo ingegno, e non perché mi ha rubato il codice.

Ecco perché spero che arrivino presto tecnologie di tipo "trusted" che blindino (a tutti fuorché a me che l'ho creato) il codice e la sua esecuzione.
Citazione:
Per contro non si può pretendere che, per salvaguardare qualcuno, tutto il resto della popolazione del globo sia costretta a cedere una sua libertà (ovvero poter usare, studiare, distribuire, migliorare software scaturito e rilasciato liberamente..). Per cui starà a te verificare che nessuno utlizzi il tuo brevetto non al resto del mondo cederti una sua legittima libertà.

Permettimi di dissentire sul fatto che "ogni parte godrebbe dei rispettivi diritti & doveri"
Se per garantire un tuo diritto tu ne vieti uno a me il conto non torna.. ti pare..?
Sarebbe come legiferare che è vietato mangiar carne nel mondo solo perché alcuni milioni sono vegetariani.. Smile

OK, il concetto è chiaro. E' un conflitto fra libertà, ma che non può essere risolto per via "quantitativa" (non ci sarebbero le basi statistiche a supporto).
Citazione:
Per quanto riguarda la "praticità".. hai ragione.. Embarassed ma non stavo facendo lo gnorri.. Solamente che la risposta è insita proprio nel contesto del confronto cdimauro..
La praticità nasce proprio dal fatto che non occorrono così tante ricerche, verifiche legali non considerando il profitto come l'unico target.

Chiaro anche questo. Qui aggiungo soltanto che esistono motori di ricerca liberamente consultabili, ma non cambierebbe il nocciolo della questione (quello che si dovrebbe perdere tempo nell'effettuarle, queste ricerche).
Citazione:
In GNU/Linux tu puoi installare software coperti da diverse licenze (mi riferisco esclusivamente a software non proprietari.. sia chiaro..) senza doversi preoccupare di consultare l'avvocato, o verificare la regolarità del pagamento delle licenze con l'amministrativo di turno.

Chiaro.
Citazione:
Se io avessi una idea di un software per un macinino da caffè.. non la proporrei al produttore che installa il tuo software proprietario.. Rischierei di venderne meno no..? Smile. Specialmente se non ci fosse la GPL3, e la tua idea fosse adottata. Il Mio produttore avrebbe un macinino sempre attuale come funzioni in quanto garantito da una comunità di milioni di persone,, Il tuo produttore dovrebbe abbassare il prezzo dopo qualche anno se tu non gli fornissi nuovi rilasci di software. Pernsi che lo troverebbe pratico..?

Opinabile. La qualità non è intrinsecamente legata alla quantità.
Citazione:
Sei un impenitente Aziendalista..!!! Laughing Prima parli di Aziende che hanno a cuore la crescita dei propri Collaboratori, di elargizioni economiche (ma.. i premi di produzione li da anche la Fiat no..?),

Certo, ma poi bisogna vedere come vengono trattati.
Citazione:
e poi mi parli di "Rami Secchi".. Eppure sai meglio di me che prima di aprire una nuova filiale si fanno studi, proiezioni, budget ecc. Anche chi ha fatto quegli studi verrà defenestrato..? E siamo poi sicuri che l'Azienda verifichi se la mancata produttività non derivi da una carenza manageriale..?

In genere è quello che capita. Poco tempo fa è stato silurato un certo Ken Kutaragi, e dovrebbe rendere bene l'idea di come vanno le cose.
Citazione:
Vecchie storie cdimauro.. ma, purtroppo sempre attuali..

Indubbiamente, e sulle quali ci saranno sempre opinioni contrastanti. Wink
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MessaggioInviato: 29 Ott 2007 18:31    Oggetto: Rispondi

Laughing Stallmann come gates..? Laughing

Dai.. non scherziamo... Stallmann lavorava al MIT e sa programmare.. Laughing

Anche la FSF è di proprietà di Stallmann..??? Laughing Sei quasi peggio di Silvio che vede i comunisti dappertutto.. Laughing

La tua idea del "trusted" porterebbe a milioni di copie più o meno conformi in brevissimo tempo. Una proliferazione di software del tutto simili che compiono azioni incontrollabili. Quale sarebbe il vantaggio per la comunità (non open community.. intendo la comunità mondiale..) ?

E' innegabile che gli sviluppi più importanti si sono avuti quando è stato possibile migliorare le idee altrui integrandole, raffinandole, o semplicemente aggiungendo ciò che all'ideatore iniziale era sfuggito. Basta pensare allo spionaggio industriale per esempio (esempio negativo, ma pur sempre un esempio..).

E poi scusa... ma le tecnologie "trusted" come sarebbero rilasciate..? Wink Non è che si tornerebbe alla TOPCON..?

Concordo quando dici che quantità non è sinonimo di qualità, ma penso si possa dire che più cervelli offrono maggiori possibilità di miglioramenti (poi sono certo che tu aggiungeresti "se ben inquadrati e diretti" Smile .. da buon Aziendalista.. ).

Non ho il piacere di conoscere Mr. Kutaragi... Che ha combinato..?
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